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Informazioni utili online sulla parola italiana «accomodare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Accomodare

Verbo

Accomodare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è accomodato. Il gerundio è accomodando. Il participio presente è accomodante. Vedi: coniugazione del verbo accomodare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di accomodare (riparare, adattare, aggiustare, acconciare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola accomodare è formata da dieci lettere, cinque vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: cc. Divisione in sillabe: ac-co-mo-dà-re. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con accomodare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Si prega di far accomodare gli ospiti nel salone delle feste!
  • Fai accomodare Giangiacomo in soggiorno, sto arrivando.
  • Per accomodare un contenzioso ci vuole molta diplomazia, un briciolo di pazienza e una quantità industriale di buon senso.
Citazioni da opere letterarie
La vecchia casa di Neera (1900): — Stai meglio mi pare? — Si, molto meglio. Era il caldo eccessivo delle sale che mi opprimeva. M'è rimasto un po' di cerchio alla fronte, ma passerà anche questo. - Senza volerlo, Anna tornava a guardare il braccio nudo di Elvira. Avendo fatto un movimento per accomodare il cappello, la manica le era scivolata in alto scoprendo per un istante il gomito. — Dov'è andato a finire il tuo guanto? — domandò Anna con calma.

Arabella di Emilio De Marchi (1888): — Anche il denaro è un bel rimedio che guarisce molte slogature. Protezioni, alte testimonianze, denaro, potranno esser tant'olio per far correre le ruote e per non lasciarle stridere; ma voi, la mia Colomba, domandate troppo. Mi par già di essere compromesso per quel che ho fatto, avvisandovi del pericolo e offrendo al ragazzo i modi di accomodare i suoi cenci in famiglia. Mi rincresce anche per questa buona signora, alla quale non vorrei proprio dir di no; ma c'è una deposizione, Dio benedetto! c'è la legge.

Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): «Che miracolo, professore, a Lodi?» disse la voce sonnolenta, mentre il cagnolino fiutava gli stivali del professore. Questi fece un profondo saluto e la dama che pareva appunto l'ampolla dell'essenza di vecchiaia, andò a porsi in un seggiolone accanto al fuoco e fece accomodare la sua bestiola in un altro; dopo di che accennò al Gilardoni di accomodarsi pure. «Suppongo» diss'ella che avrà qualche parente alle Dame Inglesi.»

