Verbo | |
Vaneggiare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è vaneggiato. Il gerundio è vaneggiando. Il participio presente è vaneggiante. Vedi: coniugazione del verbo vaneggiare. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola vaneggiare è formata da dieci lettere, cinque vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: gg. Divisione in sillabe: va-neg-già-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): E ora basta questo tristo vaneggiare che pur troppo addensa l'angoscia invece di alleviarla. Ma io so già che non potrò chiudere gli occhi sebbene mi dolgano. Egli, certo, non dorme. Quando io sono venuta su, egli, invitato, stava per prendere il posto del marchese al tavolo del giuoco, di fronte a mio marito. Giocano ancora? Forse egli pensa e soffre, giocando. Quali saranno i suoi pensieri? Quale sarà la sua sofferenza? Arabella di Emilio De Marchi (1888): La Colomba dormiva pesantemente sdraiata sul tappetino. Arabella, riconosciuta la voce del malato, si alzò, pose la lucernetta sul cassettone e si mosse a dargli da bere. Ferruccio s'era un poco levato sul cuscino per togliersi il sacchetto del ghiaccio, che gli scivolava dietro il collo. Vedendo venire verso di lui la signora Arabella, socchiuse gli occhi e dondolò un poco la testa, come chi si accorge di vaneggiare sempre e mostra di compiangere sé stesso. Marianna Sirca di Grazia Deledda (1915): Egli accennò di sì, ma volse un po' annoiato la guancia sul cuscino; ed ella vide come una rosa apparire sulla tela, sotto l'angolo della bocca di lui; era sangue. Si sollevò spaurita. Egli però non le lasciava la mano; pareva volesse portarsela via, nel suo cammino. Ricominciò a vaneggiare. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per vaneggiare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: maneggiare, vaneggiate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: vangare, vanga, vani, vana, vagire, vagì, vagare, vaga, vere, aggi, agire, agre, negare, nega, negre, nere, gare. |
Parole contenute in "vaneggiare" |
are, già, van, vane, giare, vaneggi, vaneggia. Contenute all'inverso: era. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "vaneggiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: vaneggiai/ire, vaneggiamenti/mentire, vaneggiamento/mentore, vaneggiamo/more, vaneggiata/tare. |
Usando "vaneggiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: savane * = saggiare; * areno = vaneggino; * remo = vaneggiamo; * areata = vaneggiata; * areate = vaneggiate; * areati = vaneggiati; * areato = vaneggiato; trova * = troneggiare; * rendo = vaneggiando; * resse = vaneggiasse; * ressi = vaneggiassi; * reste = vaneggiaste; * resti = vaneggiasti; rimava * = rimaneggiare; * ressero = vaneggiassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "vaneggiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: vani/inneggiare, vaneggiata/atre, vaneggiato/otre. |
Usando "vaneggiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erano = vaneggino; * ermo = vaneggiamo; * erta = vaneggiata; * erte = vaneggiate; * erti = vaneggiati; * erto = vaneggiato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "vaneggiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: vaneggia/area, vaneggiata/areata, vaneggiate/areate, vaneggiati/areati, vaneggiato/areato, vaneggino/areno, vaneggiai/rei, vaneggiamo/remo, vaneggiando/rendo, vaneggiasse/resse, vaneggiassero/ressero, vaneggiassi/ressi, vaneggiaste/reste, vaneggiasti/resti, vaneggiate/rete, vaneggiati/reti. |
Usando "vaneggiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: troneggiare * = trova; saggiare * = savane; * more = vaneggiamo; * mentire = vaneggiamenti; * mentore = vaneggiamento. |
Sciarade e composizione |
"vaneggiare" è formata da: vaneggi+are. |
Sciarade incatenate |
La parola "vaneggiare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: vaneggi+giare, vaneggia+are, vaneggia+giare. |
Intarsi e sciarade alterne |
"vaneggiare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: vagire/nega, vagì/negare. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Non ne hanno le cose vane, Tale è il comportamento del vandalo, La fanno di sé i vanesi, Il cavallo vanesio d'una famosa rivista di Rascel, La popolare Vanessa dello spettacolo. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Delirare, Vaneggiare, Farneticare - Nel delirio si vaneggia e si farnetica; si delira, cioè si va fuor di sè, per la febbre, o per accesso di convulsioni da stato morboso prodotto o da accesso di passione violenta, e si perde il sentimento del presente; allora si vaneggia, cioè si parla a sproposito, vanamente, senza costrutto: se l'accesso è forte, si agita, si scontorce e nel parlare eziandio si farnetica. Astrattamente hanno tutti e tre senso affinissimo, ma delirare lo direi più volontieri del pensiero, vaneggiare delle parole, farneticare de' fatti. [immagine] |
Vanare, Vaneggiare - Vanare, poco o nulla usato, vale avere la mente vuota d'idee, la testa vacua; vaneggiare è andare colla mente dietro a idee vane, a fantasmi; e ciò succede nel sonno o nel delirio morboso. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Vaneggiare - V. n. ass. Vagellare, Farneticare. Lat. barb. Vanio e Vanizo. [G.M.] Vaneggia un malato, a cui il male ha presa la testa. Vaneggia chi da dolore è tratto fuori di sè. Vaneggia chi è del tutto spossato di forze. Morg. 27. 63. Sappi che più nïente lume veggio, Sì ch'io non so dove mi meni il brando, Se non che presso alla morte vaneggio; Tanto sangue ho versato e vo versando.
