Forma verbale |
Torto è una forma del verbo torcere (participio passato). Vedi anche: Coniugazione di torcere. |
Aggettivo |
Torto è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: torta (femminile singolare); torti (maschile plurale); torte (femminile plurale). |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Parole Monovocaliche [Torso, Torsolo « * » Torvo, Tory] |
Informazioni di base |
La parola torto è formata da cinque lettere, due vocali (tutte uguali, è monovocalica) e tre consonanti. Divisione in sillabe: tòr-to. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il Re del Mare di Emilio Salgari (1906): Il Re del Mare non aveva rallentata la sua marcia. Sandokan e Yanez, sapendosi ormai inseguiti e supponendo, non a torto, che gli alleati avessero indovinato lo scopo di quella crociera, voleva giungere alla foce del Sedang con un vantaggio di almeno ventiquattro ore, per proteggere la Marianna e possibilmente abboccarsi coi capi dayachi. La cassaforte di don Fiorenzo di Adolfo Albertazzi (1918): A torto? del tutto? No? Forse no. Perché..., perché egli non era stato abbastanza sincero nel confortare gli infelici sentendosi più infelice di loro; non era stato abbastanza ardente e puro nei riti essendo angustiato sempre dagli affari e dai debiti, quando non erano i terrori delle cambiali in scadenza, delle citazioni e dei sequestri. Gli egoisti di Federigo Tozzi (1924): Due pecore avevano figliato; e i due agnelli, nati allora, volevano tenersi ritti. Le gambe, troppo lunghe, si piegavano; ed essi ricadevano picchiando. Le madri, belando, li lambivano in fretta; per togliere il giallume del pelo. Che ci faceva lì fermo a guardare? Sentì una specie di pudore verso se stesso; perché non pensava alla vita, ma soltanto al bisogno di veder morire tutte le cose insieme con lui. Aveva sbagliato un'altra volta! Gli era parso che tutto obbedisse al suo desiderio; e, invece, tutto gli dava torto e lo disubbidiva. |
Proverbi |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per torto |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: corto, morto, porto, sorto, tolto, tonto, torco, tordo, torio, torno, torso, torta, torte, torti, torvo, tosto. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: aorta, aorte, corta, corte, corti, forte, forti, morta, morte, morti, porta, porte, porti, sorta, sorte, sorti, sortì. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: orto, toro. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: storto. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: potrò. Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si possono ottenere: trota, trote. |
Parole con "torto" |
Iniziano con "torto": tortone, tortoni, tortora, tortore, tortorella, tortorelle, tortoreggiare. |
Finiscono con "torto": storto, attorto, estorto, ritorto, bistorto, contorto, distorto, capitorto, capotorto, collotorto. |
Contengono "torto": estortore, estortori. |
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Parole contenute in "torto" |
orto. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tura si ha TORturaTO; con menta si ha TORmentaTO; con reggia si ha TORreggiaTO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "torto" si può ottenere dalle seguenti coppie: tofu/furto, tomi/mirto, tomo/morto, topo/porto, tosa/sarto, tosca/scarto, tosco/scorto, toso/sorto, tosto/storto, torace/aceto, torce/ceto, torcerà/cerato, torci/cito, torcia/ciato, tordi/dito, tordo/doto, tori/ito, tormenti/mentito, torna/nato, torno/noto, torri/rito... |
Usando "torto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ceto * = certo; mito * = mirto; moto * = morto; poto * = porto; * toma = torma; * toni = torni; * tono = torno; * tori = torri; * tosi = torsi; * toso = torso; est * = esorto; spato * = sparto; ripoto * = riporto; * tonino = tornino; * torino = torrino; * toserò = torsero; disseto * = disserto; * tonante = tornante; * tonanti = tornanti; * tonelli = tornelli; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "torto" si può ottenere dalle seguenti coppie: toron/noto, torre/erto, torri/irto. |
Usando "torto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * otica = torica; * otici = torici; * otico = torico; * otite = torite; * otiti = toriti; * otiche = toriche; * ottile = tortile; * ottili = tortili; * ottone = tortone; * ottoni = tortoni; * ottura = tortura; * otturi = torturi; * otturo = torturo; * otturai = torturai; * otturano = torturano; * otturare = torturare; * otturata = torturata; * otturate = torturate; * otturati = torturati; * otturato = torturato; ... |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "torto" si può ottenere dalle seguenti coppie: monitor/tomoni. |
