Forma verbale |
Consiglio è una forma del verbo consigliare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di consigliare. |
Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere consiglio (buono, disinteressato, cattivo, comunale, regionale, ...) |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
suggerimento (20%), buon (7%), aiuto (7%), parere (6%), amico (6%), utile (4%), ministri (3%), comunale (2%), presidente (2%), amichevole (2%), dato (2%), prezioso (2%), coniglio (2%), disinteressato (2%). Vedi anche: Parole associate a consiglio. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola consiglio è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: con-sì-glio. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: consigliò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con consiglio per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il Re del Mare di Emilio Salgari (1906): — Siete giunto troppo tardi e poi non vi consiglierei di misurarvi con quella nave. Ci vuole ben altro che un incrociatore! Volete un consiglio da vero amico? Prendete subito il largo ed evitate d'incontrarvi col Re del Mare delle Tigri di Mompracem. Andiamo a bordo e vi racconterò poi tutto, ma lasciate prima che vi presenti due amici: miss Darma Praat e suo zio. Concorso per referendario al Consiglio di Stato di Luigi Pirandello (1902): Dopo due giorni, arrivò la risposta; ma non di Sandrina. Gli scriveva la madre e gli diceva che alla figlia era bastato lo spettacolo indecente di quel giorno, perché rinsavisse e le desse finalmente la consolazione di accogliere il suo saggio, antico consiglio: quello di accettar la mano del cugino Mimmino Orrei immeritamente da lei respinto. Ogni relazione tra lui e Sandrina era rotta per sempre. La biondina di Marco Praga (1893): Mi avessero messa, tredici anni fa, allorché è morto mio padre, all'orfanotrofio, laggiù a Porta Magenta, nelle «Stelline», adesso sarei una cucitrice, una stiratora, una sarta, che so? una telegrafista, una serva! E, forse, meno disgraziata di quello che sono. Così, che posso fare? Dove posso andare? A chi chiedere aiuto, consiglio, ospitalità? |
Proverbi |
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Libri |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per consiglio |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
»» Vedi tutte le definizioni |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: consiglia. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: coniglio, consigli. Altri scarti con resto non consecutivo: conigli, conio, coni, congo, cono, cosi, coso, cogli, coli, colo, ciglio, cigli, oslo, olio, nilo, siglo, sili, silo, ilio. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: consiglino, sconsiglio. |
Parole con "consiglio" |
Iniziano con "consiglio": consiglione, consiglioni. |
Finiscono con "consiglio": riconsiglio, riconsigliò, sconsiglio, sconsigliò. |
Parole contenute in "consiglio" |
con, gli, sigli, consigli. |
Incastri |
Si può ottenere da cono e sigli (CONsigliO). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "consiglio" si può ottenere dalle seguenti coppie: corico/riconsiglio, considera/deraglio, consista/staglio. |
Cerniere |
Usando "consiglio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ori * = riconsigli. |
Lucchetti Alterni |
Usando "consiglio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * staglio = consista; * deraglio = considera; * ateo = consigliate. |
Intarsi e sciarade alterne |
"consiglio" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: conigli/so, congo/sili, coni/siglo. |
Intrecciando le lettere di "consiglio" (*) con un'altra parola si può ottenere: san * = sconsigliano; * arno = consigliarono; * atre = consigliatore; * atri = consigliatori; sarno * = sconsigliarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Avvertimento, Avviso, Consiglio, Avvertenza - Avvertimento è il chiamar l'attenzione altrui sopra una cosa o azione, acciocchè, o la riconosca per falsa e guardi di astenersene, o cerchi di provvedere a ciò che occorre in un dato caso. Quando l'attenzione è chiamata sopra una data cosa, o sopra un passo di scrittura, alcuni la chiamano Avvertenza. - Avviso è il puro significare altrui che una data cosa che lo riguarda, sarà o procederà così o così. - Consiglio è l'indicare altrui qual è il miglior modo di procedere in un dato negozio, o per far suo pro o per fuggir danno. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Assemblea, Radunanza, Concilio, Congresso, Dieta, Consiglio, Parlamento, Camere - «Assemblea, adunanza alquanto solenne di più persone, per trattare faccende pubbliche o cose importanti, comechè sia. Concilio, assemblea di vescovi o sacerdoti per istabilire cosa di dogma o di disciplina ecclesiastica. Congresso, adunanza di potentati e di ministri per trattare faccende politiche: ma può aver senso più generale (ora i congressi de' scienziati) di radunanza di persone per qualunque altro scopo. Dieta, adunanza di capi o rappresentanti d'uno o più Stati, per far legge o discutere altri negozii politici. Consiglio è più generale di tutti; e dicesi di privati uomini, o di magistrati, o di governanti. Parlamento, assemblea del popolo o dei deputati di quello». Gatti.
