Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Un gesto gentile vale molto più di tante parole dette al vento.
- Questa mattina, un uomo gentile mi ha tenuto aperta la porta di ingresso in azienda.
- Un'auretta gentile le scompigliò i capelli, che portava lunghi e sciolti.
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Citazioni da opere letterarie |
Il libro delle vergini di Gabriele D'Annunzio (1884): Dal suo letto Giuliana vedeva la sommità dell'arco di Portanova, i mattoni rossicci tra cui crescevano l'erbe, i capitelli sgretolati dove le rondini avrebbero appeso i nidi. Le viole di Sant'Anna nelle screpolature del fastigio non anche fiorivano. Il cielo sopra si apriva in una gentile beatitudine di colore; e per l'aria a tratti giungevano dall'arsenale li squilli delle fanfare.
La vecchia casa di Neera (1900): Avvicinandolo egli aveva sempre supposto che fosse differente da gli uni agli altri uomini ed aveva provato il segreto desiderio di essergli figlio o parente per un inesplicabile bisogno di comunione colle idee e coi sentimenti da lui espressi. Quante volte per parte de' suoi superiori, anche de' suoi maestri, la sensibilità del fanciullo era stata ferita, quasi offesa, quasi derisa, e da Gentile Lamberti mai!
Le dodici lettere di Luigi Pirandello (1897): – Come siete gentile… Sarà! Ma, se mai, non ve ne farei un torto: antipatie, simpatie… si sentono, non si discutono. Ammettiamo che non sia vero, dovete allora confessar che vi faccio paura… Eh sì, via! Se, per venire, avete bisogno d'un biglietto d'invito… Ma non pregiudichiamo la questione. So, so perché non siete più venuto. Avete fatto malissimo, permettete che ve lo dica. Non m'interrompete! La vostra assenza è stata molto notata, e a scapito… Rossani, mi dispiace di annunziarvelo, a scapito della vostra fama d'uomo di spirito. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per gentile |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: centile, gentili. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: centili, ventila, ventili, ventilo, ventilò. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: gentil. Altri scarti con resto non consecutivo: gente, genie, geni, gene, gilè, ente, etile. |
Parole con "gentile" |
Iniziano con "gentile": gentilezza, gentilezze. |
Contengono "gentile": ingentilendo, ingentilente. |
Parole contenute in "gentile" |
ile, enti, genti, gentil. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "gentile" si può ottenere dalle seguenti coppie: gene/etile. |
Usando "gentile" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: vigenti * = vile; esigenti * = esile; porgenti * = porle; reagenti * = reale; * lesina = gentisina; * lesine = gentisine. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "gentile" si può ottenere dalle seguenti coppie: degenti/lede, vigenti/levi. |
Usando "gentile" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * degenti = lede; * vigenti = levi; lede * = degenti; levi * = vigenti. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "gentile" si può ottenere dalle seguenti coppie: genti/ilei, gentisina/lesina, gentisine/lesine. |
Usando "gentile" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: porle * = porgenti; reale * = reagenti. |
Sciarade incatenate |
La parola "gentile" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: genti+ile, gentil+ile. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Gentiluomo, Uomo gentile - Il Gentiluomo è di nobile nascita e dovrebbe essere di nobili maniere. - L'Uomo gentile può non esser nobile, ma è garbato, cortese, manieroso e di nobile animo. Spesso il Gentiluomo è il contrario dell'Uomo gentile. [immagine] |
Pagano, Gentile, Etnico - Pagani sono coloro che durarono a essere idolatri anche dopo la introduzione del Cristianesimo; e viene da Pagus, perchè nei pagi, o borghi, le superstizioni durano sempre più che per le città. - Gentili si intendono coloro che, adorando pure un solo Dio, non accettarono o riconobbero divina la religione di Cristo, come pure i più nobili tra' Romani. - Etnico è parola, più che altro, degli storici e de' teologi, e suona lo stesso che Gentile; se non quanto gli Etnici non abbandonarono in tutto l'idolatria. [immagine] |
Urbano, Gentile - Urbano si dirà bene dell'uomo che ha quei modi cortesi che l'educazione della città può dare. - Gentile, quello che è cortese di fondo e amabile veramente, non per qualche fine o per mera ostentazione. L'uomo urbano ha belle maniere; l'uomo gentile ha parole che vanno al cuore, proferte non simulate: l'urbanità fa sì che non si offende altrui; la gentilezza serve attivamente e con piacere. (Zecchini). [immagine] |
