Verbo | |
Perdere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo irregolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è perso. Il gerundio è perdendo. Il participio presente è perdente. Vedi: coniugazione del verbo perdere. |
Parole Collegate |
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Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
vincere (20%), tempo (9%), lasciare (8%), amore (5%), partita (5%), trovare (5%), testa (5%), sconfitta (4%), smarrire (3%), peso (3%), gioco (3%), soccombere (2%), staffe (2%), bussola (2%). Vedi anche: Parole associate a perdere. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Liste a cui appartiene |
Lista Verbi relativi allo sport [Giocare, Partecipare « * » Praticare, Richiamare] |
Lista Parole Monovocaliche [Perde, Perdente « * » Perderebbe, Perdereste] |
Informazioni di base |
La parola perdere è formata da sette lettere, tre vocali (tutte uguali, è monovocalica) e quattro consonanti. Lettera maggiormente presente: e (tre). Divisione in sillabe: pèr-de-re. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con perdere e canzoni con perdere per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Fontamara di Ignazio Silone (1945): «Via! via! via!» si mise a strillare con voce insolente contro di noi. «Cosa volete qui? Non siamo padroni nemmeno in casa nostra? Non sapete che oggi abbiamo festa? Tra un'ora abbiamo il banchetto per la nomina. A voi nessuno vi ha invitato. Andate via. Mio marito non è in casa e quando tornerà non avrà tempo da perdere con voi. Se volete parlargli, andate a trovarlo alla fabbrica dei mattoni.» Una grande storia d’amore di Susanna Tamaro (2020): Pur non essendo mai stata ossessionata dalle pulizie, quando la situazione rischiava di precipitare, eri la prima ad accorgertene. «Allarme giallo!» dicevi e, senza perdere tempo, ti mettevi all'opera per domare il disordine che ci circondava. In questo tuo sfuggire il quotidiano per affrontare lo straordinario c'era molto del tuo carattere. Il re nero di Maico Morellini (2011): — No, dottoressa, proprio no. La Commissione Energetica controlla che tutte le abitazioni siano in linea con le direttive internazionali di risparmio energetico, ma lo fa solo qui, nelle Zone Blu. L'Acropoli, con il suo amore per il passato, non può certo perdere tempo a risanare tutti quei bellissimi, antichi, fatiscenti e antieconomici edifici che si ritrova. Perciò tira la cinghia dove può. E indovina? Qui sono tutti talmente magri che la cintura può essere stretta fino all'ultimo buco. |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Libri |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per perdere |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: pendere, perderà, perderò, perdete. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: pere, erre, edere. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: perderei, perderle, perderne. |
Parole con "perdere" |
Iniziano con "perdere": perderei, perderemo, perderete, perderebbe, perderemmo, perdereste, perderesti, perderebbero. |
Finiscono con "perdere": riperdere, disperdere, straperdere. |
Contengono "perdere": disperderei, disperderemo, disperderete, disperderebbe, disperderemmo, disperdereste, disperderesti, disperderebbero. |
»» Vedi parole che contengono perdere per la lista completa |
Parole contenute in "perdere" |
ere, per, perde. |
Incastri |
Inserendo al suo interno est si ha PERDERestE; con sua si ha PERsuaDERE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "perdere" si può ottenere dalle seguenti coppie: percorro/corrodere, pere/edere, perle/ledere, perse/sedere. |
Usando "perdere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rete = perdete; * rendo = perdendo; * evi = perdervi; * resse = perdesse; * ressi = perdessi; * reste = perdeste; * resti = perdesti; * rette = perdette; * ressero = perdessero; * derequisire = perquisire. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "perdere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erediti = periti; * eredito = perito; * erte = perdete; * errai = perderai. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "perdere" si può ottenere dalle seguenti coppie: perquisire/derequisire. |
Usando "perdere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ledere = perle; * sedere = perse; * corrodere = percorro; * aie = perderai; * mie = perdermi; * tiè = perderti; * vie = perdervi; * remore = perderemo. |
Sciarade incatenate |
La parola "perdere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: perde+ere. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "perdere" (*) con un'altra parola si può ottenere: * uri = perdurerei; * vai = pervaderei; * onte = perdonerete; * vate = pervaderete; * vaste = pervadereste; * vasti = pervaderesti; rioni * = riperdonerei. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Perdere, Smarrire - Perdere si dice propriamente di quella cosa che non si ha speranza di ritrovare o di tornare a godere. - Smarrire invece ha in sé la speranza o la possibilità del ritrovare, del ricuperare. Perdè la vita nella battaglia, ma certo non si direbbe smarrì. - « Ho smarrito quel libro, ma appena lo trovo, te lo mando. » [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Di sotto (rimanere al), Perdere - Si rimane al di sotto non solo negl'interessi, ma nel puntiglio, nell'aspettazione, nel non vincere la prova. Si perde prima quando si scapita, poi quando non si guadagna; quindi si perde anche nell'opinione pubblica o privata per colpa nostra o di chi ci vuol male. Il perdere è più assoluto, il rimanere al di sotto è più relativo. [immagine] |
Perdere, Smarrire - Smarrire è perdere per la strada, o in una confusione di cose, o per una confusione della mente. L'uomo smarrisce il filo del discorso, si smarrisce per una subitanea preoccupazione, nè sa subito riaversi. Perdere è più assoluto: cosa perduta è andata affatto il più delle volte; cosa smarrita si può ritrovare: perdere il tempo, la vita; perdere gli amici, i parenti quando muoiono; perdere il denaro al giuoco che mai più torna a casa, o almeno quasi mai. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Perdere - V. a. e n. ass. Restar privo d'alcuna cosa già posseduta. Perdo, aur. lat. – Belc. Vit. Colomb. C. 57. (M.) Per la guerra seguente che i Senesi ebbero co' Fiorentini, Montechiello si perdette, e andò a sacco. Varch. Stor. 15. 607. (Man.) Que' di dentro andavano acquistando sempre, e quei di fuora sempre perdendo. [Cont.] Mil. stran. Arch. St. It. XV. 519. Stanziamenti e dichiaragioni fare delle emende e sopra le emende de' cavalli delli capitani della guerra… li quali fosseno occisi o fediti, morisseno, magagnasseno, perdessenosi, o fosseno tolti o presi per l'inimici del Comune di Firenze.
