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Informazioni utili online sulla parola italiana «miracolo», il significato, curiosità, forma del verbo «miracolare», associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Miracolo

Forma verbale

Miracolo è una forma del verbo miracolare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di miracolare.

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere miracolo (economico, eucaristico, religioso, falso, inaspettato, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
santo (15%), milano (13%), economico (8%), divino (4%), religione (4%), gesù (4%), evento (3%), fede (3%), prodigio (3%), impossibile (2%), religioso (2%), magia (2%), apparizione (2%), grazia (2%), chiesa (2%), madonna (2%), vangelo (2%), avvenuto (2%), ricevuto (2%). Vedi anche: Parole associate a miracolo.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola miracolo è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: mi-rà-co-lo. È un quadrisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba).
Parole con la stessa grafia, ma accentate: miracolò.

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con miracolo e canzoni con miracolo per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Avrei proprio bisogno di un miracolo per riuscire a finire tutto entro domani!
  • Non lo avevo mai chiesto così fortemente, ma lei aveva bisogno di un miracolo per vivere... Non è arrivato!
  • Sarebbe un miracolo vedere i nostri ministri sorridere e, con fiducia reciproca, collaborare per il bene dell’Italia.
Citazioni da opere letterarie
Piccolo mondo antico di Antonio Fogazzaro (1896): «Aspetti» disse l'aggiunto.» Guardiamo anche qui dentro.» E voltosi a sinistra spinse quel tale uscio. Luisa, ch'era rimasta l'ultima del seguito, giunto il momento supremo, si fece avanti. Il cuore che durante l'indecisione dell'aggiunto le aveva martellato a furia, si chetò come per miracolo. Ora ella era fredda, intrepida e pronta.

I pescatori di trepang di Emilio Salgari (1896): La scialuppa, vero giocattolo perduto su quel vasto golfo che potrebbe chiamarsi un vero mare, poiché per estensione supera i più vasti, subiva delle spaventevoli oscillazioni. Ora veniva scagliata furiosamente sulla cima delle immense ondate, sulle quali si librava per un miracolo d'equilibrio fra i nembi di spuma, ora veniva trascinata ne' profondi avvallamenti, veri baratri entro i quali pareva che ad ogni istante dovesse scomparire ed ora si rovesciava impetuosamente sul babordo o sul tribordo, tuffando i margini nel seno di quei giganteschi marosi.

Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Aveva un bell'aiutarsi colle ragioni positive del buon senso e con quelle ineluttabili della necessità; ma da quel dì che Flora era stata perduta, la vita s'era smontata come una chitarra dalle corde rotte. Egli aveva creduto in principio che il sacrificio potesse avere in fondo qualche dolcezza e che un amore potesse trasformarsi in un altro come si muta il vino, mutandolo di botte: ma il miracolo della trasformazione tardava troppo a compiersi e c'era a temere che il suo vecchio vin buono s'alterasse in un corrosivo e velenoso aceto.
Titoli di Film
  • Miracolo a Milano (Regia di Vittorio De Sica; Anno 1951)
  • Il miracolo della 34ª strada (Regia di George Seaton; Anno 1947)
Canzoni
  • Come per miracolo (Cantata da: Alan Sorrenti; Anno 1988)
  • Vivi per un miracolo (Cantata da: Gemelli DiVersi; Anno 2009)
  • Sei un miracolo (Cantata da: Daniele Groff; Anno 2004)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per miracolo
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: miracola, miracoli.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: miro, miao, malo, molo, irco.
Parole con "miracolo"
Iniziano con "miracolo": miracolosa, miracolose, miracolosi, miracoloso, miracolosità, miracolosamente.
Parole contenute in "miracolo"
col, ira, colo, mira. Contenute all'inverso: ari, oca, cari, loca.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "miracolo" si può ottenere dalle seguenti coppie: mio/oracolo, miravi/vicolo.
Usando "miracolo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * colono = mirano; * colore = mirare; rimira * = ricolo; * colossi = mirassi.
Cerniere
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "miracolo" si può ottenere dalle seguenti coppie: rimira/colori.
Usando "miracolo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rimira = colori; colori * = rimira.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "miracolo" si può ottenere dalle seguenti coppie: mirano/colono, mirare/colore, mirassi/colossi.
Usando "miracolo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * vicolo = miravi; ricolo * = rimira; * aio = miracolai; * ateo = miracolate; * avio = miracolavi; * astio = miracolasti.
Sciarade e composizione
"miracolo" è formata da: mira+colo.
Intarsi e sciarade alterne
"miracolo" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: malo/irco.
Intrecciando le lettere di "miracolo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * arno = miracolarono.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Prodigio, Miracolo, Portento - Il Prodigio è un effetto maraviglioso che fa grande impressione sui sensi, e che esce dal corso ordinario delle cose. - Miracolo è un fatto, un avvenimento maraviglioso che è fuori dell'ordine di natura. - Il Portento, che molti confondono con Prodigio, annunzia da lontano cosa straordinaria: questo si potrebbe dire che è la causa, e che il Prodigio è l'effetto. [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Prodigio, Portento, Miracolo, Mostro - Il prodigio è atto o fatto che pare contraddicente alle leggi, conosciute, della natura; il portento pare ne esageri la possibilità, il limite solito; il miracolo è vera contraddizione alle medesime, operata per virtù di chi già queste leggi diede alla natura stessa; per virtù dunque di Dio, o divina. Miracoli faceva Cristo risuscitando i morti; prodigio pare al volgo il ricorrimento de' più sublimi fenomeni celesti, predetti anni ed anni prima dagli astronomi, e non è invero che portento di attenzione e di pazienza ne' loro calcoli scientifici. I Latini avevano anche monstrum a significare portento o prodigio; noi, mostro di sapienza, di virtù ecc., lo diciamo sempre con un granello d'ironia o di celia. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Miracolo - S. m. Aff. al lat. aureo Miraculum. Opera del poter divino fuor delle leggi conosciute della natura. (Fanf.) [Camp.] D. Mon. II. Miracolo è quello che, oltre all'ordine naturale comune instituito, è fatto divinamente. E Fr. Giord. Trat. Miracolo non è altro che fare opera sopra natura. Magal. Lett. Ateis. v. 2. p. 253. lin. ult. (Gh.) Il miracolo non è quel che si vede, ma quel che fa essere in un modo e in un tempo fuori del consueto quel che si vede. = G. V. 4. 14. 5. (C) Onde Iddio mostrò per lui mirabile miracolo. Bocc. Nov. 6. g. 10. M'è sì strano, e sì nuovo, che voi per amore amiate, che quasi un miracolo mi pare. Petr. Son. 27. part. II. Oh miracol gentile! oh felice alma!

T. Vang. Giovanni non fece miracolo nessuno. – Operare miracoli. – Fiori di miracoli. – Cospicuo per miracoli. – Risplende di miracoli. – Chiaro per virtù e per miracoli. Legg. S. Dom. Li miracoli delle virtudi, delle quali risplendette, come la divina potenzia li concedèo, over mentre che visse in questo mondo, over dopo la morte.

T. Fare miracoli. Vang. Signa facere. [Laz.] Vita S. Mar. Madd. c. 3. Gesù Cristo fece quel bello miracolo dell'acqua vino, onde molto se ne meravigliò la gente. E appresso: G. C. predicava e faceva miracoli ogni dì in Jerusalem.

[Laz.] † Fare miracolo di qualcuno. per Operare in qualcuno un prodigio, Convertirlo dalla via del vizio a quella della virtù. Vit. S. Mar. Madd. c. 6. (I discepoli di G. C.) La raccomandassono a questo Maestro, che ne facesse miracolo. T. Può intendersi: Far di lei stessa un soggetto di maraviglia, convertendola al bene.