Usando "torto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: toro * = rotor; * set = ortose; * monitor = tomoni; tomoni * = monitor. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "torto" si può ottenere dalle seguenti coppie: torma/toma, tornante/tonante, tornanti/tonanti, tornelli/tonelli, tornello/tonello, torni/toni, tornino/tonino, torno/tono, torri/tori, torrino/torino, torsero/toserò, torsi/tosi, torso/toso, editor/edito, monitor/monito, dottor/dotto. |
Usando "torto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: mirto * = mito; * furto = tofu; * mirto = tomi; sparto * = spato; * cito = torci; * dito = tordi; * doto = tordo; * nato = torna; * noto = torno; * rito = torri; * sito = torsi; * veto = torve; * vito = torvi; * voto = torvo; * aceto = torace; * ciato = torcia; disserto * = disseto; * cerato = torcerà; * ridato = torrida; * ridoto = torrido; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "torto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * usa = tortuosa; * usi = tortuosi; * uso = tortuoso; tua * = tutorato; dota * = dottorato; pari * = partorito; risa * = ristorato; spia * = storpiato; benna * = bentornato; listo * = litostroto; maria * = martoriato; * mensa = tormentosa; * mense = tormentose; spiare * = storpiatore; * chiare = torchiatore; * chiari = torchiatori; * turare = torturatore; * renacci = torrentaccio. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Occhiacci, Fare gli occhiacci, Guardar male, Guardar torto - Occhiacci si dice per Guardatura minacciosa; onde la frase Fare gli occhiacci per Guardare altrui con piglio iroso. - Guardar male significa mal animo abituale verso alcuno che, incontrandolo, si guarda con mal piglio; e lo stesso significa Guardar torto, salvo che questo accenna a mal animo più grave. [immagine] |
Obliquo, Torto, Tortuoso - Obliquo è tutto ciò che è a sbieco, o inclina dalla linea retta; voce, più che altro, scientifica: Angolo retto, Angolo obliquo; e patisce anche i significati metaforici, per significare cosa contraria a rettitudine. - Torto è ciò che senza ordine si parte dalla linea retta; e si dice di cose materiali: Legno torto, Via torta, che si dice tortuosa quando torce e ritorce in più punti. [immagine] |
Torto, Ingiuria, Dispiacere - Torto è quando si deroga in qualche modo al rispetto, alla convenienza e anche al debito che si ha verso altri. - Ingiuria è l'operare per rispetto a qualcuno contro ciò che è giustizia, dicendogli parole vilificative e offensive. - Dispiacere è il fare alcuna cosa che possa affliggere l'animo di alcuno, o anche possa danneggiarlo [immagine] |
Torvo, Torto (guardare) - Torvo colui che guarda con occhio torbido e con piglio minaccioso. - Torto guarda colui che si tiene gravato di quache cosa, e vuole mostrarne sdegno e desiderio di vendetta. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Fare torto, Fare un torto - Chi fa un torto, fa torto sicuramente: ma si fa qualche volta un torto anche a caso, per inavvertenza, non volendo, o volendo anzi il contrario; chi fa torto invece, sa sempre di farlo e lo fa espressamente. Poi una cosa fa torto ad un'altra quando non le sta bene insieme, da vicino; un'azione fa torto eziando a chi la fa, se è meno onesta; e se l'uomo onesto fa quest'azione men buona, gli fa più torto che se la commettesse un altro solito a farne di simili. Far torto, dice bene Romani, riguarda più l'opinione; fare un torto, più l'opera. [immagine] |
Guatare, Guardar torto, Veder torto, Guardare in cagnesco, Di traverso, A stracciasacco - Guatare è un modo di guardare pronto, risoluto e alla sfuggita; non suole aver buon senso, o almeno chi così si guata non pare che si veda di buon occhio: il suo derivante agguato dà quasi la ragione dell'indole cattiva del vocabolo; guardar torto può essere difetto di chi è bircio, o modo di guardare di cattiv'occhio assolutamente: veder torto è pure o difetto degli occhi, o dello spirito sinistramente prevenuto che vede torta ogni cosa, o il torto in ogni cosa e nella persona che n'è l'autore. Nel guardare a traverso pare che si voglia compenetrare colla fissità dello sguardo risoluto o truce la persona per discoprirne gl'intimi pensieri; in cagnesco è più e pare che chi così guarda stia per ringhiare e avventarsi addosso.
