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Informazioni utili online sulla parola italiana «sordo», il significato, curiosità, aggettivo qualificativo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Sordo

Aggettivo

Sordo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: sorda (femminile singolare); sordi (maschile plurale); sorde (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di sordo (non udente, privo dell’udito, audioleso, sordomuto, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Liste a cui appartiene

Lista Parole Monovocaliche [Sopportò, Sorbo « * » Sorgo, Sorgono]

Informazioni di base

La parola sordo è formata da cinque lettere, due vocali (tutte uguali, è monovocalica) e tre consonanti. Divisione in sillabe: sór-do. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con sordo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Il ragazzo che ha l'abitudine di sentire la musica ad alto volume non si rende conto che a lungo andare può diventare sordo.
  • Quando mia moglie mi chiede dei soldi, fingo di essere sordo.
  • Un sordo botto ha svegliato tutti nella notte piovosa.
Citazioni da opere letterarie
Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): A noi si svuota il cuore. Vuol dire «portare traversine» per costruire nel fango molle la via su cui il cilindro verrà sospinto colle leve fin dentro la fabbrica. Ma le traversine sono incastrate nel terreno, e pesano ottanta chili; sono all'incirca al limite delle nostre forze. I più robusti di noi possono, lavorando in coppia, portare traversine per qualche ora; per me è una tortura, il carico mi storpia l'osso della spalla, dopo il primo viaggio sono sordo e quasi cieco per lo sforzo, e commetterei qualunque bassezza per sottrarmi al secondo.

Guardando una stampa di Luigi Pirandello (1905): S'immagina che debba arrivare il rombar sordo della vita cittadina, e che qua tra gli sterpi del poggio forse qualche grillo strida di tratto in tratto nel silenzio, e che se la romba lontana cessi per un istante, si debba anche udire il borboglio fresco sommesso dell'acqua che scorre per questa zana sotto la palancola e il tenue stormire di questi alti alberi foschi. La luna che s'indovina e non si vede, quella bisaccia e quella stampella illuminate da essa, l'acqua della zana e questi eucalipti formano per conto loro un concerto a cui i due mendicanti restano estranei.

Il segreto dell'uomo solitario di Grazia Deledda (1921): A volte provava un sordo rancore contro i suoi vicini: eppure in quelle interminabili sere un insolito bisogno di rivedere gente viva lo spingeva verso la casetta. Una sera di vento andò ad attingere l'acqua dal pozzo. Quando fu là stette a guardare le finestre chiuse, senza luce, ed ebbe ancora l'impressione che la casa fosse disabitata.
Proverbi
  • Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
Espressioni e Modi di Dire
  • Sordo come una campana

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per sordo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bordo, lordo, mordo, sardo, soldo, sondo, sorbo, sorda, sorde, sordi, sorgo, sorso, sorto, tordo.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: borda, borde, bordi, corda, corde, lorda, lorde, lordi, morda, morde, mordi, tordi.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: sodo.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: scordo.
Antipodi (con o senza cambio)
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: godrò.
Parole con "sordo"
Iniziano con "sordo": sordomuta, sordomute, sordomuti, sordomuto, sordocieca, sordocieco, sordocieche, sordociechi, sordomutismi, sordomutismo.
Finiscono con "sordo": assordo, assordò.
»» Vedi parole che contengono sordo per la lista completa
Incastri
Inserendo al suo interno ben si ha SORbenDO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "sordo" si può ottenere dalle seguenti coppie: soda/dardo, sola/lardo, solo/lordo, somalia/maliardo, sorba/bado, sorgo/godo, sorse/sedo, sorsino/sinodo, sorso/sodo.
Usando "sordo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: baso * = bardo; caso * = cardo; naso * = nardo; peso * = perdo; * doga = sorga; * doge = sorge; * dogi = sorgi; * dose = sorse; * dosi = sorsi; * doso = sorso; * dota = sorta; * dote = sorte; * doti = sorti; * doto = sorto; taso * = tardo; toso * = tordo; petaso * = petardo; ripeso * = riperdo; * oidi = sordidi; * dosata = sorsata; ...
Lucchetti Riflessi
Usando "sordo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: caos * = cardo; naos * = nardo; * odiano = soriano; * odorati = sororati; * odorato = sororato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "sordo" si può ottenere dalle seguenti coppie: sorga/doga, sorge/doge, sorgi/dogi, sorsata/dosata, sorsate/dosate, sorse/dose, sorsero/doserò, sorsi/dosi, sorsino/dosino, sorso/doso, sorta/dota, sorte/dote, sorti/doti, sortiamo/dotiamo, sortiate/dotiate, sorto/doto.
Usando "sordo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: bardo * = baso; nardo * = naso; perdo * = peso; * dardo = soda; * lardo = sola; tardo * = taso; * bado = sorba; * godo = sorgo; * sedo = sorse; * sodo = sorso; petardo * = petaso; riperdo * = ripeso; * maliardo = somalia; * ideo = sordide; * sinodo = sorsino.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "sordo" (*) con un'altra parola si può ottenere: ei * = esordio; * can = scordano; * cin = scordino; * pii = sporidio; * tir = stordirò; eden * = esordendo; * cren = scorrendo.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Sordo - Agg. e S. m. Privo dell'udito. Surdus, aureo. Dant. Inf. 6. (C) Che 'ntrona L'anime sì ch'esser vorrebber sorde. Petr. Son. 26. part. II. Che piangon dentro, ove ogni orecchia è sorda. Bocc. Nov. 7. g. 2. Alla quale parecchi anni a guisa quasi di sorda e di mutola era convenuto vivere. E nov. 1. g. 3. Questi è d'un povero uomo mutolo e sordo.