Prov. Egli è meglio perdere, che straperdere; e vale Egli è meglio perdere alcuna parte che il tutto. Salv. Granch. 5. 2. (C) Pure egli è me' perder, che straperdere. [G.M.] Prov. Per un punto Martin perse la cappa; di chi per poco non raggiunga l'intento. Doveva Martino mettere il punto in questo verso: Porta patens esto, nulli claudatur honesto. Il punto andava dopo esto: e Martino lo pose dopo nulli, Onde non ottenne la cappa. 2. (Mil.) [Cont.] Perdere le distanze, le ordinanze, Dur. Eserc. mil. 58. v. Osservar, che le fronte e la coda del battaglione partino in uno istesso tempo e momento, per non perdere le distanze. Garimb. Casc. gen. 107. Le prime file come disarmate o senza sperienza d'armi, non possendo star all'incontro delle armate dei nemici, si avviliscono; e avvilite pensano più al fuggire che al combattere, onde perdono l'ordinanza. [Cont.] Una fortezza. Lasciare che il nemico se ne impadronisca. Mart. Arch. V. 9. Un meato sotterraneo ed angusto dalla rocca o ricetto a quello, acciocchè quando per caso fusse perso il capannato, per quella via non possa la fortezza essere offesa. Lupic. Arch. mil. 48. Essendo finalmente perduta la spianata, potranno i difensori difendere la muraglia con molta sicurtà. 3. Restar privo di qualche parte di sè; Esser sottoposto alla perdita, o alla diminuzione, di qualche facoltà, o utile che si possedeva. Bocc. Nov. 7. g. 4. (C)Non istette guari ch'egli perdè la vista, e la parola, ed in breve egli si morì. E nov. 8. g. 10. Intantochè il cibo, e 'l sonno perdutone, per debolezza fu costretto a giacere. Dant. Purg. 5. Quivi perdei la vista, e la parola. [Cont.] Dalla Croce. G. Cir. 106. 10. Il perder la favella, la paralisia, la apoplesia, la epilepsia. [Cont.] D'una pianta, e dei rami d'una pianta. Roseo, Agr. Her. 35. De i sarmenti quelli che pigliano riescono assai migliori, ma non son così certi come sono i barbati, perchè de i primi se ne perdon molti, e de i barbati vari ne falliscono… quella pianta che così si pone piglia meglio, e produce miglior frutto. Cr. P. Agr. I. 149. Addiviene che (una pianta) perde e ricovera i rami, o tutti, o alquanti, o parte. 4. Vale anche Restar privo per morte, o altrimenti, d'una persona cara. Dant. Purg. 17. (C) Ancisa t'hai, per non perder Lavina; Or m'hai perduta, Petr. Son.9. part. III. Pianga Pistoja e i cittadin perversi, Che perdut' hanno sì dolce vicino. Cavalc. Frutt. ling. 201. Come dice san Gregorio: chi non ama, non ha che perdere, sicchè non teme. Benv. Cell. Vit. 3. 349. (M.) Voi avete a sapere come io ho perso un mio unico figliuolo, quasi allevato. [Cont.] Sod. Arb. 55. Si mettono in terra a primavera perchè allora tutte le piante muovono, ed insieme da ogni parte si risente l'umore, e rinvigoriscono mettendo sotto e di fuori; e piantate nell'autunno ammortiscono, e talora per il freddo dell'inverno, o troppo umido, si perdono. [G.M.] Quando gli alberi perdono le foglie. T. Petr. Canz. 1. 2. part. I Un lauro verde, Che per fredda stagion foglia non perde. [Cont.] Perdere un albero, una vela. Esser disalberato dalla fortuna di mare. Cit. Tipocosm. 228. Gittar via la roba, perder l'arbore, o vela, o altro, andar a la fortuna. 5. Per Cessar d'avere. Non aver più, Sannaz. Arcad. pros. 8. (M.) In un punto ogni mio bene, ogni mia speranza, ogni mia felicità commisi in mano della cieca fortuna e quelli subitamente perdei. [Laz.] Mor. S. Greg. 25. 9. Perchè eglino dispregiano di osservare le nobili opere della fede, eziandio perdono la fede, la quale parea che tenessono. E 25. 3. Il primo uomo, perdendo la fermezza della immortalitade, fu inghiottito dal corso della vita mortale. 6. Contrario di Vincere, e s'intende tanto del giuoco, quanto di qualunque altra cosa che si faccia a concorrenza, Dant. Purg. 7. (C) Quando si parte 'l giuoco della zara, Colui che perde si riman dolente. Bocc. Nov. 9. g. 2. Io non voglio, che tu perda altro che mille fiorin d'oro. E nov. 9. g. 8. Per certo con voi perderieno le cetere de' sagginali, sì artagoticamente stracantate. Segr. Fior. Stor. 4. 134. (M.) Ma la fortuna volse che i Fiorentini ottenessero quello per aver perduto, che forse avendo vinto, non avrebbero ottenuto. [G.M.] Perdere al giuoco, alle carte, al biliardo. Perse mille lire a toppa. † Onde la locuzione proverb. Fare a perdere colle tasche rotte; modo basso; e dicesi di chi perde sempre al giuoco. Malm. 4. 