Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Gentiluomo, Uomo gentile - Il Gentiluomo è di nobile nascita e dovrebbe essere di nobili maniere. - L'Uomo gentile può non esser nobile, ma è garbato, cortese, manieroso e di nobile animo. Spesso il Gentiluomo è il contrario dell'Uomo gentile. [immagine] |
Pagano, Gentile, Etnico - Pagani sono coloro che durarono a essere idolatri anche dopo la introduzione del Cristianesimo; e viene da Pagus, perchè nei pagi, o borghi, le superstizioni durano sempre più che per le città. - Gentili si intendono coloro che, adorando pure un solo Dio, non accettarono o riconobbero divina la religione di Cristo, come pure i più nobili tra' Romani. - Etnico è parola, più che altro, degli storici e de' teologi, e suona lo stesso che Gentile; se non quanto gli Etnici non abbandonarono in tutto l'idolatria. [immagine] |
Urbano, Gentile - Urbano si dirà bene dell'uomo che ha quei modi cortesi che l'educazione della città può dare. - Gentile, quello che è cortese di fondo e amabile veramente, non per qualche fine o per mera ostentazione. L'uomo urbano ha belle maniere; l'uomo gentile ha parole che vanno al cuore, proferte non simulate: l'urbanità fa sì che non si offende altrui; la gentilezza serve attivamente e con piacere. (Zecchini). [immagine] |
Delicato, Delicatino, Gentile - Delicato, che viene dal latino Deliciae, è chi, allevato con ogni riguardo, o per troppo affetto o per gracilità naturale, riesce debole di corporatura e si risente di ogni mutazione atmosferica, non regge alla fatica, o simili; e si trasporta a significare tutto ciò che è gentile al tatto, a suoni dolci e piacevoli, ecc. - Delicatino significa solo gracilità di persona, e si dice de' bambini. - Gentile è colui che sì per nascita, e sì per educazione, è molle, piacevole dell'animo e della persona, e male adatto alle più dure fatiche. Anche questa voce si trasporta al metaforico parlando di suoni, di affetti, di frutti, di sapori e simili. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Gentildonna, Donna gentile - Il primo è titolo o espressione onorifica: il secondo è espressione di elogio: gentildonna esprime nobiltà di natali o altra nobiltà per altezza e generosità di sentimenti; donna gentile è la donna di modi cari, amabili e squisiti, come le bennate sanno addimostrarli. [immagine] |
Urbano, Gentile - Urbano si dirà bene dell'uomo che ha quei modi cortesi che l'educazione della città può dare; gentile quello che è cortese di fondo e amabile veramente, non per progetto o per mera ostentazione: l'uomo urbano ha belle maniere; l'uomo gentile ha parole che vanno al cuore, profferte non simulate: l'urbanità fa sì che non si offende altrui; la gentilezza serve attivamente e con piacere. [immagine] |
Gentile, Etnico, Pagano, Idolatra, Miscredente, Infedele; Gentilità, Gentilesimo, Paganesimo, Paganeggiare, Paganizzare - Etnico è lo stesso che gentile, è più di questo forse, vale abitante di un paese ove si professa il gentilesimo. Gentili erano i popoli tutti dell'universo, rispetto agli Ebrei, perchè essi soli adoravano il vero Dio: essi, veri credenti, obbligati a vivere in mezzo ad altre nazioni, che sacrificavano a Moloc, a Dagon, le dicevano gentes, da dove gentili. Pagano venne a significare adoratore de' falsi numi, quando, sparsasi la luce dell'Evangelio nelle città, quelli avevano ancora tempii e adoratori ne' più rimoti villaggi, ne' pagi. Idolatra, generico, chi adora idoli, simulacri di falsi iddii. Paganesimo, lo direi proprio significare la religione degli dei della mitologia greca e romana, perchè gli ultimi suoi cultori, detti pagani, sacrificavano ancora a Giove, ad Apollo, a Venere, a Mercurio, ecc. Il gentilesimo abbraccia questa e altra falsa religione eziandio più antica. La gentilità abbracciava le genti tutte che non conoscevano il vero Dio. Paganeggiare sarebbe, a vero dire, peccare di paganesimo; ma questa significazione rigorosa non può più esistere, dacchè i dei della mitologia son morti, e ben morti, ma diremo ancora paganeggiare in poesia, nel mostrare troppa parzialità per que' miti, per quelle figure che alla mitologia appartengono; nell'invocare o imprecare con troppo apparente convincimento al fato, alla fortuna, ai destini immutabili: paganeggiare è nutro. Paganizzare è volgere quasi al paganesimo, far pagana cosa che non lo è, nè certe volte lo può essere. Miscredente, chi nato nella cristiana religione, mal crede, o non crede per affettata fortezza di spirito od orgoglio. Infedele chi nacque e vive fuori della cristiana religione. È egli più reo dinanzi a Dio un miscredente, o un infedele? Dio solo lo sa, egli cui solo spetta il giudicare. [immagine] |
Elegante, Gentile, Leggiadro, Venusto - Elegante dicesi de' modi; gentile, dell'animo; leggiadro, dell'aspetto; venusto, delle forme. L'eleganza può essere tutta di convenzione, e consistere in quegli atti di un trattare ricercato, e rilevato da una certa alterezza che con voce meno severa dicesi nobiltà. La gentilezza è quasi l'opposto di cotesta affettata eleganza; il trattare gentile non è, e non può consistere, in atti di pura convenzione; è inspirato dall'animo bennato, dal cuore sensibile che sa benvolere, e cerca di farsi benvolere da altrui: onde, modi eleganti, e maniere gentili. La leggiadria piace di per sè; è quel certo sapore che hanno la bellezza, la gioventù, la grazia riunite; l'eleganza si acquista per l'educazione, la gentilezza si può per pochi momenti simulare; la leggiadria è naturale, ingenita, propria di chi ne è dotato ed è nelle condizioni volute: chi non l'ha e vuol simularla o contraffarla, riesce goffo e disgradevole. La venustà consiste proprio nella bellezza artistica delle forme; nella compostezza della posa. L'eleganza è un pregio; la gentilezza, una virtù; la leggiadria, una qualità; la venustà, un dono. [immagine] |