T. Sordo anco di chi sente poco o male. E di chi non bada al nostro detto: Gli è sordo. Modi fam. Siete sordi? che non ci vo ire? – Nessuno più vi crede: siete sordi? (non capite?).

T. D. 2. 27. Più non si va, se pria non morde, Anime sante, il fuoco. Entrate in esso, E al cantar di là non siate sorde. = Petr. Sest. 8. part. I. (C) E 'n versi tento sorda e rigid' alma. [Pol.] Bella Man. 40. Fatta è sorda (questa fera) alli miei giusti prieghi. Salvin. Disc. Accad. 1. Socrate, lume della Grecia, la commedia, anzi satira, ordita contro di lui dal maledico Aristofane, con sordo orecchio passò. G. Gozz. O sfacciate, o sorde, grida l'oratore, ben mi stareste voi ad ascoltare, s'io fossi un poeta.

T. Vang. I ciechi vedono, i sordi odono. – Prov. Tosc. 75. È un cattivo sordo quello che non vuole intendere. E 268. A parole lorde, orecchie sorde.

[G.M.] A chi, parlando, alza troppo la voce, e anco a chi bada a ripetere la medesima cosa: Non son sordo!

T. Quasi superl. Egli è sordo spaccato.

T. Le campane non suonano per i sordi; risponde chi, canzonato, mostra di non prendersela.

Prov. Egli è il mal sordo quegli che non vuole udire; e si dice di Chi fa vista di non udire, per non attendere o fare ciò che gli è detto. Fir. Trin. 2. 3. (C) Oh egli è il mal sordo quello che non vuole udire. Salv. Spin. 5. 10. Io so ben che tu m'intendi. R. Non io, a non v' ingannare. B. Mal sordo quei che non vuole udire.

(Vet.) [Cont.] Libro Masc. M. II. 3. Quando vedi il cavallo giacere con le orecchie drieto, sappi che è sordo, ed è di meno pregio.

2. Fig. Amet. 19. (C) Non i freddi marmi di Persia, nè le querce d'Ida, nè i serpenti di Libia, nè i sordi mari d'Ellesponto. T. Liv. La legge è sorda, inesorabile.

Sordo, fu detto anche del Gusto. Varch. Rim. burl. 1. 26. (M.) E non dovea aver mangiato arrosto Di beccafichi, o ch'avea il gusto sordo.