«Guardare a stracciasacco è un guardare facendo gli occhiacci in segno di risentimento: ma più visibile e strano nell'atto esterno». Tommaseo. [immagine] |
Ingiustizia, Torto, Dispetto - Dispetto, in questo senso, è cosa fatta o detta in onta di taluno per fargli dispiacere: torto si fa quando non si rende esatta o intera ragione secondo il merito. L'ingiustizia lede invece il diritto, nega il dovere o la cosa dovuta, vuole l'ingiusto. Il dispetto è dunque offesa o danno più leggero che non il torto e l'ingiustizia; ma è di natura più maligna perché sempre fatto apposta; gli altri due possono venir fatti anche inavvertentemente o per ignoranza. [immagine] |
Torto, Storto, Bistorto, Distorto, Tortuoso, Attorto, Contorto, Curvo, Obliquo, Traverso; Storcere, Distorcere - Torto, nel traslato, ciò che non è retto; nel proprio, ciò che non è diritto per sè; storto ciò che devia, distorto ciò che viene deviato dalla linea retta. Però distorto, come participio, si dirà di cosa che torta già, come refe o seta, si voglia distorcere per qualche ragione o uso. Bistorto dice chiaro, torto due e anche più volte, in due o più sensi contrarii. Tortuoso ciò che cambia direzione descrivendo varie curve irregolari, come le vie delle antiche città; stile poi, discorso tortuoso, il non lindo, non sincero, perciò non onesto. Attorto ciò che è avvolto in giro a qualche cosa; contorto ciò che vien torto a forza e violentemente; oppure dice maggiore e perciò peggiore torsione naturale; discorso, viso contorto. Curvo ciò che tondeggiando devia dalla linea retta: obliquo ciò che ne devia ad angolo più o meno aperto; traverso ciò che a questa s'attraversa appunto e la taglia in qualche senso. Storcere e distorcere indicano ambedue il levare una torsione già data; però distorcere mi sembra significare azione più lenta ma più perseverante. [immagine] |
Bieco, Torto, Torvo, Arcigno, Travolto - Nel guardar bieco è disprezzo e minaccia; vale quasi voltar alquanto l'occhio, e guardare per isbieco, non credendo la cosa o la persona degna di volgere tutta la testa onde guardarla per diritto. Nel guardar torvo è ira e minaccia (torvo quasi torbido o turbato). Guardar torto è guardare con rincrescimento cosa che è o ci pare cattiva, da cui vorremmo torcere gli occhi: guardatura torta è quel guardare in dissotto onde carpire un movimento nell'altrui fisonomia e profittarne con suo danno o tradirla; è lo sguardo della spia, del traditore, del sicario. Travolto non si guarda, ma si vede quando qualche passione c'illude o ci agita. Arcigno dicesi del viso, per contrazione sdegnosa di questo. [immagine] |
Onta, Dispetto, Torto, Ingiuria, Villania, Oltraggio (col verbo fare) - Fa torto chi detrae volontariamente altrui parte di ciò che gli spetta, roba, onore, considerazione. Fa onta la persona, l'azione, la parola che meritamente o no porta ad arrossire. Fa dispetto ciò che muove come a un principio d'ira: chi fa torto apposta fa indispettire, muove a dispetto. Far ingiuria, consiste per lo più in parole; far villania, in parole e in atti; far oltraggio, è proprio in opere; l'ingiuria offende, la villania adonta, l'oltraggio punge sul vivo e danneggia nella persona o nell'onore. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Torto - Part. pass. e Agg. Da TORCERE. Tortus, aur. [G.M.] Ferro torto con gran forza; torto al fuoco. Bastone noderoso e torto. Pass. 23. (C) Il legno vecchio e torto più tosto si rompe o arde, che non si dirizza o piega. [Cont.] Cr. P. Agr. II. 3. La vite appo noi è assai conosciuta: ma nelle freddissime regioni, nelle quali viver non può, non è conosciuta; ed imperò dirò che è un arbuscello umile molto, torta, nodosa e scabrosa, che ha i pori latissimi e gran midolla. Vas. Arch. I. Poi con lime di ferro diritte e torte vanno levando le gradine, che son restate nel marmo: e così poi con la pomice arrotando a poco a poco gli fanno la pelle che vogliono. Florio, Metall. Agr. 323. In questo buco si ficca l'uncino d'un instrumento di ferro, ch'è grosso un dito dalla parte di sopra, fatto a forma d'un anello o tondo, o quadro, la cui parte incavata è larga due dita; e da basso, torto a guisa d'uncino. Cit. Tipocosm 401. Il brunitoio, o a lametta, o a calcagno; i bulini, la ciappola, o tonda, o quadra; le seste, o diritte, o torte, o da calcare, o da suggelli… Le tenaglie o molle, o torte, o da tirare, o piegatoie. E. 405. Le ruote d'arrotare, lo stile, il bilico, l'asse torto, il manico. Biring. Pirot. VII. 8. Si fa di ferro un asse torto, come quello d'un manico di ruota da coltelli.
