Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- In ogni aula di tribunale compare la scritta "La legge è uguale per tutti".
- C'è chi legge e chi invece preferisce stare sdraiato al sole.
- È necessario sempre attenersi alla legge, soprattutto nel lavoro.
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Citazioni da opere letterarie |
La ricca di Luigi Pirandello (1892): Giulia Montana amava il lusso e la ricchezza, compresa della signoria che l'uno e l'altra danno usati con arte e con gusto, amava la società delle persone del suo ceto, pur giudicandole, la maggior parte, sciocche e banali, e subendo come una legge le affabilità affettate, i vani orgogli mondani.
Fontamara di Ignazio Silone (1945): Noi cessammo di parlare. Era evidente che quel fringuellino era arrivato con l'avviso di una nuova tassa. Su questo non c'era da avere dubbi. Nessun dubbio ch'egli avesse fatto un viaggio inutile e che i suoi fogli avrebbero subìto la stessa fine di quelli di Innocenzo La Legge. Il punto da chiarire era un altro: su che cosa fosse ancora possibile mettere una nuova tassa. Ognuno di noi, per proprio conto, pensava a questo e con lo sguardo interrogava gli altri. Ma nessuno sapeva. Forse sul chiaro di luna?
Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia (1961): «Non lo avrei mai creduto: ma siamo d'accordo. Perché, mi pare, infame per voi siciliani e colui che commette l'infamia di rivelare fatti che, pur meritando la giusta punizione della legge, non dovrebbero mai essere rivelati... Siamo d'accordo: Pizzuco ha fatto infamità.. Vuol sentire?... Leggi» disse al brigadiere porgendogli i fogli che il maresciallo aveva portato. Accese una sigaretta e restò a guardare immobile, con gli occhi socchiusi, Diego Marchica che grondava di sudore e silenziosamente singultava di rabbia. |
Proverbi |
- Fatta la legge, trovato l'inganno.
- Necessità fa legge.
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Espressioni e Modi di Dire |
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Titoli di Film |
- Il braccio violento della legge (Regia di William Friedkin; Anno 1971)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per legge |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: legga, leggi, leggo, leghe, logge, regge. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: regga, reggi, reggo, segga, seggi, seggo. Con il cambio di doppia si ha: lecce, lesse, lette. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: elegge. |
Parole con "legge" |
Iniziano con "legge": leggera, leggerà, leggere, leggeri, leggero, leggerò, leggete, leggeva, leggevi, leggevo, leggemmo, leggenda, leggende, leggendo, leggente, leggerai, leggerci, leggerei, leggerla, leggerle, leggerli, leggerlo, leggermi, leggerne, leggersi, leggerti, leggervi, leggesse, leggessi, leggeste, ... |
Finiscono con "legge": elegge, pulegge, rilegge, rielegge, fuorilegge. |
Contengono "legge": aleggerà, aleggerò, eleggerà, eleggere, eleggerò, eleggete, eleggeva, eleggevi, eleggevo, aleggerai, aleggerei, alleggerì, dileggerà, dileggerò, eleggemmo, eleggendo, eleggente, eleggenti, eleggerai, eleggerei, eleggerla, eleggerle, eleggerli, eleggerlo, eleggesse, eleggessi, eleggeste, eleggesti, noleggerà, noleggerò, ... |
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Parole contenute in "legge" |
Contenute all'inverso: gel. |
Incastri |
Inserito nella parola ara dà AleggeRA (aleggerà); in aro dà AleggeRO (aleggerò); in ere dà EleggeRE; in era dà EleggeRA (eleggerà); in ero dà EleggeRO (eleggerò); in eva dà EleggeVA; in evi dà EleggeVI; in evo dà EleggeVO; in arai dà AleggeRAI; in dirà dà DIleggeRA (dileggerà); in dirò dà DIleggeRO (dileggerò); in ente dà EleggeNTE; in enti dà EleggeNTI; in esse dà EleggeSSE; in essi dà EleggeSSI; in riva dà RIleggeVA; in rivo dà RIleggeVO; in vera dà VEleggeRA (veleggerà); in vero dà VEleggeRO (veleggerò); in dirai dà DIleggeRAI; ... |
Inserendo al suo interno est si ha LEGGestE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "legge" si può ottenere dalle seguenti coppie: lesa/sagge. |
Usando "legge" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fole * = fogge; * geni = legni; relè * = regge; sale * = sagge; * genera = legnerà; * genero = legnerò; * generai = legnerai; * genetta = legnetta; protele * = protegge; trafile * = trafigge. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "legge" si può ottenere dalle seguenti coppie: legnerà/genera, legnerai/generai, legnerò/genero, legnetta/genetta, legni/geni. |