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per accomodare
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: accomodate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: accodare, accoda, acca, acme, acre, amore, amor, amare, amar, comode, comare, coma, come, coda, code, core, care, mode, more, mare.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: raccomodare.
Parole con "accomodare"
Finiscono con "accomodare": riaccomodare, raccomodare.
Parole contenute in "accomodare"
are, oda, como, dare, moda, comoda, accomoda. Contenute all'inverso: era, domo, rado.
Incastri
Si può ottenere da acre e comoda (ACcomodaRE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "accomodare" si può ottenere dalle seguenti coppie: accomodai/ire, accomodamenti/mentire, accomodamento/mentore, accomodata/tare, accomodatore/torere, accomodatura/turare.
Usando "accomodare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = accomodata; * areate = accomodate; * areati = accomodati; * areato = accomodato; * rendo = accomodando; * evi = accomodarvi; * resse = accomodasse; * ressi = accomodassi; * reste = accomodaste; * resti = accomodasti; * retore = accomodatore; * retori = accomodatori; * ressero = accomodassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "accomodare" si può ottenere dalle seguenti coppie: accomoderà/areare, accomodata/atre, accomodato/otre.
Usando "accomodare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = accomodata; * erte = accomodate; * erti = accomodati; * erto = accomodato; inca * = incomodare.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "accomodare" si può ottenere dalle seguenti coppie: accomoda/area, accomodata/areata, accomodate/areate, accomodati/areati, accomodato/areato, accomodai/rei, accomodando/rendo, accomodasse/resse, accomodassero/ressero, accomodassi/ressi, accomodaste/reste, accomodasti/resti, accomodate/rete, accomodati/reti, accomodatore/retore, accomodatori/retori.
Usando "accomodare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mie = accomodarmi; * tiè = accomodarti; * vie = accomodarvi; * torere = accomodatore; * mentire = accomodamenti; * mentore = accomodamento.
Sciarade incatenate
La parola "accomodare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: accomoda+are, accomoda+dare.
Intarsi e sciarade alterne
"accomodare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: accoda/more.
Intrecciando le lettere di "accomodare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = accomodatrice.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: È sempre accomodante, Accomodarsi su una seggiola, Vi s'accomodano più persone, Accomodamento tra parti, Fa... accomodamenti musicali.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Acconciare, Accomodare, Rassettare - L'Acconciare è di cosa non perfetta o non bene adatta al bisogno, ma non al tutto guasta; chè, se fosse stata guastata, dicesi Racconciare. Di una cosa o arnese, che per qualche difetto non può usarsi, si dice Accomodarlo; e si dice Rassettare delle vesti e degli arnesi rotti, che si ricuciono, o vi si rifà un pezzo, o vi si mette una spranga. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Rabbonacciarsi, Abbonacciarsi, Riconciliarsi, Rappattumarsi, Racconciarsi, Rappacificarsi, Pacificarsi, Far le paci, Rabbonirsi, Rappaciarsi; Riconciliare, Conciliare, Accordare, Accomodare, Comporre, Rimpaciare, Impaciare, Impattare, Pacificare, Appacificare, Rappacificare - Il mare si abbonaccia quando cessa l'agitazione sua cagionata dalla tempesta; si rabbonaccia, è rabbonacciato quando è ridotto alla primiera calma o bonaccia come dicono i marinai. Così l'animo dell'uomo che si abbonaccia al rallentare delle passioni e si rabbonaccia quando la calma è quasi rifatta: rabbonirsi è ridivenir buono, trattabile dopo più o men lunga alterazione o insofferenza: si rabbonaccia chi smette la collera; si rabbonisce chi cessa dal corruccio, dall'astio, dal puntiglio. Rappaciarsi è tornare in pace, calmarsi, sedare l'agitazione propria: rappaciare, sedare l'altrui; così pacificarsi e pacificare, che sono entrare in pace, e fare che la pace succeda ov'era contrasto e guerra. Rappacificarsi e rappacificare sottintendono che prima della guerra o ostilità attuale v'era pace fra le due persone o parti; ond'è che esprime il ritorno alla prima concordia e buona intelligenza: ma è un gran che se gli odii, gli astii susseguiti non lasciano reliquie e freddezza. Appacificare è meno usato, ma talvolta viene in acconcio, per dire di pettegolezzi, di liti domestiche e di cose da nulla, che calmato il primo impeto s'appaciano da sè: è più sovente neutro che attivo. Rimpaciare è come un diminutivo di rappacificare, sia nel senso che nel valore e nel suono, meno nobili o meno serii. Racconciarsi è rimettersi nuovamente in assetto, in buona armonia colle persone o colle cose, cioè colle circostanze tutte che per qualche motivo ci erano ostili, avversanti o ripugnanti; racconciato che uno si sia allora sta bene. Riconciliarsi è più colle persone, colla propria coscienza, con Dio; riconciliare è adoprarsi acciò due o più persone divenute nemiche si ravvisino e tornino a fratellevole concordia ed affetto; riconciliarsele è agir in modo da rifarsele amiche: rappattumarsi esprime anch'esso un modo o una circostanza del far la pace o le paci se è con più d'uno o più d'una volta; è, secondo me, rifare o ricondursi agli antichi patti, o rifar nuovi patti perchè la pace sia durevole e vantaggiosa: nell'uso però, rappattumarsi è quel ravvicinarsi, riaccostarsi che si fa tra amici o parenti, allorchè un qualche dissidii e i dissidenti; accomodare i dissesti: al primo giova la dolcezza; al secondo l'autorità e la ragione; al terzo l'avvedutezza; al quarto e a tutti una particolare prudenza per cui non si guasti viepiù, volendo rimediare al mal fatto. Impaciare e impattare, più usato, si dicono del giuoco; e il primo per dire che le sorti de' due avversarii sono uguali; il secondo per rifarsi delle perdite toccate: coi prepotenti non si può nè vincere nè impattare, perchè hanno dalla loro, se non il diritto o la fortuna, la forza. [immagine]
Acconciare, Assettare, Accomodare - Si assettano le cose riponendole con cura e pel loro verso e al loro luogo. S'acconciano quando si riordinano, si riattano, e anco si rendono atte a un qualche speciale uso. Si accomodano quando si fanno meglio, cioè più atte, meglio capaci o simili. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Accomodare - e † ACCOMMODARE. V. a. T. Disporre in modo più adatto al fine. Aff. al lat. Accommodo. La voce ha senso più nobile di quel che paja in molti usi italiani; e i Lat. meglio si ricordavano del modus, che ne è l'origine e vale Misura e armonia.