11. (C) Perchè, giocando sempre giorno e notte, Farebbe a perder con le tasche rotte. 7. Perdere, diciamo anche per lo contrario di Guadagnare, quando si parla di traffichi, e mercanzie, cioè Mettervi del capitale; come: Credetti guadagnare e ho perduto. (C) [Cont.] Doc. Arte San. M. I. 66. La debbano dare fatta (l'opera) addì venti d'aprile per prezzo di ventidue fior. d'oro e mezzo; e se l'operaio cognoscerà che e' perdano, debbano stare di quella perdita a la discrezione de l'operaio. [Cont.] Perdere sulla moneta. Garz. T. Piazza univ. 235. v. La cognizione di tutte le sorti di monete che si spendono in diversi paesi, e di quelle sopra le quali si guadagna, e di quelle sopra le quali si perde, la cognizione e pratica dei cambi che si fanno da un luogo all'altro. [Cont.] Perdere la caparra. Cons. mare Barc. Abbiano persa la tal caparra, o paga, secondo che vuole il Capitolo del Consolato. 8. [Cont.] Un partito o proposta messa ai voti. Stat. Fior. Calim. I. 5. Niuna petizione o proposta o altro fatto che si ponesse a consiglio dell'arte, una volta o vinta o perduta che fosse, si possa ponere più al consiglio dell'arte. 9. Perdere, per Consumare invano, Gettar via. Bocc. Nov. 2. g. 1. (C) Perduta ho la fatica, la quale ottimamente mi parea avere impiegata. Petr. Son. 46.part. 1. Perdendo inutilmente tanti passi. Esp. Pat. Nost. 37. Oh Dio, come uomo perde il tempo. Bocc. Nov. 10. g. 5. (M.) Quando io sarò vecchia, ravvedendomi, indarno mi dorrò d'avere la mia giovinezza perduta. [Cont.] Perder tempo. Gheri, Lett. Arch. St. It. App. 21. 76. Caracciolo… manda a dire qua ad alcuni amici sua, che si voglino risentire; con dire che le cose sono scoperte, con dire appresso che a Genova sono arrivate trecento lancie del re e buon numero di fanterie; dimodochè essendo vero, costoro non perderanno tempo a fare le innovazioni ho avvisato: sicchè Vostra Eccellenzia intende che le cose sono allo stretto, e che qui non bisogna perder tempo. Sass. F. Lett. 81. Giacchè egli (i vostri danari) hanno perduto due anni di tempo, ne perderanno un altro per vedere quello che e' sapranno fare alle mie mani, chè potrei forse mandarneli in luogo che nè voi nè io ne avessimo più travaglio. Santap. N. Cav. II. 12. Può il cavallo nel far la corvetta, o perdere il tempo, o tenersi il tempo. Perdere il tempo è, quando il cavallo essendo con le mani in terra non viene in su, ma vi si ferma un tantino; e si dice perdere perchè, avendo cominciato da terra, finisce il tempo principiato, onde non venendo su, l'ha perso. Tenersi il tempo è quando in aria si trattiene a venire giù, ed in conseguenza se lo tiene. Dant. Purg. 3. (C) Che 'l perder tempo a chi più sa più spiace. 10. Per Cessar d'occupare. Disc. Calc. 8. (C) Bisogna, che ciascuna delle parti faccia ogni sforzo per non perder punto di campo in sul principio. 11. Perdere, vale anche Scemare di dignità, Avvilirsi. Segner. Pred. Pal. Ap. 3. 14. (M.) Un capitano, anche generale di esercito perde punto, quando egli si pone il primo a fare da sè quelle operazioni più contentibili di arrecare fascine…, le quali egli ha comandate alla fanteria? [Cont.] Perdere la riputazione. Cart. Urb. Arch. St. It. 301. In luogo del Caracciolo, restato preso, mandano di qui il Marchese di Campostrino Tommaso Spina, soldato vecchio e di molta opinione; ma egli vi va di mala voglia, dicendo ben chiaro che teme di perdervi la reputazione, stimando i genovesi più pronti al rendersi che al difendersi. 12. Per Disperdere. Mandar in rovina, Far capitar male. Bocc. Introd. (C) E servendo in tal servigio, sè molte volte col guadagno perdevano. Guid. G.Immaginando preposte, con le quali potesse perder Jasone senza manifestamento di sua vergogna. [Camp.] Bib. Salm. 25. Non perderà Iddio l'anima mia con gli empii (ne perdas cum impiis), e la mia vita con gli uomini malvagi e di sangue. 13. [Cont.] Perdere il colore, la figura, la tempera. Soffrir mutazioni in questi particolari. Neri, Arte vetr. III. 58. Il padellotto vadi morto in fornace più che sia possibile, che non stia più di dieci ore in fornace; e quando si vede che perde il colore, che suole accadere qualche volta, se li dia un poco di polvere di scaglia di ferro, che li fa ritornare il colore. Lana, Canoc. 