Delicato, Delicatino, Gentile - Delicato, che viene dal latino Deliciae, è chi, allevato con ogni riguardo, o per troppo affetto o per gracilità naturale, riesce debole di corporatura e si risente di ogni mutazione atmosferica, non regge alla fatica, o simili; e si trasporta a significare tutto ciò che è gentile al tatto, a suoni dolci e piacevoli, ecc. - Delicatino significa solo gracilità di persona, e si dice de' bambini. - Gentile è colui che sì per nascita, e sì per educazione, è molle, piacevole dell'animo e della persona, e male adatto alle più dure fatiche. Anche questa voce si trasporta al metaforico parlando di suoni, di affetti, di frutti, di sapori e simili. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Gentildonna, Donna gentile - Il primo è titolo o espressione onorifica: il secondo è espressione di elogio: gentildonna esprime nobiltà di natali o altra nobiltà per altezza e generosità di sentimenti; donna gentile è la donna di modi cari, amabili e squisiti, come le bennate sanno addimostrarli. [immagine] |
Urbano, Gentile - Urbano si dirà bene dell'uomo che ha quei modi cortesi che l'educazione della città può dare; gentile quello che è cortese di fondo e amabile veramente, non per progetto o per mera ostentazione: l'uomo urbano ha belle maniere; l'uomo gentile ha parole che vanno al cuore, profferte non simulate: l'urbanità fa sì che non si offende altrui; la gentilezza serve attivamente e con piacere. [immagine] |
Gentile, Etnico, Pagano, Idolatra, Miscredente, Infedele; Gentilità, Gentilesimo, Paganesimo, Paganeggiare, Paganizzare - Etnico è lo stesso che gentile, è più di questo forse, vale abitante di un paese ove si professa il gentilesimo. Gentili erano i popoli tutti dell'universo, rispetto agli Ebrei, perchè essi soli adoravano il vero Dio: essi, veri credenti, obbligati a vivere in mezzo ad altre nazioni, che sacrificavano a Moloc, a Dagon, le dicevano gentes, da dove gentili. Pagano venne a significare adoratore de' falsi numi, quando, sparsasi la luce dell'Evangelio nelle città, quelli avevano ancora tempii e adoratori ne' più rimoti villaggi, ne' pagi. Idolatra, generico, chi adora idoli, simulacri di falsi iddii. Paganesimo, lo direi proprio significare la religione degli dei della mitologia greca e romana, perchè gli ultimi suoi cultori, detti pagani, sacrificavano ancora a Giove, ad Apollo, a Venere, a Mercurio, ecc. Il gentilesimo abbraccia questa e altra falsa religione eziandio più antica. La gentilità abbracciava le genti tutte che non conoscevano il vero Dio. Paganeggiare sarebbe, a vero dire, peccare di paganesimo; ma questa significazione rigorosa non può più esistere, dacchè i dei della mitologia son morti, e ben morti, ma diremo ancora paganeggiare in poesia, nel mostrare troppa parzialità per que' miti, per quelle figure che alla mitologia appartengono; nell'invocare o imprecare con troppo apparente convincimento al fato, alla fortuna, ai destini immutabili: paganeggiare è nutro. Paganizzare è volgere quasi al paganesimo, far pagana cosa che non lo è, nè certe volte lo può essere. Miscredente, chi nato nella cristiana religione, mal crede, o non crede per affettata fortezza di spirito od orgoglio. Infedele chi nacque e vive fuori della cristiana religione. È egli più reo dinanzi a Dio un miscredente, o un infedele? Dio solo lo sa, egli cui solo spetta il giudicare. [immagine] |
Elegante, Gentile, Leggiadro, Venusto - Elegante dicesi de' modi; gentile, dell'animo; leggiadro, dell'aspetto; venusto, delle forme. L'eleganza può essere tutta di convenzione, e consistere in quegli atti di un trattare ricercato, e rilevato da una certa alterezza che con voce meno severa dicesi nobiltà. La gentilezza è quasi l'opposto di cotesta affettata eleganza; il trattare gentile non è, e non può consistere, in atti di pura convenzione; è inspirato dall'animo bennato, dal cuore sensibile che sa benvolere, e cerca di farsi benvolere da altrui: onde, modi eleganti, e maniere gentili. La leggiadria piace di per sè; è quel certo sapore che hanno la bellezza, la gioventù, la grazia riunite; l'eleganza si acquista per l'educazione, la gentilezza si può per pochi momenti simulare; la leggiadria è naturale, ingenita, propria di chi ne è dotato ed è nelle condizioni volute: chi non l'ha e vuol simularla o contraffarla, riesce goffo e disgradevole. La venustà consiste proprio nella bellezza artistica delle forme; nella compostezza della posa. L'eleganza è un pregio; la gentilezza, una virtù; la leggiadria, una qualità; la venustà, un dono. [immagine] |
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