Forma verbale |
Stato è una forma verbale di: essere (participio passato), stare (participio passato). Vedi anche: Coniugazione di essere, Coniugazione di stare. |
Parole Collegate |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: staterello. |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
nazione (28%), italia (6%), chiesa (6%), civile (4%), governo (3%), libero (3%), paese (3%), regione (2%), italiano (2%), sovrano (2%), liquido (2%), mafia (2%), solido (2%), salute (2%), passato (2%), sociale (2%), democratico (2%). Vedi anche: Parole associate a stato. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Forme verbali di più verbi [Starai, Starò « * » Subissi, Svolto] |
Informazioni di base |
La parola stato è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: stà-to. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): Mi spiego perciò come per loro il peggior nemico fosse stato mio padre. Non si permetteva infatti solamente con me mio padre quel lusso di bontà di cui ho parlato più su. Si compiaceva anche d'agevolare, con munificenza che non si stancava, e ridendo di quel suo particolar sorriso, le stolide illusioni di certuni che, come Marco di Dio, venivano a piangere davanti a lui la loro infelicità di non aver tanto da ridurre a effetto i loro disegni, il loro sogno: la ricchezza! Il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa (1958): Una volta però il congedo era stato cattivo. Don Fabrizio aveva già fatto il secondo inchino a ritroso quando il Re lo richiamò: “Salina, starnine a sentere. Mi hanno detto che a Palermo hai cattive frequentazioni. Quel tuo nipote Falconeri... perché non gli rimetti la testa a posto?” “Maestà, ma Tancredi non si occupa che di donne e di carte.” Il Re perse la pazienza. “Salina, Salina, tu pazzii. Responsabile sei tu, il tutore. Digli ca si guardasse ‘o cuollo. Salutarne.” Il perduto amore di Umberto Fracchia (1921): Ancora una volta mi guardò, ma quel suo sguardo non mi disse nulla. Mi ero già distratto e già ripensavo che la sera era prossima, e che avrei riveduto Daria fra poco, e forse quel nuovo incontro sarebbe stato decisivo. Forse avrei potuto rimanere solo un istante con lei, forse baciarle la mano, certamente stringergliela fugacemente, nell'ombra discreta o sotto la tovaglia. |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Libri |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per stato |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: sfato, spato, staio, stano, staro, starò, staso, stata, state, stati, stavo. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: astato, strato. |
Parole con "stato" |
Iniziano con "stato": statore, statori, statolder, statolite, statoliti, statolito, statocisti, statolatra, statolatre, statolatri, statoscopi, statolatria, statolatrie, statoscopio, statocettore, statocettori, statolderati, statolderato, statoreattore, statoreattori, statorecettore, statorecettori. |
Finiscono con "stato": astato, bastato, costato, destato, gustato, listato, mestato, pestato, postato, restato, sostato, tastato, testato, tostato, vistato, aristato, constato, constatò, crestato, frustato, guastato, prestato, reostato, scostato, smistato, spostato, accostato, aerostato, appestato, appostato, ... |
Contengono "stato": pestatoi, gestatori, gustatore, gustatori, mestatore, mestatori, pestatoio, pestatore, pestatori, testatore, testatori, tostatore, tostatori, frustatore, frustatori, gestatoria, gestatorie, gestatorio, guastatore, guastatori, gustatoria, gustatorie, gustatorii, gustatorio, prestatore, prestatori, smistatore, smistatori, appestatore, appestatori, ... |
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Parole contenute in "stato" |
sta. |
Incastri |
Inserito nella parola mere dà MEstatoRE; in meri dà MEstatoRI; in pere dà PEstatoRE; in peri dà PEstatoRI; in teri dà TEstatoRI; in tori dà TOstatoRI; in guarì dà GUAstatoRI; in attere dà ATTEstatoRE; in atteri dà ATTEstatoRI; in impari dà IMPAstatoRI; in inferì dà INFEstatoRI; in conterie dà CONTEstatoRIE. |
Inserendo al suo interno bot si ha SbotTATO; con con si ha SconTATO; con cru si ha ScruTATO; con mal si ha SmalTATO; con pet si ha SpetTATO; con pie si ha SpieTATO; con pos si ha SposTATO; con app si ha STappATO; con rem si ha STremATO; con udì si ha STudiATO; con pian si ha SpianTATO; con piri si ha SpiriTATO; con bili si ha STAbiliTO; con anzi si ha STanziATO; con empi si ha STempiATO; con ring si ha STringATO; con unno si ha SunnoTATO; con usci si ha SusciTATO; con credi si ha ScrediTATO; con ziona si ha STAzionaTO; ... |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "stato" si può ottenere dalle seguenti coppie: staffili/affiliato, stalle/alleato, stalline/allineato, stand/andato, stappai/appaiato, star/arato, stare/areato, stazionari/azionariato, sterni/erniato, stole/oleato, stoppi/oppiato, strap/rapato, stadi/dito, stai/ito, staia/iato, stalinizza/linizzato, stami/mito, stamina/minato, stana/nato, stano/noto, staremo/remoto... |
