Forma verbale |
Macero è una forma del verbo macerare (prima persona singolare dell'indicativo presente). Vedi anche: Coniugazione di macerare. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti |
Informazioni di base |
La parola macero è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. È una parola bifronte senza capo né coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (reca). Divisione in sillabe: mà-ce-ro. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: macerò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con macero per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Una volontaria di Ada Negri (1917): Finestre spalancate sull'infinito, nel viso oblungo e macero della donna che non era vecchia ma non pareva essere stata mai giovine splendevano, di purissimo splendore, gli occhi azzurri. Le antiche sante, le antiche martiri vissute e morte nella gioia e nello spasimo della loro fede, certamente avevano avuti quegli occhi. Essi non vedevano l'umanità, ma quel che avrebbe dovuto essere l'umanità. Erano sereni e terribili, millenari ed innocenti. Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Ora questo mio nocciolo interno deve dar vita a tutto, deve animare e tramutare quel che mi circonda, deve aiutarmi a tollerarlo. In quest'ultima e decisiva guerra non posso avere alleati. Se la morte sopravviene e non mi si ferma dinanzi vuol dire ch'io sono un cencio da sbattersi e disfarsi nel macero sterminato dell'inutilità. Tre croci di Federigo Tozzi (1920): — Non capisco come si possono buttare via i denari per comprare la carta stampata! Io sto qui dentro, sacrificato tutto il giorno; non vedo mai di che colore è il cielo; m'è venuto a noia perfino a toccarli, i libri! Bella cosa sarebbe mandarli tutti al macero! |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per macero |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: bacerò, lacero, macera, maceri, tacerò. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: bacerà, lacera, lacere, laceri, tacere, tacerà. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: acero, macro. Altri scarti con resto non consecutivo: marò, mero, acro, aero. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: marcerò. |
Parole con "macero" |
Iniziano con "macero": macerone, maceroni. |
Parole contenute in "macero" |
ace, ero, cero, acero. Contenute all'inverso: ore, reca. |
Incastri |
Inserendo al suo interno chi si ha MACchiERO (macchierò). |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "macero" si può ottenere dalle seguenti coppie: magia/giacerò, mala/lacero, macedone/donerò. |
Usando "macero" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ceromi = mami; * ceroni = mani; * ceroso = maso; * cerotti = matti; * cerotto = matto; cima * = cicero; lama * = lacero; * eroina = macina; * eroine = macine; bruma * = brucerò; calma * = calcerò; * rolla = macella; * rolli = macelli; * rollo = macello; * cerottino = mattino; * cerottone = mattone; * cerottoni = mattoni; torma * = torcerò; infima * = inficerò; * rollai = macellai; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "macero" si può ottenere dalle seguenti coppie: mani/incero, marocca/accorcerò, macella/alleerò, macis/siero. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "macero" si può ottenere dalle seguenti coppie: mima/ceromi, sema/cerose, sima/cerosi, soma/ceroso. |
Usando "macero" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ceromi * = mima; cerose * = sema; cerosi * = sima; ceroso * = soma; * mima = ceromi; * sema = cerose; * sima = cerosi; * soma = ceroso; * sim = acerosi. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "macero" si può ottenere dalle seguenti coppie: mami/ceromi, mani/ceroni, maso/ceroso, mattaccio/cerottaccio, matti/cerotti, mattino/cerottino, matto/cerotto, mattone/cerottone, mattoni/cerottoni, macina/eroina, macine/eroine, macella/rolla, macellai/rollai, macellammo/rollammo, macellando/rollando, macellano/rollano, macellante/rollante, macellare/rollare, macellarono/rollarono, macellasse/rollasse, macellassero/rollassero... |
Usando "macero" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cicero * = cima; brucerò * = bruma; calcerò * = calma; torcerò * = torma; inficerò * = infima; * aio = macerai; * ateo = macerate; * avio = maceravi; * astio = macerasti; macerazione * = razionerò. |
Intarsi e sciarade alterne |
"macero" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: me/acro. |
Intrecciando le lettere di "macero" (*) con un'altra parola si può ottenere: * rh = marcherò; copi * = compiacerò; * arno = macerarono; * atre = maceratore; * atri = maceratori. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Macerato, Macero, Magro, Dimagrato, Macilento, Estenuato, Smunto, Strutto, Allampanato, Scarno, Scarnito, Secco, Assecchito, Segaligno, Adusto, Affilato, Sparuto; Macerare, Mortificare; Macerazione - Mortificare è principio di macerazione; quando una cosa, come canapa, lino, o anco carne da mangiare per fare certe pietanze, si mette a macerare, o in macero, resta tosto più o meno mortificata, secondo la forza dell'agente cui si sottopone, e la forza resistente della sua fibra. Macerato dice l'effetto finale della macerazione; macero lo stato della cosa che si macera, che ancora sta in molle o macerandosi: può il lino dopo alcuni giorni che fu messo a macerare, essere macero digià e non ancora totalmente macerato. Mortificare e macerare la carne ha il senso ascetico che dicemmo nell'articolo precedente. Mortificare poi, è dare mortificazioni, cioè sgridate, rabbuffi o altro di consimile per cui si venga a raumiliare altrui a ragione o a torto. Macero poi è l'uomo inzuppato d'acqua per pioggia o altro: maceri per conseguenza i panni che ha indosso: macerato è più del corpo, per malattia, o forte affezione di cuore che reagisce sul fisico. Magro chi non ha di molta carne sull'ossa, ma che sta bene: v'hanno de' magri, e molti, che sono meglio valenti che non gli adiposi e grassi. Dimagrato, chi prima era più grasso; scarno, chi non ha muscoli ben rilevati, chi manca di carne un po' troppo; dice più di magro: il magro non disdice nemmeno all'occhio; lo scarno sì. Secco, chi non ha che la pelle, le ossa e i nervi: poi è opposto a fresco, parlando d'alberi o di frutta o d'altro simile; ma anco in questo senso è evidente che chi è secco non ha freschezza di carni. Assecchito, chi è diventato secco: macilento, chi è così disfatto e svigorito della persona che mal può reggersi e stare in piedi; per lo più a cagione di malattia cronica e lenta consunzione. Smunto vale privo d'ogni umore vitale: estenuato, privo d'ogni forza e vigore: strutto, quasi liquefatto e distrutto: il caldo strugge, la fatica estenua, gli eccessi smungono. Segaligno dicesi d'uomo asciutto, di temperamento sanguigno: chi è segaligno può esser forte e pien di salute; talvolta patisce per eccesso di sanguificazione o di sensibilità. Affilato chi è sottile della persona in generale, ma più chi ha la faccia assottigliata nel profilo, e appunto affilata come un conio. Adusto chi è secco, quasi abbruciato per fatiche diuturne al sole o al fuoco. Sparuto chi è magrolino e senza colore: l'adusto è troppo rosso; lo sparuto, troppo pallido. Allampanato, finalmente, dicesi di chi è così sottile e smilzo che quasi sia trasparente come lampana di vetro. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Macero - Part. pass. e Agg. Da MACERARE, sinc. di Macerato. Macer aureo lat. con altri usi. Ricett. Fior. 1. 233. (M.) Di poi cuoci nell'olio il secondo dì il cardamomo, prima macerato nell'acqua, e il terzo dì il zafferano macero nel vino.
[Cont.] Cr. P. Agr. II. 166. L'uliva, che fa olio, si dêe ragunare in monticello e nettarsi per ciascun dì in luogo tavolato, acciocchè quivi mezzanamente si maceri, e ciascun monte si divida in sei parti; e in sei volte, quando son macere, si mettano sotto la macina, la quale è d'aspra e dura pietra. Bart. C. Arch. Alb. 136. 3. Che ella (la calcina) sia bene spenta e macera ne darà segno se la marra non sarà offesa da alcuno sassolino o pietruzza. 2. Per Infranto, Pesto da percosse. Bocc. Nov. 73. 19. (C) Senza lasciarle in capo capello e osso addosso, che macero non fosse. Franc. Sacch. Nov. 86. La donna macera e tormentata dice al marito… 3. Per Affralito, Spossato. Vas. Op. Vit. 3. 131. (M.) Essendo egli macero dalle fatiche, ed abbattuto dalla vecchiezza, se ne tornò a Fiorenza. Car. Eneid. 1. 228. Qui stanchi tutti, e maceri, e del mare Ancor paurosi,… Sallust. Giug. 158. (Man.) Il quale… era macero d'infermità e però un poco fuor del senno. [Pol.] Poliz. Stanz. 1. 115. Di pianto e dolor macero Seggia in un freddo sasso appiè d'un acero. |
Macero - S. m. Lo stesso che Macerazione; e si usa comunemente co' verbi Stare, Mettere, Tenere, e sim., nell'acqua ciò che vuolsi macerare. Cr. 6. 77. 2. (C) Prendasi il frutto della mandragola trito in olio comune, e lungamente vi stia in macero. Quist. filosof. C. S. Infranto il cibo, e stando a macero, e masticando la seconda volta, la natura non è sì affaticata a patirlo. Dep. Decam. 73. E si dice, tenere in macero, come del lino, della canapa, e de' lupini, e di altre cose tali si usa tutto giorno. [Tor.] Targ. Ar. Vald. 1. 87. Il macero dei lini, e delle canape si fa in tutta Italia, e massime nelle basse, ed umide valli, e pianure, dove appunto i lini e le canape provano meglio che altrove.
2. Fig. [Camp.] Stare in macero, per Essere in condizione di corrompimento. Fr. Giord. Trat. Ma il nostro corpo sta ora in macero e in galluzza e in concio. 3. Macero, dicesi anche il Luogo dove si pone in macero la canapa e il lino. (Man.) [G.M.] Mandare al macero le bozze avanzate alla stamperia. 3. [Cont.] E quello in cui si macera la calce. Biring. Pirot. II. 6. Alla fornace della vaporazione con poco fuoco non cuoce, e non cocendo, nel macero non si mollifica, come fa la buona pietra. Bart. C. Arch. Alb. 59. 35. Di non essere stata in macero abbastanza te ne daranno indizio i sassolini, che nel mescolarla con la rena vi troverai. |
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Parole in ordine alfabetico: macererò, maceri, maceria, maceriamo, maceriate, macerie, macerino « macero » macerone, maceroni, mach, machera, machere, machete, machiavelleria |
Parole di sei lettere: macchi, macera, maceri « macero » macina, macine, macini |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): giacerò, soggiacerò, piacerò, compiacerò, spiacerò, lacerò, lacero « macero (orecam) » tacerò, sottacerò, caccerò, ricaccerò, procaccerò, scaccerò, affaccerò |
Indice parole che: iniziano con M, con MA, parole che iniziano con MAC, finiscono con O |
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