T. Disporre. = Baldin. Art. Int. 18. (C) S'era fatto accomodare sopra il letto tutti i suoi strumenti in tal modo ch'e' potesse sempre o intagliare o dipingere. Bianchin. Annot. Sold. Nel tramezzo di un fantoccio o dell'altro si accomodano certe mazze a traverso un poco a pendio. Vallisn. Op. 2. 200. Chi le accomoda (le particelle) senza violenza ne' loro appropriati ricetti…? Fag. Comm. 5. 123. Accomodin tutto come dee stare. Last. Agric. 4. 175. Accomodargli (i fichi) nei panieri.

2. T. Disporre componendo. = Dav. Tac. St. 2. 339. (C) Accomodare il campo. (T. Comporlo in forma comoda e conveniente. =) Buonarr. F. Medagl. Ant. 264. (C) È molto lodevole conservare così meglio e con più galanteria molti antichi frammenti, che si perderebbero, con adattargli insieme a fare una nuova figura, purchè sieno accomodati con giudizio. Fag. Rim. 2. 112. Tutti così sono accordati Che misuran del dì l'ore e i minuti, In giusta proporzione accomodati. E 183. Nastri e trine Accomodate a merli innanzi e indietro. Lastr. Agric. 1. 198. Si ponga nel fondo buona quantità di sassi, accomodandogli a foggia di fogna.

3. T. Comporre con più arte. [F.] Tass. Op. Var. 4. 361. Con bell'arte faremo accomodare una testa, che rassomigli naturalmente alla sua. = Buonarr. F. Medagl. Ant. 413. (C) Qualcheduno vorrà forse, che questi (medaglioni) fossero accomodati così, sotto il principato di Settimio. Legg. Tosc. 10. 73. Cappuccio accomodato alla civile.

4. E in senso aff. ad Accordare. Pulc. L. Morg. 28. 67. (Gh.) La cetra accomodò con flebil canto.

5. Trasl. Delle opere dell'ingegno. Tass. Lett. 5. 331. (C) Penai tutta una sera per accomodare quei due versi, e gli mutai in cento modi. E 336. Ho accomodato a mio gusto tutto ciò ch'apparteneva alla favola. [F.] Dep. Decam. p. 87. In questa maniera accomodò questo gentilissimo scrittore (il Boccaccio) i titoli di queste sue Novelle, tenuti generalmente molto vaghi e arguti, e per una cotal piena brevità miracolosi.

6. T. Neutr. Tra Giovare e Piacere. = Segn. B. Rettor. 227. (C) Debbesi rimetter tal cosa ai giudici nel modo che più loro accomoda. Soder. Coltiv. 42. Accomodando di far una pergola,… facciasi fare una buona fossa. [T. pr.] Com.: Per noi tutte le cose si accomodano. – Codesto non m'accomoda punto. (È più che negazione; vale: Mi spiace forte.)

T. Non m'accomoda, dice propriamente il piacere che viene dall'uso comodo; nè di bellezza ideale o ideale verità s'userebbe colla negazione o senza, se non quando la si riguardasse angustamente in rispetto ai comodi nostri. In questo senso può dirsi che A certuni il Cristianesimo non accomoda; e c'è il suo perchè.

7. Detto de' cibi, vale Prepararli per la cucinatura. Carlett. Viagg. 11. 31. Nè l'uno nè l'altro sono troppo buoni a mangiare; e credo che venga da non sapere accomodar quella sorta di carne nel modo che si fa tra noi. [Cam.] Averan. Lez. 3. 73. In molti e diversi uffizii dividevano il ministero del credenziere; altri accomodavano le frutta, i quali nominavansi pomarii…

8. Parlandosi di bevande, vale Acconciarle. Red. Lett. 70. (C) M'immagino che di queste quintessenze V. S. voglia servirsene per fare acqua da bere, e che ella sappia la pratica d'accomodarle.