184. Se, dopo che averemo lavorato sopra alcun piatto, temeremo che abbia perso la sua figura, lo potremo mettere al torno. Mont. Specul. fis. 65. Chiunque maneggia ferri da taglio ben sa, che arruotandogli con troppa violenza perdono, e massime i più gentili, la tempera; in modo che, se non inutili, men buoni al certo diventano. 14. Ass. Si dice delle cose che perdono loro vigore. Petr. Son. 20. part. I. (C) E parea dir: perchè tuo valor perde? Veder quest'occhi ancor non ti si tolle. Bemb. Asol. 175. Era nella stagion, che 'l ghiaccio perde. [Cont.] Lom. Pitt. Scul. Arch. 212. Regolata disposizione de i lumi, senza la quale que' disegni perderebbero assai, e rimarrebbero in gran parte senza grazia ancorchè fossero ben collocati. 15. [Cont.] Dicesi di un corpo che riceve diminuzione nelle sue dimensioni. Cat. P. Arch. I. 17. Essendo la muraglia alta braccia vintidue, e perdendo la scarpa il quarto, vien a perdere braccia cinque e mezzo. 16. Non ne perder nulla, vale Rassomigliare moltissimo. Fir. As. 36. (C) Guarda come ciascun membro se le rassomiglia, che egli non ne perde nulla. 17. Non la perder per corta; modo proverb. che vale Fare ogni sforzo per venire agli intenti suoi, Non lasciar cosa alcuna per riuscire in checchessia. [G.M.] Non se la perder per corta, nel pr.; Fare checchessia in modo da non restare indietro. Al gioco delle bocce dirà un compagno all'altro: Non te la perder per corta; cioè, procura che il tuo tiro sia avvantaggiato, anzi che corto. Elliss. per farla corta. E fig. Non se la perde per corta, chi fa più di quel che bisogna per raggiungere uno scopo. Giornali, radunate, danaro, calunnie: non se la perdon per corta! = Vedi CORTO Agg., § 27. 18. Col Si. Per Venir meno, Cessar d'esistere. Varch. Ercol. 146. (M.) Per rispondervi capopiè, gran danno veramente fu per l'Italia, che il dominio, e l'imperio de' Romani si perdesse. [Cont.] Aleo. Ripar. somm. 20. Questo ramo del tutto si perse, chiudendoli l'arenamento del Reno la sua bocca alla punta di S. Giorgio. E 58. Gli deve cessare di ragione il timore che ha, che il porto di Ravenna che vi è lontano 18 e forsi più miglia si perda, se non si è mai perso il porto di Magnavacca posto nel mezzo alle due foci del Po. [Cont.] Non trovarsi più. Brig. St. sempl. Indie occ. Mon. 294. E se 'l tempo ne ha tolta la vera mirra il vero balsamo il cinamomo ed altre medicine che gli antichi possedettero, delle quali a i nostri tempi non vi è memoria alcuna e si sono perdute, in luogo di quelle n'ha discoperte e date tante e tante altre cose, che noi abbiamo dette portarsi dalle nostre Indie occidentali. [Cont.] Venir meno alla vista, Non poter essere scorto cogli occhi. G. G. L. Mont lun. III. 169. I piccolissimi cavi e colmi dell'immensa circonferenza lunare sieno talmente dalle loro scambievoli irradiazioni ingombrati, che del tutto si perdano, veduti ancora col telescopio. [Cont.] Scemar nelle dimensioni tanto da finire in nulla, e dicesi specialmente di un risalto, d'un monticello, e sim. Serg. Fort. mod. 96. Da fuora poi questa muraglietta si butti la terra su la campagna, che deve giungere fino alla sommità della muraglietta, e con dolce pendenza andarsi a perdere; non con la pianura, fino allo spazio di cinquanta piedi, come sempre si è usato… Cat. G. Avvert. Bomb. 25. v. Piglisi questi schioppetti, i quali vogliono avere un poco di coda che si vada perdendo per poterli meglio legare sopra la detta tromba, acciocchè non saltino indietro quando si scaricheranno. [Cont.] Nelle arti del disegno Perdersi vale Mostrarsi sempre meno distintamente, fino a fondersi colle parti vicine. Lom. Pitt. Scul. Arch. 337. I lumi con prudenza si dispensino con le ombre, e gl'oscuri a suoi luoghi fieri ed intensi sì come ricerca l'ordine del disegno, e l'altre parti di subito sfuggano e si perdano di tal modo, che ne venga poi a nascere quel miracoloso sfuggimento e rilievo eminente. E 338. Dove la loggia rilevata in fuori gli fa ombra, quivi le pitture vogliono essere per le parti di sotto riflessate in su, e quando i membri seranno più sporti in fuori tanto più averanno da essere riflessati vicini al lume che scende, e l'altre parti che si allontanano averanno tanto più da perdersi ed annichilarsi. [Cont.] Ass. Vas. V. Pitt. Scul. Arch. III. 337. Quello che è in quest'opera meraviglioso, è il veder tutta quella pittura non avere principio nè fine, ed attaccata tutta e tanto bene continuata insieme, senza termine o tramezzo di ornamento, che le cose che sono appresso de' casamenti paiono grandissime, e quelle che allontanano, dove sono paesi, vanno perdendo in infinito. 