2. Della seta e altri fili. [Cont.] Stat. Gab. Siena. Seta colorata o bianca, o bianca torta, della lira a peso soldi tre. Garz. T. Piazza univ. 212. La prima (particolarità) dunque ch'è loro necessario di conoscere, è la qualità di tutte le sorti di filati, de' quali vogliono tessere, sapendo se sono grossi o sottili, o se sono troppo torti o troppo svolti, per avvertire in che sorte di pettini s'hanno a mettere. 3. Linea torta; il contr. di diritta o retta. Varch. Lez. 104. (M.) Le linee diritte si sono piegate in curve e torte. [Cont.] Bart. C. Arch. Alb. 18. 5. La linea torta è una parte di un cerchio. 4. Quindi di tutto ciò che si allontana dalla regolar direzione; Che piega fuori della linea retta. [G.M.] Muro torto. In Firenze è una strada detta Via torta, e un'altra Via Torcicoda. D. 1. 12. (C) l'vidi un'ampia fossa, in arco torta. [Cont.] Leo. da Vinci, Moto acque, II. 82. Quello (fiume), che fia di più torto cammino, sarà di più tardo movimento; e quanto la larghezza del dritto fiume entra nelle torture dell'altro, tanto fia di più veloce corso di lui. Dell'orbite de' pianeti. [Camp.] Dant. 3. 10. E se la strada lor non fosse torta, Molta virtù nel ciel sarebbe invano, E quasi ogni potenza guaggiù morta. 5. Panni torti; Spremuti, avvoltandoli sopra di sè, dall'acqua che contenevano, Strizzati. [Camp.] Bib. Giud. 6. E levandosi Gedeone la notte, torta questa lana (expresso vellere), emplette una conca di rugiada. 6. Torto; Detto di pers. Storto, Mal conformato. Alam. Gir. 6. 28. (M.) Ell'aveva anni più che la Cumana, Grinza, torta, rïarsa, nera e strana. [G.M.] Fanciullo che vien su torto. Ha la vita torta. Gambe torte. Bocca torta. Faccia torta; in D. 2. 23, Deformata per magrezza. [Camp.] La faccia tua, ch'io lagrimai già morta, Mi dà di pianger mo non minor doglia, Risposi a lui, veggendola sì torta. 7. Per Vôlto. Non usit. T. D. 2. 9. Il sole er' alto già più che due ore; E 'l viso m'era alla marina torto. Ma Viso torto, nel fig., vale Adirato, Cruccioso. M. V. 11. 21. (Man.) I quali, come meritavano, con torto viso e rimbrotti del popolo furono ricevuti. Onde Fare il viso torto, vale Mostrarsi cruccioso. (Man.) V. FARE VISO, § 5. 8. Così: Occhio torto; Bieco, Stravolto. Dant. Inf. 33. (Man.) Quand'ebbe detto ciò con gli occhi torti Riprese 'l teschio misero co' denti. Ovid. Simint. 1. 94. Quella, vedente con occhio torto la dia fuggente, diede piccoli mormori. Sannaz. Arcad. pros. 3. Con gli occhi torti mirava una bianca vitella che vicina gli stava. Fir. Rim. 63. Ma da lei, come il suo demerto volse, Con torte ciglia fu raccolta. [Cors.] D. 1. 14. Chi è quel grande, che par che non curi Lo 'ncendio, e giace dispettoso e torto? 9. † Senso mor. Sviato dal retto sentiero. [Camp.] D. 2. 23. Salendo e rigirando la montagna Che drizza voi che 'l mondo fece torti. T. Così: Le vie torte del mondo; Tenebrose, Tortuose; Le vie della malvagità. Vang. Le vie torte si faranno diritte. (I pensieri e i voleri e gli atti degli uomini.) 10. † Per Tormentato. Guid. G. 8. 