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Informazioni utili online sulla parola italiana «riuscire», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Riuscire

Verbo

Riuscire è un verbo della 3ª coniugazione. È un verbo irregolare, intransitivo. Ha come ausiliare essere. Il participio passato è riuscito. Il gerundio è riuscendo. Il participio presente è riuscente. Vedi: coniugazione del verbo riuscire.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di riuscire (farcela, arrivare, essere in grado, spuntarla, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
ottenere (10%), fare (9%), impresa (8%), intento (8%), bene (7%), farcela (5%), fallire (3%), completare (3%), vincere (3%), riuscita (2%), meta (2%), uscire (2%), fatto (2%), vita (2%), conseguire (2%), rientrare (2%), compiere (2%), realizzare (2%), sempre (2%). Vedi anche: Parole associate a riuscire.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti

Liste a cui appartiene

Lista Verbi di movimento [Rincasare, Ritornare « * » Salire, Saltare]

Informazioni di base

La parola riuscire è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: ri-u-scì-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con riuscire e canzoni con riuscire per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Vorrei riuscire a trovare un giorno, con un piccolo sforzo, il giusto compromesso tra fame e ragione.
  • Passando da quella parte dovrei riuscire ad arrivare al rifugio.
  • Per essere promosso devi riuscire a raggiungere gli obiettivi minimi della programmazione didattica.
Citazioni da opere letterarie
Le piccole libertà di Lorenza Gentile (2021): “Il mio si è rotto e non era uno smartphone,” fa Julia, dall'angolo cottura. “Quando arriva Ocean chiediamo a lei.” Si tira indietro i capelli con due dita. È di una bellezza inesatta, interessante. Gli zigomi alti e le guance scavate mettono in risalto gli occhi dal taglio obliquo. Ricorda Lauren Bacall, se non fosse per le labbra a cuore. Vorrei riuscire a muovermi con la sua disinvoltura, senza correggermi mai.

La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Fu allora che io poggiai la mia testa sul braccio e nascosi la mia faccia. Le accuse ch'essa mi rivolgeva erano tanto ingiuste che non si potevano discutere ed anche la loro irragionevolezza era tanto mitigata dal suo tono affettuoso che la mia reazione non poteva essere aspra come avrebbe dovuto per riuscire vittoriosa. D'altronde già Augusta m'aveva dato l'esempio di un silenzio riguardoso per non oltraggiare ed esasperare tanto dolore.

La madre di Grazia Deledda (1920): Sentì che esagerava e si fermò: la madre taceva. Per un momento vi fu, in quel buio, in quel silenzio, un mistero di morte: come di due nemici che si cercassero nella tenebra senza riuscire a trovarsi. Poi la stoppia del pagliericcio scricchiolò di nuovo: la madre doveva essersi seduta sul letto, perché la sua voce chiara parve scendere dall'alto.
Espressioni e Modi di Dire
  • Non riuscire a mettere insieme il pranzo con la cena