19. N. pass. Andar male, Perire. Dav. Colt. c. 44. (Man.) Io credo che egli (il pesco) si perda sì presto per mala cura, non per mala natura. [Laz.] E in senso relig. Dannarsi. Coll. SS. PP. 16. 6. Non ci afforza appo Dio, il quale vuole che tutti glí uomini sieno salvi, se tu perdi te o qualunque altra persona. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 5. Se sia maggiore il numero de' Cristiani che si salvano, oppur di quei che si perdono. E 1. 23 5. Per mostrarvi più chiaro il rischio di perdervi per tutta l'eternità. E 1. 23. 19. Inducendovi a temere come leggiero il maggior rischio che possiate mai correre, di perdervi eternamente. 20. Perdersi, per Cader d'animo. Pass. 101. (M.) Per temenza perdonsi e vengonsi meno, che smemorano e dimenticano i peccati. Franc. Sacch. Nov. 84. La gatta schizza fuori, e dagli nel petto: il quale impaurito, lascia cadere il coperchio, e fuggesi fuori tutto smarrito, che quasi era per perdersi affatto. Bern. Orl. 33. 27. Ella quantunque. piena di spavento, Non pertanto si perde o si confonde. Rucell. Dial. 89. (M.) L'uomo sapiente, nè per ricchezze si gonfia, nè per povertade si perde. [Camp.] Alleg. Met. XIV. I quali, quando s'incontrano in alcuno spirito, si perdono e vaniscono. In questo senso dicesi anche Perdersi d'animo, vale Perdere il coraggio. [G.M.] Segner. Crist. Crist. Instr. 1. 24. 18. Non vi perdete mai d'animo, se per sorte vi parrà di venir così subito esauditi. = V. ANIMO, § 33. 21. [Val.] Smarrirsi. Fortig. Ricciard. 6. 40. Si persero in un bosco orrendo e strano. 22. [Camp.] Per Ismarrirsi e sim. in senso fig. D. 3. 4. Che, vinta mia virtute, die' (diedi) le reni, E quasi mi perdei con gli occhi chini. [Cont.] Giorn. Ass. Montalc. Arch. St. It. App. 26. 350. Quello che reca maraviglia si è, che lavorandoci circa 200 donne che sogliono atterrire al rumore di una moschettata, non solo (non) le spaventava l'orrendo tremore d'una cannonata, ma li cadevano in mezzo palle di grandissimo peso, nè punto si perdevano, burlandosi piuttosto tra loro se v'era chi ne temesse; e vie più animosamente attendevano a lavorare. [G.M.] A mezzo della sua aria il tenore s'è perso, e ha dovuto smettere. 23. Perdersi, per Naufragare. Segner. Pred. 35. p. 358. col. 1. (Gh.) Quella furiosa tempesta per cui già tutti si ritrovavano vicinissimi a perdersi ed a perire,… [Cont.] Cr. B. Naut. med. II. 239. Quelli che vengono dall'India verso Portogallo incorrono grandissimo pericolo, e, come ci è stato detto, si perdono spesso. Poscia che pensando che detto Capo sia ancora lontano, eglino si trovano inopinatamente sopra, e forse spinti da gagliardissimi venti… non potendo tanto orzeggiare che bastino a scapolarlo… investono prima in terra. 24. † Trasl. Ott. Com. Inf. 3. 26. (M.) Per lo peccato l'anima si perde da Dio, che è vita di lei. 25. Perdersi in alcuna cosa, vale Campiacersene più del dovere. Borgh. Vesc. Fior. 362. (Man.) Uomo da tenerne conto, se e' non si fosse troppo perduto in quella falsa e vana religione degli Idoli. Vinc. Mart. Lett. 59. (C) Conoscendo la lor poca virtù (de' miei sonetti), non solamente non mi perdo nella affezione di essi, ma sto molte volte in dubbio, se io debba accompagnarli col nome mio. [G.M.] E col Con. Perdersi alle femmine, con gli amori, colle mode. Più com. [G.M.] E coll'A e l'Inf. Si perde a giocare, a ciarlare le ore intere. 26. Perdersi. Detto di fiumi. Sboccare, Mettere, Entrare. Fortig. Ricciard. 29. 