Verbo | |
Imparare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è imparato. Il gerundio è imparando. Il participio presente è imparante. Vedi: coniugazione del verbo imparare. |
Parole Collegate |
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Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
studiare (16%), scuola (10%), apprendere (10%), lezione (7%), insegnare (7%), conoscere (6%), scrivere (5%), leggere (5%), memoria (3%), bene (2%), acquisire (2%), amare (2%), ascoltare (2%), professore (2%), capire (2%). Vedi anche: Parole associate a imparare. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola imparare è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: im-pa-rà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con imparare e canzoni con imparare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): “E notate,” aggiunse il signor di Salazar, “che invitandovi a dissimulare non vi si invita a rimaner muto come un balordo. Al contrario. Dovrete imparare a fare con la parola arguta quello che non potete fare con la parola aperta; a muovervi in un mondo, che privilegia l'apparenza, con tutte le sveltezze dell'eloquenza, a esser tessitore di parole di seta. Se gli strali trafiggono il corpo, le parole possono trapassare l'anima. Fate diventare in voi natura quel che nella macchina di padre Emanuele è arte meccanica.” Le piccole libertà di Lorenza Gentile (2021): “I tarocchi di Marsiglia sono ricettacoli di simboli. Rispecchiano la nostra coscienza. Jodorowsky li usa per prescrivere gli atti psicomagici. Per esempio: ti senti bloccato, sei al verde, non sai che strada prendere e ti esce l'Imperatore? Jodorowsky ne potrebbe dedurre che il problema viene da tuo padre, che devi imparare a disubbidire e a essere più concreto, ancorato al terreno. Ti fa prendere due banconote da cinquanta euro e te le fa incollare alla suola delle scarpe, dovrai camminare così ogni mattina, per tutta la città. Cose così.” Il denaro di Ada Negri (1917): E Veronetta studiò. A quindici anni entrava nel primo corso normale. Non che la spronasse vocazione alcuna all'insegnamento; ma questa era per lei l'unica via per imparare, per dare sbocco ed espressione alle oscure forze che le palpitavan dentro. Non riusciva in tutto: le matematiche le davan la nausea. |
Uso in vari contesti |
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Proverbi |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per imparare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: impalare, impanare, imparate, imperare. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: mara, marre, mare, pare, arre. |
Parole con "imparare" |
Finiscono con "imparare": disimparare. |
Parole contenute in "imparare" |
ara, are, par, para, rare, arare, impara, parare. Contenute all'inverso: era, rap, rara. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "imparare" si può ottenere dalle seguenti coppie: impalavo/lavorare, impasta/starare, impasti/stirare, impartì/tiare, imparai/ire, imparata/tare. |
Usando "imparare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = imparata; * areate = imparate; * areati = imparati; * areato = imparato; coi * = comparare; * rendo = imparando; * resse = imparasse; * ressi = imparassi; * reste = imparaste; * resti = imparasti; * ressero = imparassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "imparare" si può ottenere dalle seguenti coppie: imparerà/areare, imparata/atre, imparato/otre. |