2. Vagare col pensiero, Fantasticare. [Camp.] D. 2. 18. Nuovo pensier dentro da me si mise, Dal qual più altri nacquero, e diversi: E tanto d'uno in altro vaneggiai, Che gli occhi per vaghezza ricopersi, E il pensamento in sogno trasmutai. [Cappon.] Vaneggia anche l'assennato; l'ubriaco e il pazzo delirano. 3. Dire o Far cose vane; e anche Perdersi dietro alle vanità. Lib. Amor. G. Torn. 43. (C) Se la lor soavità fa vaneggiar noi, che siamo di tanto ingegno;… la tua giovanezza non savia come potrà contrastare? Petr. Son. 1. part. I. E del mio vaneggiar vergogna è 'l frutto. (Qui a modo di Sost.) T. E Son. «Padre del ciel» Dopo le notti vaneggiando spese. = E Son. 186. part. I. (C) E con duro pensier teco vaneggio. Dant. Parad.10. Io fui degli anni della santa greggia Che Domenico mena per cammino, U' ben s'impingua se non si vaneggia. But. ivi: Se non si vaneggia; cioè, se l'uomo non si dà alle cose vane del mondo. Varch. Ercol. 58. Quelli che dicono cose vane, o da fanciulli, hanno i lor verbi proprii, vaneggiare, o, come disse Dante, vanare e pargoleggiare. [G.M.] Tass. Ger. 14. 17. E benchè or lunge il giovine delira, E vaneggia nell'ozio e nell'amore, Non dubitar però che in pochi giorni Opportuno al grand'uopo ei non ritorni. Segner. Mann. Febbr. 8. Par che sia lecito di pensar solamente a sfogare il genio, a cicalare, a crapolare, a saltare in maniera pazza, a vaneggiar negli amori, a usar delle audacie. [F.T-s] Guar. Past. 1. 1. Parli tu daddovero, o pur vaneggi? 4. In signif. att. Car. En. 2. 962. (M.) E col fiato e col sangue Di lei placherò l'ombre, e farò sazie Le ceneri de' miei. Ciò vaneggiando Infurïavo. E 7. 671. Non però ne temo Quel che tu ne vaneggi. Lasc. Gelos. prol. donn. (Man.) Me folle, ohimè che dico, che vaneggio? Tass. Amint. 1. 2. Ahi Aminta, ahi Aminta! Che parli, o che vaneggi? 5. † Similmente att., per Render vano. Boez. 11. (M.) Degli uomini ragguardanti vaneggiava la vista (il lat. dice: Respicientum hominum frustrabatur intuitus). 6. † Esser vano, vuoto. Dant. Inf. 18. (C) Nel dritto mezzo del campo maligno Vaneggia un pozzo. E appresso: Quando noi fummo là, dov'ei vaneggia Di sotto, per dar passo agli sferzati, Lo Duca disse… 7. † T. Nel seg. vale Muoversi, Volare per il vano. Ma è affettato. Tass. Ger. 13. 56. Nelle spelonche sue Zefiro tace, E tutto è fermo il vaneggiar dell'aure. (Qui a modo di Sost.) 8. † Riuscir inefficace, Andare a vuoto, Non sortire l'intento. Ar. Fur. 18. 183. (M.) Quivi de' corpi l'orrida mistura, Che piena avea la gran campagna intorno, Potea far vaneggiar la fedel cura De' due compagni insino al far del giorno, Se non traea fuor d'una nube oscura, A' preghi di Medor, la luna il corno. † N. pass., per Vanagloriarsi, Vantarsi. Pass. 287. (Man.) L'altra lettera ha vanitantium, cioè degli uomini che si vaneggiano; quasi dica: Vanità sono le cose, di che gli uomini vanamente si gloriano. 9. (Vet.) [Cont.] Andarvaneando col capo; Muoverlo sconciamente. Gris. Cav. 31. Quando quella (la camarra) poi se gli toglieva, accorgendosi (il cavallo) della libertà, maggiormente vaneggiava con la testa; talchè appresso sarebbe stato bisogno, pur con quegli aiuti e castighi che v'ho detto e vi dirò, aiutarlo e castigarlo. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: vaneggiamento, vaneggiammo, vaneggiamo, vaneggiando, vaneggiano, vaneggiante, vaneggianti « vaneggiare » vaneggiarono, vaneggiasse, vaneggiassero, vaneggiassi, vaneggiassimo, vaneggiaste, vaneggiasti |
Parole di dieci lettere: vaneggerei, vaneggiamo, vaneggiano « vaneggiare » vaneggiata, vaneggiate, vaneggiati |
Lista Verbi: vampirizzare, vandalizzare « vaneggiare » vanificare, vantare |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): toscaneggiare, ruffianeggiare, italianeggiare, svillaneggiare, maneggiare, rimaneggiare, sataneggiare « vaneggiare (eraiggenav) » sceneggiare, bambineggiare, latineggiare, bizantineggiare, canneggiare, danneggiare, panneggiare |
Indice parole che: iniziano con V, con VA, parole che iniziano con VAN, finiscono con E |
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