3. Fig. Per Ripugnante, Ritroso. Dant. Par. 1. (M.) Vero è, che come forma non s'accorda Molte fiate alla 'ntenzion dell'arte, Perchè a risponder la materia è sorda; Così…

4. Talora è opposto a Sonoro. [Cont.] Bart. C. Arch. Alb. 38. 52. Quelle (pietre), che battute suonano meglio, son più serrate che le sorde. E 62. 51. Posto l'orecchio all'una delle teste di essa (trave), se, percossa più volte, dall'altra riceverai le percosse sorde ed ottuse, sarà indizio che dentro vi sia ascosa infermitate. Porta, Mir. nat. 112. Le cose tenere per lor natura sono sorde: avvenga che cedano alla durezza del corpo nel qual percuotano; ma accompagnato con gli altri metalli, diventa più duro e più sonoro. Imp. St. nat. XV. 20. È sordo (l'oro) così dico quel che nel percuotersi non ha suono: perchè non è rigido, ma di natura flessile e molle. = Plut. Adr. Op. mor. 5. 288. (M.) Ma il vaso pieno di corpi saldi, o di qualche liquore, sarà sempre sordo e muto, perchè il suono non trova via, nè spazio onde possa uscire. T. Sordo mormorío.

5. Dicesi nel senso fig. di Cosa che opera senza strepito, quietamente. Bell. Man. Son. 56. (M.) Ove per consumarmi amor nasconde E 'l foco e l'esca e 'l sordo suo focile. Segner. Pred. Pal. Ap. 4. 8. E l'esempio operando con attrattive sorde e soavi, fa che la cosa vogliasi interamente, come si vuole ciò che si vuole per amore. T. Dolore sordo. [G.M.] Malattia sorda.

6. [Cont.] Opposto a Lucido. Agr. Geol. Min. Metall. 292. v. Quanto al colore, vi diventano (li berilli) ottusi e languidi, se il sordo e debile lor colore non si eccita con la riflessione de gli angoli. Più com. Smorto.

7. Dicesi di Mazzata, Ceffata, e sim., quando fan più male che non appare. Bern. Rim. 97. (C) E dà co' piè certe ceffate sorde. Malm. 6. 61. Prima gli dà certe picchiate sorde. [G.M.] Colpi sordi.

8. Lima sorda, si dice Quella che limando non fa rumore. Din. Comp. 1. 18. (C) Fece fare lime sorde, e altri ferri, co' quali ruppono le prigioni, e andaronsi con Dio. Franc. Sacch. Nov. 155. Io ti recherò domattina una lima sorda, con che tu segherai cotesti ferri. Morg. 18. 133. E trapani e paletti e lime sorde. [G.M.] Segner. Mann. Ag. 8. Non producendo le colpe piccole così immediatamente i lor tristi effetti, come gli producono le grandi, ma producendoli in un modo molto simile a quel d'una lima sorda, avviene che l'uomo, dopo alcun tempo, comincia a persuadersi che tali colpe per verità sieno colpe che nulla nuocono.

E fig. M. V. 10. 74. (C) Esso in questi giorni lavorava alla coperta colla lima sorda.

[G.M.] Altro fig. I dispiaceri sono una lima sorda (logorano la salute a poco a poco, e senza malattia apparente).

9. Ricco sordo, si dice Colui che è ricco, e non apparisce. (C) [G.M.] È un uomo sordo. – Quella è una casa sorda.

10. [Cont.] Linea sorda. Lo stesso che Occulta (V.). Spet. nat. X. 116. Non sarà dunque più necessario di segnarvi nelle figure la perpendicolare che regola ciascuna riflessione, nè le linee sorde che esprimono l'andatura che terrebbe ciascun raggio se continuasse la sua strada, cagionando questa moltiplicità di linee molta confusione.

11. (Mus.) [Ross.] Sordo dicesi di uno Strumento quando ha poca sonorità o voce. Così anche d'una Sala, di un Teatro, ecc., quando, per qualche difetto di costruzione, o per qualche altra cagione accidentale, il suono non può ivi spandersi, e non viene ripercosso a dovere. [Cors.] Bart. Uom. lett. 1. Si guardi che la fabbrica del teatro… non riesca sorda, sì che i recitanti e i musici abbiano a perdere inutilmente la voce e la fatica.

[Ross.] Composízione sorda. Che ha poca risonanza. Tev. 4. 1. 223. L'altezza rende noia, e la bassezza rende muta e sorda la composizione.

[Ross.] Effetto sordo. Poco risonante e confuso. Le parti troppo ravvicinate verso il grave producono un effetto sordo.

