Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere medicina (alternativa, omeopatica, sportiva, veterinaria, nucleare, ...) |
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cura (10%), alternativa (10%), amara (8%), dottore (7%), omeopatica (6%), farmaco (6%), nucleare (3%), facoltà (3%), chirurgia (3%), terapia (2%), guarire (2%), naturale (2%), pastiglia (2%), salute (2%), malattia (2%), generale (2%), farmacia (2%), medico (2%), interna (2%). Vedi anche: Parole associate a medicina. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Articoli interessanti e pagine web |
Salute Italia: I corsi ECM (Educazione Continua in Medicina) |
Informazioni di base |
La parola medicina è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: me-di-cì-na. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con medicina e canzoni con medicina per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il re nero di Maico Morellini (2011): — Dottoressa Torrisi — una voce si inserì nell'olotelefono della sala autoptica — abbiamo un'emergenza. Il capo distretto della Rete Attica ha inoltrato al direttivo una richiesta per medicina legale. Ieri sera è esplosa un'aeromobile in circostanze non chiarite. Non ci sono stati feriti tra i civili, tranne il pilota del mezzo, il cui corpo è stato rinvenuto carbonizzato tra i resti del velivolo. La direzione vuole che sia lei a effettuare l'autopsia. Nel segno di Luigi Pirandello (1904): L'altro giorno, intanto, dal suo lettino, Raffaella Osimo aveva veduto passare per la corsia gli studenti di medicina che facevano il corso di semejotica, e fra questi studenti aveva riveduto, dopo circa due anni, Riccardo, con accanto una giovinetta, che doveva essere una studentessa anche lei, bionda, bella, straniera all'aspetto: e dal modo con cui la guardava… – ah, Raffaella non poteva ingannarsi! – appariva chiaramente che n'era innamorato. E come gli sorrideva lei, pendendo quasi dagli occhi di lui… Colombi e sparvieri di Grazia Deledda (1912): Columba guardava il corsettino volgendolo e rivolgendolo alla luce, soffiava lievemente sulla peluria finissima della stoffa e pareva scontenta. Una ruga s'ergeva a tratti fra le sue sopracciglia nere; e quando la donna accennò al suo pallore, ella sollevò alquanto gli occhi un po' torbidi, ma li ribassò tosto e disse con disprezzo: — È già la quarta volta che mi dite che sto poco bene, zia Marti! E che volete farmi la medicina della strega? |
Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per medicina |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: medicine, medicona. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: medica, media, mena, micina, micia, mici, mica, mina, dica, dina. |
Parole con "medicina" |
Iniziano con "medicina": medicinale, medicinali. |
Finiscono con "medicina": biomedicina, geomedicina, telemedicina. |
Parole contenute in "medicina" |
cin, cina, dici, medi, medici. Contenute all'inverso: ani, idem, anici. |
Incastri |
Si può ottenere da media e cin (MEDIcinA); da mena e dici (MEdiciNA). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "medicina" si può ottenere dalle seguenti coppie: mediali/alicina, mediassi/assicina, medino/nocina. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "medicina" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * anione = medicone; * anioni = mediconi; * annali = medicinali. |
Lucchetti Alterni |
Usando "medicina" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * nocina = medino; * alea = medicinale. |
Sciarade e composizione |
"medicina" è formata da: medi+cina. |
Sciarade incatenate |