Camere o Camera è il luogo ove radunansi i pari e i deputati che compongono il potere legislativo nei governi costituzionali: dal luogo ha preso nome la cosa; or le Camere vuol dire più i deputati e i pari che non il locale stesso ove s'adunano. [immagine] |
Avvertimento, Avviso, Avvertenza, Consiglio, Ammonizione, Istruzione - L'avvertimento ci pone in guardia, l'avviso c'instruisce di cosa non saputa, il primo sveglia l'attenzione, il secondo la curiosità: l'avviso può esserci salutare avvertimento. Avvertenza non ha significato affine ad avvertimento; essa è nel soggetto e non gli viene da altri come l'avvertimento, e sarebbe errore il dire dare un'avvertenza: stare in avvertenza, e stare in sull'avviso si dicono. Il consiglio è più specificato dell'avvertimento, col consiglio si anima a fare o si dissuade; l'avvertimento può essere un indiretto o velato consiglio di chi non ha autorità da darlo patentemente. L'ammonizione è quasi riprensione, ma moderata, paterna o amichevole: col consiglio si dissuade dal male, l'ammonizione tende a far arrossire del già fatto, e ritrarci dal periglioso sentiero. L'istruzione può essere un lungo seguito d'avvertimenti, di consigli sul modo di condursi onde ottenere un fine, può essere fatta a voce o data per iscritto. Istruzione poi è l'atto dell'istruire o il complesso delle cognizioni date o ricevute. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Consiglio di stato - I re di Francia, sotto la seconda stirpe, decidevano in un consiglio formato dai principali ufficiali della casa, dai vescovi e loro cappellani, in tutte le faccende che non si portavano alle adunanze del Campo di Marte, o di Maggio, alla giurisdizione dei conti e duchi. Sino al secolo XIII non vi si vede una legislazione generale estendersi ad intere provincie; ma dopo quell'epoca gli Stati Generali, le Corti di Parlamento ricrearono a poco a poco l'autorità dei re, e recarono l'unità di governo, in cui il sovrano parlava in nome suo proprio e del suo Consiglio. Sparì il Consiglio di Stato nel vortice della rivoluzione. L'Assemblea Costituente fissò la divisione dei poteri, ridusse i tribunali alle funzioni di giudici, e tolse loro le prerogative politiche. La costituzione dell'anno VIII organizzò quattro grandi corpi, cioè senato, tribunali, consiglio di Stato e Corpo legislativo, sotto l'Impero il Consiglio di Stato, aveva una influenza immensa. L'ultima ordinanza fondamentale di esso in Francia è del 5 novembre 1828. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Consiglio - e † CONSÈGLIO. [T.] S. m. Avvertimento che l'uomo dá ad altri, o Avvertenza che fa per se stesso, del fare o non fare una cosa. Consilium, aureo lat. Il Consiglio è dunque più pratico dell'Avvertimento, e comprende altresì l'Avvertenza.
2. T. Consiglio sincero, spassionato, franco. – Savio, prudente, retto, mite, salutare. – Virg. Bellissimo. – Affettuoso. Sansov. Conc. Polit. I buoni consigli. T. Cattivi consigli, quasi sempre riguarda il mor. – Insidioso, audace, può dire l'audacia di chi lo dá. – Consiglio d'audacia dice suggerita da esso cosa audace. Sim. distinzione ne' modi di prudenza e altri anal. T. Autor del consiglio. – Consiglio autorevole. 3. Accoppiamenti di verbi. T. D. 3. 17. Come colui che brama, Dubitando, consiglio da persona Che vede e vuol dirittamente ed ama. E 1. 27. Mi chiese per maestro;… Domandommi consiglio… E tu m'insegni fare. [Tav.] Vita S. Josaf. Cap. VI. Mandò per tutti i suoi savii, e dimandògli di consiglio, quello ch'ei dovesse fare. T. Prender consiglio da uno. (E chiederlo e riceverlo.) – Invocarlo. – Attenderlo. – Cosa da prender consiglio. Ces. Res consilii est. [Tav.] Vit. SS. Pad. 2. c. XIII. 33. Pregò l'abate che lo lasciasse andare all'ab. Pastore, per avere consiglio da lui, de' suoi pensieri. T. Alleg. 57. E non è cosa che più nè meglio faccia squadrar gli amici, che 'l confidare i segreti, chiedere ajuto a vicenda, e dar consiglio nell'occorrenze. (Dare è in Virg.) = Ambr. Bern. 1. 1. (C) T. Tac. Dav. Stor. 4. 