Usando "imparare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = imparata; * erte = imparate; * erti = imparati; * erto = imparato; rimi * = riparare; semi * = separare; commi * = comparare; premi * = preparare; ripremi * = ripreparare. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "imparare" si può ottenere dalle seguenti coppie: impara/area, imparata/areata, imparate/areate, imparati/areati, imparato/areato, imparai/rei, imparando/rendo, imparasse/resse, imparassero/ressero, imparassi/ressi, imparaste/reste, imparasti/resti, imparate/rete, imparati/reti. |
Usando "imparare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tiare = impartì; * stirare = impasti; * lavorare = impalavo. |
Sciarade incatenate |
La parola "imparare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: impara+are, impara+rare, impara+arare, impara+parare. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Apprendere, Imparare, Istruirsi - Si apprende ciò che leggiamo e ciò che sentiamo dire, perchè l'apprendere è l'atto per cui la mente scrive ciò che vede o ode. - Imparare è il ben digerire ciò che si è appreso, per poi farne tesoro. - l'Istruirsi è il compimento di ambedue i detti atti. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Studiare, Imparare; Disciplina, Studio - S'impara studiando; v'ha fra i due vocaboli la differenza che tra la causa e l'effetto. Però molte cose s'imparano anco al solo vederle, al sentirle a dire; cose invero per cui non occorre studio grande. La disciplina è norma allo studio, è regola, è instituzione: chi senza disciplina, cioè senza metodo, norma, regola, crede studiare, s'inganna: si raccozzano cose e cose le quali, invece di portare nuova luce alla mente, ingenerano confusione. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Imparare - [T.] V. a. Apparecchiare notizie, che, dalla memoria passando nell'imaginazione e nella riflessione, siano materia al sapere e all'operare. Aureo lat. Paro, Apparo; e anco gli ant. Fr. S'emparer per Apprendere. Gli ant. It. Apparare; della qual voce non pochi es. s'avvivano col mutare la prima sill.; e però ne rechiamo. Il seg. conferma la nostra def. Albert. 29. (Man.) Da ripetere è l'apparata scienza, acciocchè l'abbi apparecchiata e in uso. T. Imparare, dice Plat., è un rammentarsi, non alla lett. nel senso che pare Plat. gli dia, del richiamare idee che l'anima aveva in una vita precedente; ma perchè la cognizione piena suppone un qualche elemento, e perchè piena non sarebbe se la memoria non potesse a ogni occorrenza ripresentarla alla riflessione. Apprendere è la prima condizione, e quasi l'apparecchio dell'Imparare. Della distinzione da Apprendere V. APPRENDERE, § 12; e nel 10 lo speciale senso filos. dato a questa voce. I Lat. avevano Addisco, Condisco, Edisco, Perdisco, Praedisco, Redisco; più ricca famiglia, ma il.ling. filos. può meglio giovarsi degli usi più fermamente determinati in Apprendere e in Imparare. Anco lo sl. è ricco di composti valenti: Ucitise, Naùciti, Proùciti, Priùciti; Doùciti, lzucítise; Prinaùciti; Poùciti: e questi potranno forse meglio servire al ling. filos. che i lat. Bella però la dist. lat. tra Discere e Ediscere rilevata da Sen. Haec discenda, immo ediscenda sunt.