La parola "medicina" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: medici+cina. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Farmaco, Medicina, Medicamento, Medicatura - Farmaco è parola scientifica, e si dice di tutte quelle sostanze delle quali si compongono le medicine, le quali sono appunto farmachi preparati e manipolati secondo che ordina il medico. - Medicamento è tutto ciò che si dà al malato per guarire dal suo male, o sia per uso interno o per uso esterno. - La Medicatura è la cura che pone il chirurgo per medicare ferite o piaghe, applicando cerotti o impiastri, nettandole, ecc. - [Medicatura si dicono nel linguaggio chirurgico anche le fila, i cerotti, le fascie, eccetera, poste alle ferite e simili. - «Togliere, Rimettere, Cambiare la medicatura.» G.F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Medicamento, Rimedio, Medicatura, Medicina - Medicamento, quello per uso esterno; rimedio, quello per uso interno: la medicatura è l'applicazione del medicamento: medicina, la scienza medica; poi medicina, rimedio ordinato dal medico, e sovente si ha per purga: de' rimedii ce ne sono tanti, pe' mali fisici e pe' mali morali, dati e anco preconizzati da ciarlatani e da impostori, che s'ha gran pena a distinguerli dai veri, da quelli cioè che la scienza prescrive dietro l'esperienza e i saldi suoi principii. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Medicina - Difficilissimo sarebbe il far conoscere in modo preciso l'origine della medicina: essa si perde nel bujo dei tempi. Ma ove occorresse assolutamente applicargliene una, si dovrebbe ripetere, con molti autori, che in essa gli animali furono da principio i primi maestri degli uomini; che taluni fra quelli, guidati dal proprio istinto, insegnarono agli uomini, a cagion d’esempio, la maniera di sgravarsi dalla troppa quantità di sangue, e quella di purgarsi, e le proprietà dei vegetabili ec: Si dà puranco come origine della medicina la pretesa comunicazione cogli uomini delle false divinità del Paganesimo. È indicato Bacco come primo suo autore in Assiria, nella Libia ed alle Indie. Gli Egizi, il popolo più antico e superstizioso, riferivano le prime loro cognizioni ad Ammone re di Egitto. Thaut, Ermete, Mercurio, Trismegisto, Osiride, Api, Serapi, Iside, sono altrettante deità alle quali essi si tenevano debitori di quella scienza. Presso i Greci ed i Fenicj, Zoroastro, Boro, Pean, Apollo, Chirone, Ercole, Giasone, Achille, Palamede, il pastore Melampo e le maghe Medea e Circe, sono tuttavia, per la maggior parte, i fantastici inventori della medicina fra gli antichi. Ma Esculapio, se non è pure un ente allegorico, può considerarsi, se non come inventore, almeno come primo fondatore di una scuola medica. Macaone e Podaliro suoi figli esercitarono la medicina all'assedio di Troja. In appresso, Pittagora, Empedocle, Democrito, e i diversi filosofi, la compresero nell'insegnamento della filosofia. Gli Asclepiadi, o discendenti d’Esculapio, ne stabilirono però delle scuole particolari, di cui si annoverano tre celebri, cioè:
1.° quella di Guido, la più antica; 2.° quella di Cos, la più illustre, e che ebbe la gloria d’istruire Ippocrate ; 3.° quella di Rodi. Se ne citano pure una di Cirene e l’altra di Crotona. Sembra che per molto tempo tutta la medicina fosse concentrata fra le mani degli Asclepiadi, i quali formarono un ordine di sacerdoti che si trasmettevano la scienza mediante tradizioni orali. Ippocrate operò una grande riforma; fondò il dogmatismo, e separò la medicina dalla filosofia propriamente detta, sebbene ei raccomandi al medico di esser vero filosofo. La sua scuola fu la più celebre dell'universo. Erofilo, uscito dalla scuola d’Ippocrate, stabilì quella degli Erofilj, che si occupò precipuamente dell’anatomia umana, e che fu fissata in Alessandria a tempo di Tolomeo Sotero re di Egitto, uno dei successori d’Alessandro. Erasistrate, suo