Dizy - dizionario

login/registrati
contest - guida

Informazioni utili online sulla parola italiana «lasciare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Lasciare

Verbo

Lasciare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è lasciato. Il gerundio è lasciando. Il participio presente è lasciante. Vedi: coniugazione del verbo lasciare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di lasciare (tralasciare, andar via, abbandonare, allontanarsi, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
prendere (24%), perdere (22%), abbandonare (14%), mollare (3%), libero (3%), andare (3%), partire (2%), cadere (2%), lavoro (2%), stare (2%), smettere (2%). Vedi anche: Parole associate a lasciare.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola lasciare è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: la-scià-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con lasciare e canzoni con lasciare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Non lasciare incustoditi oggetti di un certo valore. Potrebbero essere una tentazione per persone poco oneste.
  • Nel lasciare la vecchia casa non nascondo di aver versato qualche lacrima!
  • Non mi posso certamente lasciare sfuggire questa occasione!
Citazioni da opere letterarie
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): In casa di Caterina Borrelli discutevano, Annina Pescara, Adelina Markò, Maria Morra, Sofia Magliano: in casa di Olimpia Faraone complottavano Peppina Sauna, Peppina De Notaris, Ida Torelli. Le amiche si davano convegno, per mettersi d'accordo. Si litigava dappertutto, fra quelle feroci e quelle miti: fra le ribelli aggressive che consigliavano di non andarci punto in ufficio, per lasciare i superiori nell'imbarazzo, e le ribelli passive che intendevano solo prestare il servizio ordinario.

Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Così disse e se n'andò in fretta, deliberatamente, per non lasciare a Drogo il tempo per nuove obiezioni. Chiuse la porta con grande precipitazione, si allontanò per il corridoio a passi svelti, da persona soddisfatta di sé, che domina perfettamente la situazione. Rimase un greve silenzio. Ploc! fece dietro al muro l'acqua della cisterna. Poi non si udì nella camera che l'ansimare di Drogo, alquanto simile a un singhiozzo.

Il resto di niente di Enzo Striano (1986): «Ci sono stato, Catarina» rispose papài, risentito. «Domani verrà emanato l'editto di Dom Francisco che ordinerà a tutti i Portoghesi di Roma di lasciare lo Stato della Chiesa. Per evitare ritorsioni.» «Que Papa malandro!» s'accese vovó. «Ma sono felice. Non vedevo l'ora d'andar via da questo paese di selvaggi ignoranti e triviali.»
Espressioni e Modi di Dire
  • Lasciare gli ossi agli altri

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per lasciare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: fasciare, lanciare, lasciale, lasciate, lisciare.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: lasciar.
Altri scarti con resto non consecutivo: lasca, lare, lire, asce, asia, acre, scie, sire, care.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: lasciarle, lasciarne.
Parole con "lasciare"
Finiscono con "lasciare": rilasciare, tralasciare.
Parole contenute in "lasciare"
are, sci, scia, ascia, lasci, lascia, sciare, lasciar. Contenute all'inverso: era, ics.
Incastri
Si può ottenere da lare e scia (LAsciaRE).
Inserendo al suo interno passa si ha LASCIApassaRE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "lasciare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lasco/scosciare, lascio/ciociare, lasciti/tiare, lasciai/ire, lasciala/lare, lasciali/lire, lasciami/mire, lasciamo/more, lasciamola/molare, lasciata/tare.
Usando "lasciare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areno = lascino; * areale = lasciale; * areali = lasciali; * remi = lasciami; * remo = lasciamo; * areata = lasciata; * areate = lasciate; * areati = lasciati; * areato = lasciato; pila * = pisciare; * rendo = lasciando; * evi = lasciarvi; * resse = lasciasse; * ressi = lasciassi; * reste = lasciaste; * resti = lasciasti; scola * = scosciare; angola * = angosciare; * egli = lasciargli; * ressero = lasciassero; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "lasciare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lasciva/avare, lasciata/atre, lasciato/otre.
Usando "lasciare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erano = lascino; * ermo = lasciamo; * erta = lasciata; * erte = lasciate; * erti = lasciati; * erto = lasciato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "lasciare" si può ottenere dalle seguenti coppie: lascia/area, lasciale/areale, lasciali/areali, lasciata/areata, lasciate/areate, lasciati/areati, lasciato/areato, lascino/areno, lasciai/rei, lasciale/relè, lasciami/remi, lasciamo/remo, lasciando/rendo, lasciasse/resse, lasciassero/ressero, lasciassi/ressi, lasciaste/reste, lasciasti/resti, lasciate/rete, lasciati/reti.
Usando "lasciare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: pisciare * = pila; lasciar * = arare; scosciare * = scola; angosciare * = angola; * lasciale = areale; * lasciali = areali; * lire = lasciali; * mire = lasciami; * more = lasciamo; * mie = lasciarmi; * tiè = lasciarti; * vie = lasciarvi; lasco * = scosciare; * glie = lasciargli.
Sciarade e composizione
"lasciare" è formata da: lasci+are.
Sciarade incatenate
La parola "lasciare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: lasci+sciare, lascia+are, lascia+sciare, lasciar+are, lasciar+sciare.
Intarsi e sciarade alterne
"lasciare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: lasca/ire.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Abbandonare, Lasciare - Lasciare contiene tutte le idee contrarie a quelle di Tenére e di Prendere. Abbandonare suppone una determinazione della volontà. Nel Lasciare può essere inavvertenza. Si lascia un libro, un oggetto in qualche luogo, non si abbandona. Un figlio, una ragazza abbandonati destano idee dolorose, che non desterebbe l'uso del Lasciare.