2. Della operazione che quasi può dirsi meno spirit., cioè della memoria: T. Imparare a mente può dire talvolta più esercizio dell'intelletto, e ritentiva men letterale, che Imparare a memoria. – Imparare parola per parola. Cic. Ad verbum. Ass. [Camp.] Pist. S. Gir. 7. Ma da' tuoi occhi e mani non si parta il libro del Salterio, il quale tu appara tutto. T. G. Gozz. Squarci di poeti latini per farli trascrivere e imparare. – Un discorso. Ter. La parte (un attore). 3. Elementi del sapere. T. Imparare a parlare. Ovid. Magg. A leggere. Sall. A parlare latinamente. – Una lingua. La grammatica. = Fav. Esop. M. 160. (Man.) Quando saranno grandicegli, faretegli imparare leggere e scrivere, e porretegli all'arti. 4. Imparare a parlare vale anco Parlare corretto, elegante, con senno, in modo moralm. decente. Il seg. nel senso rett. Guid. Fior. ret. 13. (Gh.) Veduto per quanti modi s'appari di favellare perfettamente,… sì voglio ora mostrare di quante cose dêe essere il dicitore ammaestrato. T. Il simile dicasi dell'Imparare a scrivere. Cic. Le lettere greche. Vang. Come sa egli di lettere, non avendo imparato? 5. D'arte bella. T. Hor. La musica. Ov. A cantare. – Imparò a modellare, a dipingere; la pittura. 6. T. Imparare una scienza. [Cam.] Salvin. Disc. vol. 2. 7. Mossi da questo doppio benefizio ed amorevolezza, traevano frequenti alla sua casa il fiore più scelto della nobile gioventù, apparando da lui la legale dottrina. = Red. Lett. 1. 304. (C) Il primo anno che cominciai a fare il medico, giovinastro inesperto, imparai questa dottrina a mie spese, perchè veramente quell'anno, volendo fare il dottorino…, e volendo a dispetto del mondo guarire dell'ipocondria, ingollai tanti e così pazzi beveroni, che… 7. Senso intell. in gen. T. Vang. Imparate (intendete) quel ch'è (quel che vuol dire): Voglio misericordia, e non sagrifizio. [Tav.] Tratt. Cosc. S. Bern. 159. Appara di conoscere dallo spirito tuo quello che tu debba stimare gli altri spiriti. E 184. Appariamo ancora noi di maravigliarci contemplando, e di contemplare maravigliandoci, come li cittadini di quella superna beatitudine, senza mai restare, ragguardano tutte le cose che sono sotto loro, e comprendono la ragione e l'ordine di tutte le cose le quali eglino veggiono da alto. T. Cic. Non solamente leggere, ma imparare. = Pros. Fior. 4. 3. 237. (Man.) Se o nel viaggio o nella stanza (dimora) avessi imparato qualche cosa di nuovo, degna d'esser notata. 8. Di cose pratiche. T. Buon. Fier. 63. 1. Io tutte l'erbe amare e tutti i fiori, E tutte l'agre e l'acetose… A indolcire imparai. Ovid. Magg. 11. 74. Ricevette le incantate erbe, e apparò d'usarle. T. Imparare a lavorare; tale o tale lavoro. G. Gozz. Non imparano l'arte mai. – A navigare. A tirare di scherma. A combattere. [Camp.] Volg. Art. Am. Scol. La loro sollecitudine era tutta in apparare opere di battaglia. Ass. D. Purg. 6. (C) Colui che perde (al giuoco) si riman dolente, Ripetendo le volte (le giuocate), e tristo impara. 9. Segnatam. d'usi e d'abiti. T. Pl. Imparare le costumanze muliebri. = Car. Lett. 1. 18. (Gh.) Io per me, se diventassi ricco così in un subito, mi troverei impacciato, perchè non ho pensato ancora a quello che fare de' danari, e non ho imparato ancora di maneggiarli. [Tav.] Amm. ant. 361. Apparano d'andare discorrendo per le case. T. Svet. A applaudire. Ces. Da' maggiori impararono a contendere più per valore che per inganno. = Petr. Son. 44. (C) O Amore, o madonna, altr'uso impari. T. Fedr. Nessuno impari dare ajuto a' malvagi. 10. Senso più espressam. mor. T. Imparare a credere. A sperare. [Camp.] Volg. Bibb. Reg. 3. 8. Tutti i popoli della terra apparino di temere il tuo nome (discant). [Tav.] Amm. ant. 312. Da queste cose apparerai tu di desiderare le maggiori. [G.M.] Segner. Crist. Instr. 1. 26. 20. Imparate una volta a riconoscere la verità ed a ricredervi. = Lib. Cat. 148. (Gh.) Apparare d'amare. T. Imparate l'amore. 11. Sin qui degli affetti. Ora più specialm. degli atti. T. Imparare a pregare. [Tav.] Pass. Specch. Penit. 