54. La mia casa piantata in riva ell'era All'ampio fiume, che nel mar si perde. [Cont.] Con questa locuzione s'intende dire che l'acqua del fiume mescolata con quella del mare non si distingue più; e così dicesi dell'aria di un pallone che si sperda nell'atmosfera, dell'acqua d'una cisterna che penetri ne' meati della terra, e sim. Florio, Metall. Agr. 816. Rotto il cuoio, il fiato si va a perdere. Lana, Prodr. inv. 92. Gioverà ancora vestirla (la camera) di pietre fredde ed umide.., incrostando la parte inferiore D che deve ricever l'acqua come si suole nelle cisterne, acciò non penetri per la terra e si perda. 27. Non perdersene gocciola; lo stesso che Non ne perder nulla. V. § 16. Lasc. Pinz. 1. 3. (M.) Tu lo somigli (tuo padre) così bene…, che non se ne perde gocciola. [G.M.] Dicesi anco, e forse più com., Non ne perdere un capello. Fag. Commed. Più la guardo, più somiglia quel ritratto, che non ne perde un capello. 28. Altri modi in vario significato, e anche in alcuni di quelli già dichiarati. [Camp.] Perdere checchessia, ellitticamente per Perdere la speranza di ottenere checchessia. Aquil. III. 8. Quando Cesare ebbe perduta del tutto la andata d'Egitto, egli si procacciò d'essere vescovo, cioè sire del templo. 29. [Cont.] Perdere di mira. Cessar d'osservare checchessia. Giorn. Ass. Montalc. Arch. St. It. App. 26. 371. Ha il nemico condotto, a forza di bovi, questa notte, alcuni pezzi grossi d'artiglieria all'osservanza: e non si perde di mira ogni loro movimento. Perdere di traccia checchessia, vale Smarrirne la traccia. Non com. Tass. Ger. 7. 2. (C) Qual dopo lunga e faticosa caccia Tornansi mesti, ed anelanti i cani, Che la fera perduta abbian di traccia,… Perdere di veduta, o di vista, o d'occhio una persona, o una cosa, vale Non veder più una persona, o una cosa veduta per qualche tempo innanzí. Fir. Luc. 3. 1.(C) Per stare e udire una messa, i' ho perduto Lucido d'occhio. Sagg. nat. esp. 153. Finchè ridotta della grandezza d'una minutissima lente, la perdemmo di vista in quell'ultimo liquefarsi. Sig. Viagg. Sin. 66. In questo tempo istemmo perduti in mare, avendo perduta la terra di vista. [Cont.] Di cosa. G. G. Cand. lun. III. 201. E va continuamente debilitandosi (il candore della luna) mentre che nello allontanarsi dal sole va sempre di giorno in giorno perdendo di vista parte maggiore del terrestre emisferio luminoso sin che, giunta al quadrato, scuopre del terrestre emisferio esposto alla sua vista la metà dell'illuminato. Salvin. Annot. Mur. 1. 210. (M.) Talora viene trasportato dall'estro come poetico, non perdendo però di vista la materia. [Camp.] Ellitticamente per Perdere di vista. D. 3. 2. O voi che siete in piccioletta barca… Non vi mettete in pelago, chè forse Perdendo me, rimareste smarriti. E ivi, 3. La vista mia, che tanto la seguìo Quanto possibil fu, poi che la perse, Volsesi al segno di maggior disío. 30. Perdere gli occhi, fig. vale Perdere ogni cosa cara. Bern. Rim. 1. 103. (C) La casa che Melampo in profezia Disse a Ificlo già, che cascherebbe… Con questa casa, che non è ancor mia…, In esser marcia gli occhi perderebbe. 31. Perdere il cuore, vale Sbigottirsi. Din. Comp. 6. 63. (C) I Cavalcanti quel dì perderono il cuore, e il sangue, vedendo ardere le loro case, e palagi, e botteghe. 32. Perdere il desinare, o sim., Non fare a tempo a desinare, non aver che desinare. Ar. Sat. 6. (M.) Ma gli error di questi altri così il basto De' miei pensier non gravano, che molto Lasci il dormire, o perder voglia un pasto. 33. [Cont.] Perdere il fondo. Non trovarlo più vicino alla superficie delle acque. Sass. F. Lett. 85. Andammo fino a mezzogiorno o poco appresso, chè perdemmo il fondo: ed entrando in un canale che è tra questi bassi e certi altri che chiamano di Nazzare, andammo a nostro cammino senza trovar di poi altri contrasti. 34. Perdere il rispetto ad uno, vale Non avere per lui il dovuto riguardo, la dovuta stima, Offenderlo incivilmente con atti o con parole. V. RISPETTO. 35. [Val.] Perdere il sonno. Non poter dormire per malattia o passione, che è pur malattia morale. Ant. Com. Dant. Etrur. 2. 433. Egli ne perdè i sonni e i polsi. 36. † Perdere il trotto per l'ambiadura. V. AMBIADURA, § 2. 37. Perdere la bussola, dicesi di Chi nelle sue azioni s'abbandona, e non sa più che cosa si faccia; il che si dice ancora Navigar per perduto. V. BUSSOLA, § 5. 