[Ross.] Numero o Proporzione sorda. Zarl. 1. 1. 37. 93. La (proporzionalità) irrazionale… è quella che si fa per via di misure, ed anco da numeri i quali si chiamano sordi ed irrazionali; perciocchè tal divisione a modo alcuno non si può fare, nè meno circoscrivere con numeri o misure razionali.

12. Sordo. Term. de' Matematici antichi. Dicevansi Quantità sorde, le Quantità incommensurabili. (M.) [Cont.] Bart. C. Aritm. Or. Fineo, 65. Infra le quali (quantità incommensurabili) la proporzione o abitudine che li occorre corrispondentemente si chiama irrazionale, o vero sorda, come quella che non può essere espressa da numero alcuno, e però rimane incognita e ad essa natura ed a noi.

13. [Cont.] Mazza sorda. Che colla sua lanugine fa divenir sordo Matt. Disc. Diosc. III. 514. La tipa fa le frondi simili alla ciperide: il fusto bianco, liscio e arrendevole, abbracciato nella sua sommità dal fiore ben serrato, il quale si risolve in lanugine… poche sono le acque delle paludi, de i laghi, e de gli stagni, che non producano infinite piante di tipa. Chiamasi la tipa in Toscana, cioè il suo fusto con la mazza insieme, mazza sorda: perciocchè è stato isperimentato che la sua lanugine fa diventare sordi coloro a cui entra nell'orecchie.

14. Altri modi.

[Val.] Alla sorda. Avv. Lat. Insalutato hospite. Di nascosto, Senza far motto. Fortig. Capit. 2. 12. Partii… Come si dice alla muta e alla sorda.

[G.M.] Anche nel senso notato al § 3 di Sordina (V.). Lavora alla sorda; di sottecche.

15. [Val.] Cantare ai sordi. Dire indarno, Esporre le sue ragioni a chi non le ascolta. Fortig Ricciard. 2. 9. E si affligge e si affanna e si arrovella, Ma, come dir si suole ai sordi canta. E 10. 122. Ma i' canto a' sordi, e mostro a' ciechi il sole.

16. [Val.] Darsi al sordo. Fingere di non intendere, Simulare sordità, per non compiacere altrui. Fag. Rim. 3. 46. Di darsi al sordo questo è il primo vanto.

17. Fare il sordo, si dice di Chi fa vista di non udire, o non vuole intendere. Segner. Mann. Lugl. 6. 3. (M.) Non è sì facile non sentire il rimorso della coscienza, benchè alla fine giungano alcuni a fare il sordo anche a questo (nota fare il sordo, invece di fare i sordi). [G.M.] E: Nessuno ode meno che chi fa il sordo. = Malm. 2. 75. (C) Amadigi alla donna mai rispose, E fece il sordo ad ogni suo quesito. [G.M.] Fag. Comm. È politico tratto il fare il sordo.

[G.M.] Segner. Crist. instr. 1. Mi farò sordo alle vostre preghiere, anche assidue, anche accumulate.

18. [Val.] Far sordo, e, meno inusit., del sordo. Fingere sordità. Pucc. Centil. 3. 33. E fanno a ognun coll'aver cieco e sordo. [G.M.] Segner. Crist. instr. 2. 10. 19. Tanto più facendo essi (i peccatori) del sordo, quanto egli (Iddio) a sè più gli chiama.

19. Non dire a sordo, vale Dire alcuna cosa ad alcuno che facilmente l'intenda o l'eseguisca. Franc. Sacch. Nov. 14. (C) Da altra parte pensò di mettere il consiglio a effetto, e nol disse a sordo. Fior. S. Franc. 146. Non disse a sordo, chè di subito cotesto povero gli cavò la tonica. Lor. Med. Beon. cap. 6. Quel che l'invita, non lo dice a sordo. Malm. 4. 49. Ma quel che importa, a sordo non fu detta.

20. [G.M.] Non intendere a sordo; Intendere alla prima, e far subito quello a che altri c'invita, anche qualcosa più. Invitato a passare qualche giorno in villa da lui, non intese a sordo; andò, e ci stette più d'un mese.

21. T. Sordomuto, Sordomuta. – Diciottomila sordomuti in Italia. – Istituto de' sordomuti.
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