Aggettivo |
Ebreo è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: ebrea (femminile singolare); ebrei (maschile plurale); ebree (femminile plurale). |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola ebreo è formata da cinque lettere, tre vocali e due consonanti. È una parola bifronte senza coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (erbe). Divisione in sillabe: e-brè-o. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con ebreo per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani (1962): Grande proprietario terriero, “riformatore dell'agricoltura ferrarese” – come si leggeva nella lapide che la Comunità, a eternarne i meriti di “italiano e di ebreo”, aveva fatto affiggere lungo le scale del Tempio di via Mazzini, in cima al terzo pianerottolo –, ma dal gusto artistico, ovviamente, non troppo coltivato, una volta presa la decisione di istituire una tomba sibi et suis doveva poi aver lasciato fare. Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Lakmaker, della cuccetta sotto la mia, era uno sciagurato rottame umano. Era (od era stato) un ebreo olandese di diciassette anni, alto, magro e mite. Era in letto da tre mesi, non so come fosse sfuggito alle selezioni. Aveva avuto successivamente il tifo e la scarlattina; intanto gli si era palesato un grave vizio cardiaco, ed era brutto di piaghe da decubito, tanto che non poteva ormai giacere che sul ventre. Con tutto ciò, un appetito feroce; non parlava che olandese, nessuno di noi era in grado di comprenderlo. Canne al vento di Grazia Deledda (1913): — Erano miei. Che fanno i denari addosso a un morto? Così ti dico: no, io non ho rubato né sparso mai il sangue. Neppure i fratelli di Giuseppe sparsero il sangue: Giuda disse loro: vendiamolo meglio agli Ismaeliti piuttosto che ucciderlo. E così fecero. La sai tu, tutta, la storia di Giuseppe Ebreo? Mi dispiace che te ne vai, se no te la racconterei. |
Libri |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ebreo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ebrea, ebree, ebrei. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: ebro. Togliendo tutte le lettere in posizione pari si ha: ero. |
Parole contenute in "ebreo" |
reo. Contenute all'inverso: erbe. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ebreo" si può ottenere dalle seguenti coppie: ebete/etereo. |
Lucchetti Alterni |
Usando "ebreo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * etereo = ebete; celo * = celebre; palpo * = palpebre. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "ebreo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * un = eburneo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Ebreo, Israelita, Ebraico - Sebbene in origine non abbia mal senso la voce Ebreo, oggi, come sostantivo, e fuori degli usi storici, suona quasi sempre un che di dispregio, almeno pe’ non Israeliti; ed essi stessi tra loro e da chi giustamente li rispetta, vengon detti Israeliti, non Ebrei. – Come aggettivo, Ebreo, nonostante gli esempii antichi, si riserba oggi alle persone e al popolo. - «La storia del popolo ebreo. – Le donne ebree.» - Di cose, meglio Ebraico. - «Lingua – alfabeto – lettere – libri – testi – tradizioni – costumi ebraici.» - Però della lingua rabbinica moderna, diversa dall’antico ebraico, forse meglio ebrea. G. F. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Ebreo - [T.] Agg. Da Heber, pronipote di Sem, nella cui schiatta si conservò meglio, coll'ant. lingua, la primitiva tradizione. Ambr. lo deriva da Abramo; e in certi dial. it. dicesi Abrei; ma questo per la commutazione not. V. E. – Girol. da una voce ebr. che vale Oltre, accennante al passaggio di questa schiatta oltre l'Eufrate; onde Ebreo suonerebbe Migrante, Pelasgo. E queste etim. potrebbersi conciliare. T. Ebree tribù. Tac. Terre. = Vit. S. Gir. 6. (Man.) Conoscendo Girolamo uomo… ammaestrato di lingua latina e greca ed ebrea, e sommo in divina sapienza, sì gli commise la detta opera (del tradurre la Bibbia). Vill. G. 1. 3. (Gh.) Lingua, in Aug. – Vit. S. Gir. 1. (Man.) Ammaestrato di lettere greche, ebree e latine. T. Testo ebreo; più com. Ebraico. V.
T. Staz. Hebraei liquores, Il balsamo, proprio alla Palestina, al dire di Plin. 2. Come Sost. T. D. 2. 4. E 3. 5. Gli Ebrei. E 22. Ebree (donne). – Tutto il popolo a cui Dio diede la legge, e promise il Salvatore; e quindi Quelli della fede mosaica dispersi nel mondo. Gli Ebrei giudei avevano cronologia diversa dagli Ebrei samaritani. Vang. Non hanno consorzio gli Ebrei co' Samaritani (coutuntur). Quindi T. Prov. fam. Confondere Ebrei con Samaritani, Cose disparate. 3. Chi professa oggidi la relig. mosaica. T. È ebreo. – D'ebreo si fece cristiano. – Ha sposato un'ebrea. Prov. Tosc. 272. Non è buon cristiano chi non è stato buon ebreo. (Moralità, fondamento di religione. La buona fede, avviamento alla credenza.) T. Tit. di dispr., che suona Avarizia e Usura, cancellato non tanto dalla civiltà e dalla carità, quanto dai tristi esempi che dánno i Cristiani, e da' buoni che offrono certi Ebrei. Neppure oggidì ha così mal senso come Giudeo, che nel trecento valeva Crudele, e lo dicevano gl'innamorati. T. Oggidì Ebrei suona anche Rigattieri e Rivenduglioli. 4. Sost., della lingua. Salvin. Disc. 1. 219. (C) Traduzioni dall'ebreo nel greco. T. Ebreo rabbinico, Quel che i rabbini scrivono, altro dall'ant. – Sa l'ebreo. T. Fam. di cel., sost. e avv., Parla ebreo, Chi non s'intende. In questo senso come agg. G. Gozz. Io vidi corvi andare a schiere a schiere, Empiendo l'aria di canzoni ebree, Anzi samaritane e filistee; E tutti quanti stavano a vedere. (Lo diceva del Chiari: che direbbe ora di certi Chiarissimi?) |
Ebreo - [T.] S. m. V. l'Agg., § § 2, 3 e 4. |
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