Usando "stato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cesta * = ceto; cista * = cito; dista * = dito; festa * = feto; mista * = mito; pesta * = peto; posta * = poto; vesta * = veto; vista * = vito; consta * = conto; esista * = esito; * tomi = stami; * toni = stani; * tono = stano; * torà = stara; * tori = stari; * toro = staro; * torà = starà; * toro = starò; * tosa = stasa; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "stato" si può ottenere dalle seguenti coppie: stella/alleato, stelo/oleato, stilo/oliato, stipa/apiato, stirava/avariato, strap/parato, strappa/apparato, strida/adirato, strucca/accurato, strutto/otturato, stara/arto, stare/erto, stari/irto, staro/orto. |
Usando "stato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * otre = stare; * otri = stari; * otaria = stria; * otarie = strie; pants * = panato; * ottale = statale; * ottali = statali; * ottica = statica; * ottici = statici; * ottico = statico; * ottura = statura; * ottiche = statiche; * otticamente = staticamente. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "stato" si può ottenere dalle seguenti coppie: fusta/tofu, mista/tomi, monista/tomoni, pista/topi, posta/topo, rasta/torà, rosta/toro, sassista/tosassi, scosta/tosco, sosta/toso. |
Usando "stato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * fusta = tofu; * mista = tomi; * pista = topi; * posta = topo; * rosta = toro; * rasta = torà; * sosta = toso; tofu * = fusta; tomi * = mista; topi * = pista; topo * = posta; torà * = rasta; toro * = rosta; toso * = sosta; * scosta = tosco; tosco * = scosta; * monista = tomoni; tomoni * = monista; * sassista = tosassi; * statista = tostati; ... |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "stato" si può ottenere dalle seguenti coppie: stacca/tocca, staccabile/toccabile, staccabili/toccabili, staccai/toccai, staccammo/toccammo, staccando/toccando, staccandoci/toccandoci, staccandola/toccandola, staccandole/toccandole, staccandoli/toccandoli, staccandolo/toccandolo, staccandomi/toccandomi, staccandosi/toccandosi, staccandoti/toccandoti, staccandovi/toccandovi, staccano/toccano, staccante/toccante, staccanti/toccanti, staccarci/toccarci, staccare/toccare, staccarla/toccarla... |
Usando "stato" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: star * = arato; ceto * = cesta; cito * = cista; dito * = dista; feto * = festa; * dito = stadi; * andato = stand; * noto = stano; * areato = stare; * rito = stari; * sito = stasi; * voto = stavo; * oleato = stole; * rapato = strap; veto * = vesta; stand * = andato; conto * = consta; esito * = esista; * alleato = stalle; * uso = status; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "stato" (*) con un'altra parola si può ottenere: ei * = esitato; * ni = stantio; pod * = postdato; * ali = saltatoi; * ari = sartiato; rial * = risaltato; * rita = stratiota; * riti = stratioti; * rito = stratioto; * ulna = sultanato; cagne * = castagneto; carri * = castratori; conta * = constatato; ernia * = estraniato; inane * = istantaneo; riudì * = ristudiato; * rizzi = strizzatoi; trani * = transitato; dianzi * = distanziato; riuscì * = risuscitato; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Condizione, Stato, Qualità, Grado - La Condizione si riferisce alla nascita, alle ricchezze, a' titoli; e si differenzia con gli adiettivi di quantità: «Uomo di alta condizione o di bassa condizione.» - Stato si riferisce alla professione, e anche all'agiatezza: «In qualunque stato l'uomo si trovi, può essere utile alla patria». - La voce Qualità è indeterminata, e significa più l'accidente che la sostanza; dico, significa ciò che di più o meno pregevole trovasi in una persona, o in particolare o in generale. - «È uomo di ottime qualità. - Bisogna trattar ciascuno secondo la sua qualità.» Alcuni lo usano per Condizione o simili; quando dicono: Il tale è uomo di qualità; ma è più francese che altro; e chi ben lo consideri, è parlare mozzo; lo schietto italiano è: Persona qualificata. - La voce Grado si riferisce solo all'ufficio, o alla dignità. - «Uomo di alto grado.» [immagine] |
Stato, Essere, Condizione - Essere, modo di sostantivo, indica solo l'atto della esistenza. - «Essere non è vita; la vera vita sta nel ben essere.» - La voce Stato non solo indica l'esistenza, ma ha in sè l'elemento della durata e della consistenza; Condizione, l'essere così o così, buono o cattivo, di una data cosa o persona; ed è al tutto accidentale. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Andato, Stato - Con andato s'indica l'incamminamento verso un luogo; con Stato si viene a significare che non v'è giunto; ma essendo ambedue participii passati, ciò fa sì che che l'azione da loro espressa si suppone sempre compita: nel discorso famigliare si scambiano sovente. [immagine] |
Ceto, Ordine, Classe, Condizione, Stato, Grado, Qualità - Stato è il complesso delle condizioni dell'essere civile dell'uomo; lo stato, in parte si ha dai genitori, dalla famiglia; in parte, ed è la maggiore, si forma da noi; stato buono, florido, mediocre, basso, cattivo stato: la qualità devesi alla nascita il più delle volte; qualche volta l'individuo se la fa da sè o per vero merito o per fortuna: uomo di qualità è persona locata in alto nella gerarchia sociale. Il grado si guadagna, ed è conferito da chi spetta. Dà una certa qualità il grado, e più se elevato: è un elemento dello stato della persona che lo ha.