9. Parlando di vesti e simili, vale Adattarle alla persona. T. Accomodarsi vestito o arnese in dosso o addosso, Accomodarsi al capo una corona. Cic. = Vasar. Vit. Pitt. 1. 447. (C) Fecero di carta otto cappucci a uso di oittadini, e con la cera bianca gli accomodarono sopra le otto teste degli angioli.

T. Accomodarsi al fianco la spada. Virg. Lateri Argivum accommodat ensem. [F.] Car. En. 2. 639. Mutiam gli scudi, accomodiamci gli elmi E le insegne de' Greci. Tass. Op. Div. 4. 359. M'accomodo questo pugnale, dubitando di qualche repentino assalto.

10. Accomodarsi i capelli, Acconciarseli. Not. Malm. 651. (C) Sconcia vuol propriamente dire una donna che non si sia ancora accomodati i capelli in testa. Buonarr. F. Medag. Ant. 320. Venere… s'accomodò due volte i capelli. T. Accomodarsi la parrucca.

11. Adattare acconciamente una cosa ad un'altra sì che v'abbia convenienza tra loro.

T. Accomodare l'orazione agli orecchi della moltitudine, Cic. Le favole de' poeti al proposito del discorso, Cic. Un medesimo passo a più cose, Cic. Un esordio a più orazioni, Cic. = Varch. Segn. Ben. 6. (C) Non è di dire, che egli innesti ed accommodi cotali novelle alla materia, anzi accomoda ed innesta la materia a cotali novelle. Tass. Lett. 5. 322. La trovai (l'allegoria) accomodando le cose fatte a quelle che s'aveano a fare. Galil. Macch. Sol. 2. 95. Gli attributi si deono accomodare all'essenza delle cose, e non l'essenza ai nomi. [Cam.] Adr. Plut. Op. 1. 59. Porta grazia il sapere accomodar l'uso de' nomi alle cose presenti. = Cavalier. Specch. Ust. 28. (C) Accomodando le seguenti dimostrazioni in astratto alle linee, per accomodarle poi alle linee lucide, sonore… Bertin. Fals. Scop. 35. O guardate un poco, se ella (la proposizione) si possa mai accomodare al sopraccennato parere. Baldell. F. Diod. 1. 3. È da stimare che… l'istoria, la quale è una fede della virtù, possa come madre di tutta la filosofia accomodare i costumi nostri alla virtù.

[Cam.] Adr. Plut. Op. 1. 92. Non s'applichi ad una cosa sola quella sentenza, che può esser comune e pubblica a diverse materie, ma si rimuova ed accomodi alle altre simili. = Cavalcant. B. Ret. 67. (C) Non avendo un caso legge propria e determinata, se gli accommoda qualche legge. E 69. L'una e l'altra parte accomodi il caso alla legge sopra la quale e' si fonda.

12. N. pass., nello stesso significato. Galil. Comp. Geom. 1. 10. (C) Quando la grandezza di questa linea non s'accomodasse precisamente ad alcuna delle divisioni. E Dial. Nuov. Scienz. 2. 540. Esempio che dichiara il mio intento non meno acconciamente di quel che questa mia premessa si accomodi a render la ragione del maraviglioso problema della corda. E Sist. 110. Il solo movimento da Occidente in Oriente si accomoda a tutte le apparenze. Vallisn. Op. 1. 28. Segue (questa opinione) almeno l'ordine della natura, e nell'essenziale s'accomoda alle comuni sue leggi. Dav. Tac. Ann. 1. 107. L'usanze accomodarsi al bisogno.

13. Fig. Aggiustare, Porre in buon ordine. Nerl. Comment. 294. (C) Venendo senz'arme, troverebbono buona disposizione da potere accomodare le cose loro. Dav. Tac. Ann. 1. 225. Molte cose avendo accomodate più con dolcezza che forza. E Stor. 2. 461. Coloro che hanno… accomodata l'Asia.

T. Prov. Tosc. 73. Tutto s'accomoda fuorchè l'osso del collo. E 344. Fondamenti di casa, e botti, bisogna accomodarli bene.

