Il ventre di Napoli di Matilde Serao (1884): La credevate cessata la superstizione? Come potevate crederlo? Non vi rammentate più nulla, dunque? Nel cholera del 1865 vi furono processioni di pubbliche preghiere; nel cholera del 1867, più tremendo, più straziante, che veniva dopo la guerra, da tutte le parrocchie uscirono le immagini della Vergine e quelle dei santi protettori, le processioni s'incontravano per le strade, si mescolavano: era tutto un mistero medioevale e meridionale. Come oggi Umberto di Savoia le ha incontrate, diciassette anni fa le ha incontrate il gran re Vittorio Emanuele.
Il Santo di Antonio Fogazzaro (1905): Invece di avviarsi alla sua cella si recò nel secondo chiostro a guardare il dorso del Colle Lungo, dove forse Benedetto stava in orazione. Alcune stelle brillavano sul roccioso dorso grigio macchiato di nero e il loro lume oscuro mostrava nel chiostro il piazzale, gli arboscelli sparsi, la torre possente dell'Abate Umberto, le arcate, le mura vecchie di nove secoli e, sulla ogiva del portale grande dove don Clemente stava contemplando, la doppia riga dei fraticelli di sasso che vi salgono in processione.
La biondina di Marco Praga (1893): Saprebbe dove trovarla: dalla zia, o dalla Bianca Caradelli. E si mostrerebbe stupito di non averla trovata in casa, così tardi, alle sei, all'ora del pranzo. Giacomo prevedeva tutto, e provvederebbe a tutto. Ma che il suo disegno si effettuasse! Il cavalluccio sfiancato trotterellava verso via Principe Umberto. |