332. Gli darebbe bene un buon consiglio, di non fare il satrapo co' principi. Col Che. T. Gli diede consiglio, che preponesse alla vendetta il perdono. Men com. T. Ar. Cass. 5. 1. Io diedi per consiglio a… Che facesse… = Bocc. Nov. 85. 23. (C) [G.M.] Io vi darei un consiglio, talora ha senso più grave del solito, ed affine a Vi consiglierei, notato sotto CONSIGLIARE al § 3. Poichè nessuno è contento, e tutti i giorni le cose vanno peggiorando, io vi darei un consiglio: chiudete bottega, e finitela. [Camp.] D. Inf. 23. Già non compio di tal consiglio rendere (di rispondere saviamente alla mia domanda). = Bocc. Nov. 89. 4. (C) G. V. 6. 79. 3. I nobili delle gran case guelfe… renderono savio consiglio. T. Ditemi il vostro consiglio. (Questo può avere anche senso aff. a Opinione.) – Il mio consiglio sarebbe che… sarebbe di fare… T. Suggerire un buon consiglio. – Trovarlo. – Confortare con esso gli animi vacillanti, Or. T. Ricevere un consiglio. = Fir. Op. 1. 169. (Gh.) L'uomo non ha nimico maggiore che se stesso; e quello massime, che per non credere ad altri, conoscendo d'errare, vuol piuttosto stare nella sua perfidia con suo danno, che,… con suo utile, accettare il consiglio degli amici. T. Giovarsi degli altrui consigli. – Ascoltarli. – Ubbidire al… Virg. = Bocc. Nov. 22. 11. (C) Egli mi piace di seguire il vostro consiglio. E Introd. 39. [Camp.] Bibb. Reg. 2. 17. E Achitofel, vedendo che non era fatto il consiglio suo, levossi, e sellò l'asino suo, e andossene alla sua casa (non fuisset factum consilium suum). T. Guid da Pist. Il tuo consiglio lassasse. – Dipartirsi dall'altrui consiglio. 4. Con varie partic. Nov. Ant. 80. Signori, la guerra non mi piace, nè lo consiglio mio non è a ciò; perciocchè li Greci sono più poderosi di noi. T. Prov. Tosc. 101. Chi governa il regno per consiglio di donne, non può durare. = Bocc. Nov. 15. 39. (C) Parve, per lo consiglio dell'oste loro, che costui si dovesse… di Napoli partire. 5. Modi prov. T. Prov. Tosc. 75. I consigli e il villano Pigliali alla mano (se indugi ti scapperanno). E 74. Dono di consiglio più vale che d'oro. E 223. Uomo deliberato non vuol consiglio. = Cecch. Mogl. a. 1. s. 1. (Gh.) Salv. Granch. a. 3. s. 12. T. Prov. Tosc. 73. Al prudente non bisogna consiglio (modo di scusarsi dal dare consiglio; come dire: Pensaci da te). E 74. Consiglio di vecchio non rompe mai la testa. E 145. Consiglio di vecchio e ajuto di giovane. E 54. Meglio un ajuto che cinquanta consigli. E 75. Tale dá un consiglio altrui per uno scudo, che nol tôrrebbe per un quattrino. E poi: Sotto consiglio non richiesto gatta ci cova. Ivi: Ogni pazzo vuol dar consiglio. 6. Varie specie di consiglio. T. Ter. Quando siam sani, facilmente agli infermi diamo consigli retti. Tac. Dav. Ann. 6. 128. = Bocc. Introd. 4. (C) Dant. Purg. 3. Ecco di qua chi ne darà consiglio (della via da tenere). Bocc. Nov. 42. 12. (C) Gli darei un consiglio, Io quale gli vincerebbe la guerra sua. T. Pass. 134. Non abbia in verun modo, lecito o illecito, dato ajuto, consiglio o favore a morte di persona. G. V. 10. 69. 3. Che ciascuno si guardasse di dare ajuto o consiglio ad alcuno ribello. 7. Senso relig. T. Modo bibl. Mio consiglio, o Signore, le tue giustizie. – Spregiarono il consiglio di Dio. Consigli evangelici diconsi i Voti d'ubbidienza, di povertà, di castità. [Cors.] Bart. Vit. Borg. 2. 6. I moderni eretici aver tolti i consigli evangelici della Chiesa. T. D. 3. 12. Il primo amor che in lui (S. Domenico) fu manifesto, Fu al primo consiglio che diè Cristo (dell'umile povertà). In gen. quel che non è di stretto precetto a salute ma è consigliato a perfezione cristiana, dicesi che è di consiglio. [Camp.] Pist. S. Gir. 3. Fare il consiglio è cosa di perfezione. Responso d'oracolo. Cron. Ant. 15. (Man.) Sacrificarono al loro Iddio, e domandarono consiglio alla loro difesa; ed ebbero risposta. T. Nep. D'Apollo. 8. Consiglio, Scritto, di medico o d'avvocato. Ar. Fur. 14. 71. (C) Gran fastello Di chiose, di consigli, di letture. 9. Fig. T. Petr. Canz. 45. 3. Amor… Per darmi altro consiglio. – I consigli della passione, della paura. Prov. Tosc. 276. Il tempo dá consiglio. Cecch. Danz. 4. 