14. E semplicem. Accomodare le sue cose, vale Mettere in regola i suoi affari, segnatam. in causa di morte.

15. Per similit. Accomodare le sue cose con Dio, Accomodarsi con Dio; Porre in pace la sua coscienza; e più comun. dicesi di chi si dispone a ben morire. Fortig. Ricciard. 8. 25. (C) Pare a lui D'aver accomodate le sue cose Con Dio, col mondo, e con gli affetti sui. [M.F.] Menz. Lett. Lor. Med. 95. Io di qui a poco non sarò più con voi: però è bene che si anticipi lo accomodarsi con Dio.

16. E in proverbio: Accomodar l'uova nel panierino o nel panieruzzo, cioè Provvedere acconciamente ai fatti suoi. V. UOVO.

17. Accomodar la bestia e il basto; Acconciare e pareggiar bene le cose.

18. Accomodare le partite, i conti, e sim., vale Liquidare i conti per saldarli.

19. Accomodare il fornajo. Locuz. prov., che vale Assicurarsi il vitto per tutta la vita. V. FORNAJO.

20. E nel senso proprio di Raccomodare, Ridurre in migliore stato, Rassettare. T. Accomodare è più che Aggiustare, perchè dice non solo il riparo al danno o al disordine della cosa, ma l'uso più o men comodo a cui la si rende. [F.] Prov. Tosc. 72. Gli scarpelli, la pietra la li sciupa, e la pietra gli accomoda. = Carlett. Viagg. 1. 139. (C) Eglino con maggiore diligenza e prestezza de' nostri accomodarono la loro barchetta. Fag. Rim. 2. 112. A questo l'orivuolo borbottò… Or se talvolta avvien che si tramuti Sì bel sistema per disavventura, Trovate un che m'accomodi e m'ajuti. Trinc. Agric. 1. 257. Si rivedono, si accomodano, e si mettono all'ordine le tine, tinelle, bigoncie, ed altri arnesi per uso della vendemmia. E 248. Si accomodano e si rifanno quei poggi o cigli caduti nella passata invernata. Band. Legg. Ant. 8. 84. 7. In che termine si ritrovano le strade…, e se le sono state accomodate e acconce debitamente.

T. Prov. Tosc. Gli scarpelli, la pietra gli sciupa, e la pietra gli accomoda (l'arrotano, e poi nell'usarli si guastano). La cosa stessa diversamente usata giova e nuoce.

T. Prov. Tosc. 72. Infine le s'accomodan tutte. Ogni male ha riparo; e per iron.: Ogni malvagio ha scampo. E ivi. La matassa quanto più è arruffata e meglio s'accomoda. A maggiori mali maggiori spedienti. I più imbrogliati e imbroglioni si sbrogliano meglio.

21. Accomodarla. Assolut. nel parlar famigliare, talora ha senso di Rimediare comechessia a qualche cosa di meno conveniente, che siasi fatta o detta. T. Prov. Tosc. p. 69. Chi peggio fa, meglio l'accomoda.

22. Accomodare una differenza, una lite, e simili, Comporle. Salvin. Annot. Fier. 505. (C) Comporre, aggiustare, accomodare, fare aggiustamenti. Car. Lett. Farn. 1. 367. Vo' pensando d'accomodare in qualche modo questa causa.

23. In modo famigliare si dice pur semplicemente Accomodarla. Lipp. Malm. 9. 36. (C) Puoss'egli accomodarla con danari? Dunque parlate, e vengasi a' ripari.

24. T. Modo ironico: Ora l'accomodo io; di faccenda imbrogliata, di lite, o di differenza, quando per impaziente disdegno si voglia darci dentro e finirla alla peggio, anco mettendosi allo sbaraglio. Accennando a persona è minaccia. Ora lo accomodo io, l'Acconcio con busse, o con rimproveri, o critiche, che vorrebbero essere peggio che busse, ma non sempre ci riescono.

25. Conciliare, Metter d'accordo. Salvin. Disc. 1. 46. (C) Accomodò ancora con santo ed innocente artifizio la Filosofia colla Teologia e amichevolmente accordolle. [Val.] Borghin. Disc. 2. 184. Cercare alcuna comoda e verisimile interpretazione…, colla quale si accomodasser di sorte tutti quei luoghi, dacchè la disputa si riduce tutta fra Livio in un luogo e Livio in un altro. E 4. 8. Questo… luogo… non si può accomodare al tempo, del quale noi ragioniamo.

