Frasi e testi di esempio |
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Citazioni da opere letterarie |
Anime oneste di Grazia Deledda (1905): — Oh, verranno, verranno! — esclamò zia Mattoi con cieca fede. — Verranno anche da gli altri villaggi, perché qui sarà tutto a metà prezzo, e si farà tanto presto, mentre laggiù le macine tirate dagli asinelli impiegano giornate intere per macinare venticinque litri di grano. Ogni volta che vado là mi domandano tutti: ma il molino non arriva ancora?
Le rondini di Montecassino di Helena Janeczek (2010): Anzi: è proprio la verità di cui cerca di farsi veicolo a essere fatta in questo modo, e rischia invece di essere alterata se prima non appartiene completamente a chi la trasmette. Se fra tutte le violazioni che ha subito chi è riuscito a salvarsi dalle macine dei totalitarismi, la peggiore è la perdita della propria innocenza, è possibile esercitare un diritto di interrogare in nome della verità che non si presti a diventare violenza a sua volta? Non farmi domande, non ti dirò bugie.
Il Marchese di Roccaverdina di Luigi Capuana (1901): Là i vigneti nereggiavano in grandi scacchi, col fitto fogliame, e gli ulivi arrampicati per l'erta, macchinosi, protendevano i rami in basso, quasi volessero toccare il terreno. Ma quelle vigne ch'egli sapeva cariche di piccoli grappoli che tra qualche mese si sarebbero ingrossati e anneriti o ambrati sotto il benefico calore del sole; ma quegli uliveti che, avuta una felicissima fioritura, erano già onusti di frutti inverdicanti lietamente per la maturazione, non gli producevano, quel giorno, nessuna impressione di gioia; quasi vigne ed uliveti non avessero poi dovuto dar lavoro alle macine, agli strettoi, ai pigiatoi, e riempire i coppi e le botti. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per macine |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: macina, macini, macino, manine, marine, micine. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bacini, bacino. |
Scarti |
Togliendo tutte le lettere in posizione dispari si ha: aie. Altri scarti con resto non consecutivo: maie, mine, acne. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: mancine. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: genica. |
Parole con "macine" |
Iniziano con "macine": macinerà, macinerò, macinella, macinelle, macinelli, macinello, macinerai, macinerei, macinetta, macinette, macineremo, macinerete, macineranno, macinerebbe, macineremmo, macinereste, macineresti, macinerebbero. |
Finiscono con "macine": comacine. |
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Parole contenute in "macine" |
cin, cine. |
Incastri |
Inserendo al suo interno nati si ha MACInatiNE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "macine" si può ottenere dalle seguenti coppie: madera/deraciné, magli/glicine, mami/micine, mania/niacine, mano/nocine, macero/eroine, macilenti/lentine. |
Usando "macine" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: farmaci * = farne; * cinerea = marea; * cineree = maree; fuma * = fucine; * cineriti = mariti; mima * = micine; noma * = nocine; bruma * = brucine; calma * = calcine; forma * = forcine; gluma * = glucine; * nesti = macisti; norma * = norcine; trama * = tracine. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "macine" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * enicuro = mauro; miriam * = miricine. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "macine" si può ottenere dalle seguenti coppie: doma/cinedo, minima/cinemini, sema/cinese, sima/cinesi, stomaci/nesto. |
Usando "macine" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cinedo * = doma; cinese * = sema; cinesi * = sima; * stomaci = nesto; * doma = cinedo; * sema = cinese; * sima = cinesi; cinemini * = minima; nesto * = stomaci; * siam = acinesia; * minima = cinemini. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "macine" si può ottenere dalle seguenti coppie: marea/cinerea, maree/cineree, mariti/cineriti, macisti/nesti. |
Usando "macine" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fucine * = fuma; * micine = mami; * nocine = mano; micine * = mima; nocine * = noma; brucine * = bruma; calcine * = calma; forcine * = forma; glucine * = gluma; * glicine = magli; norcine * = norma; * eroine = macero; macinavo * = navone; macinerò * = nerone; farne * = farmaci; * aie = macinai; * aree = macinare; * atee = macinate; * navone = macinavo; * nerone = macinerò; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
"macine" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: mi/acne. |
Intrecciando le lettere di "macine" (*) con un'altra parola si può ottenere: * sol = mascoline; * chat = macchiante; * chat = macchinate; * nati = manciatine. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Macine da mulino - Alcuni attribuiscono l'invenzione della macina a Miletao, figlio di Maleges, primo re di Lacedemone - Secondo Plinio e Virgilio, Cerere fu quella che insegnò a macinare il grano nell'Attica ed in Sicilia. Presso gli Egiziani, gli Ebrei ed i Romani, le macine erano tante piccole, ch'essi per farle girare non si servivano di cavalli, d'acqua nè di vento, ma impiegavano a sì faticoso esercizio gli schiavi ed i prigionieri di guerra: Sansone fece un tal uffizio presso i Filistei.
Sul primo non si pensò a acciaccare il grano per adoprarlo, e non si fece che separarlo dalla sua pellicola, o dalla sua invoglia, conforme si fa per mangiare una mandorla ec: A tale effetto si faceva arrostire, secondo praticano i selvaggi anche oggidì. Dipoi si acciaccò, e si fece una specie di tritello simile a quello che noi formiamo con l'avena. Pestando di più i grani ne' mortaj, si ridussero in una sorta di polvere, che venne chiamata Farna, dalla voce Far, nome di una qualità di grano che maggiormente adopravasi, e che si preparava in quella guisa. In appresso furono perfezionati i modi di convertire i grani in farina. Sembra da uno squarcio d'Omero che vi sia stato il costume di schiacciare il grano con degli spianatoj sopra pietre tagliate a mo' di tavola, invece che nei mortai col mezzo dei pestelli: lo che verosimilmente condusse a triturare fra due macine delle quali si fa girare la superiore sulla inferiore. Propriamente parlando, non si è saputo ridurre il grano a farina se non quando si è conosciuta la maniera di macinarlo con quelle macine. Nei primi tempi la superiore era di legno, ma aveva attorno come teste di chiodi di ferro. In seguito s'ebbero ambedue di pietra. Allora avevano solamente un piede e mezzo francese di diametro; però in breve si trovò modo di muoverle altrimenti che a forza di braccia e con minor fatica. Ciò diede adito ad aumentare il diametro, e farle girare mediante i cavalli ed i somari.
In occasione delle due macine scoperte presso Abbeville, il dotto Mongez dell'Istituto fece conoscere in una memoria nel 1806 la natura delle pietre che impiegarono gli antichi e che impiegano i moderni per far le macine da grano. Ne resulta che erano quasi sempre basaltiche porose. Quelle di Abbeville essendo in termine francese poudingues, gli sembra che vengano dai Galli o dai Franchi, perchè in Francia si adoprano ancora in alcuni dipartimenti delle poudingues simili per macinare il grano. Le migliori macine francesi sono quelle di La Fertè Sous-Jouarre. [immagine] |
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