«Ceto, sebbene la Crusca nol noti, è dell'uso, ed è latinismo accettabile. Ceto de' nobili, ceto medio. Condizione esprime il grado sociale, misurato secondo l'avere e il potere. Ordine esprime la suddivisione delle classi sociali, secondo i gradi d'onore o d'uffizio: l'ordine degli avvocati. Classe esprime una suddivisione sociale, ma non faciente corpo: la classe de' poveri, la classe de' ricchi. Nessuno direbbe il ceto de' ricchi; perchè ceto indica un corpo morale, una specie di gente considerata da sè, come: il ceto mercantile». Romani. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Terzo stato (Tiers-état) - Sotto Luigi il Grosso, quinto re della terza stirpe, la Francia incominciando ad uscire dalla servitù in cui l'avevano tenuta immersa i di lui antecessori, vide le sue città doventar ricche e potenti. Non solo ebbero desse la facoltà di scegliersi e maires e scabbini, ma anche i loro deputati ebbero ingresso alle assemblee generali della nazione. Elle formarono insensibilmente nel reame un terzo corpo, che nelle diete della nazione possedè un'autorità eguale a quella della nobiltà e del clero, e che fu chiamata tiers-êtat, nome ignoto ne' secoli precedenti. [immagine] |
Consiglio di stato - I re di Francia, sotto la seconda stirpe, decidevano in un consiglio formato dai principali ufficiali della casa, dai vescovi e loro cappellani, in tutte le faccende che non si portavano alle adunanze del Campo di Marte, o di Maggio, alla giurisdizione dei conti e duchi. Sino al secolo XIII non vi si vede una legislazione generale estendersi ad intere provincie; ma dopo quell'epoca gli Stati Generali, le Corti di Parlamento ricrearono a poco a poco l'autorità dei re, e recarono l'unità di governo, in cui il sovrano parlava in nome suo proprio e del suo Consiglio. Sparì il Consiglio di Stato nel vortice della rivoluzione. L'Assemblea Costituente fissò la divisione dei poteri, ridusse i tribunali alle funzioni di giudici, e tolse loro le prerogative politiche. La costituzione dell'anno VIII organizzò quattro grandi corpi, cioè senato, tribunali, consiglio di Stato e Corpo legislativo, sotto l'Impero il Consiglio di Stato, aveva una influenza immensa. L'ultima ordinanza fondamentale di esso in Francia è del 5 novembre 1828. [immagine] |
Stato maggiore - E' la parte dirigente dell'armata in quanto a comando ed amministrazione. Tosto che si formarono le armate, si conobbe il bisogno di uno stato maggiore. Nei primi tempi esso fu temporario com'erano gli eserciti; ma divenuti questi permanenti, restò anch'egli fisso. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Stato - Part. pass. di STARE. Bocc. Nov. 7. g. 1. (C) Incontanente gli corse nell'animo un pensiero cattivo, e mai non più istatovi.
[G.M.] Stata un pezzo alla dura, finalmente dovette cedere. Stato un poco sopra di sè, poi rispose… T. E pospost. Una mia pigionale, stata (ora non sta più nella casa mia). V. anco ESSERE. |
Stato - S. m. Grado, Condizione, l'Essere d'una persona o d'un affare. Aureo. Bocc. Nov. 1. g. 1. (C) La cui malizia lungo tempo sostenne la potenzia e lo stato di messer Musciatto. E nov. 3. g. 2. Al quale Alessandro ogni suo stato liberamente aperse. E nov. 6. g. 2. Essi potrebbono, se vivi fossero, nel perduto stato tornare. E ivi: Del tuo presente stato niente dico. E nov. 10. g. 4. Di nazion nobile, ma di cattiva vita e di biasimevole stato. E ivi: Trovandosi la guastadetta vôta, fece un gran romore, che niuna cosa in casa sua durar poteva in istato (cioè, si poteva salvare, o lasciavasi stare nel luogo ed essere in cui era). E nov. 2. g. 5. Laonde sommamente Martuccio venne nella sua grazia e per conseguente in grande e ricco stato. Pass. 250. Fugge come l'ombra, e mai non istà in istato. E 311. Ella è necessaria ad ogni uomo, di qualunque stato e condizione si sia. Petr. Son. 183. part. I. Che 'l dolor distilla Per gli occhi miei di vostro stato rio. E Canz. 5. 3. part. II. Fui mal accorto a provveder mio stato. Dicer div. In quelle si seppe sì reggere, come a stato di pace si convenía. G. V. 7. 88. 1. Essendo la città di Firenze in felice e buono stato di riposo. Dant. Purg. 14. Nello stato primajo non si rinselva. Din. Comp. 2. 50. Uguecione della Faggiuola, antico Ghibellino, rilevato di basso stato. Cavalc. Frutt. ling. 82. var. Volle Iddio mostrare che quel luogo era traslatato di puzza e di tenebre a stato di santità e di lume. Tes. Br. 3. 9. Quando la tua magione è compiuta, e fornita delli suoi edificii, secondo lo stato del luogo e del tempo, tu dêi far camera e sala là, ove l'ampiezza della casa ti mostra che meglio stia. Sagg. nat. esp. 26. Quest'altezza, quantunque… alquanto più per le stagioni varie, e stati diversi dell'aria, si sia osservata variare,… Guicc. Stor. 17. 25. (M.) Le quali cose, oltre alla dilazione molto perniciosa nello stato che erano le cose, non riuscirono con quella stabilità e riputazione, che se si fossero ottenuti i fanti dalle leghe. Plut. Vit. Cat. P. 9. (Man.) E già sia che pare che gli suoi antecessori fossero di poco stato; questo medesimo Cato lodava Marco suo padre, dicendo ch'era uomo valente d'arme.