[Poi Lasciare può esser per un momento; Abbandonare, per sempre. Chi lascia può avere idea di riprendere la cosa lasciata; chi abbandona ha il proposito deliberato di non riprendere mai più la cosa abbandonata. - G.F.] [immagine]
Lasciare, Abbandonare - Parli il Grassi, che sa farlo meglio di tutti.

«La principal distinzione di questi due verbi sta in questo, che Abbandonare è lasciar per affatto, e Lasciare è per a tempo. Nell'Abbandonare si ha intenzione di non ripigliare o di non ritornare più alla cosa che si abbandona; nel lasciare non si perde la volontà o la speranza di trovarla. Si lascia un amico, ed è per pochi momenti, onde ritornare a lui fra non molto; ma se si abbandona, è segno che gli si son volte le spalle, e che l'amicizia è rotta.

«Molti fra i migliori autori di lingua usarono lasciare per abbandonare, e questo per quello; ma la natura del verbo lasciare, anche quando è posto per abbandonare, ha bisogno di alcun soccorso dalla frase, onde corrispondere pienamente all'idea; e però si dice lasciar in abbandono, lasciar in dimenticanza, lasciar solo nell'afflizione: ma abbandonare sta solo, e comprende tutte queste idee, le quali in lasciare non sono che accessorie. Arianna abbandonata ci richiama alla mente quella misera vittima dell'infedeltà e dell'ingratitudine di Teseo, e sola e deserta sullo scoglio di Nasso: Arianna lasciata non vuol dir nulla se non v'aggiungi le circostanze del luogo, o della cagione per cui venne lasciata.

«Questa diversità deriva dalla diversa origine delle due voci. Lasciare è dal latino Laxare, che propriamente valeva allargare, sciorre, allentare, ma che sulla bocca della plebe e nei secoli di mezzo venne adoperato per contrario di Tenere. Abbandonare vien prossimamente dal provenzale Bandon, ed ha la radice nel teutonico Bann, cacciata, proscrizione.» [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Lasciare, Abbandonare - Abbandonare è lasciare assolutamente, affatto, per non pensarci più; è anche lasciare a tradimento, è lasciare in impiccio, in mezzo a una strada, nella miseria: lasciare per poco, abbandonare per sempre. Persona abbandonata non ha più alcuno che l'ami, che la sovvenga ne' suoi bisogni; onde abbandono è miseria estrema e quasi disperazione: ciò dimostra che lo stato sociale è proprio, è necessario all'uomo. Si lascia talora per dimenticanza, a caso; si abbandona per incuria, disamore, apposta. Lasciare che altri vada, venga, prenda, parli, spenda, e faccia, in una parola, quello che vuole: lasciare scritto, detto, fatto, ecc. sono tutte maniere che ad abbandonare non competono. Lasciare è una mezza idea che con altra mezza, dirò così, riesce completa: abbandonare dice cosa intera e che non ha bisogno di altro commento o complemento. [immagine]
Cessare, Desistere, Restare, Finire, Compire, Tralasciare, Lasciare - Chi cessa dal fare, non continua; il motivo della cessazione può essere spontaneo, violento o accidentale: cessar dall'opera, cessar di vivere. Il desistere invece è atto deliberato, sia spontaneo, o stimolato da preghiera, minaccia, o timore: desistere dall'impresa. Restare è un cessare immediato. Finire è quel cessare che naturalmente sussegue al compimento dell'opera. Compire riguarda le circostanze minime dell'azione, le quali danno alla medesima quel lustro che la rende perfetta: la carità non è compita se si mostra impazienza, disgusto, superbia o freddezza nel farla. Tralasciare, nel senso di cessare, è cessare a metà; cessare dall'opera per non più ripigliarla, almeno se non cangiano le circostanze che ce l'hanno fatta tralasciare. Tralasciare vale anche lasciare addietro, dimenticare: come tralasciare una circostanza; e parte di questi sensi stanno implicitamente anche nel primo. Lasciare, da sè, non dice cessare, o alcun che di approssimativo; bisogna dire: lasciar di fare, di lavorare, lasciare a metà; lasciare vale piuttosto smettere, allontanarsi: lasciar la via battuta; lasciar la compagnia, lasciar il paese: può essere effetto di violenza; ma allora per farci cessare ci vien detto: «lasciate stare», o semplicemente: «lasciate», ma l'elissi è evidente. [immagine]
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: lasciandovi, lasciano, lasciante, lascianti, lasciapassare, lasciar, lasciarci « lasciare » lasciargli, lasciarla, lasciarle, lasciarli, lasciarlo, lasciarmi, lasciarne
Parole di otto lettere: lasciami, lasciamo, lasciano « lasciare » lasciata, lasciate, lasciati
Lista Verbi: largheggiare, laringectomizzare « lasciare » lastricare, latineggiare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): scorciare, sciare, accasciare, fasciare, affasciare, rifasciare, sfasciare « lasciare (eraicsal) » tralasciare, rilasciare, rovesciare, arrovesciare, scudisciare, lisciare, pisciare
Indice parole che: iniziano con L, con LA, parole che iniziano con LAS, finiscono con E

Commenti sulla voce «lasciare» | sottoscrizione

Scrivi un commento
I commenti devono essere in tema, costruttivi ed usare un linguaggio decoroso. Non sono ammessi commenti "fotocopia" o in maiuscolo.

Per inserire un commento effettua il login.


 
Dizy © 2013 - 2024 Prometheo Informativa Privacy - Avvertenze