257. Non disse il Maestro verace: Apparate da me a creare il cielo e la terra, nè a risuscitare i morti; ma disse che apparassero la sua umiltà. = Vit. SS. Pad. 2. 256. (C) Imparate da me d'esser umili e mansueti di cuore. Medit. Vit. G. C. 55. (Gh.) [Cors.] S. Ag. C. D. 20. 2. Appariamo di portare con paziente animo quelli mali. T. Hor. A sopportare la povertà. Ov. Col tempo e coll'uso, imparo a fortemente patire le cose avverse. – A vincere se stesso. A astenersi. Pl. Ho imparato a dire la verità. – Imparare a parlare, in altro senso dal § 3; senza offendere nè coll'ingiuria nè colle adulazioni, senza nuocere nè a sè nè ad altri. – A tacere. T. Vang. Imparate a beneficare. – A comandare. [Tav.] Agn. Pand. 102. Mai ragionava seco, se non della masserizia, e de' costumi e della onestà de' figliuoli, acciocch'ella apparasse dal… ragionare mio, e rispondere e intendere, e fare con opere quello gli s'appartenesse. T. Imparare le buone creanze. G. Gozzi: Imparando cortesie e gentilezze dalle persone di senno. 12. Senso mor. in gen. † Apparar senno, dicevano gli ant., A diportarsi con senno in tale o tale occorrenza, e in tutta la vita. [Tav.] Amm. ant. 50. Non trapassi da te lo ragionare degli antichi; perocchè egli apparano da' loro padri, e tu da loro apparerai senno, e saprai rispondere quando abbisognerà. = Bocc. g. 3. f. 2. (Man.) Fr. Giord. Pred. 72. Del (dal) danno e del male altrui può l'altro troppo bene appararne senno. Firenz. Op. 2. 54. (Gh.) Tanta comodità ne caviamo, che, oltre allo imparar di ben vivere, sappiamo molte cose. S. Bern. Tratt. cosc. 23. T. Prov. Tosc. 118. S'impara a vivere sino alla morte. Ter. Disce, quid sit vivere. = Fir. Luc. 4. 3. (C) Imparerò a vivere a poco a poco alle mie spese. T. Dicesi e del campare, e de' portamenti mor. e civ.; e più specialm. del sapere evitare i danni e i pericoli dopo fattane l'esperienza. Imparare una virtù. Pros. Fior. 1. 221. (C) Non solo la cognizion della virtù si mise in cuore d'apparare, ma, quello che è più, a metterla in opera si dispose. T. Plin. Imparare il vizio. Ov. Il male. [G.M.] Di giovanetti, che, praticando cattivi compagni, corrono pericolo di guastarsi, si dice che con essi imparano quel che non sanno (cioè, diventano maliziosi.) Fag. Commed. Veramente in questa casa tu non ci stai bene, e impareresti quello che tu non sai. (Ed è bello, perchè l'uomo non sa naturalmente che il bene.) 13. Usi meram. corp. Car. Apol. 29. (C) Non sarebbe pazzo uno che, volendo imparare di camminare da un altro, gli andasse sempre dietro, mettendo i piedi appunto donde colui li lieva? T. A ballare. T. Quintil. Palaestram. – Un giuoco. T. Prov. Tosc. 56. Anche il vino ch'ha muffa, s'impara a bere. Pl. A bere. 14. Fig. T. Pl. Mano che impara a ferire. – Il senso impara a discernere; Il cuore a soffrire; La passione a ubbidire. 15. D'anim. T. Plin. Il ragno impara a tessere. 16. Di cose. T. Colum. La pianticella impari a poco a poco a vivere delle proprie radici. Virg. Que' canti che, meditati da Febo, intese lieto l'Eurota, e volle che li imparassero i lauri delle sue rive. Petr. Son. Che non è scoglio in voi che, per costume, D'arder con la mia fiamma non impari. Virg. Nè imparerà la lana a mentire varii colori. Prov. Tosc. 354. È come l'áncora, che sta sempre nel mare, e non impara mai a nuotare. 17. Siccome il Discere de' Lat., e il fr. Apprendre, e sovente anche l'it. Apprendere; così l'Imparare valeva, e vale talvolta, ma più rado, Sapere, Risapere, Rilevare. † In senso meram. corp. Alam. Colt. 1. 