[Cont.] Mutar stato. Prender moglie, mutando il celibato in matrimonio. Doc. Calab. Arch. St. It. IX. 416. Pietro de Vera, datomi allora per collega, dovea intervenire a tutto quello che si trattava in detta causa; solo si voleva che non apparisse più come giudice, avendo egli mutato stato col pigliar moglie. 2. Stato, ass., per Buona fortuna, Ricchezza, o sim. Non com. – Bocc. Nov. 7. g. 10. (M.) Non che io faccia questo, di prender volentier marito, e d'aver caro quello che vi piacerà di donarmi, che mio onore e stato sarà; ma… Soldanier. N. Rim. 2. 197. (Man.) Tu, o tu c'hai stato, ascolta me. 3. Stato, dicesi anche dello Sfarzo della pompa che altri tiene nel vivere. Non com. – Bocc. Nov. 8. g. 2. (M.) Quivi era un altro de' maliscalchi del Re, il quale grande stato e molta famiglia tenea. Cron. Vell. 63. Ma molto si svaliò per lo grande diletto prese di là, e stato che vi tenne. 4. Disposizione in cui si trova una persona, il corpo vivente. Red. (cit. dal Pasta). (Gh.) Consiglio V. S. a volere in tutte le maniere applicare con diligenza alla cura non solo di questo male particolare, ma ancora ad aver riguardo allo stato universale del suo corpo. 5. [Fanf.] L'avere, Il patrimonio. Lorenz. Med. Ovid. IV. 6. S'io gli dovessi dar mezzo lo stato mio, lo vo' soddisfare, s'io ritrovo esser vero che l'abbia tenuta nel modo che dice. Minuc. in Not. Malm. v. 1. p. 256. col. 1. (Gh.) Costui dalli parenti suoi fu lasciato assai commodo; ma, come quello che era dato alla crapula, consumò in breve tempo lo stato suo. [Camp.] Per Cosa posseduta. Met. VII. Ogni stato (status) delle mie cose vada in vostro ajuto. 6. Per Professione di vita. Vit. SS. Pad. 1. 4. (M.) Incominciandosi a dilettare dello stato dell'eremo per amor di Dio… ebbe trovato una bella spelonca. Segner. Parr. Instr. cap. 2. Tanto succede nella elezion dello stato. E di sotto: Le varie professioni di vivere, e i varii posti che da noi, secondo il modo comune di favellare, si chiamano stati. (Mar.) [Cont.] Stato nautico. La professione del marinaio. Pant. Arm. nav. 182. Non potendo esser ben curate (la ciurma e la soldatesca) per l'angustia della galea, e per gl'incomodi che porta seco lo stato nautico. 7. † Per Modo di vivere. Borgh. Orig. Fir. 91. (M.) Tal figliuolo, che tutto lo stato suo avea nel difendere e mantenere gli atti paterni (cioè, l'esser suo). 8. Per Salute, Difesa, e sim. Petr. Canz. 4. 3. part. II. (C) Ben provvide natura al nostro stato, Quando dell'Alpi schermo Pose fra noi e la tedesca rabbia. 9. Per Lo star fermo senza muoversi. Bemb. Stor. 5. 65. (M.) Le navi da carico, per cagione d'una grande tranquillità sopravvenuta, non poterono nè gire innanzi, nè di stato muoversi punto. Tass. Dial. 2. 101. È forza che questa virtù (del seme umano) a lungo andare scemi ed invecchi, come fanno tutte le cose della natura, che hanno il principio, lo stato, e il decremento. 10. Vale anche Stabilità, Fermezza. Non com. – G. V. 1. 50. 3. (C) Jesu Cristo disse di sua bocca, che niuna cosa ci ha stato fermo. Fr. Giord. 29. (M.) Come le stelle che sono molto dilungi dalla tramontana…, si muovono forte; così i mondani, che da Cristo sono dilungi, non hanno stato. 11. † Per Fissazione, Estasi. Ott. Com. Inf. 7. 34. (M.) Socrate stava in sì pertinace stato per notte e per dì, e per dì e per notte… immobile, e in quelli medesimi atti di bocca e d'occhi. 12. Per Dominio, Signoria, Potenza. Pass. 210. (C) Beni della fortuna sono le cose che son fuori di noi…, come sono le ricchezze, le delizie, gli Stati, le dignitadi, la fama. E 228. Segno di ciò si è che spesse volte e' gli abbatte, e toglie loro lo Stato e la signoria eziandio questa vita. G. V. 1. 9. 2. La detta città di Fiesole montò in grande potenza e signoria infino che la grande città di Roma ebbe Stato. E 6. 54. 1. La città montò molto in Istato e in ricchezza e signoria. Guicc. Stor. 18. 74. (M.) Il Cardinal di Cortona si lamentò poco poi che egli… fosse stato cagione che in quel giorno non si fosse stabilito in perpetuo colle armi e col sangue dei cittadini lo Stato alla famiglia dei Medici. 