26. [Val.] Per Compensare. Cellin. Vit. 2. 106. Pensando che fussi grido di letizia, mi cacciai a correre… giunsi a loro e li trovai… afflitti e spaventati; e percossi gli occhi nelle mie due teste, e, veduto che stavan bene, accomodaimi il piacere col dispiacere.

27. Detto di persona, per Collocare altri o se medesimo in modo comodo. Att. e N. pass. T. Il tuo ospite mi ha bene accomodato in queste stanze; ma te lo rammenta troppo. [Val.] Cellin. Vit. 2. 93. Per questi grandi insulti io ritornai al Re, pregando sua Maestà che mi accomodasse altrove. = Magal. Lett. fam. 2. 161. (C) È compatibile per la briga straordinaria che ha del mutar casa…, ed ha avuto fortuna d'accomodarsi assai bene.

28. Più determinat. Per Far sedere. [Cam.] Plut. Op. 4. 148. Non si dee, nell'accomodare a mensa, aver riguardo agli onori, ma al piacere de' compagni. = (Qui all'accomodare sottintendesi persone o sim.)

Neut. Fag. Rim. 2. 199. (C) La fa sedere e bene accomodare.

E N. pass. Sedersi. Not. Malm. 189. (C) Avendo trovato in quella grotta comodità d'accendere il fuoco, l'accese, e vi s'accomodò a scaldarsi. Magal. Lett. fam. 2. 135. Di mano in mano che vien la gente, s'accomodano nella scalinata. Andr. Giamb. La Turca, com. att. 2. sc. 7. [V-i.] Orsù a cerchio di luna pongansi e scanni e panche e seggiole… Signora Flavia, in grazia qui s'accomodi. E ivi. Signor capitano, signor Lelio, s'accomodino qui anch'essi.

E ass. nel parlar famigliare. S'accomodi, cioè Segga. Fag. Rim. 7. 37. (C) Che fortuna è la mia? Segga, s'accomodi Di grazia, e dica pur ciò che vuol ella. E Comm. 5. 447. Buondi a Vossignoria… Servo suo… S'accomodi.

29. T. Non solo del sedersi, ma a chi chiede o desidera uscire o far altro, diciamo S'accomodi. E a chi fa cosa sconcia, o prende licenze di poca onestà, ironicamente e talvolta minacciando: S'accomodi pure.

30. Quindi Ser accomoda, dicesi per celia di chi non attende che a' suoi comodi. Allegr. 81. (Gh.) Un gentiluomo, amico vecchio… del prefato Ser Accomoda.

31. Per simil. detto degli animali, in senso di Situarsi, Prendere una positura. Red. Osserv. Anim. viv. 164. (C) Si allungavano (i vermi) e si scorciavano a lor voglia, e si accomodavano, e si spianavano in diverse e strane figure. Vallisn. Op. 1. 21.

32. T. Collocare uno in modo utile, per più o meno tempo. = Fag. Comm. 5. 500. (C) Eh, questa vedova la sa tutta: si leva da stentare, accomoda il figliuolo, e mette a galla il fratello.

33. T. Del Collocare in condizione più o meno stabilmente utile. = Sacch. Franc. Nov. 2. 188. (C) Io l'aveva accomodato a' due migliori lavoranti che io avessi mai in bottega. Strin. Cron. 84.

E N. pass. Cell. Benv. Ricord. 3. 19. (C) Desiderando potersi per sempre accomodare qui a' servigi suoi… Baldin. Decenn. 6. 157. Si accomodò con Pietro Sorri. E Art. Int. 62. S'accomodò appresso al consigliere del Parlamento.

34. Riferito a fanciulle, vale Collocarle in matrimonio. Salvin. Teocr. 138. (C) Con noi Leucippo accomodò sue figlie: Fur le nozze assai prima a noi giurate. Corsin. St. Mess. 331. Si disfaceva di tal razza di donne con gran facilità, accomodandole, perchè dessero luogo… Magal. Lett. fam. 2. 96. Le quali (sorelle) o non sono accomodate, e Iddio ne guardi; o lo sono, e già si considerano come estranee.

35. Accomodare alcuno, per ironia; Conciarlo male. Not. Malm. 541. (C) Vuol dire che Amore l'aveva accomodato, perchè s'era pieno di mal di chiasso.