Usando "legge" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: fogge * = fole; * sagge = lesa; sagge * = sale; * eroe = leggero; trafigge * = trafile. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "legge" (*) con un'altra parola si può ottenere: cadrà * = caldeggerà; cadrò * = caldeggerò; cadrai * = caldeggerai; cadrei * = caldeggerei; paperi * = palpeggerei; cadremo * = caldeggeremo; cadrete * = caldeggerete; cadranno * = caldeggeranno; cadrebbe * = caldeggerebbe; cadremmo * = caldeggeremmo; cadreste * = caldeggereste; cadresti * = caldeggeresti; cadrebbero * = caldeggerebbero. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Decreto, Legge - Il Decreto, nel suo significato generico, regola qualche punto particolare, o qualche singolarità di esecuzione transitoria. - La Legge è generale e durevole. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Legge, Diritto - Ella è cosa curiosa che la legge stabilisca il diritto per quanto è inteso dai legislatori nelle diverse epoche, secondo la scienza e l'ingegno, l'esperienza di cui sono dotati; e che poi sulle leggi, sui decreti, statuti o canoni, decisioni e sentenze si studii il diritto: diritto delle genti, diritto civile, diritto canonico per ora; finchè venga un diritto politico o altri rami di diritto, quando vi sia una legislazione abbastanza compita sulle diverse materie da poterneli derivare. Ma il diritto così stabilito e studiato empiricamente, non poteva dirsi il vero diritto teorico, basato sui più sani principii della filosofia del diritto medesimo. Da Grozio però, da Montesquieu, da Filangieri, da Gioia, da Beccaria e da altri più moderni si piantarono i cardini di questa scienza, si seminarono que' principii salutari che andranno di mano in mano fruttificando. La legge però, comunque, determina il diritto; perchè meglio è sempre un lumicino per fioco che sia, che il buio perfetto; il diritto positivo riconosciuto leso o mal inteso dalla legge, serve di norma onde correggerla e renderla migliore, più equa, e a ricondurla nel vero. [immagine] |
Legge, Decreto, Canone, Statuto, Costituzione, Carta, Magna carta, Codice - La legge è quell’atto pubblico emanato da chi ha in mano il potere e l’autorità di farlo; per essa vengono determinati i limiti de’ diritti de’ cittadini rispettivamente alle persone e alle cose; determina il fas e il nefas: la legge prende diverse denominazioni dagli oggetti, o dalla serie di oggetti che concerne; onde la legge divina, naturale, civile, criminale. Ogni nuovo membro della società accetta tacitamente le leggi della società medesima dove s’assogetta o sceglie di vivere: la legge è il palladio della pubblica e privata sicurezza. Il decreto è ordinazione che emana direttamente dall’autorità sovrana, o competente della materia; sovente spiega, abroga, estende il senso della legge, secondo il caso; talvolta ordina o vieta cosa speciale. Statuto è legge particolare che regge municipii o private società; se il sovrano la sancisce, ha forza di legge in faccia ai tribunali. Lo statuto in certi paesi è la legge fondamentale dello Stato. Il Codice è il corpo, l’insieme delle leggi o disposizioni legislative riflettenti una parte del diritto: e così codice civile, criminale, di commercio e va dicendo. Canone è legge ecclesiastica per lo più. Costituzione è legge politica in cui si stabiliscono con ferme basi i diritti e i doveri reciproci del principe e del popolo. In Francia dicesi carta; in Inghilterra, carta o magna carta, dalla carta appunto in cui fu descritta, firmata e suggellata solennemente dalle parti contraenti. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Legge - La legge è ciò che dà forma alle istituzioni politiche e regola agli stabilimenti e agli interessi civili. - Le leggi di Mosè non sono le più antiche, poichè l'Egitto era civilizzato quando accolse nel suo seno i padri degli Ebrei; ma sono le sole la di cui antichità sia molto positiva, e che si sieno conservate senza alterazione (Vedi Gombetta, Gotica, Salica.) [immagine] |
Scuola di legge (Ecole de Droit) - La politica dei patrizj di Roma, i quali della giurisprudenza fecero una scienza misteriosa che per se riserbarono, diede la prima apertura allo studio delle leggi. Da quella uscirono quegli editti numerosi e giudiziosi dei pretori, che meritarono di essere riuniti in corpo di leggi, sotto il titolo di Editto perpetuo. Per seguito pure di questa applicazione, e mediante la coltura delle lettere e della filosofia, si formò la serie di celebri giureconsulti, che da Augusto in poi ebbero il privilegio di dare consultazioni e risposte, cui i giudici stessi pigliavano per base delle lor sentenze: ma essa cessò dopo Erennio Modestinus, che Gravina chiama l'ultimo sospiro della giurisprudenza. Si veggono giureconsulti che insegnavano legge, ma senza carattere pubblico: un rescritto, di Antonino il Pio, che regnava sul principio del secolo II., gli autorizzava, sotto la denominazione di juris studiosi, a farsi pagare i loro enorarj. Questo rescritto, riportato da Callistrate che visse dal secolo III. al IV., dimostra non esservi allora scuole pubbliche specialmente stabilite. La prima venne fondata a Beryte, città di Fenicia, e se ne ignora l'epoca; la seconda si aprì a Costantinopoli nel 425; la terza a Roma, e sole si sa ch'esisteva a tempo di Giustiniano. Quella di Costantinopoli si abolì quando l'impero d'Oriente cadde d'innanzi alla barbarie dei Mussulmani, che presero quella capitale nel 1425. Ma la scoperta fatta ad Amalfi delle Pandette di Giustiniano, ed il risorgimento della lettere col quale coincise, ravvivarono lo studio delle leggi. Esso passò dall'Italia nelle parti della Francia dove si praticava il diritto romano; ne fu la prima sede Tolosa. Le scuole di diritto erano annesse alle università sotto il titolo di Facoltà del diritto (Facultés de droit). [immagine] |
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