13. Dicesi anche di Un popolo in quanto che è costituito in nazione, e forma una politica separata. Segr. Fior. Pr. 20. (Man.) Quando un Principe acquista uno Stato nuovo, che come membro si aggiunga al suo vecchio, allora è necessario disarmare quello Stato. 14. Dicesi anche dell'Estensione dei paesi o provincie che sono sotto il medesimo dominio. Segr. Fior. Pr. 24. (Man.) Filippo Macedone… aveva non molto Stato rispetto alla grandezza de' Romani, e di Grecia che l'assaltò. 15. Dicesi altresì della Forma del governo di un popolo, di una nazione. Dant. Inf. 27. (C) E quella (terra), a cui 'l Savio bagna il fianco… Tra tirannia si vive e stato franco. Guicc. Avvert. 100. Concordano tutti essere migliore lo stato di uno, quando è buono, che di pochi e di molti e buoni. 16. Significa ancora il Governo, l'Amministrazione d'una società politica. Guicc. Stor. 9. 457. (M.) Altrimenti interpretando, sarebbe in potestà di pochi… l'alterare ogni giorno lo Stato quieto della Chiesa. Pros. Fior. Salvin. Lett. 4. 1. 287. (Man.) Egli è gentiluomo trattenuto di Sua Altezza Reale, e consigliere di Stato. [Val.] Fag. Rim. 3. 231. Due Senatori e un Consiglier di Stato. E 3. 162. Si gonfi come un Consiglier di Stato. 17. Stato, si dice delle Città e Terre che sono sotto un medesimo governo. Vinc. Mart. Lett. 63. (M.) Ha provvisto Dio, che la reina di Polonia… lo abbia tenuto tre anni governatore, o commissario generale nello Stato di Bari e di Rosano. [Fanf.] Gios. Flav. Guerr. 3. Provocarono el popolo romano et Pompeo ad occupare gli Stati loro. 18. [Val.] † Numero, Coro, Brigata, Compagnia. Jacop. Laud. Etrur. 1. 729. Gli Profeti invitanti Che sii del loro stato. 19. [Camp.] † Per Stazione marittima. Guid. G. XIII. 1. Porto di mirabile salute, nel quale le navi in grande quantità di navilii d'ogni tempo con sicuro istato si difendono. – Parla del porto di Messina. 20. Altri modi. Avere grande stato, Essere in grande stato appo alcuno, vale Aver grazia ed autorità appo alcuno. Non com. – Bocc. Nov. 2. g. 6. (C) Bonifazio papa, appo il quale messer Geri Spina fu in grandissima stato. E nov. 1. g. 2. (M.) In Trivigi abitava, e appresso al Signore avea grande stato. 21. Caso di Stato. Lo stesso che Delitto di lesa maestà. Buon. Fier. 3. 4. 9. (M.) Fan parer caso di Stato, Di ribellion, di crimenlese. Lasc. Pinz. 1 6. (Man.) È ella cosa che si possa dire? F. Si può, che non è caso di Stato. V. CASO, § 21. 22. [Cont.] Consiglio di Stato. Radunanza degli ordinari Consiglieri di Stato. Cart. Urb. Arch. St. It. IX. 327. Lunedì fu tenuto un lungo consiglio di stato e di guerra avanti Sua Eccellenza, con l'interveno de' consiglieri di spada e cappa; e fu discorso del modo di soccorrere di genti e denari dove bisogna, ed in specie Milano. 23. Esser in istato di far checchessia, Esser in grado di farlo, Averne il modo. Nov. anon. p. 17. (Gh.) Comechè io non sia ancor in istato da potervi render merito dell'onore che voi mi avete fatto, nientedimeno,… 24. Fare stato, per Essere da farne stima, Essere di peso, di momento. Salvin. Pros. Tosc. 2. 67. (Gh.) Io ho posto questo esempio, non perchè io pretenda ch'ei faccia stato, ma per mostrare… Targ Tozz. G. Viag. 4. 82. L'autorità di questi,…, dêe fare grande stato. 25. [Cont.] Inventario in cui sono registrate tutte le robe nella condizione in cui trovansi al momento; quello che ora dicono, in modo non elegante, Consistenza del patrimonio, e peggio, Stato di consistenza. Stat. Cav. S. Stef. 59. Deono esso ricevitore o procuratore o comessario sopra detti fare due inventarii separati, uno dello stato della commenda, e l'altro de' beni delle spoglie pertinenti al tesoro. 26. [Cont.] Mantenere in istato. Mantenere checchessia nel medesimo stato. Non com. – Stat. Sen. Lan. I. 188. Mandare due buoni uomini di questa arte sottoposti, secretamente, a le gualchiere dell'arte,… e debbiano provedere se le cose dell'arte sono man tenute in stato, secondo che ne la promissione de le carte si contiene. 27. Montare in istato, vale Venire in ricchezza, Crescere in dignità, e sim. (Man.) Non usit. Vedi MONTARE, § 15. 