T. Nel senso bibl. di Virtù Opere di potenza sopranatura, come dicesi La virtù di Dio, Le virtù de' Cieli, Miracoli di virtù, Maraviglia d'opere soprannaturali.

2. Per estens. T. C. Pop. Tosc. A miracol scrivete se son vivo. Gozz. G. Lett. È un miracolo se… Anco di cosa molto difficile, che sarà maraviglia se riesce. Sarà un miracolo se… Sarebbe un miracolo… [C.C.] Dan. Bart. Nel meglio dell'attraversar il canale si levò una fortuna sì rotta che miracolo fu che il Saverio ne campasse.

T. Di cosa insperata, incredibile. Salvo come per miracolo. – Vincere per miracolo. – Mostravasi, raccontavasi per miracolo come una gran maraviglia.

T. Men. com. coll'A. Bocc. Nov. 3. g. 10. Simil cosa, a miracolo per certo pareva a tutti aver udito. (Per cosa maravigliosa.)

3. T. Per ell. senza il verbo. C. Pop. Tosc. Miracolo di Dio, che non affonda. – Miracolo se… A questo modo, sovente fam., di cose da poco, quasi cel. o iron.

4. Per Cosa grande, maravigliosa. Cron. Morell. 309. (M.) Ed in fine essi iscrivevano miracoli tanti, e tali, che i Paladini di Carlo Magno furono fanciulli, a rispetto di questi. Dant. Par. 18. (C) Veggendo quel miracolo più adorno (Beatrice ornata di più chiara bellezza). Petr. Son. 41. part. II. L'alto, e nuovo miracol, che a' dì nostri Apparve al mondo (cioè Laura).

Cas. Lett. Gualt. 206. (M.) Gli uomini di quell'esercito, come altri, che l'hanno conosciuto alla Mirandola e altrove, me ne dicono miracoli così del cuore, come dell'esser paziente delle fatiche.

5 T. Pers. o Cosa che desti maraviglia per pregi, o anco per difetti. Miracoli dell'arte, le opere maravigliose create da lei, e gli effetti loro sulle anime umane.

T. Uomo che è un miracolo di virtù, d'ingegno, di memoria, di sapere, di bellezza, d'arte, di bruttezza, di stupidità.

Varch. Ercol. 374. (M.) Credetele, che quello in quella età sì giovanissima è un mostro, un miracolo di natura. Pallav. Stil. 24. Intesero ciò perfettamente i due miracoli della poesia, Omero e Virgilio.

6. T. Maraviglia naturale, ma che, a ben guardare, tiene del soprannaturale, e a quello c'innalza. Il mondo è tutto miracoli.

7. [Camp.] Cosa straordinaria arrecante sbigottimento. Bib. Is. 21. La Babilonia, mia amanza, è posta a me in miracolo (in miraculum), e gl'interpreti: idest, in terrorem. [Val.] Lanc. Eneid. 4. 233. Miracoloso miracolo e spaventevole. [Laz.] Tac. Dav. Stor. 3. 25. Avvennesi qui nel padre e lo atterrò di fedita; mentre l'uno spoglia, l'altro dà i tratti, si riconoscono… e per tutto l'esercito fu sparso il miracolo, con bestemmiare e maledire sì crudel guerra.

† Bemb. Stor. 7. 102. (C) Tutta la città s'impaurì; e gran parte del Senato, che ridotto si era, spaventato dal miracolo (dallo strepito, tuono, e terremoto per la polvere accesa in un magazzino); scese a stormo nella piazza.

[Camp.] † Per Mostro. Art. am. II. E credesi che con quelle mani con le quali elli (Ercole) strinse i miracoli (monstra) della stancata matrigna (i Giganti) filasse lana alla rocca.