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per riuscire
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: riuscirà, riuscirò, riuscite.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: riusi, risi, rise, scie, sire.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: riuscirei.
Parole con "riuscire"
Iniziano con "riuscire": riuscirei, riusciremo, riuscirete, riuscirebbe, riusciremmo, riuscireste, riusciresti, riuscirebbero.
Finiscono con "riuscire": fuoriuscire.
Contengono "riuscire": fuoriuscirei, fuoriusciremo, fuoriuscirete, fuoriuscirebbe, fuoriusciremmo, fuoriuscireste, fuoriusciresti, fuoriuscirebbero.
»» Vedi parole che contengono riuscire per la lista completa
Parole contenute in "riuscire"
ire, sci, usci, uscir, riuscì, uscire. Contenute all'inverso: eri, ics, sui.
Incastri
Inserendo al suo interno est si ha RIUSCIRestE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "riuscire" si può ottenere dalle seguenti coppie: riusciamo/amore, riuscii/ire, riuscita/tare.
Usando "riuscire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rete = riuscite; * reti = riusciti; * resse = riuscisse; * ressi = riuscissi; * reste = riusciste; * resti = riuscisti; * ressero = riuscissero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "riuscire" si può ottenere dalle seguenti coppie: riuscita/atre, riuscito/otre.
Usando "riuscire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = riuscita; * erte = riuscite; * erti = riusciti; * erto = riuscito; * errai = riuscirai.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "riuscire" si può ottenere dalle seguenti coppie: mori/usciremo, steri/uscireste, stiri/usciresti, teri/uscirete.
Usando "riuscire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mori = usciremo; * teri = uscirete; * steri = uscireste; * stiri = usciresti.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "riuscire" si può ottenere dalle seguenti coppie: rii/uscirei, rimo/usciremo, riuscii/rei, riuscisse/resse, riuscissero/ressero, riuscissi/ressi, riusciste/reste, riuscisti/resti, riuscite/rete, riusciti/reti.
Usando "riuscire" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tare = riuscita; * amore = riusciamo; * aie = riuscirai; * remore = riusciremo.
Sciarade incatenate
La parola "riuscire" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: riuscì+ire, riuscì+uscire.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "riuscire" (*) con un'altra parola si può ottenere: * sta = risuscitare; * stemmo = risusciteremmo; * steste = risuscitereste; * stesti = risusciteresti.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Riuscire - che in alcune delle sue uscite, forse usate anticamente, e rimase oggi in contado, si supplisce con quelle del verbo RIESCIRE. V. n. ass. Sortire, Aver effetto. Aureo Exire; sull'anal. di Redeo e sim. Bocc. Introd. (C) Senza l'ordine loro rade volte riesce alcuna nostra opera a laudevole fine. E nov. 8. g. 7. Cominciò a cucire e ad aspettar quello, o che 'l fatto dovesse riuscire. G. V. 10. 173. 10. Sovente riescono le 'mprese ad altro segno che non sono cominciate per lo piacere di Dio. Pecor. Son. 32. E vedrai riuscir cose leggiadre. Sagg. nat. esp. 152. Nè per molto che si spesseggiasse con tali osservazioni, ci riuscì mai d'osservare in cosa… Boez. Varch. 2. 4. Se tutte le cose non riescono loro come desiderano a punto…, per qualunche menomissimo caso s'atterrano. Segner. Incred. 1. 16. (M.) Il sommo che l'antichità potesse o stimare, o scrivere alla divina eloquenza del suo Platone, fu l'affermare che non sarebbe riuscito levare dal suo dire una parolina, e sostituirne un'altra senza guastarla. [G.M.] E Crist. instr. 1. 22. 17. Non vorrei che vi deste a credere… che… fosse un'impresa da riuscire ad ognuno.

2. Di avvenimento. Borgh. Col. milit. 428. (M.) O brevi o lunghe ch'elle (le milizie o guerre) si riuscissero. Bocc. Nov. 10. g. 10. Che riuscita non fosse una bella roba. Cas. Lett. 23. (C) Mi sono rallegrato… non tanto per l'esaltazione di casa mia, quanto per lo grandissimo contento, che n'ha preso Nostro Signore, esser la gloria, ed accrescimento d'onore che ne dee riuscire a V. M. Cristianissima. Davanz. Tac. Ann. 16. 24. (Gh.) Il che non riuscendo, ebbe paura di quello spirito e volto libero e innocente.

3. Vale anche Esser utile, Recar giovamento. Ar. Fur. 46. 32. (M.) Di meco conferir non ti rincresca Il tuo dolore: e lasciami far prova, Se forza, se lusinga, acciò tu n'esca, Se gran tesor, s'arte, se astuzia giova. Poi quando l'opra mia non ti riesca, La morte sia che alfin te ne rimova.

4. Per Esser abile a far checchessia, Esser atto a far la cosa di cui si parla. Red. Op. 3. 187. (Gh.) Vuol persuadermi V. S. di comporre in materie sacre, nelle quali le ho detto con sincerità che non riesco. E appresso: Signor Maggi, mio caro signore, io non riesco; e credami che mi sono provato molte volte. Salvin. Disc. ac. 2. 171. E di tutti li stili facendo prova, in tutti mirabilmente riesce.