28. Persona di stato, vale Persona d'alto grado e condizione. Pass. 228. (C) Quando alcuna persona nobile e di stato abbia ricevuta alcuna ingiuriosa onta o oltraggiosa villania da persona vile. 29. Ragione di Stato. V. RAGIONE, § 22. [Val.] Bart. Simb. 274. Tirannesca ragion di Stato, che insegna decapitare i papaveri, che lievano un poco alto la testa. Soldan. Sat. 4. Ragion di Stato, che non chiede La verità, da pochi oggi gradita. 30. Stare in istato, o in uno stato, per Durare, o sim., nel medesimo essere. Lib. Cat. l. 1. § 18. p. 92. (Gh.) Chè le cose non stanno sempre in uno stato. Albertan. Form. ones. Vit. cap. 63. p. 122. ediz. fior. 1610. Vidi in tutte queste cose essere vanità e tormento dell'anima, e che in niuna cosa, che sotto il Sole stea, si trovi dimora o stea in istato. Passav. Spec. penit. 250. ediz. fior. 1635. L'uomo… fugge come l'ombra, e mai non istà in istato. (Così non com.) 31. Stati generali, o ass. Gli Stati, si diceva in altri tempi, in Francia, dell'assemblea dei tre ordini del Regno, cioè del Clero, della Nobiltà, e del Terzo stato o Borghesia. Guicc. Stor. 17. 3. (Man.) In potestà del Re di Francia non era obbligarsi senza consentimento degli Stati generali ad alienare cosa alcuna appartenente alla Corona. 32. Stato della febbre, vale il Colmo. Ott. Com. Inf. 20. 360. (C) Siccome i medici sanno le accessioni, stati e recessi delle febbri. 33. Stato di una malattia. Propriamente chiamano i Medici quel Periodo che, giunta la malattia al suo maggior grado d'intensità, pare che dimori qualche tempo stazionaria. Ott. Com. Dant. 1. 360. (Gh.) E così si puote sapere delle passioni, o vero movimenti proceduti dalla complessione, siccome li medici sanno le accessioni, stati e recessi delle febbri. Libr. Cur. Febbr. 15. (Man.) Tutte le malattie, siccome dicono i fisici, hanno quattro tempi: cioè principio, crescimento, stato, e declinazione. 34. Stato naturale, dicesi l'Essere naturale di checchessia prima di alterarsi per qualsivoglia accidente. Sagg. nat. esp. 153. (C) Stato naturale significa il grado al quale arriva l'acqua, o altro liquore, nel collo del vaso, avanti ch'ei sia messo nel ghiaccio. 35. [Camp.] Trovarsi in buono stato, riferita l'azione a' Pianeti, dicevano per Trovarsi in favorevole situazione. Bon. Bin. XVII. 2. Se 'l pianeto, signor dell'ascendente, Fia buono, e troverassi in buono stato… [T.] Rosm. Stato, in gen. dicesi quel modo qualunque in cui trovasi un ente. Si distingue uno stato primo e naturale, e uno stato di modificazione. Stato di natura, come inteso dal Rousseau. [Cors.] Nel senso rel. Stato naturale, o Stato della natura, dicesi quello nel quale l'uomo opera con le sole forze naturali, senza l'ajuto della grazia divina. Pallav. Stor. Conc. 8. 4. 17. Le opere fatte nello stato della natura, e col solo ajuto generale di Dio, non erano meriti nè condegni nè congrui per impetrare la grazia. [G.M.] Stato d'innocenza; quello dei primi nostri progenitori innanzi che peccassero. [G.M.] Altro senso rel. Segner. Mann. Apr. 15. Considera che quanto finor s'è detto in ordine allo stato di gloria, qual sarà quello della vita futura, si può dire con proporzione in ordine allo stato di grazia, qual è il presente. E Magg. 28. Il passare di male in peggio, come faranno i dannati nel ripigliare i loro corpi già soggetti a gravissime infermità non sarà mutare propriamente lo stato; sarà deteriorarlo con accrescimento d'infermità ancor più gravi. Mutar lo stato sarà solo il passare dal male al bene, come faranno i beati. II. Per Quiete, Riposo. [Cors.] Tass. Dial. 1. 187. Quando porremo il piacere nel movimento, avremo riguardo a quel delle operazioni imperfette;… quando nello stato, a quel delle perfette. E appresso: Altri antichi filosofi conobbero due specie di piacere; l'una nel movimento; l'altra nello stato e nella quiete. III. Grado, Condizione di una pers., di una cosa, d'un' affare. [Pol.] Bocc. Nov. 7. g. 2. Se vedi di potermi in alcun modo nel mio primo stato tornare. E nov. 2. g. 3. Basso stato. E nov. 1. g. 4. Così hai saputo un valente uomo mettere in buono stato. D. Vit. N. 42. E dissi allora un sonetto, il quale narra il mio stato. E 5. 3. Abbassato di suo stato. Passav. 231. Con parole dolci e soavi dicea suo stato. Sentenz. Mor. 1. 58. Quando l'amico è in buono stato, non andare se non se' chiamato; ma s'egli è in malo stato, vavvi senza chiamare. T. Petr. Canz. 7. 