8. † Miracolo dicesi anche Quella immagine che si pone in qualche Chiesa per grazia ricevuta, Voto. Vas. Op. Vit. 2. 47. (Man.) Da questo si venne a far immagini di più perfezione… dove concorrono persone a porre voti, e, come si dice, miracoli, per avere alcuna grazia ricevuto. T. Di quadro votivo o altro che rammenta un miracolo, si dice: C'è dipinto il miracolo, C'è alla parete il miracolo. La madonna del miracolo. Una chiesa in Venezia: I miracoli. Ora non c'è altri miracoli che in Parlamento; di quelli che dall'Arte d'amare il Campi aggiunge opportunissimamente.

[L.B.] Anche fuori di chiesa, seguendo caso che la fede popolare attribuisse a special grazia soprannaturale, dipingevasi ivi stesso, e dicevano: C'è il miracolo (il fatto dipinto).

9. Fare miracoli, fig. Far cosa fuor della nostra aspettazione, Superare l'aspettazione altrui. Davanz. Cultiv. 183. ediz. Crus. (Gh.) Il mandorlo, se vuoi ch'e' faccia miracoli in su 'l divelto, fa' un buco largo co 'l palo,…

10. T. Di chi fa cose straordinarie per esageraz. o per celia, diciamo che fa miracoli.

T. Gozzi G. Lett. Benchè questo amabilissimo Podestà faccia miracoli. – Ha fatto miracoli.

T. Chi si scusa del non potere quel ch'altri attende o pretende da lui: Io non posso fare miracoli.

[Fanf.] Non c'è miracoli. Si dice di cosa o persona che non passa il mediocre. La Celidora, IV. 38. Voglio udire il parer de' miei scolari, Che sebbene per or non c'è miracoli… Nulladimen se non avranno ostacoli, Qui gl'Ippocrati un dì non saran rari.

11. T. Far miracoli. Affettare o maraviglia o stupore o sdegno scandalezzato di cosa che non meritava. A chi fa le maraviglie o per semplicità o per secondo fine di cose che non le merita: Tu mi fai de' miracoli.

Contrassegni affettati d'ammirazione. Buon. Fier. 2. 4. 15. (C) Al ciel ne vanno le misericordie E i miracol del volgo.

12. T. Fam. e quasi per celia di cosa che paja o fingasi credere singolare. Che miracolo! O ass. Miracolo!

13. T. Fam. di cel. profana, preso da quel ch suol dirsi de' santi. Vita, morte e miracoli; ogni cosa che concerne la pers. della quale si parla. Io ne so vita, morte e miracoli. Ci raccontò vita, morte e miracoli.

14. Scaricar miracoli. vale Dire d'aver veduto, udito, o fatto cose non vere, nè verisimili. Buon. Fier. 1. 2. 7. (M.) E screditando questa Delle passate fiere dir carote, E scaricar miracoli.

15. [Val.] Effetto salutare delle medicine. Cocch. Op. 1. 295. Follemente credulo ai miracoli delle droghe.

16. Susino del miracolo, chiamasi Una specie di susino; e Susina del miracolo dicesi il frutto dell'albero stesso. (M.) Dav. Colt. c. 48. (C) L'altra turba de' (susini) perniconi, romani, diacciuoli, del miracolo,… non se ne cura, e fanno per tutto.

17. [Laz.] Virtù di miracoli. Efficacia di opere prodigiose. Coll. SS. PP. 3. 7. Abbandonato Domenedio (gl'Israeliti) che gli avea tratti con tanta virtù di miracoli, feciono riverenza (adorarono) agl'idoli, che aveano spezzati in Egitto.

18. [Sel.] Miracolo chimico. Si diede tal nome nei tempi passati alla reazione, che si fa tra l'acido solforico concentrato ed il cloruro di calcio in densa soluzione, poichè nell'unire i due liquidi, si forma un tutto solido, che è solfato di calce o gesso prodottosi tra le due sostanze mescolate.