38. Perder l'acconciatura o la lisciatura dicesi quando Vien meno l'occasione di far quello, a che altri s'era preparato. Non com. Cecch. Servig. prol. Ma chi l'aveva imparata non volle Perder l'acconciatura. 39. [G.M.] Perdere l'anima; Andare all'eterna dannazione. Segner Crist. Instr. 1. 23. 19. Questa gioventù… deh! non si lasci aggirare in una materia di sì alto rilievo, dove a tutti è sì facile il perder l'anima. † Gell. Sport. 5. 4. (C) Eimè, ch'ei si perderà l'acconciatura. Dep. Decam. 121. Ella a maggiore cautela, o per non si perdere (come noi sogliam dire) l'acconciatura…, volle pur soggiugner poi. Buon. Fier. 2. 4. 17. Mi son perduta ogni mia lisciatura. E 2. 4. 25. Questa volta io dirò, come si dice, D'essermi persa anch'io la lisciatura. 40. Perder la messa, vale Non giungere a tempo di sentire la messa. Esp. Pat. Nost. (C) E piuttosto vorrebbe perdere quattro messe, che una sola ora di dormire (questo esempio, come nota il Rigoli, appartiene al Tratt. Pecc. Mort. pag. 19. Cod. Ricc.). 41. Perdere la pazienza, vale Cominciare a adirarsi. Bern. Orl. 65. 4. (M.) Tanto fumo d'arrosto caverebbe Le ceffate di mano a San Francesco, E Giob la pazienzia perderebbe. 42. † Perdere la persona, per Morire. Fr. Giord. Gen. 127. (Man.) Se tu se' contrito del peccato, perchè ne déi essere impiccato, o che ne aspetti di perdere la persona, o altri danni temporali; questa cotale contrizione non ha virtù di lavare. 43. † Perdere, o Perderci la persona, vale anche Essere ucciso. Rim. ant. Ciullo d'Alcamo, 1. 10. (Man.) Se… Li frati miei si trovano Dentro questa magione, Bello mio socio, giuroti, Perdici la persone. Bocc. Nov. 10. g. 4. Ruggieri n'è per perdere la persona. E Teseid. 1. 5. D'onde un d'essi perdè la persona. 44. Perdere la prova, vale Restar vinto, Essere superato. Giambon. Mis. Uom. 56. (M.) Puote bene vincere le malizie, che pigliano i rei per le ricchezze; ma pochi sono quelli che non perdono la prova. M, Cin. Rim. 134. Ma questa prova l'alta mia nemica Pur perderà, sì sono in essa integri Li miei pensieri. 45. Perdere la scherma, o la scrima, vale Uscir di sè, Non saper quel che un si faccia. Non com. [L.B.] Più com. Escire di scherma. = Bern. Rim. 1. 66. (C) E le composizioni escon sovente, Che fan perder la scherma a chi compone. E Orl. 15. 3. In nessun'altra cosa l'uom più erra… Certo, che nelle cose della guerra; Quivi perdon la scrima le ragioni. (Qui fig.) 46. Perdere la tramontana, dicesi famigliarmente di chi si conturba in un modo che non sa più quello ch'ei si faccia o si dica. (Man.) 47. [Cont.] Perdere le armi, le insegne. Roseo, Disci. mil. Lang. 215. v. Fece morire tutti i capitani, centurioni, caporali e soldati del suo campo che si trovaron aver perdute le lor armi fuggendo, ed i banderali ch'avean perdute le loro bandiere, ed oltre di ciò fece morir la decima parte di tutti i soldati. 48. Perder l'erre, modo basso, che vale Imbriacarsi. V. ERRE. 49. Perdere le staffe, sí dice dell'Uscire il piè della staffa a chi cavalca. Morg. 21. 136. (C) E pose lui e 'l cavallo a giacere, E una staffa perse nel cadere. 50. Perdere l'impresa, vale Non riuscire nel tentativo, Non recarlo a buon fine. Ar. Fur. 37. 113. (M.) Era ben meglio esser da lor difesa, Ma peggio assai se ne perdean l'impresa. 51. Perdere l'occasione, o sim., vale Non approfittarne, Lasciarla fuggire. Tass. Lett. 222. (C) Qui non perderò occasione alcuna. 52. Perder, dell'occhio. V. OCCHIO, § 168. 53. † Perdere stagione, dicesi delle cose, a cui per lunghezza di tempo vien meno la natural perfezione. Ar. Fur. 1. 58. (M.) Côrrò la fresca e mattutina rosa, Che, tardando, stagion perder potría. Guar. Past. fid. 1. 4. Così manca beltà, se il fuoco dura, E, perdendo stagion, perde ventura. 54. Perdere una fiera, o una persona, di naso, dicesi delle bestie allorchè non sentono più l'odore sentito per qualche tempo innanzi d'una fiera, o d'una persona. Bern. Orl. 63. 48. (M.) Che già per questo a dietro non tornossi, Perchè mai non l'avea di naso perso. 55. Perdere un bel detto, o sim., vale Lasciarsi fuggire l'occasione di dire un bel detto, o sim. Bern. Orl. 50. 