3. part. I. Nè mai stato giojoso Amor o la volubile Fortuna Diedero a chi più fûr nel mondo amici. [G.M.] Segner. Mann. Giugn. 15. Contèntati dello stato in cui Dio ti ha posto, e non volere accrescerlo, non volere avanzarlo. E più sotto; Questo è contentarsi delle cose presenti; contentarsi del proprio stato. E appresso: Credi tu che, se fosse per te espediente uno stato più florido, uno stato più facoltoso, Iddio non avrebbe saputo dartelo? E Ag. 26. Nel corpo v'è un tale stato di consistenza, oltre a cui, se già non pensi più a crescere, non rileva: ma nello spirito un tale stato non v'è. T. Iddio vede il mio stato. Iddio mi ha voluto in questo stato. Lo stato mio è così incerto! Compatisco il suo stato. È uno stato lagrimevole. Si figuri lo stato dell'anima mia! Dubbioso del mio stato. Lo stato di quelle povere donne fa pietà. Vivo in uno stato d'angustia. Sono in uno stato d'infelicità. Quale stato! Non vedere alcun miglioramento allo stato mio! Il suo stato è molto tristo. M'affligge, mi strazia l'anima il vostro stato. Nello stato in cui si trova abbandonata. Vegli sul suo stato. Se vedesse in quale stato è ridotta! Lo stato del malato è tale da far temere della sua vita. Pochi giorni prima lo avevo veduto in buono stato. Era in stato di convalescenza. T. Stato di coltura. Stato d'inferiorità – Ecco qual è lo stato della questione – I miei affari sono in brutto stato. [G.M.] Roba in buono, in cattivo stato. Mobilia in buono stato. Biancheria usata, ma non in cattivo stato. Scartabella, scartabella, in che stato son ridotti quei libri! IV. Con idea di agiatezza, di autorità, di dignità, di potere. [Pol.] Bocc. Nov. 3. g. 1. in fin. In grande ed onorevole stato appresso sè il mantenne. E nov. 6. g. 2. in pr. Appo il quale in grandissimo stato fu (credito, autorità). E nov. 10. g. 10. Il pose in istato, sì che onoratamente e con grande consolazione visse. G. Vill. 7. 99. Rimise li Cristiani in istato. Passav. 26. Essendo in grande stato con signoria. E 70. Ritornare al primo onorevole stato. E 234. Salire a stato di dignità e d'onore. Fatt. En. rubr. 63. Mostrava la fanciulla essere gran cosa, e venire in grandissimo stato. Porz. Cong. Bar. l. 1. Imprimer loro timore colle armi, ed uno stato violento esercitare. T. I. Pitt. Istor. fior. Era questa opinione dagli altri Signori meno accettata, quanto coloro erano stati tenuti dello stato de' Medici, partigiani. Dav. Tac. Ann. volg. 1. 55. Maggiore stato darsi (disse) a' senatori che a' cavalieri, non perchè diversi sieno per natura, ma perchè, com' essi hanno luoghi, gradi e dignità degli altri maggiori, così s'adagino, per contento dell'anima e sanità del corpo, di cose maggiori. Nel due seg. esempi, pare nel senso di Uffici pubblici, o come ora dicesi, Impieghi civili. [Pol.] Pandolfin. Gov. fam. Niuna cosa meno stimo che trovarsi in questi stati pubblici. F. Belc. Vit. B. Colomb. 1. Fu assunto (il padre di Giovanni) allo stato del reggimento con gli altri baroni e suoi cittadini. V. T. Prov. Tosc. 36. Chi attende a vendicare ogni sua onta, O cade d'alto stato, o non vi monta. E 166. Tempra la lingua quando sei turbato, Acciò che non ti ponga in malo stato. E 174. Chi muta stato, muta fortuna. E 175. Non è superbia alla superbia uguale D'uom basso e vil che in alto stato sale. E 205. Chi muta lato, muta stato. E 227. In amoroso stato non dura l'occupato. VI. [G.M.] Stato d'anime; Tutti coloro che sono compresi nella giurisdizione spirituale d'una parrocchia. Libro dello stato d'anime. Fare lo stato d'anime. [G.M.] Stato civile; Le condizioni delle persone quali appariscono dagli Atti civili, rispetto alla parentela, al matrimonio, alla professione, e sim. – E: Stato civile dicesi l'uffizio municipale che conserva il registro di tali Atti. VII. Professione e Genere di vita. [G.M.] Segner. Crist. instr. 1. 