[T.] Il senso gen. di Miraculum, Cosa che desta, che deve destar maraviglia, maraviglia d'ammirazione lieta, o di stupore con più o meno sgomento, il Cristianesimo lo ristrinse in apparenza, ma per ampliarlo in altezza, e significa con esso cosa degna d'essere ammirata, contemplandola come speciale opera di Dio sopra le opere sue ordinarie, nelle quali tutte Dio alla fede si mostra. Questo i Pagani imperfettamente, ma non senza un principio di fede religiosa, denotarono nelle voci prodigium, portentum, monstrum; che erano secondo l'orig. segni parti e quasi tesi dall'alto per condiscendere all'uomo, Avvertimenti che mostravano il vero per riscuotere l'attenzione di lui, e però Doni della Provvidenza divina. Quindi è che queste voci applicavansi e a fatti e a cose e a persone, come facciamo noi di Miracolo. In senso gen. D. Rim., di Beatr., Cosa venuta Di cielo in terra a miracol mostrare. Petr. Son. 109. part. I. con meno altezza, Qual miracolo è quel quando tra l'erba, Quasi un fior, siede! ovver quand'ella preme Col suo candido seno (della veste) un verde cespo! E Son. 75. part. II., con latinismo a noi strano, a Laura morta: Oh delle donne altero e raro mostro, Or nel volto di Lui che tutto vedi, Vedi il mio amore…

II. Senso rel. ordin. T. Dial. S. Greg. 2. 8. Che per li meriti del Santo fosse fatto questo miracolo. O per l'intercessione. Questo è modo più pr. dire che Il Santo fa egli miracolo. Dio lo fa per suo mezzo; il Santo lo fa per la potenza e misericordia di Dio, lo fa per l'uomo, in benefizio dell'uomo.

T. Sepolcro illustrato da molti miracoli. – Gloria di miracoli. [Pol.] Nov. Ant. 69. Per evidente miracolo.

III. T. Avere una cosa per miracolo, vale e Tenerla e Crederla per miracolosa nel senso not., e riguardarla come una grazia che tiene del miracoloso, o, più in gen., come una gran maraviglia. [Pol.] Vill. G. 1. 40 Per miracolo. E 1. 61. Bocc. Nov. 9. g. 10. Quasi per miracolo il riguardarono.

T. Avere una cosa per miracolo, vale anco Conseguirla, Possederla, non per mezzi naturali e ordinarii, ma per soprannaturali o almeno non comuni, che destano maggiore attenzione, e meritano maggior gratitudine. Tutto quel che l'uomo ha, massime se per grazia gratuita, lo ha per miracolo. La conservazione, essendo una continua creazione, è un continuo miracolo. – Dittam. 2. 11. Maggior quello Terrei, ch'un ricco entrasse nel gran regno, Che per la cruna d'un ago cammello.

T. Il miracolo degli avvenimenti. Lel. Tolom. Siamo vissuti di miracoli.

T. In questo senso. Miracolo di natura.

T. Miracoli dell'arte, della scienza, dell'industria. Bellin. Disc. 1. 233. Questi nostri strumenti di cui si parla, convien che siano un complesso di più miracoli.

IV. T. E l'uomo e l'opera dell'uomo è Un miracolo di pontefice, dicevano dal 46 al 48 non pochi, anco increduli, di Pio IX.

V. T. Per estens. più o men seria, più o men fam. Fuggì per miracolo. – Per miracolo gli vien detto o fatto qualcosa di buono. Al vedere pers. che si lascia di rado vedere o che fa cosa insolita, esclamasi: Che miracolo! E ass. Miracolo!

T. Da chi non s'aspettava anco un bene mediocre, chi vi era inesercitato o pareva inetto, Fa miracoli.

T. Quando facesse miracoli non gli crederebbero; di chi troppo disistimano o ne diffidano. – S'aspettano da me miracoli, e anche questa è una maniera di prepotenza e di malignità, per poi disprezzare più arrogantemente e più crudelmente lacerare.
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