1. T. Prender consiglio dal tempo. T. Siccome parole o atti altrui, anche non dati in via di consiglio, possono essere salutare consiglio (anzi gl'involontarii sono sovente i consigli meglio afferrati), così gli avvenimenti, le cose esteriori possono esserci consiglio fedele o infedele. II. 10. Non del consiglio chiesto o dato, ma del consigliarsi più persone insieme. T. Ter. Vo' prendere consiglio insieme con te, come io possa… Cic. Conferire con alcuno i consigli. = Bocc. Nov. 43. 5. (C) Cominciarono fra loro ad aver consiglio e a dire… Vit. SS. Pad. t. 2. p. 33. Ediz. Mann. (Gh.) Ebbe consiglio con lui de' suoi fatti. Din. Comp. 1. 18. (C) Ebbene (n'ebbe) consiglio con messer…, giudice sagacissimo e suo avvocato. G. V. 8. 35. 5. Contristato di ciò, tenne consiglio co' suoi savii. T. Tenere è più d'Avere. [A.Con.] Battere consiglio, di più pers. che si consigliano di partito da prendere. T. Quasi Dibattere, aff. all'imagine di Discutere, Scuotere per cernere il vero. Ma forse non si direbbe di deliberazione grave o di facile. T. Ar. Fur. 19. 45. I marinari tutti Sono a consiglio dal padron ridutti. = Bocc. Nov. 26. 9. (C) Io trovai colla donna mia in casa una femmina a stretto consiglio. E Corb. 209. (Gh.) [Cors.] Dant. Purg. 7. E quel Nasetto, che stretto a consiglio Par con colui. T. Vang. Fecero insieme consiglio per prenderlo in parola. – Consiglio contro. – Fecero consiglio come perderlo. = Vit. S. Madd. 63. (Man.) E' Principi… fecero consiglio d'uccidere Lazzaro. Guicc. Stor. 7. 316. Si erano congiurati insieme contro la vita del duca… Ai quali consigli interveniva Albertino. T. Liv. Segreti. Sall. Notturni. Prov. Tosc. 47. Consiglio di volpi, tribolo di galline. 11. Consiglio di più pers., adunato in modo regolare sovente, e anco solenne, per consigliarsi segnatam. delle pubbliche cose, o di quelle che voglionsi far parere pubbliche. Borgh. Orig. Fir. 144. (C) Così si ragunasse… ne' primi tempi il consiglio della città, chè consiglio è propriamente a noi quel che a' Latini senatus, e Consiglieri i Senatori. G. V. 6. 79. 3. Ragunarono consiglio di grandi e di popolo. T. Albert. Tratt. volg. 160. – Cic. Convocare. – Chiamare a… – Far suonare a… – Suona a consiglio. – Suona la campana del consiglio. T. Marc. Pol. Viag. 124. Questi della terra, vedendo questo pericolo, furono a consiglio e renderono la terra. [Camp.] Bibb. Jer. 6. Lo concilio si è propriamente lo raunamento che si fae per fare consiglio. † Avv. Cicil. III. 2. Onde la signoria fa di presente il popolo ragunare ov'era l'usato luogo di consiglio fare. = G. V. cap. 13. 1. (C) Vennero infino ne' Servi Sanctae Mariae a far consiglio. (Virg. Consilium summis regni de rebus agebant, Quid facerent.) Ricord. Malesp. 28. Stavano i Baroni romani con Cesare insieme a fare il parlamento e 'l consiglio. [Camp.] Com. Ces. Consigli di gran deliberazione fanno (de summis saepe rebus consilia ineunt). T. Andare, Venire, Sedere, a consiglio, al consiglio. Docum. fior. 1502. Intervenire in detto consiglio. = Tesorett. Br. 17. 160. (Man.) E quando se' in conseglio, Sempre ti tieni al meglio. T. Cic. Vos qui adestis in consilio. Segn. St. 2. In consiglio (si trattò, si deliberò). Cic. Riferire al… – Detto in… – Presiedere al… – In pien consiglio. T. Sala del…. Bemb. Stor. 2. 17. (Man.) Nel primo gran consiglio che seguì appresso, fatto M. A. Grimano capitan generale, ordinò. T. Plin. In due consigli siamo stati vincitori; in due, vinti. T. Istituire un Consiglio. Lo stesso magistrato. – Il consiglio durò a tarda notte. – Scioglierlo, e per sempre, e una delle adunanze. = Bocc. Filoc. 2. 309. (Gh.) Poi che 'l re fu partito dal consiglio, che tenuto avea del fallo che dicea aver fatto Biancofiore. G. V. 7. 14. 3. 12. Nel plur. vale non solamente Più consigli o adunanze tenute, ma le deliberazioni stesse in quanto al dovere e al diritto di coloro che ad esse intervengono. Bocc. Filoc. 7. 