5. Per Soddisfare. Cas. Rim. burl. (M.) Alla fin una cosa mi riesce, E questa è sola la virtù de' beni, Che non iscema mai, ma sempre cresce.

[Cont.] Avere il suo effetto. Cart. Art. ined. G. III. 124. Non prima ebbi i due sacchetti di smeriglio che gli portai a farne la sperienza, ed abbiamo trovato che il detto smeriglio non riesce al paragone delle gioie, sì come l'hanno provato gl'orafi. = M. Bin. Rim. burl. (M.) Già ch'egli avesse fin credeva anch'io; Or questa opinïon non mi rïesce, E conosco e confesso l'error mio.

6. Per Finire. Mor. S. Greg. 16. 1. (M.) Ma ecco, dopo che Elifaz ha dette queste parole oziose, egli riesce in parole di villaníe.

7. Per Apparire, Spuntare fuori, Passar da banda a banda. Fior. S. Franc. 118. (M.) E le loro (punte de' chiodi che avea S. Francesco) riuscirono in sul dosso delle mani, e dei piedi. Pulc. Luig. Morg. 21. 42. (Gh.) E rïuscì di dreto (dietro) un braccio e piue Il brando che di sangue fatto rosso. Arios. Fur. 37. 101. Nel sesto (uomo) che fuggía, l'asta si roppe, Ch'entrò alle schiene, e rïuscì alle poppe.

8. Per Arrivare ad un luogo uscendo da un altro. [Cont.] G. G. Fort. XI. A questi rivellini si può andare per strade sotteranee, che riescono nella fortezza, acciocchè il nemico non possa impedire il transito. = Cron. Strin. 130. (M.) Egli entrò a traverso nel coro, e riuscì dall'altro lato del coro, dove è l'uscita a dirimpetto alla sagrestia nuova, e dentrovi entrò. Ar. Fur. 3. 65. (Gh.) E riusciro in un burrone ascoso Fra monti inaccessibili alle genti. E 8. 19. Fra duri sassi e folte spine gía Ruggero intanto invêr la Fata saggia, Di balzo in balzo e d'una in altra via Aspra, solinga, inospita e selvaggia, Tanto che a gran fatica rïuscía Su la fervida zona in una spiaggia Tra 'l mare e 'l monte.

[Camp.] D. 2. 2. Così vid'io quella masnada fresca Lasciare il canto, e gire in ver la costa, Com'uom che va, nè sa dove riesca.

9. Per Sembrare. Ambr. Furt. 4. 5. (M.) Questa città mi riesce molto magnifica.

Di pers. Ambr. Cof. 3. 2. (M.) Oh! questo Ilario Mi riesce fra mano una pillacchera, Ed un gran cacastecchi.

10. Riuscire, per Uscir di nuovo; e talora semplicemente per Uscire. [Val.] Fag. Comm. 1. 159. Signora sì, come la sento riuscire, vi farò cenno, che voi rientriate. Franc. Sacch. Op. div. 130. L'acqua… corre talora sotto il mare, e talora sotto i monti, e sotto la terra, e poi riesce ne' monti d'Erminia. Lab. 44.(C) Quantunque l'entrare in questo luogo sia apertissimo a chi vuole entrarci con lascivia, e con mattezza, egli non è così agevole il riuscirne. Sagg. nat. esp.33. Almeno servirà a fare avvertiti gli altri a non mettersi per una strada da non poterne riuscire.

11. Per Venire alla conclusione. Fir. Dial. bell. donn. 355. (C) Io non me ne rido, anzi attendo, dove vogliate riuscire.

12. Sbrigarsi, come Uscirne. Ambr. Furt. 36. (M.) Mi dette ad intendere, che fosse meglio che io me ne riuscissi quanto prima.