21. (C) La negra e l'altre ch'il color presenta, Non conviene imparar. Traduce troppo alla lett. Prontum est oculis praediscere nigram, Et quisquis color (della terra; si vede senza studiarla). Ma forse qui intende Insegnare. V. § ult. Ar. Fur. 3. 68. Gener del re di Francia, Ercol secondo, È l'un; quest'altro (acciò tutti gl'impari), Ippolito è. (T. Virg. Omnes longo ordine possit Adversos legere et venientum discere vultus.) Volg. It. Gen. Egressa est Dina,… ut condisceret filias regionis ejus. † Meno inusit., ma pure antiq., di notizia. [Camp.] D. Purg. 13. Ditemi, che mi fia grazioso e caro, S'anima è qui tra voi che sia latina, E forse a lei sarà buon s'io l'apparo. [Tav.] Sass. pag. 100. Secondo che già da mio fratello apparai. [Val.] Lanc. Eneid. Etrur. 1. 314. Quando il seguente dìe illuminava la terra colla sua luce, mandate le spie, apparò le condizioni delle contrade (d'Italia, ove approdava). = Bocc. Nov. 77. 6. (Man.) Il savio scolare,… la sua casa apparata, davanti v'incominciò a passare. – Com. T. Imparare la strada. V. IMPARATO, § 2. [Val.] Lasc. Nov. 1. 503. Itosene allo speziale,… ordinò di più composizioni una polvere, che da uno Ebreo, sendo in studio a Padova, apparata e sperimentata aveva. Com. T. Imparare un rimedio, a prepararlo, a adoprarlo. [Camp.] † Aquil. 2. 61. Ora impara il tuo dolore, e non me ne biasimare (intendi la cagione). [Camp.] † Volg. Bib. Jos. Acciocchè apparino gli popoli di tutte le terre la fortissima mano di Dio Signore (discant). 18. Modi com. a parecchi de' sensi not. – Coll'A e l'Inf. T. Imparare a insegnare. Imparare a imparare, che è più difficile. Imparare a ignorare (che è la scienza di Socrate). Col Di se n'è visto es. qua e là. Anco senza partic., segnatam. nel verso. T. Impara parlare, operare. Questo può prendersi come un inf. sostantivato. Nell'es. di G. Gozzi si congiunge il modo di questo § e del seg. Che impara? – A danzare. 19. Col sost. nel quarto caso. T. Cic. Quel che si può imparare imparò. Sen. Trag. L'anima disimpara tardi quel che ha lungamente imparato. = Amm. ant. 9. 8. 5. (Man.) Malagevole si dispara quello che l'uomo apparò nella tenera età. T. Vas. 2. 2. I primi principii della scultura. = Cecch. Prov. 100. (C) Bene Dice il proverbio: Impara arte e virtù, E, se il bisogno vien, cávala su. T. Più com. Impara l'arte, e mettila da parte. – Imparare l'uso d'una cosa, e impararne il disuso; ch'è più difficile ancora. Prov. Tosc. 292. Chi studia molto, impara poco; chi studia poco, impara nulla. E ass. (di che poi). E 64. Chi pratica, impara e guadagna sempre. E: Chi molto pratica, molto impara. (Praticare è Conversare.) Cic. Solone dice ch'egli invecchia imparando sempre qualcosa. – Nulla hanno imparato e nulla dimenticarono, fu detto de' Borbonici ritornati in Francia; ma può dirsi di quasi tutti gli esuli e regii e avversi ai re, di tutti i partigiani e i testardi. 20. Con partic. T. Fedr. Ho imparato quanto tu sia utile. – Imparate come si fa. – Similm. Imparare con che, perchè (questo nel senso intell. dei §§ 7 e 17). 21. Col Da, anco negli aurei Lat. T. Imparerò da voi (talvolta è iron.). = Bemb. Asol. 1. 1. (Man.) Delle cose ad essi avvenute, o da altri apparate, e per se medesimi ritrovate, trattando. Dant. Rim. 29. [Tav.] Cat. 4. 23. Appara, ma da' savii. T. Fedr. Dagli esempi. Ambr. Abbiamo dall'esempio de' martiri imparato a non temere la morte. † Nel seg. A sta per Da. V. A partic. [Tav.] Cat. Lib. 3. 