1. (M.) Quando Agamennone vide il suo fratello Menelao essere torto da tanto dolore. … Cas. Canz. 3. 2. Ne' tormenti Onde quest'alma in tanta pena è torta, Quasi giudice pio mi riconforta. 11. Trasl., per Irragionevole, Indiretto, Sregolato. Bocc. Nov. 10. g. 1. (C) Da torto appetito tirate, il capo (del porro) vi tenete in mano, e manicate le frondi. Dant. Inf. 30. Forsennata latrò siccome cane, Tanto dolor le fe' la mente torta. Vinc. Mart. Rim. 9. E non più dietro a' miei desir vaneggio, Ma il torto piè, tra vie terrene e incerte, Rivolgo or ben per più sicure ed erte, Per appagar tutto quel mal ch'io deggio. Boez. Varch. 4. pros. 4. Nè voglio ora intendere (come potrebbe credere ciascuno) che i rei e torti costumi s'ammendino mediante la punizione. 12. † Per Ingiusto. Canig. Rist. 52. (Man.) Guárdati ben; che per questo non pieghi Le labbra a profferir sentenza torta. 13. Nel senso che diciamo: Torcer le parole a un significato diverso da quello che hanno, cioè, Interpretarle falsamente. [Camp.] † D. 3. 13. Quegli stolti Che furon come spade alle Scritture In render torti li diritti volti. 14. Parola torta; Significativa di rammarico, di rimprovero, o di dispregio. Franc. Sacch. Nov. 14. (C) Mio padre, che ebbe a fare cotanto tempo con mia madre, e mai non gli disse una parola torta, ed ora perchè mi ha trovato giacer con la moglie… mi vuole uccidere. Fir. Rag. 148. Io credo certamente che fra noi due sarebbe stato odio e contenzione, che fino a quest'ora, la Iddio grazia, non è stata una torta parola. 15. Fusa torte. [G.M.] Fare le fusa torte; d'infedeltà conjugale. Volg. Fag. Rim. Lucrezia già l'accusa, e da zelante Palesa da per sè le fusa torte. 16. [G.M.] Non ha un capello torto; di Chi è abbigliato, acconciato con gran cura. Ho trovato il sor Pietro che andava alla festa di ballo; e non aveva un capello torto. Bocc. Nov. 8. g. 9. (C) Con una zazzerina bionda, e per punto, senza un sol capello torto avervi. 17. In forza d'avv. Petr. Son. 186. part. I. (C) Che spesso occhio ben san fa veder torto. Dant. Purg. 18. Se dritto, o torto va, non è suo merto. 18. T. Prov. Tosc. 25. Chi non ha orto e non ammazza porco, tutto l'anno sta a muso torto. E 53. Vista torta mal animo mostra. E 301. Bacchettoni e colli torti, il diavol se li porti. E 342. Ogni becco torto vive di preda. E 358. Solco torto, sacco diritto (di cosa fatta male che riesca bene). |
Torto - S. m. Ingiustizia, Ingiuria. Siccome ciò ch'è giusto dicesi Retto, così il contr. Torto. Tortus, agg. da Torqueo. Tes. Br. 1. 18. (C) Si convenne, che per esaltar giustizia, e mortificare il torto, fossero istabiliti in terra re e signori. E 7. 52. Chi fa torto a uno, minaccia più persone, e fa paura a molte genti. Dant. Inf. 19. Da lui saprai di sè e de' suoi torti. [Camp.] E 3. 18. E quella Donna che a Dio mi menava, Disse: muta pensier; pensa ch'io sono Presso a Colui ch'ogni torto disgrava (perchè tutte le ingiustizie punisce). = Petr. Canz. 1. 1. part. III. (C) Ove piangiamo il nostro e l'altrui torto. Malm. 4. 3. Lamentasi, e gli pare ostico e amaro, Perciò riceve torto dalla gente.