Borgh. Vesc. Fior. 537. (C) Accortosi il cavaliere, che quella compera passava con poca soddisfazione dell'universale…, si risolvesse per lo meglio a riuscirne. † Plut. Adr. Op. mor. 1. 304. (M.) Degli altri non veri amici, che senza farne la prova partiti si sono, interviene come delle monete false, chi l'ha spese s'allegra, e chi le possiede cerca come che sia di riuscirsene.

13. Altri modi.

† Non riuscire alle forbici, o forfici, fig., vale Riuscire altro da quello che si pensava. Franc. Sacch. nov. 199. (M.) Infine trovando la cosa non riuscire alle forfici, ma di male in peggio, trovando più l'una volta che l'altra scemare la farina di quello che dovea… e' dice a Bozzolo… che ciò più non potea sofferire se non lo ristorasse (parla d'un mugnajo che avea fama di lealtà). T. Forse dall'immag. non riuscire il taglio come s'intendeva di farlo. Rammenta Venire a taglio, in taglio.

14. Non riuscire le misure, fig. vale Non avere i partiti, e i provvedimenti fatti, l'effetto che altri credeva. Non com. Pass. Parlam. Scisp. e Ann. 303. (M.) In niuno luogo rispondono meno gli avvisi secondo il volere e la speranza, che in battaglia, dove le misure non riescono.

15. [Cors.] Riuscire addosso ad alcuno, vale Venirgli improvvisamente addosso. Non com. Frescob. Viag. 91. Poco più oltre a una collina ci riuscirono addosso una brigata a piè ed a cavallo, armati alla loro maniera.

16. Riuscire pers. buona, o cattiva, o altro, vale Trovarlo, o Sperimentarlo buono, o cattivo o altro. Cecch. Dot. 5. 2. (M.) Federigo mi riesce d'altra qualità che non soleva. E 2. 5. I' dubito che questo mio zio non mi riesca in questa cosa freddo. [G.M.] Segner. Crist. instr. 1. 22. 19. I più effeminati sogliono ancora riuscire i più crudi.

17. Riuscir bene o male o Riuscire bene o a lieto fine o sim., o anche Riuscire ass., Aver prospero o contrario esito. G. V. 10. 206. 4. (C) Nota, che sempre è riuscito male al Comune di Firenze a far le imprese isformate. Bocc. Nov. 10. g. 1. Chi, da diverse cose infestato, sia oltre alla speranza riuscito a lieto fine.

Sen. ben. Varch. 1. 3. (M.) Se alcuno dicesse che procedendo liberamente, gliene è molte volte venuto male, si ricordi che anco i figliuoli, e le mogli molte volte non ci riescono, e pure meniam queste, a quelli alleviamo.

[G.M.] Riuscir meglio a pane che a farina; Dicesi di quei che non erano in molto buon concetto, e poi riescon meglio che non si credeva; o riescono meglio alla prova che si fa di loro, che non era l'aspettazione che aveano prima di sè data. Serdon. Prov. e uso.

18. [Val.] Riuscire bene o male. Sdebitarsi con lode o con biasimo, Fare buona o mala pruova. Buonarr. Ajon. 3. 15. E di loro chi me' riesce In premio porteranno il maggior dono.

19. † Riuscire di una cosa, vale Terminarla, Finirla. Bocc. Nov. 10. g. 6. (C) Essendo ciascuno della brigata della sua novella riuscito, conobbe Dioneo, che a lui toccava il dover dire.

20. Riuscire in, per Risolversi o Convertirsi in. Salvin. Disc. ac. 1. 118. (Gh.) Quelle (dilettazioni) che si prendono dalle cose oneste e virtuose, se bene sono partorite dalla pena e dal travaglio, riescono in gioja che dura,…

21. Riuscire in un luogo o sopra un luogo, vale Rispondervi. Varch. Stor. 9. 220. (C) Abitando in due case contigue, che si poteano dire una sola, riuscendo elleno l'una nell'altra. Fir. Disc. an. 8. Avevala attaccata a piè d'una fune, che riusciva sopra l'orlo della casa sua.