13. Appara ad esempio altrui e i fatti che debbi seguire e quelle cose che sono da fuggire. T. Dall'esperienza ho imparato che c'è sempre da imparare. Dai casi. T. Imparare dalle cose. – Dalla pianta del fico imparate la parabola. Il Da in questa locuz. può avere due sensi; la pers. da cui s'impara, o intenda ella o no d'insegnare; e l'indizio, dietro al quale imparasi, intendesi, s'indovina. 22. Ass. senza dire che, ma intendendo verità e cose buone. T. Becc. Ant. in morte Petr. Che poco sa, ma volentieri impara. = Cas. Lett. 35. (C) Ma quanto s'impediscano le tue fatiche, tanto si scema il frutto di chi ha desiderio d'imparare. [Camp.] Volg. Pist. S. Gir. 296. Credevano gli uomini ch'io avessi fatto fine all'apparare. T. Prov. Tosc. 118. Vivendo s'impara. E 112. Chi non fa, non falla; e fallando s'impara. [G.M.] Bertin. Rispost. Lucard. Dice il proverbio che a far male s'impara. Serdon. Prov. Non si finisce mai d'imparare. Altro prov. dell'uso: Chi più studia meno impara (di chi crede diventar dotto con soli i libri, senza le ispirazioni del cuore). = Bern. Orl. 1. 10. 30. (C) Guastando, A poco a poco va l'uomo imparando. T. Prov. Tosc. 117. – Facendo s'impara. F. di Sales: Imparasi studiando; meglio, ascoltando; ancora meglio, insegnando. T. Impara, Non è pratico ancora, non sa. – Comincia a imparare. Impara bene. Facilmente. Presto. T. Ci s'impara, a star con lui, a sentirlo. Sempre in senso di lode, se non è grave iron. 23. Modi più o meno fam., che hanno un proprio valore. Petr. Canz. 22. 3. (C) Che convien ch'altri impare alle sue spese (dal danno, dal dolore; meglio dall'umiliazione, senza la quale il danno irrita, il dolore fa piaga). T. Prov. Tosc. 117. Ognuno impara a sue spese. L'altro prov., che dice dell'Imparare a spese altrui, è bugiardo; se non s'intenda che l'esempio dell'altrui male è richiamo a ravvederci, e approfittare de' danni e dolori nostri. – In tuono di rimprovero. G. Gozzi: Costumi nobili? Dove li ha imparati? – A che scuola ha egli imparate coteste cose (d'ignoranze, di sconvenienze)? – Andate a imparare le creanze. – Quando imparerà egli mai? T. Imparare a conoscere, dicesi e di pers. e di cose; e, di pers., ora vale Conoscere le intrinseche qualità, ora semplicem. Fare la conoscenza. Godo d'avervi imparato a conoscere. Vorrei imparare a conoscere quella signora (e, conosciuta, non c'imparerà niente, la sconoscerà più che mai). 24. † Siccome Apprendere per Insegnare; così dicono in questo senso Imparare; e vive nel pop. Non impr. secondo l'orig.; giacchè l'Insegnare è un Apparecchiare ad altri il cibo della mente e dell'animo; nè insegnar bene si può senza quell'apparecchio di cui l'insegnante si giova per imparare egli stesso. Bern. Rim. (Fanf.) Matt. Franz. Rim. burl. 2. 117. (C) S'alcun pietoso albergator m'impari, Io ti resto obbligato. Cecch. Esalt. cr. 3. 5. Imparami un miccin come e' si fanno. Nozz. di Mac. 20. (Gh.) |
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Parole in ordine alfabetico: imparai, imparammo, imparando, imparandone, imparano, imparante, imparanti « imparare » impararono, imparasse, imparassero, imparassi, imparassimo, imparaste, imparasti |
Parole di otto lettere: impanerò, impanino, imparano « imparare » imparata, imparate, imparati |
Lista Verbi: impanare, impantanare « imparare » impartire, impastare |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): ammarare, parare, preparare, ripreparare, separare, riparare, equiparare « imparare (erarapmi) » disimparare, comparare, sparare, tarare, starare, varare, cabrare |
Indice parole che: iniziano con I, con IM, parole che iniziano con IMP, finiscono con E |
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