Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): «Che ti prende?» domandò Aurora, il tono pieno di livore. Era a terra, in ginocchio davanti alla porta dell'Urca de Lima, che si massaggiava un polso. Si alzò in piedi imbronciata. Sotto la giacca scamosciata indossava un vestito a fiori lungo fino ai piedi, la cui stoffa sottile si gonfiò per un istante al vento dell'Atlantico. Si accertò che non si fosse strappato, poi fece di nuovo per entrare al ristorante.
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): L'uomo si vide perduto: il terror della morte l'invase, e, con un senso per avventura più forte, il terrore di diventar preda de' monatti, d'esser portato, buttato al lazzeretto. E cercando la maniera d'evitare quest'orribile sorte, sentiva i suoi pensieri confondersi e oscurarsi, sentiva avvicinarsi il momento che non avrebbe più testa, se non quanto bastasse per darsi alla disperazione. Afferrò il campanello, e lo scosse con violenza. Comparve subito il Griso, il quale stava all'erta. Si fermò a una certa distanza dal letto; guardò attentamente il padrone, e s'accertò di quello che, la sera, aveva congetturato.
Al Polo Australe in velocipede di Emilio Salgari (1895): — Oh non sono i soli che hanno veduto scheletri così mostruosi. Il signor Halmas, che percorse il Perù nel 1515, vide delle ossa umane di una lunghezza eccessiva, ma che, secondo lui, dovevano rimontare ad epoche assai remote; Gentil vide quelle ossa nel 1715 e ne accertò l'esistenza; Acosta, che fu nel Messico nel 1588, trovò pure degli scheletri giganti ed i messicani presentarono a Cortez delle tibie e dei teschi enormi. |