304. (C) Il gran palagio ove i romani consigli si facevano. [Camp.] Avv. Cicil. II. Ove il re tutti i consigli faceva. T. Nardi. Consultazioni ne' consigli pubblici. Guicc. St. Entrano nel nostro Senato e nei nostri Consigli. Più espressam. del diritto. [Camp.] Com. Ces. Perchè 'l popol minuto quasi in loco di servi si tiene; e niente per sè potendo, a niuno consiglio è ricevuto (nulli adhibetur consilio). T. Ammesso ai consigli della Repubblica. Cic. Fatto partecipe del pubblico consiglio. 13. Specie varie di consigli. T. Maggior Consiglio, quel di Venezia, al quale si radunavano i nobili tutti a dare il suffragio. = Bemb. Stor. 1. 7. (C) Essendo stato dalla Repubblica onorato del Maggior Consiglio e della cittadinanza di lei. T. Consiglio de' Dieci. Giorn. Arch. stor. 1. 4. Consiglio generale di parte guelfa. Nella St. fior. Consiglio de' Richiesti, nella senese di Richiesta ([Tav.] Sozzin. Rivol. Sien. Arch. St. 2. 357.), rammenta i Pregadi della Rep. di Venezia. T. Grande e Piccolo Consiglio di Genova. † Consiglio naturale ([Tav.] Sozzin. Rivol. Sien. Arch. Stor. 2. 379.) direbbesi ora Ordinario, contrap a Straordinario; e l'ordinario e lo straordinario concerne sì la natura e facoltà del Consiglio, e si il quando e il come tenerlo. T. Consiglio di Stato. – De' ministri. – Presidente del consiglio. T. Consiglio privato, proprio, del Re. T. Della provincia; Consiglio del Comune. – Segretario del… T. Di prefettura. Liv. Del giudice. – Giudici in camera di Consiglio. – Consiglio superiore. T. Consiglio di guerra. Liv. Militare. 14. Altre specie di consigli. T. Consiglio dell'arte de' mercatanti. – Consiglio della banca. Di qualsia società regolarmente costituita. T. Consiglio di famiglia, pe' minori o per gli interdetti. T. Accademico. – Consigli scoiastici. 15. † Per estens. Borgh. Orig. Fir. 149. (C) Quel consiglio ove intervenne S. Felice nostro Vescovo, che fu innanzi a questo tempo. T. Car. En. 10. Degli altri Dei chiamò il consiglio. 16. Quasi fig. S. Girol. Grad. c. 21. p. 29. (Gh.) Ben avventurato è quegli che non andrà al consiglio de' felloni. (Salm. 1. In consilio impiorum.) T. Avere, Tenere consiglio co' savii, cogli stolti, Dar peso alla loro opinione, Trattare in comune con essi. 17. Gli stessi consiglieri. T. Ar. Fur. 20. 47. La regina Orontea fece raccorre Il suo consiglio. Varch. St. Fir. IX. Deliberatosi, ancorchè dissuaso da tutti i principi e dal suo consiglio proprio,… di venire in Italia. † A Siena, Scrivere il consiglio ([Tav.] Sozzin. Rivol. Sien. Arch. Stor. 2. 382.) valeva Scrivere e annunziare quali pers. lo comporrebbero. 18. D'una sola pers.; come dicesi Conforto e sim. T. Ov. Fu esortatore e consiglio della battaglia. = M. V. 10. 9. (C) M. Malatesta, che era divenuto il più segreto consiglio che avesse il Legato. E 7. 58. Per suo consiglio gli avea dato Sgariglino. Stor. Pist. 75. G. V. 10. 50. 1. Lasciava per suo capitano e in suo luogotenente un Filippo…, e per suo consiglio, un Giovanni… Dant. Purg. 13. Mi volsi al mio consiglio saggio (a Virg.). T. Batt. Montap. 8. 0 madre pietosissima (Maria), o consiglio e ajuto degli afflitti. Ov. Egeria fu sposa e consiglio di Numa. III. 19. Essendo il consiglio un esercizio della ragione e della volontà, e non potendo l'uomo esercitarle verso altrui, se non le esercita verso se stesso; il consiglio, che concerne il deliberare, viene a significare la stessa umana libertà. [Camp.] Bibb. Eccles. 15. Iddio, dal cominciamento fece l'uomo, e lasciollo nelle mani del suo consiglio (in manu consilii sui, del suo libero arbitrio). T. Liv. Dove consiglio non è, non è colpa. 20. † E siccome la coscienza, ch'è prima condizione del libero arbitrio, entra anche nel sentimento delle impressioni corporee; nel seg. Ritornare nel suo consiglio è Rinvenire in sè. [M.F.] † Morg. Magg. 16. 101. E tramortito par che giù cascasse… Orlando ritornò nel suo consiglio. 21. Ma, per ritornare alle cose mor., ne' seg. Consiglio accenna alla libera elezione. T. Plaut. Senatum convocabo in corde consiliarium. (Qui Cuore è insieme la mente, la volontà.) [Cors.] Dant. Inf. 24. Le braccia aperse dopo alcun consiglio Eletto seco, riguardando prima Ben la ruina; e diedemi di piglio. Car. Rett. Arist. 