contemporaneo, fu il primo a notomizzare corpi umani; innanzi ad esso, si contentavano di esaminare gli animali creduti somiglianti all'uomo pella loro organizzazione. A tempo di Erofilo e d’Erasistrate la medicina fu divisa, come è oggidì, in tre rami formanti attualmente tre professioni distinte: la dietetica, ch'è la medicina propriamente detta; la chirurgia e la farmacia. Sorse dipoi in Alessandria un’altra scuola chiamata empirica, e fondata da Serapione. Questa setta minacciò di totale distruzione il dogmatismo d’Ippocrate, sbandì qualunque ragionamento dalla medicina per limitarsi solo ai fatti palpabili, e ciò non ostante rigettò l'anatomia. Cosi essa favorì le menti volgari e i medici ignoranti. Bensì in quella scuola si noveravano uomini molto istruiti (Vedi Chirurgia) Durante il secolo XVI le scienze erano state tratte fuori dal caos, e il XVIII brillò del maggiore splendore. Medici per sempre celebri generalizzarono le idee adottate, e fu creato un corpo di dottrina. [immagine] |
Scuola di medicina - Benché la scuola di medicina di Parigi esista da moltissimo tempo, i cambiamenti arrecati nel suo organizzamento e nel modo d'insegnamento ne hanno fatta un'istituzione nuova. Fu da prima stabilita in via de la Bucherie nel 1472 ma chiusa durante le agitazioni della rivoluzione, si riaprì soltanto al 1793 a diligenza del professore Fourcroy, e per proposta da esso fattane alla Convenzione. [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Medicina - La Medicina non cominciò senza dubbio ad essere coltivata che allorquando l'intemperanza, l'ozio, e l'uso del vino avendo moltiplicate le malattie, fecero sentire il bisogno di questa Scienza. Simile all'altre fiorì dapprima presso gli Orientali, passò dall'Oriente in Egitto, di qui in Grecia, e di Grecia in tutte le altre parti del Mondo. Ermete aveva apparata e contenuta tutta la Filosofia degli Egizj in 42. Libri, de' quali i sei ultimi concernenti alla Medicina erano specialmente destinati all'uso e pratica dei Pastofori; e l'Autore vi trattava della struttura del corpo umano in generale ec., di quella degli occhi in particolare, degl'Istrumenti necessari per le operazioni chirurgiche, delle particolari malattie delle donne, ec. In quanto poi s'appartiene alla condizione e carattere de' Medici in Egitto egli dice, che componevano un Ordine sacro nello Stato: ma per avere un'idea giusta del grado che avevano, e delle ricchezze di cui erano provveduti, è d'uopo sapere, che la Medicina era esercitata dai Ministri della Religione, ai quali atteso le duplici loro funzioni fu assegnato secondo Diodoro Siculo il terzo delle rendite del Paese. I Medici adunque pagati dallo Stato non ritiravano in Egitto alcuna ricompensa pecuniaria, od emolumemto dai particolari ammalati.
Fra i Popoli Orientali, che si disputano l'antichità dell'esercizio della Medicina, i Chinesi, i Giapponesi, e gli Abitanti del Malabar sembra che il facciano con più fondamento di tutte l'altre Nazioni dell'Universo (Ved. Pastofori). |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Medicina - S. f. (Med.) La scienza e l'arte del medicare e del conservare la sanità; Scienza dell'uomo studiata nello stato di salute ed in quello di malattia per imparare a conservare l'una e far cessare l'altra. Aureo lat. Buon. Fier. 3. 1. 5. (M.) Se medicina razionale o empirica (Razionale io nol credo) avvi alcun luogo.
