Aggettivo |
Lugubre è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: lugubre (femminile singolare); lugubri (maschile plurale); lugubri (femminile plurale). |
Parole Collegate |
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Utili Link |
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Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola lugubre è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: lù-gu-bre. È un trisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il Dio dei viventi di Grazia Deledda (1922): Cammina cammina arrivò in fondo al paese, arrivò davanti alla chiesetta rovinata e al grande prato dei fioralisi; la luna al suo ultimo quarto spuntava laggiù, lucida, dorata a nuovo; e i fiori e i cespugli già si specchiavano nella loro ombra. Il cuculo si lamentava, ma pareva lo facesse per finzione, per darsi a credere infelice e quindi intenerire chi lo ascoltava e farsi amare nonostante la sua lugubre fama. Demetrio Pianelli di Emilio De Marchi (1890): Più avrai mortificato in te le forze generose e feconde della vita, più avrai vissuto di te e più sentirai al volgere dell'età la ribellione di tutti i sensi a questa cupa condanna della solitudine e della morte. Non è soltanto un grido d'amore che ti risveglia, ma un desiderio, un bisogno di paternità, più grande ancora dell'amore, un bisogno e un desiderio che non si estinguono nelle onde della voluttà, ma insorgono in nome della natura, ti comandano di vivere, o almeno di non morire tutto in una volta e non fare di te stesso il tuo lugubre cataletto....». Notizie del mondo di Luigi Pirandello (1901): Mi parrà sempre d'udire nel silenzio della notte il tremendo rantolo della tua agonia. Che cosa orribile, Momino, rantolare a quel modo! Non mi pareva vero che lo potessi far tu! E ti sei tutto… ah Dio! il letto, la camicia… Tu sempre così pulito! E quell'arrangolio fischiante, che faceva venir la disperazione a chi ti stava vicino, di non poterti far nulla… E non dimenticherò mai, mai, la lugubre veglia della notte appresso, con tutte le finestre aperte sul fiume. Vegliare di notte un morto, con un fiume che si sente scorrere sotto; affacciarsi alla finestra e vedere andar piccola piccola l'ombra di qualche passante sul ponte illuminato… |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per lugubre |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: lugubri. |
Parole con "lugubre" |
Iniziano con "lugubre": lugubremente. |
Parole contenute in "lugubre" |
Contenute all'inverso: bug. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Flebile, Lamentevole, Lugubre, Lacrimevole, Luttuoso - Flebile si dice dlela voce e dei suoni che ispirano mestizia e quasi muovono al pianto. - Lamentevole è della voce umana in suono di lamentarsi; e alle volte si dice per aggiunto di cosa da farne lamento. - Lugubre è stato, condizione o simile, che è degna di farne lutto. - Luttuoso è significativo di sventura avvenuta, ed è molto più grave. - Lacrimevole si dice di qualunque sventura che muova a lacrimarne per la compassione. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Nebuloso, Nebbioso, Nuvoloso, Annuvolato, Rannuvolato; Oscuro, Tetro, Cupo, Fosco, Lugubre - Nebbioso il cielo, il tempo quando c'è la nebbia; nebbioso il clima ove suol essere la nebbia sovente. Nuvoloso è il cielo quando vi sono grossi nuvoli che qua e colà ne velano una parte considerabile: nebulose diconsi certe parti di cielo o costellazioni le quali, viste all'occhio nudo o col mezzo di semplici cannocchiali, non paiono altra cosa che macchie irregolari di una luce biancastra; osservate però col mezzo di possenti telescopii si scompongono in una infinità di stelle una dall'altra distinte: nebulose, secondo Herschel e Arago, sono eziandio certe stelle, che si vanno formando nel mezzo di quelle macchie ora dette, per la condensazione e concentrazione della materia fosforescente di cui quelle macchie sono composte; per conseguenza il loro nucleo, abbozzato più o meno, nuota come in un'atmosfera di quella luce o materia, sciolta ancora, ma che le va formando, dirò così, per la propria precipitazione. Nebuloso dicesi per celia di certo stile, preteso sublime per una mal intesa oscurità di pensieri, di parole, di tessitura. Nebulosi certi sistemi di pretesa filosofia che non sono che aberrazioni della mente umana. Annuvolato è il cielo quando è tutto coperto di nuvole; rannuvolato dicesi quando poco dopo il sereno tornano le nuvole a minacciar pioggia: rannuvolata la fronte dell'uomo ad ogni nuovo dispiacere o disgrazia. Oscuro, ciò che bene non s'intende o non si vede. Fosco ciò che in qualsiasi passare poca luce. Cupo ogni luogo cavo e profondo ove nessuna o poca luce possa penetrare. Tetro dice malinconico e triste. Fosco l'occhio che per qualche causa velato o adombrato, poco vede: cupo lo sguardo; tetra la prigione; oscuro un uomo, un luogo, un'opera poco conosciuta; oscuro un discorso, una frase, una teoria e simili. Cupo il carattere dell'uomo poco espansivo; tetro quello che sempre si pasce d'idee lugubri e sinistre. Lugubre, che fa piangere o che al pianto invita; luogo, aria, viso, suono lugubre: ciò che in un modo o nell'altro richiama l'idea della morte è di per sè lugubre. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Lugubre - Agg. com. Aff. al lat. aureo Lugubris. Aggiunto di cosa che denota dolore e malinconia, per morte di parenti o d'amici, od altro infortunio. Ar. Fur. 8. 67. (C) E trovar versi non tanto lugubri, Finchè il mio spirto stanco si rïabbia. Bocc. Introd. 28. Uditi li divini uficii in abito lugubre, quali a sì fatta stagione si richiedea,…
Ar. Fur. 46. 94. (C) E sempre par d'una medesma fede, O ne' felici tempi, o ne' lugubri. Così non com. [T.] Nella prosa più com. Lúgubre che Lugúbre. T. Il senso più pr., concerne il suono. Lugubre suono di campane. – Suoni lugubri di qualsiasi strumento. – Lugubri armonie. – Lugubre canto. Oraz. Intuona, o Melpomene, lugubri canti (nella morte di Quintilio). Qui e il suono e il senso. – Il lugubre metro della elegia. † Lucr. Marchett. Lugubri vagiti. II. [T.] Più estens. che di suoni. Pros. Fior. 5. 158. Questa pompa lugubre e quelle faci malinconiche…, pur troppo mi dicono in cuore che il Battista è morto. – Lugubre cerimonia. Rito. – Apparato. Mont. Il. 24. 900 Tutti, D'intollerando duolo il cuor compreso, Si versâr dalle porte, e fêrsi incontro Al lugubre convoglio. – Lugubre accompagnamento. III. Che porta lutto. T. Oraz. Lugubre augurio. Car. En. V. E 'l tristo augurio Del foco, che lugubre era e funesto, Lo tenea con lo stuol de' Teucri tutti Disanimato e mesto. T. Lugubre annunzio. La stessa pers. Lugubre messaggio. IV. T. Che spira lutto, o è tale da doverlo ispirare. Lugubre spettacolo. – Lugubri certe feste svogliate e morte. – Lugubre aspetto. De' segni. T. Red. Rim. in Bronz. Son. 173. Del castalïo allor… deposti i serti, Fronda lugubre alla mia chioma intesso. T. Lugubre panno; Lugubri veli. |
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