1. 9. Questo fa parer la cosa grande, e mostra che non sia stata fatta a caso, ma per suo proprio consiglio. T. Far di proprio consiglio vale anche Di proprio moto, senza ch'altri ci sospinga e neppure persuada. Or. Forse di questi difetti me ne leverà via qualcuno l'età lunga, un amico schietto, il mio proprio consiglio. 22. Il seg., dove ha senso di pensamento che prepara la deliberazione, è passaggio agli usi dove Consiglio diventa aff a Intenzione, sempre però volto più o meno direttamente a operare. [Camp.] Dant. Inf. 23. Pur mo' vemeno i tuo' pensier' tra' miei Con simile atto e con simile faccia, Sì che d'entrambi un sol consilio fèi. T. E 3. 22. E quel consiglio per migliore approbo (approvo) Che l'ha per nulla (questa bassa terra). = Albert. 2. 10. (C) Lo consiglio è intenzione ovvero proponimento dell'uomo… sopra alcuno fatto fare ovvero lasciare. [Cors.] D. 2. 6. Molti han giustizia in cor, ma tardi scocca, Per non venir, senza consiglio (all'arco). † Aver consiglio per Avere intenzione. Pallav. Stor. Conc. 2. 324. (Man.) [Cors.] Prov. Salom. 20. Siccome l'acqua profonda così è il consiglio in cuore dell'uomo; ma il savio uomo tutto il trarrà fuori. T. Virg. Consilium vultu tegit. [Camp.] Dant. Par. 19. Cotal si fece… La benedetta immagine, che l'ali Movea sospinta da tanti consigli (concordi voleri di que' Beati, che formavano il segno dell'aquita). T. Vang. Non aveva consentito al consiglio e agli atti loro. [Camp.] Bibb. Mac. I. 2. E pensava contro Alessandro malvagi consigli; e mandòe ambasciatori a Demetrio (cogitabat in Alexandrum consilia mala). Com. Ces. E questa (epistola) in lettere greche scritta mise, acciocchè, essendo presa, li nostri consigli dalli nimici intesi non fussero (consilia). Qui può valere e Intenzione e Partito segretamente preso. † Quindi più espressam. per Intento. Aver suo consiglio, Conseguire quello a che s'intendeva. Sig. Viag. Sin. 40. (Man.) 23. Consigli i partiti stessi presi tra sè e con altri, dopo giudizio più o meno ponderatamente deliberato. T. Prov. Tosc. 144. La notte è madre dei consigli (Fr. La nuit porte conseil). Ai Greci ἐυφρὸνη, La notte. E 275. De' secondi consigli (partiti presi troppo tardi) son piene le case; e de' primi ve n'è carestia (de' presi in tempo). = Bocc. Nov. 17. 10. (C) Stringendo la necessità di consiglio,… stimolò tanto quelle che vive erano, che su le fece levare. T. Ter. Con che consiglio ci andiamo? Ar. Fur. 27. 1. Molti consigli delle donne sono, Meglio improvviso, che a pensarvi usciti. Liv. Soverchia celerità di consiglio. = Albert. 2. 18. (C) A tostano consiglio seguita pentire. T. Prov. Tosc. 275. Consiglio veloce pentimento tardo. E 319. Consiglio in vino non ha mai buon fine. Cic. Cosa operata con animo virile, con puerile consiglio. Mach. Stor. Se e' si lodano i cattivi consigli per il fine buono, non si fa altro che dare animo agli uomini di errare: il che torna in danno delle repubbliche. T. Consigli di sangue, e sim. Deliberazioni crudeli. 24. Accoppiamenti di verbi a Consiglio, in senso di Partito. Senec. Pist. 27. (Gh.) Tu dèi deliberare tutto il tuo consiglio con l'amico tuo (Omnia cum amico tuo delibera). [Camp.] Bibb. Salm. 82. E sopra il tuo popolo hanno fatto malvagio consiglio, e pessimo contro a' tuoi Santi (malignaverunt consilium). Solil. S. Aug. 15. Questo è il dragone antiquo, el quale fe' consiglio di furarti la gloria tua. = Bocc. Nov. 79. 43. (C) Non sappiendo chealtro consiglio pigliarsi, se ne tornò a casa sua. Petr. Son. 136. E poi ch'i' aggio Di scoprirle il mio mal preso consiglio, Tanto le ho a dir che cominciar non oso. Bocc. Nov. 25. 11. Prese nuovo consiglio. Hor. Sumet nova consilia. Amet. 66. Già incominciai a lodarmi del preso consiglio. [Camp.] Avv. Cicil. II. 20. Conviensi a voi dirizzare il core in franco ardimento, e sperto e sano consiglio prendere, senza alcuna sospeccione. Col Per, non com. Ar. Fur. 24. 112. (C) Si piglia finalmente per consiglio Che i due guerrier', deposto ogni veneno, Facciano insieme tregua. G. V. 8. 42. 