E rincarando la dose diciamo: Accomodare o Acconciare alcuno pel dì delle feste. V. FESTA.

36. Accomodare uno d'alcuna cosa, e meno comun. Accomodare uno in alcuna cosa, e Accomodare alcuna cosa ad uno, Provvedernelo. Ar. Len. 1. 2. (C) Mi trovi subito Chi sopra questi miei panni m'accomodi Delli denar, che sa che mi bisognano. Guicc. Stor. 2. 109. L'avevano sollecitato a venire, e Lorenzo a questo effetto accomodatolo di denari. Borgh. V. Op. par. 2. 324. (Gh.) Accomodarlo di alcuna somma di danaro. Cas. Lett. 2. 66. Mi avvisi dove vuole i centocinquanta scudi, che io ne accomoderò sua signoria.

Borgh. V. Disc. 2. 158. Andando in ambascerie i senatori… per comparire innanzi a' forestieri più orrevoli, erano dal pubblico accomodati d'anella d'oro. Ar. Negr. 5. 4. Pregato mi Ha qui un nostro vicino, ch'io l'accomodi Del mio tabarro per mezz'ora. [Cam.] Gell. Op. 414. A me bisogna far ora due cose: l'una è trovar Bindo Bostichi, che mi accomodi della cioppa. = Ambr. Cofan. 5. 3. (C) Aver io accomodato Ippolito Non sol delle mie rense e di quel cofano, Ma de' miei panni.

Vasar. Vit. 13. 180. (Gh.) (Fu) commesso a Jacopone da Bibbiena maestro di casa che l'accomodasse di stanze e gli desse luogo alla tavola de' paggi. Cell. Benv. Vit. p. 333. Io piacevolmente più volte gli avevo detto che lui (ch'egli) m'accomodassi (m'accomodasse) delle mie stanze, perchè me ne volevo servire per abitar de' mia (miei) lavoranti per il servizio del Re. E Scult. 210. Mi bisognava essere accomodato di grandi stanze da potere mettere insieme una così grande opera. E Op. 1. 41. (Gh.) Piacevolmente mi accomodò della sua bottega.

Fir. Asin. 32. (C) Noi siamo sopra le grasce… e se tu vuoi niente da godere, noi te ne faremo accomodare. Red. Lett. fam. 2. 155. Pregai il giardiniere che volesse accomodarmi di alcune bizzarrie.

† Nel senso del lat. Commodare. Cell. Benv. Ricord. 3. 177. (C) Fa' debitore messer Filippo di cinquecento scudi d'oro di moneta… quali danari gli ho accomodato gratis. [F.] M. Comm. Cliz. 4. 4. Damone… accomoda la casa sua a sì disonesta e vituperosa impresa. = Belc. Feo Prat. Spirit. 4. 204. (C) Aveva di libri grande copia… e quelli prontamente e volentieri a chi gli voleva, accomodava.

37. Accomodare alcuno dell'opera sua. Att. e N. pass. Car. Long. 66. (C) Lasciate le lor greggi per ajutarsi a vendemmiare, s'accomodavano vicendevolmente dell'opera loro. Bonv. Lett. 4. 3. 240. Prego adunque V. S. che per far sì buona opera ci favorisca d'accomodarcene.

E con ellissi nello stesso senso. Grazz. Pinzoch. 3. 1. (C) Sono sforzata d'industriarmi, e lavorando e accomodando or quelli or questi nei loro bisogni, guadagnarmi il vitto.

38. E con senso più generale, Far comodo, Giovare ad altri comechessia. Not. Malm. 728. (C) Buon sozio dichiamo a colui, che non guasta mai e che accomoda le conversazioni.

39. Accomodar una partita di giuoco, Compiere il numero delle persone necessarie a formare una partita, ponendosi a giuocare.

40. Accomodarsi d'una cosa, Servirsene pel suo comodo, come se fosse sua. Legg. Tosc. 8. 34. (C) Qualunque vorrà accomodarsi all'effetto predetto d'alcuna cosa, o d'alcuno de' sopradetti luoghi o beni a lui contigui, sia tenuto… [Cam.]Cecch. Mal. 1. 5. E' si farebbon quella conscienza D'accomodarsi di quel d'altri, che Un buon cristiano d'offrire all'altare.