[G.M.] La mia camera riesce sul giardino.

22. Riuscire vano, vale Non avere effetto alcuno. Guicc. Stor. 4. 243. (M.) Ma il disegno riuscì vano; perchè a Federigo, non essendo già molto lontani da Roma, cadde il cavallo addosso, dal quale offeso molto, non potette andare più innanzi.

[T.] Nel tosc. vivente dicono e Riuscire e Riescire; ma nel senso pr. e corp. più com. nell'inf. Riuscire, Uscire di nuovo; nel fig., dell'aver esito o no, e l'una e l'altra forma. Senonchè nel pres. dell'indic. sempre Riesce, riesci, riescono, e nell'imper. e nel sogg. Riesca e Riescano.

II. T. Sta per il sempl. Uscire, ma meglio determinato, ne' modi: Svolti a mano manca, e riesce alla piazza.

Quasi fig. T. Strada che riesce a tale o tal parte. – Porta che riesce in un orto. – Di finestra, meglio Risponde, Riguarda; ma dicono anco La finestra riusciva sopra una corte. – Finestra che riusciva in un podere; come dice che l'occhio andando riesce là.

III. Quel che risulta, L'effetto. T. Decozione dice l'atto; decotto, quello che ne riesce. G. Gozz. Che credete voi che ne riuscisse?

[F.T-s.] Ar. Negrom. 3. 3. Altro che calze e giubbon n'ha a riescere! T. Riescere, forma non com.; come Riedere, per Redire. – Da quella pezza di roba n'hanno a riuscire tante camice, lenzuola.

IV. Di fatto o d'avvenimento. T. L'uomo riesce a una cosa; e, con con altro tr., La cosa riesce o no. Nel secondo può essere forza delle cose più che opera degli uomini o volontà.

T. Riuscire a bene, in faccende qualsiansi. Riuscire a un accordo. – Riuscire al pareggio. V. Quintino Sella. Riuscì a vuoto. – Riesce a nulla.

Coll'inf. T. Non riusciva a trovar ragioni.

T. Fig. intell. Si riesce a questa conseguenza.

V. Coll'In, in senso aff. all'A; e anche questo di cosa. Segner. Riuscendo i viaggi del Sole tutti in benefizio dell'uomo. Dicendo Riesce in bene, differisce daRiesce a bene; in quanto l'A dipinge il primo esito, l'In anco il finale risultamento. Ai buoni tutto riesce in bene.

VI. Col Di, non della pers. ma del fatto nell'esito suo. T. Bart. Di niun pro riusciva quanto essi adopravano per impetrare che si rimanesse da quell'andata. – Riesce d'utile e d'onore. – Deve riuscire di conforto.

VII. Col Di e l'inf. T. Non mi riesce di fare una cosa, con la forma impers., dice atto dove ha men parte la volontà e forza dell'uomo che Non riesco a fare.Questo vuole l'A, quello il Di. Non gli riesce di trovarlo; Di finire la cosa. – Non mi riesce di capir bene. – Se mi riesce di sconchiccherare qualche foglio. Guerraz. Non mi riesce di discredere a Dio.

Accompagnato a Il invece del Di. T. Magal. Lett. At. 198. Io non tengo conto che a nessuno riuscisse il cavarmi la mia febbre d'addosso.

VIII. Con avv. Preceduto dal Come. T. Rut. 3. Veggiamo come questo fatto riesce. Prov. Tosc. 102. I matrimonii sono, non come si fanno, ma come riescono.

T. Riuscir bene, differisce da A bene: l'avv. dice l'esito finale più espressam. Sansov. Conc. Polit. La guerra rare volte riesce in quel modo che vien disegnata (qui corrisponde alla forma avverb., non ha il senso not. nel num. VI). – La stampa è riuscita bene. [Pol] Segr. Fior. Stor. 5. 24. Queste cittadelle disegnò Niccolò Piccinino d'occupare, pensando gli riuscisse facilmente. T. È felicemente riuscito nella sua versione. Targ. Viagg. 11. 109. Affinchè poi ciò meglio riuscisse, pose l'assedio a Montevetturini. – Tutto mi riesce male.