1. T. In quello del Tass. Amint. Prendi consiglio, Pazzerella che sei, vale Fa' senno, nel senso che poi vedremo più chiaro. T. Hor. Tardo e ingrato a me passa il tempo che mi ritarda la speranza e il consiglio di valentemente operare quello che giova del pari a' poveri e a' ricchi, e che, negletto, nuoce del pari a' giovani e a' vecchi. Virg. Haud mora consiliis. = Guicc. Stor. 1. 36. (Man.) Proponendogli innanzi agli occhi… l'infamia, la quale per tutto il mondo dalla leggera mutazione di così onorato consiglio gli perverrebbe. T. Virg. Consilium vertisse Latini. – Salm. Confermi Iddio ogni consiglio tuo. [Camp.] Bibb. Salm. 32. Il Signore disfae i consigli delle genti, e riprova i pensieri de' popoli e i consigli de' principi (dissipat consilia). Comp. Ant. Test. T. Salmo: Confondere, Dissipare i consigli. [Camp.] Bibb. Esdr. 1. 3. Isconciassero il consiglio loro (destruerent). 25. Prendere consiglio, in ant. avendo lo speciale signif. di Prendere provvedimento, cioè spediente a quel che par bene, e riparo contro quel che par male; e l'it. Provvedere facendosi di solito corrispondere al lat. Consulere; di qui si rende probabile l'origine data a Consilium da Consulo; e appare che l'istinto della nazione abbia qui, come altrove, nell'estendere l'uso del vocabolo, ritenuto il valore etimologico con quella logica fedeltà che è nelle comuni tradizioni ammiranda. † Bocc. g. 3. n. 6. (C) Prese consiglio a' suoi piaceri. T. Ces. Consilium capere sibi, Provvedere a se stesso. † In senso sim. [Camp.] Com. Ces. VII. Gli Edui cominciarono a gridare Litanie (preghiere), pregando che consiglio alli fatti suoi volesse apprendere (ut sibi consulat). † Cass. Collaz. 17. cap. 15. Se avesse anzi voluto dire la verità, o dare consiglio alla salute de' cittadini. Questo arcaismo spiega il modo di Cic. T. Mei consilii est, Vestrum consilium est; Spetta a me, Tocca a voi. provvedere. † In senso sim. Porre e Mettere consiglio a… e contro… [Camp.] Avv. Cicil. E loro priega che a ciò pongano consiglio. = Ar. Fur. 31. 64. (C) Che, per opra di medico o d'incanto, Si ponga a quel furor qualche consiglio. [Camp.] G. Vilt. Mettano consiglio e riparo a simili casi. Guid. G. 23. E 15. 105. Alcun consiglio mettiate al mio male. [M.F.] Senec. Pist. 29. 64. Io non sono ancora disperato del nostro amico…, perocchè si potrà correggere ancora; se, senza tardare, si mette consiglio in lui e se gli porge la mane (mano). [Camp.] Guid. G. 15. 88. E 69. Voglio provvedere se io vi potessi nullo (alcuno) consiglio mettere. Somm. 48. Non dêono soffrire alcuna malvagità intorno a loro,… e s'elli non vi mettono consiglio, ciò è ben segno che non siano prodi uomini. † Ass. [Tav.] G. V. l. 7. c. 4. Buoso da Duera mise consiglio per modo che l'oste di Manfredi non contastò (contrastò) il passo. 26. In senso sim., e, in parte, più vivo, Consiglio per Riparo, o Rimedio, ass. T. Prov. Tosc. 270 Contro Dio non è consiglio. [Camp.] Guid. G. XV. 72. Vedrò, che gli Iddii fanno tutto per me, quando troverò alcuno consiglio della cosa che più desidero. [M.F.] Dittam. 3. 10. 47. Un bagno v'ha che passa ogni consiglio Contra il mal della pietra, però ch'esso La rompe e trita come gran di miglio. T. Prov. Tosc. 280. Il caso non riceve consiglio (la cosa inopinata mal si ripara). 27. Quindi Consiglio vale il Pregio, parte naturale e parte abituale, della mente e dell'animo, l'esercizio del senno. T. Persona di buon consiglio vale che sa e ben consigliarsi seco stessa, e consigliare altri, e ad altri coll'opera provvedere. In questo senso è invocata la Vergine del Buon Consiglio. Sansov. Cono. Polit. Le forze de' principi, se non sono governate con ragione e con buon consiglio, non solamente riescono deboli e vane, ma il più delle volte sono dannose a chi le possiede. = D. Gio. Cell. Lett. 7. (Man.) Dio riduca a miglior consiglio chi cagione è di tanto male. T. Sansov. Conc. Polit. È ufficio d'uomini prudenti e di gran consiglio riparare per quanto possono, che i virtuosi e buoni non siano oppressi dagli invidiosi. Nep. Uomo di gran consiglio. T. Cic. Come mai dire che per caso avvengono cose le quali veggonsi fatte con tanto consiglio? 