[G.M.] Segner. Mann. Marz. 19. Vedi tu come fremono per un torto recato alla lor persona, al lor parentado? E Lugl. 1. Cede ad ogni piccola spinta di suggestione diabolica, non può sofferire un piccolo torto, non può sopportare una piccola traversia. 2. Per Ingiusta pretensione; contrario di Ragione. G. V. 6. 25. 7. (C) E perchè molti fecero quistione, chi avesse il torto della discordia…, il torto fu dello 'mperatore. Rim. ant. Cin. 25. Ed ho ragion, se non vincesse il torto. Cas. Lett. 28. La mia ragione… è vinta dalla fraude e dal torto di chi mi ha per modi poco legittimi e leali spogliato del mio tant'anni. Ar. Fur. 21. 7. Se combatti per lei, rimarrai morto; Chè così avviene a chi s'appiglia al torto. 3. Avere il torto, vale Non aver ragione, Essere dalla parte dell'ingiustizia. Franc. Sacch. Nov. 14. (C) Gli vicini, udendo la ragione allegata per Alberto, dissono, il padre aver il torto. Lib. Son. 66. Non ho però sì sudice le tempie, Che chi non me lo dà, non abbia il torto. Morg. 1. 33. Ma Cristo i suoi non suole abbandonare, Massime Orlando, ch'egli avrebbe il torto. Bellinc. Son. 280. Stu mi lasciassi in Arno e 'n sulle secche, Avresti inver più ch'un balestro il torto. Bern. Orl. Inn. 4. 3. Non so chi s'abbia il torto, o chi il diritto. [G.M.] Cellin. Vit. Sgridavano lui, dicendogli ch'egli aveva il torto. [Pol.] G. Gozz. Nov. 14. Io non ho a decidere se tu abbia la ragione o il torto. [G.M.] E anco si dice: Essere dalla parte del torto. Scusatemi; ma voi siete dalla parte del torto. [G.M.] E con più efficacia: Avere il torto marcio. Fag. Commed. Vo' avete il torto marcio. E: Ho il torto marcio. [G.M.] Avere de' torti verso uno; Avergli fatto comecchessia dispiacere o commessa cosa della quale potesse offendersi. È verissimo che egli si è comportato duramente con voi in questa occasione; ma anche voi avete dei torti verso di lui. [G.M.] Ma quando diciamo: Avete torto di o a credere, pensare…, e sim., allora la locuzione acquista senso men grave, e significa: La opinione vostra, il pensier vostro non è diritto, come dovrebb'essere; Voi non la sentite giustamente. Avete torto a non voler leggere quel libro, che pure, fra molti difetti, non manca di pregi. – Avete torto di non voler condonare qualcosa alla inesperienza di quel giovane, che in fondo è buono. 4. Dare il torto, vale Giudicare in disfavore. Ar. Fur. 27. 109. (C) Se non che il re Agramante diede torto A Rodomonte, che non può chiamare Più Mandricardo per quella querela. [G.M.] Machiav. Lett. Dette il torto a' Francesi. 5. Far torto; Fare un torto. T. Vi fa torto, chi non vi tratta o non vi stima come dovrebbe: Vi fa un torto, chi opera contro voi in modo ingiurioso o ingiusto. Il primo riguarda più l'opinione; l'altro, l'opera. Può il primo, talvolta, riguardare anco l'opera, ma non, il secondo, l'opinione. Non fa torto a' suoi genitori. Non mi faccia il torto di credermi capace di questo. D. 1. 27. (C) Francesco venne poi, com'i' fui morto, Per me: (Guido di Montefeltro): ma un de' neri Cherubini Gli disse: Nol portar, non mi far torto. Petr. Canz. 7. 4. part. I. Torto mi face il velo E la man, che sì spesso s'attraversa. (Qui per estens.) Nov. ant. 9. 2. Io non ti fo torto; e s'io lo ti fo, stanne dinanzi alla signoria. Sen. ben. Varch. 1. 4. Essendo le Grazie figliuole di Giove, non devemo pensare di far piccolo peccato, e offendere poco gl'Iddii, se faremo torto a così belle fanciulle. [Cont.] Brancac. L. Car. mil. 26. Conserverà (il capitano) l'autorità sua, e la farà conservare ai suoi officiali, a' quali non ha però da soffrire che faccino torto a' soldati, e massime in cose non concernenti al servizio. [G.M.] Segner. Crist. instr. 