2. (C) Nè voler, per non perdere un bel detto, Guadagnar qualche scherzo, e fatto brutto. [T.] Perdere nel lat. ha d'ordin. senso più grave, secondo l'orig. Do per, che denota azione deliberata: onde diceva assai più di Amittere. Ritiene il senso più grave nell'it. quando porta l'idea di Perdizione, cioè di finale distruzione o di grave nocumento. Ma anche quand'è contrapp. a Ritrovare dice più di Smarrire.T. Varch. Pros. Fior. 2. 5. 24. Smarrire significa perdere una qualche cosa, la quale però si debba ritrovare quando che sia. Luc. Robb. 292. Non avevi voi perduto il fine (dell'eterna salute) vostro per l'addietro, o almanco smarritolo? Ma talvolta dicesi Perduta anche cosa facile a ritrovarsi; onde Perder di vista. Si può dunque Perdere volontariamente e no, per colpa o per negligenza, per sempre e a tempo. In questo rispetto gli si contrappongono le idee di Custodire e Mantenere, Trovare e Ritrovare. Vang. Chi perderà per me la sua vita, la ritroverà. II. Ricevere danno di cosa in parte o in tutto. T. Segner. Crist. Instr. 1. 246. Confermolla (la legge della limosina)… nella parabola dello sciocco accumulatore, il quale, quando sperava goder la roba, perdè la roba e la vita. – Se lo mando via (il pigionale che non pagò, o sim.), perdo tutto. – Non li ho persi tutti, sottint. I quattrini. – Perder la spesa, I danari spesi per acquistare la cosa. T. Prov. Tosc. 96. Per un chiodo si perde un ferro, e per un ferro un cavallo. T. Prov. Tosc. 292. Chi lava il capo all'asino, perde il ranno e il sapone. Lat. Oleum et operam perdere. E 96. Chi non fa il nodo perde il punto. III. Altri usi sim. T. Perder la nave, per naufragio; Bestia utile, per morte o per furto o altrimenti. Del ricolto. T. Prov. Tosc. 193. Quando si perdon le prime frutte, le si perdon tutte (più vero nel tr.; non mai vero in tutto). T. Ar. Fur. 14. 1. I Franchi fossero più afflitti, Chè tutta avean perduta la campagna. – Perdere terreno, retrocedere da luogo in cui ci eravamo avanzati; segnatam. in mosse di guerra. Fig. D'ogni vantaggio da cui l'uomo scade; contr. di Acquistare (V.). IV. Più special. contrapp. a idea di Guadagno. T. Prov. Tosc. 82. Tanto è mercante quello che perde che quello che guadagna. E 174. Chi pesca a canna, perde più che non guadagna. E 228. Molte volte si perde per pigrizia, Quel che s'è guadagnato per giustizia. E 328. Chi, per piacere a uno, dispiace a un altro, perde il cento per cento. E 244. Chi perde piacere per piacere, non perde niente. (Privarsi d'un piacere proprio per far cosa grata ad altri, è guadagno da ultimo). Ass. T. In questo contratto ci perdo io. – Non ci perdo. – Non si perde nulla, vale talvolta che c'è piuttosto da guadagnare. In altro senso Non ha nulla da perdere, chi nulla possiede, chi può risicare impunemente, o piuttosto pare che possa. E quasi fig. Non ha nulla da perdere chi è screditato; e non teme con azioni sconvenienti o triste perdere l'onore che non ha. Modo iperb., perchè sempre c'è qualcosa da perdere, non foss'altro i mezzi e le forze di riacquistare il credito e l'onore perduti. T. Vang. Quest'è la volontà del Padre mio, che quanto E' mi diede io non lo perda, ma lo risusciti nel dì novissimo. V. T. Perdere al giuoco. – Perdere più o meno nel giuoco. – Perdere il giuoco, Quel che ci si era messo. O anche contr. di Vincere non giocando di quattrini. Così più in gen. Perdere la prova. Perdere la scommessa, accenna sempre a quel che ci si mette di pegno. Prov. Tosc. 116. Chi va in collera perde la scommessa. [L.B.] Chi s'adira perde il fiasco. T. Prov. Tosc. 143. Giuocare e perdere, lo sanno far tutti. A. Vign. Giuocare e perdere lo sa fare ognuno. Prov. Tosc. 142. Chi non vuol perdere, non giuochi. E 143. Il perdere fa cattivo sangue. T. Fam. ell. Perderla marcia, sottint. la partita; come dicesi Torto marcio, Per marcia forza. – Perderla marcia, Avere in cosa qualsiasi il danno intero o intero lo scorno. |
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Parole di sette lettere: percome, perdano, perderà « perdere » perderò, perdete, perdeva |
Lista Verbi: percorrere, percuotere « perdere » perdonare, perdurare |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): riesplodere, podere, rodere, erodere, corrodere, ardere, riardere « perdere (eredrep) » straperdere, riperdere, disperdere, mordere, demordere, rimordere, plaudere |
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