T. Anco di pers. Riesce male in quello che fa. – Com'è riuscito quel giovane, negli studii, nella professione, nella vita pubblica, nella domestica? – Riuscì mediocremente.

IX. T. Coll'agg., di pers. Vas. V. Pitt. 2. 1. Fra gli altri, che nella scuola di Giovanni si esercitarono, Agostino e Agnolo scultori sanesi… riuscirono secondo que' tempi eccellentissimi. Targ. Tozz. Not. Aggrand. 1. 529. Chi avrebbe ardito profetizzare che un giorno sarebbe riuscito un prodigio (il Galilei)? – Riuscì vittorioso.

Del dimostrarsi da ultimo, Dell'essere conosciuto. T. La spia riusci falso. Prov. Tosc. 170. Chi si fa Argo dell'onore altrui, riesce talpa del suo.

X. Agg. di cosa. T. Petr. Son. 33. part. II. Dolce sentier, che sì amaro rïesci. Prov. Tosc. 114. Tutte le ciambelle non riescon col buco. E ivi: Tutte le palle non riescon tonde (non riesce a bene ogni cosa). – Riuscire inutile. – Riuscirebbe tedioso. Dannoso, Funesto.

T. Dell'esser da ultimo riconosciuto, sentito. E qui il sost. fa le veci dell'agg. Galil. Quelli che da principio gli parvero paradossi, gli riuscirono conclusioni vere e manifestamente dimostrate. Prov. Tosc. 232. Le ciancie spesso riescon lancie.

XI. Coll'agg. Modi com. a pers. e a cosa. T. Riesce freddo, e lo scrittore e lo scritto. Ecco quel ch'è riuscito, e l'affare e l'uomo.

XII. Ass. T. Di faccenda qualunque, Libro, Matrimonio, Congiura. L'elezione non riuscì (Non fu eletto chi si voleva). La legge non riuscirà, Non passerà co' suffragi richiesti. Prov. Tosc. 113. I sogni non son veri, e i dìsegni non riescono.

D'esito più durevole. T. Industria che può riuscire. – L'impresa riuscirà.

D'altro che d'opera umana. T. Pianta che ci riusciva (in quel terreno, in quel clima).

XIII. Ass. impers. T. Fatelo, se vi riesce (è anco una specie di sfida o minaccia). E' m'è riuscito. – Non mi riesce (quel lavoro, quel componimento).

XIV. Ass. della pers. T. Non ci riesco, Non ci riesce (intendendo d'affari). Perchè l'uscire a un luogo qualunque è il fine per cui si va. – Riuscire (nell'intento). Non è riuscito in quel che riuscire non volle. – Tentò, non riuscì.

XV. Piacere o sim. [Cors.] Segret. Fior. Cliz. 3. 4. Eh! guatami un poco, amore mio. Sofr. Io ti guato, e odoroti anche. Tu sai di buono; bembè! tu mi riesci! T. Come dire Tu riesci a piacermi, Tu mi riesci ammeno.
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: riuscibilità, riuscii, riuscimmo, riuscirà, riuscirai, riusciranno, riuscirci « riuscire » riuscirebbe, riuscirebbero, riuscirei, riusciremmo, riusciremo, riuscireste, riusciresti
Parole di otto lettere: riusaste, riusasti, riuscirà « riuscire » riuscirò, riuscita, riuscite
Lista Verbi: riurtare, riusare « riuscire » riutilizzare, rivaccinare
Vocabolario inverso (per trovare le rime): sancire, inferocire, farcire, infarcire, marcire, risarcire, uscire « riuscire (ericsuir) » fuoriuscire, cucire, ricucire, scucire, sdrucire, dire, adire
Indice parole che: iniziano con R, con RI, parole che iniziano con RIU, finiscono con E

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