3. 28. 12. Ond'è che, mentre mai non vi veggo operare il meno, non vi fo torto se non vi tengo neanche abili al più. Fag. Commed. Io non voglio far torto alla signora Leonora. Riferito a Dio. [G.M.] Segner. Crist. instr. 1. 12. Chi può spiegare il debito sommo, il quale abbiamo di placarlo (Iddio)…, rendendogli una condegna soddisfazione sì per li torti che gli abbiam fatti, e sì p. quelli che ognor gli andiamo facendo? E 1. 17. Fan torto alla Provvidenza divina (i ricchi avari), mentre la espongono alle querele dei poveri E ivi: Fan torto al supremo dominio che Dio sempre ritiene come sovrano di tutti i beni. E Mann. Genn. 6. Non pare a te di fare un torto al tuo Signore, mentre gli addimandi altra cosa più di lui stesso? E Quares. 2. 1. Perdonatemi dunque, o Signor caro, ch'io questa volta sono costretto a farvi un torto infinito da questo luogo. 6. Far della ragione torto, e del torto ragione; di Chi pretende aver ragione in tutti modi. [Pol.] Din. Comp. 1. Come tiranno punisse e facesse della ragione torto, e del torto ragione. 7. Non aver tutti i torti; vale, non che aver torto, Avere anzi qualche buona ragione per fare o dire alcuna cosa. Se non vuol fidarsi di chi l'ha ingannato un'altra volta, non ha tutti i torti. [G.M.] Così: Non dare tutti i torti a uno; vale Riconoscere che una qualche ragione è dalla parte sua. Segner. Quares. 32. 4. Tra gli uomini, quando voi siete consapevoli di aver fatta a qualcuno qualche notabile ingiuria, quantunque siansi levate le offese, siasi pattovito l'accordo, siasi pubblicata la pace, non però finite mai di fidarvene interamente. E, a dire il vero, io non vi do tutti i torti. 8. A torto, posto avverb., vale Ingiustamente, Senza ragione. Bocc. Nov. 1. g. 4. (C) Chi il commendò mai tanto, quanto tu commendavi…, e certo non a torto. G. V. 6. 25. 5. Villanamente e a torto infamò Papa Gregorio IX e' suoi Cardinali. Petr. Son. 37. part. I. Che m'hanno congiurato a torto incontra. Vinc. Mart. Rim. 10. Perchè pur sempre indarno accusi e a torto Del mal da te bramato o cielo o stella? [Pol.] Rim. ant. Bell Man. 122. …Ove il figliuolo a torto Vede ferito, sanguinente e morto. E con più forza: A gran torto. E nov. 1. g. 5. Le quali molti, senza saper che si dicano, dannano e vituperano a gran torto. [Pol.] Fatt. En. rubr. 16. Sinone, parente di Palamede, il quale fu a gran torto morto. 9. A diritto e a torto; avv. che vale Abbia ragione o no, Giustamente o ingiustamente. Din. Comp. 1. 25. (C) I Pistolesi mal contenti viveano in gran timore…, e da' rettori erano spesso condannati e male trattati, a diritto e a torto. [G.M.] E anche si dice: A ragione, o a torto; A torto o a ragione. Varch. Ercol. Perfidiare o Stare in sulla perfidia, è volere, per mantenere la sua, cioè per isgarare alcuno, che la sua vada innanzi a ogni modo, o a torto o a ragione. 10. T. Prov. Tosc. Chi perde, ha sempre torto. E 150. Con le leggi si fa torto alle leggi (interpretandole male, stiracchiandole) E: Chi ha ragione teme; chi ha torto spera. E 166. Chi s'adira ha il torto. E 151. Nè a torto nè a ragione, non ti lasciar mettere in prigione. (Non bisogna fidarsi troppo della propria innocenza, quando s'ha che fare con certa gente). E 169 All'assente e al morto non si dêe far torto (perchè non possono difendersi). E: Non flagellare il morto, non litigare il torto. E 173. Al villan che mai si sazia Non gli far torto nè grazia. |
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