[Cont.] Studiar medicina. Cit. Tipocosm. 480. Studiare, o umanità, o filosofia, o medicina, o leggi, o qual altra cosa si sia, finir lo studio, pigliar i punti, dottorarsi. (Vet.) Medicina veterinaria, che dicesi anche semplicemente Veterinaria. V. VETERINARIA e ZOOJATRIA. (Mt.) [Val.] Medicina scientifica. Quella parte razionale della medicina, che si occupa del giudizio, e prognostico dei morbi, e loro cura. Cocch. Op. 1. 148. Si possa togliere la gloria d'avere in sequela de' suoi insegnamenti medesimi data anco origine alla medicina scientifica. [Val.] Medicina teorica. Quella parte di medicina che tratta dei precetti. Cocch. Op. 1. 151. Lettore di medicina teorica nella medesima Università. [Val.] Medicina filosofica. Quella parte di essa che si fonda sul raziocinio. 2. T. Dottore in medicina (laureato per professarla). – Dottore di medicina, potrebbe dirsi segnatam. in senso stor. L'insegnante scienza medica. Bocc. Nov. 9. g. 8. Son dottore di medicina. 3. Ass. T. In medicina (nella scienza, nella professione). (Rosm.) La medicina analitica è quella che si propone di studiare le malattie nei loro interni elementi e di coglierle all'origine, investigandone il complesso delle forze dei movimenti e loro effetti da cui risultano; il che è un andare prima per via d'analisi, affine di sintesizzare poi nelle induzioni conseguenti. (Rosm.) Intanto la medicina si dice sintetica, in quanto può proporsi di riuscire a conoscere il modo di guarire le malattie, studiando gl'indizi che ne dimostrano il progresso verso il meglio, o verso il peggio, senza darsi poi gran cura di sapere positivamente come ciò avvenga; ed essa è veramente medicina sintetica come quella che si propone di conoscere l'effetto complessivo de' rimedii. 4. Per Tutto quel che s'adopera a pro dell'infermo, per fargli riavere la sanità. Bocc. Nov. 8. g. 3. (C) La medicina da guarirlo so io troppo ben fare. Amm. ant. 1. 3. 11. Somma medicina a sanità di corpo e d'anima, è astinenza. Bocc. Introd. Dicendo, niun'altra medicina essere alle pestilenze migliore, nè così buona, come il fuggire loro davanti. Gell. Disp. Franc. 9. (Man.) Ella guarì senza fare medicina alcuna altro che stare senza mangiare. Red. Cons. 2. 10. Avendo usato per l'addietro medicine evacuative gentili, delicate e piacevoli, fece passaggio…, ad usarne delle più gagliarde. [Cont.] Libro Masc. M. I. 13. Cura l'ungie con le medicine che le inforzano. Gris. Cav. Inf. 16. Al mal del corno (rimedio). Pesta bene cauli salvatichi o domestichi verdi con la songia vecchia di porco, e poni sopra il male, poi cavalca il cavallo acciochè la medicina entri nel male per alcuni giorni, e guarirà. T. Prov. Tosc. 202. A mal mortale, nè medico nè medicina vale. E 278. Dopo morte, non val medicina. E 289. Nessun buon medico piglia mai medicina. 5. Detto ass. s'intende Bevanda che abbia facoltà di evacuare. Malm. 2. 25. (C) E che Galeno e 'l medico Avicenna In musica mettean le medicine; Però se il corpo sempre a chi le piglia Gorgheggia e canta, non è meraviglia. E Min. Malm. (Mt.) Temperatamente calda, e come si dà la medicina, che intendiam bevanda solutiva. 6. [G.M.] Di bevanda spiacevole al gusto si dice che è, che pare una medicina. Red. Ditir. Non fia mai che il cioccolatte V'adoprasse ovvero il tè: Medicine così fatte Non saran giammai per me. Beverei prima il veleno, Che un bicchier che fosse pieno Dell'amaro e rio caffè. 7. Avere la medicina, per Avere la medicina in corpo. Car. Lett. Gualt. Lett. 7. p. 15. (Gh.) Adesso parte di qui il servitore di madama Isabetta che mi ha mandato a visitare, – che ho la medicina, – e a ricordarmi,… 8. Dare medicina, non solam. il Porgere la bevanda medicinale, ma anco per Medicare, Rimediare. Jac. Cess. Scacch. 19. (Gh.) Rammaricandosene alla moglie, perch'ella non gliel'avea detto (che gli putìa la bocca), acciò che desse medicina a quello vizio. Fig. [Camp.] D. 3 20. Così da quella immagine divina, Per farmi chiara la mia corta vista, Data mi fu soave medicina. [Val.] Pucc. Centil. 69. 70. Or sappi che questa era sua Cugina, Ma conceduto fu questo legame Dal Papa, che a tal mal dà medicina. 