Car. Arist. Rett. 19. (C) Dell'altre cose, come quando piglia a dire della giustizia o dell'ingiustizia… non se ne serve come de' fini, ma se n'accomoda come d'aggiunti. Cellin. Archit. 221. E' si accomodò d'un nome, con il quale lui (egli) si faceva chiamare.

41. E per Consegnare, Commettere. Buonarr. Fier. 5. 4. 6. (Gh.) Beata Ne fia la corte vostra e il popol tutto Che il Ciel v'accomodò. Il Salvini spiega: V'accomodò, cioè, vi commise, vi consegnò. Il Governo è una accomandita, una commenda, una consegna.

Per estens. Albertan. Tratt. 142. (C) Se molto imparerai, e alla memoria non l'accomoderai, niente imparerai. T. Intendendo quasi: Raccomanderai alla memoria; ma potrebbesi fors'anco: Ordinatamente nella memoria disporrai; Adatterai alla tua facoltà di ricordare.

42. T. N. pass. coll'infinito. Accomodare la propria volontà con rassegnazione, e anche più. Una donna del popolo sfortunata, raccontando una malattia grave, diceva: M'ero accomodata tanto bene a morire. = Cas. Lett. 3. 144. (C) Sopra le podagre mi son venute le renelle; e sopra tutti questi due mali molti negozi e molti pensieri… nondimeno io mi vo accomodando e consolando come io posso. Varch. Suoc. 4. 4. L'aver cervello non vuol dire altro, che sapersi accomodare al bisogno e far della necessità virtù. Tass. Lett. 5. 322. A V. S… appartiene… d'insegnarmi… in che modo io mi possa accomodare all'umor di questi tempi. Segner. Mann. 20. 1. Si hanno da accomodare i servi al padrone; non si ha da accomodare il padrone ai servi. Ambr. Bern. 5. 8. L'uomo savio alfin s'accomoda Alle cose che accaggiono. [Cam.] Gell. G. B. Ei si conosce molto più l'ingegno e la prudenza degli uomini in sapersi accomodare a vivere quietamente. [M.F.] Maff. Vit. Conf. 19. Avuta che n'ebbe la sicurtà, allora finalmente si accomodò sotto il carico (cioè: Accettò il vescovado). = Baldin. Vit. Bern. 15. (C)Accomodossi a quello stato. Montecucc. Op. 2. 69. Come se le congiunture della guerra e de' tempi agli uomini, e non questi a quelle dovessero accomodarsi. Magal. Lett. fam. 2. 136. Taluno che vede il suo a cattivo partito, non più tosto che perder dieci, s'accomoda a perder tre.

Nello stesso senso att. T. Accomodare se stesso al volere altrui. Cic. Accomodare il proprio volere all'altrui. = Rucell. G. Rosm. 23. (C) Quanto è savio colui che sa disporsi Accomodar la voglia alla fortuna. Anguill. Ovid. Met. 2. 251. Felici quei che son così prudenti, che san col tempo accomodar la vita. Bern. Orl. 1. 29. 5. Io non posso la mente accomodare, Non ch'aprir gli occhi a spettacol sì fiero. Magal. Lett. fam. 1. 159. Io sono malissimo soddisfatto del mio disteso, nè è possibile che io ci accomodi l'animo.

[M.F.] Accomodarsi la testa, o Queste quattro dita di cervello. Fig. vale Disporre le opinioni e i sentimenti in guisa che tu sappia non vilmente adattarti ai mutabili casi del mondo.

43. Accomodarsi alle altrui parole, Secondarle. Varch. Suoc. 3. 6. (C) Il padre di Gualtieri ci sta a udire… Andatevi accomodando alle mie parole. Cecch. Dissim. 2. 4. Vatti accomodando secondochè io favellerò. Ambr. Cofan. 3. 6. Ma eccolo; Non ho tempo a dirv'altro: accomodatevi Pur sempre al parlar mio, e basta.

In questo senso dicesi pure Accomodarsi alle battute. V. BATTUTA.

44. T. Mettersi d'accordo. S'accomodano del prezzo.

T. Accompagnato dal Con, senz'altro, sott'intende la differenza precedente all'accomodamento; idea che non sempre è in Accordarsi. Accomodansi gli eredi legittimi cogli illegittimi per godere tutti insieme in santa pace le usure de' morti.
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