28. Anco senza epiteti ha questo o sim. senso. Petr. Canz. 6. 2. (C) L'anima a cui vien manco Consiglio ove il martir l'adduce in forse. E son. 53. T. Ar. Fur. 31. 81. Tutto confuso e privo di consiglio, Si facea porre indosso la corazza. Tass. Ger. 7. Errò senza consiglio e senza guida. Prov. Tosc. 21. Amor non ha sapienza, e l'ira non ha consiglio. Quintil. Il misfatto non ha consiglio. Prov. Tosc. 249. Il danno toglie il consiglio, o il cervello. Ivi: Chi perde la roba, perde il consiglio. Mach. Stor. Quanto col consiglio e con la prudenza valeste. Or. Forza priva di consiglio rovina per la sua propria mole. Veron. Gamb. E col consiglio e con la man possente Fate libera me, voi salvi e queti. Ar. Fur. 10. 77. Di consiglio e d'ardire in guerra mastro. Nep. Pieno di… – Uomo di consiglio dice ben più che Uomo da consigli. = Tes. Br. 8. 49. (C) Consiglio è una scienza lungamente pensata sopra a fare alcuna cosa. 29. In senso rel. [Cors.] Serm. S. Ag. 14. Ma, perocchè per lo bene nasce l'invidia, dona Iddio lo spirito del consiglio, il quale per amore del prossimo uccide l'invidia. = Fr. Jac. Tod. 2. 31. 39. (Man.) Il dono del conseglio. 30. Se Consiglio ha senso di Provvedimento, non è improprio che accenni alla Provvidenza divina. T. Cic. C'è uomini che la ragione con buon consiglio data dagli Dei immortali in frode e malizia convertono. [Val.] Ant. Pucc. Centil. 1. 63. In Roma cadde uno scudo dal cielo Vermiglio tutto, per divin consiglio. D. 3. 20. T. (Consilium Domini manet.) E 13. (Non credano gli uomini al vedere un uomo che pecca e un che fa bene) Vederli dentro al consiglio divino (giudicare l'un, salvo, l'altro dannato), Che quel può surgere e quel può cadere. In senso sim. Entrare nel consiglio divino, che è più proprio che nei consigli divini. [Camp.] Dant. Purg. 23. Dall'eterno consiglio Cade virtù nell'acqua e nella pianta (il cui aspetto mortifica nel Purg. i golosi, e li fa macilenti). E 6. O è preparazion che nell'abisso Del tuo consiglio fai, per alcun bene. In tutto, dall'accorger nostro scisso? E Par. 7. Ficca mo' l'occhio per entro l'abisso Dell'eterno consiglio. = E Purg. 1. (C) O è mutato in ciel nuovo consiglio, Che, dannati, venite alle mie grotte? T. Angelo del gran consiglio, nella bibbia, il Verbo della Provvidenza redentrice. F. Belc. Laud. a Maria. Arca del gran consiglio. Quasi pers. [Camp.] Dant. Par. 33. Vergine madre, figlia del tuo Figlio, Umile ed atta più che creatura, Termine fisso d'eterno consiglio. (Ante secula creata sum.) [F.T-s.] Tass. Sett. giorn. 1. [Camp.] Conv. 4. Da quel consiglio che per tutti provvede, cioè Iddio. E Par. 21. Al consiglio che il mondo governa. |
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847 |
Consiglio - s. m., in franc. Conseil. Adunanza di uffiziali esperimentati, che consigliano intorno alle cose dell'esercito o della guerra. Nella milizia moderna v'hanno più Consigli secondo le varie occorrenze, e da queste prendono speciali denominazioni. Quel consiglio di uffiziali d'uno stesso corpo, il quale regola e distribuisce il danaro di esso corpo a vantaggio e conto dei soldati, chiamasi Consiglio amministrativo o di amministrazione (in franc. Conseil d'administration); quello che vien convocato in una piazza assediata per assistere al governatore, e provvedere alla difesa, chiamasi Consiglio di difesa (Conseil de défense); quello il quale veglia nei corpi la stretta osservanza delle regole della disciplina militare e ne punisce i trasgressori, chiamasi Consiglio di disciplina (Conseil de discipline); quello che si raccoglie intorno al principe e presso i suoi ministri, o nel padiglione maestro del capitano supremo per consultare e deliberare intorno alle cose della guerra, chiamasi propriamente Consiglio di guerra (Conseil de guerre); chiamasi finalmente Consiglio militare (Conseil de guerre) anche quell'adunanza d'uffiziali, la quale giudica i delitti commessi da persone militari e le azioni contrarie alle leggi militari. Gras. [immagine] |
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