9. [Camp.] Fare medicina, per Ministrare medicina, Dare medicamenti, ecc. Mac. Vit. S. Cat. III. 5. Fu gravissimamente infermo, e nessuna medicina che gli fusse fatta l'ajutava di niente. Fig. [Val.] Fortig. Ricciard. 1. 18. E, scotendola (l'asta) avanti alla Regina, Dice: Questa ha da far la medicina. [Val.] † Chiabr. Lett. 61. Vedrò fra' miei fogli se trovo cosa da poter fare medicina all'errore. 10. Per la Cura dell'infermo. Bocc. Nov. (C) Cominciò la sua medicina. (Fedro: periculosam fecit medicinam lupo) 11. Per l'Opera o Trattato intorno alla medicina. Bocc. Nov. 6. g. 1. (M.) La quale unzione (erano danari), siccome molto virtuosa, avvegnachè Galieno non ne parli in alcuna parte delle sue medicine, sì e tanto operò, che… 12. Trasl. Petr. Son. 16. part. II. (C) Ch'al gran dolor la medicina è corta. Boez. Varch. 2. 3. Conciossiachè io, quando il tempo sarà, quelle medicine ti porgerò, che infino al cuore penetrare ti possano. Fir. Luc. 3. 5. Io t'insegnerò ben io una medicina, che tu lo farai fare a tuo modo. Guicc. Stor. 8. 350. Non erano tali l'infermità d'Italia, nè sì poco indebolite le forze sue, che non si potessero curare con medicine leggiere. [F.T-s.] La pena sia medicina del vizio e della malvagità. 13. Fig. T. Dav. Colt. c. 22. L'abrostino è la concia e la medicina de' vini grassi e deboli. 14. Cercare il mal per medicina; detto proverb., non com., che vale lo stesso che Cercare il mal come i medici. V. MEDICO, § 7. Alam. Gir. 7. 26. (C) Non fate come quel che ben si truova, E va cercando il mal per medicina. 15. [Cont.] Nel signif. del § 8 di Medicare. Rimedio che toglie a qualsivoglia cosa alcun vizio. Neri, Art. vetr. VII. 120. Questa è la medicina, che tinge il cristallo e paste in colore rosso diafano, e di rubino; di questa medicina sì dà venti per oncia di cristallo o vetro, ma se ne può mettere più o manco secondo comporta il colore. [T.] Le cose che soglionsi dare a rimedio de' mali. [Pol.] Bocc. Nov. 9. g. 8. Dovesse le medicine che dar doveva a' suoi infermi, comporre. T. Apparecchiare medicine. T. Ov. La medicina ora toglie ora dà la salute. Cavalc. Frutt. ling. 321. Il qual dolore purga l'anima, come la medicina amara il corpo; e allumina e dischiara il corpo, come il collirio gli occhi infermi. T. Medicina che opera, Violenta. [L.B.] Medicine da cavalli, violente troppo. II. Dell'opera. [Pol.] Fortig. Ricciard. 2. 67. E alle ferite sue fe' medicina. V. Fedro al § 10. III. L'esercizio dell'arte, e l'arte, e la scienza. [Pol.] Bocc. Nov. 9. g. 8. Voi studiaste là in medicine. (Plur. non s'usa.) T. Ovid. La medicina mostra qual'erba giovi e qual sia nocente. T. Medicina legale. – Medicina jeratica. – Empirica. T. Dottori d'arti e medicina. – Leggere medicina, dicevano, Insegnarla; cioè Leggere un testo e illustrarlo con comenti teorici e con la pratica. † [Pol.] Novel. Ant. 35. Maestro Taddeo, leggendo a' suoi scolari in medicina, trovò che chi mangiasse nove dì petronciano, diverrebbe matto. † Bocc. Nov. 9. g. 8. Vollero lasciare a me solo ch'io leggessi, a quanti scolari v'aveva, le medicine. IV. Fig. [Pol.] Bocc. Nov. 3. g. 7. Alle quali (gotte) si suole per medicina dare la castità. T. Medicina de' peccati. – Medicina dell'anima, gli Egizii dicevano la biblioteca. Purgante o cerotto? T. Prendere per modo di medicina. – Ricevere la medicina, anche trasl. [L.B.] E iron. Ha avuto una buona medicina, un gastigo salutare; o anco di busse, che, ammaccato fuori, non l'abbiano però punto guarito dentro. La pers. T. Eccles. L'amico fedele, medicina di vita e d'immortalità. – Ecco la mia medicina (pers. consolatrice). Senso fig. corp. T. Dav. Colt. c. 22. Vedi § 13. |
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