15. La libertà che si dovrebbe concedere a' figliuoli, e nondimeno bene spesso si nega, è la libertà di eleggersi uno stato, quale a lor piace. E iv. Non vi è negozio che tanto importi, e che nondimeno si faccia tanto alla cieca quanto lo eleggersi uno stato. E altrove: Stato sacerdotale – Stato ecclesiastico – Adempiere i doveri del proprio stato. T. Ha scelto lo stato conjugale. – Vuol mantenersi in stato vedovile. – Stato di nubile. – Stato libero: quello di chi non ha moglie o marito. Giovine in stato libero, Fanciulla in stato libero. – Giovine libero della parrocchia di S. Niccolò. – Vivono in stato di maritaggio, di concubinato. [G.M.] Mutare stato; dicesi non solo dell'uomo quando s'ammoglia, ma anco della donna che prende marito. Ma più in gen. Mutare stato, vale Da un grado, da una condizione inferiore, passare ad altra migliore, più comoda, più agiata (nel signif. del § 2). Ci vorrebbe una fortuna per mutare stato. – Quando s'ha a desiderare qualcosa, io desidero tanto da poter mutare stato. VIII. T. Stato; Paese o Società d'uomini aventi lo stesso governo. I diversi Stati d'Europa. – Introiti dello Stato. Prov. Tosc. 154. Gl'inconvenienti degli Stati sono come i funghi. – Stato piccolo, Stato grande. [G.M.] Stato monarchico, aristocratico, repubblicano, democratico, costituzionale. T. Stato e Chiesa. Lo Stato vorrebbe esser tutto. – Stato, governo e popolo insieme. – Lo Stato son io, diceva il re famoso. [G.M.] Segner. Quares. 2. 6. Tentarono per avventura di avvelenarlo? Gli tesserono frodi? Gli ordirono tradimenti? Gli sollevarono audacemente lo Stato? – Delitto di Stato. T. Ministro di Stato. – Consiglio di Stato. – Consigliere di Stato. – Impiegati dello Stato. – Istituzioni dello Stato. – Archivio di Stato. [Cors.] Uomo di Stato; vale Politico. Tass. Dial. 1. 258. Al politico, o all'uomo di Stato che vogliam dirlo, egualmente si conviene il saper trattare della guerra e della pace. T. Massime di Stato, Affari di Stato. E per iron. Affari di Stato! – Ne fa un affare di Stato! (V. AFFARE, § 6). [G.M.] Ragione di Stato; si dice delle considerazioni di pubblica utilità, secondo le quali uno si conduce nel governo dello Stato. T. Spesso in mal senso. Prov. Tosc. 152. Chi disse ragion di Stato, disse un tristo; e chi disse ragion di confino, disse un assassino. E 163. Per la ragion di Stato e di confini Son rovinati ricchi e poverini. T. Pensieri di stato. Alf. Filip. 2. 2. Sol ti voll'io sottrarre Ai non mai grati al sesso tuo di stato Gravi pensieri. Il Parini correggeva: Ai troppo gravi al sesso tuo di stato Pensieri. Non mai grati è men vero di troppo gravi; ma rimane sempre la spostatura: Al sesso tuo di Stato pensieri. Anco iron. A sentir lui ha i pensieri di Stato! – Gran pensieri! Pensieri di Stato! IX. Stati plur. Più Stati sotto uno stesso dominio, o insieme congiunti da vincoli politici. T. Gli Stati del Gran Signore; gli Stati austriaci; Gli Stati uniti d'America. X. T. Uno Stato nello Stato; si dice di Società, Associazioni, che inceppino, o si voglia far credere che inceppino la libera azione dello Stato. XI. T. Colpo di Stato. V. COLPO, § 37. [G.M.] E anche lo dícono oggimai di risoluzione o deliberazione inaspettata, insolita, ma importante ad aggiustare qualche faccenda. Il matrimonio del figlio del principe colla figlia del banchiere, fu un colpo di Stato, perchè il povero principe era lì lì per fallire. XII. Stati generali, non solo quelli della Francia fino al termine del passato secolo, ma anco altrove, in senso presso a poco sim. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. proem. 10. 2. Sapevano esser rego a di tutti i principi non adunare, senza estrema necessità gli Stati generali. XII. T. Stato maggiore, d'un esercito, Gli ufficiali e Sottufficiali, senza i soldati; e Gli Ufficiali superiori di un corpo di milizie. [G.M.] Stato maggiore generale; Gli Ufficiali generali dell'esercito. [G.M.] Stato maggiore d'Artiglieria, del Genio; Gli Ufficiali d'Artiglieria, del Genio, che non sono addetti ai reggimenti delle milizie. XIV. T. Stato di previsione, di prima previsione. V. PREVISIONE. XV. Modi diversi. Dare stato alle cose; Dar loro ordine. Non com. [Pol] Chiabr. Serm. 11. Sommo poter, dare alle cose stato, E trarle di nonnulla ad un suo cenno! Durare in stato; Mantenersi, Conservarsi. Non usit. [Pol.] Bocc. Nov. 1. g. 10. In casa, niuna cosa durar poteva in istato. Essere in stato; Avere tutto ciò che conviene al proprio essere. [Cors.] Pallav. Stor. Conc. 10. 7. 3. Il Concilio era in istato, e doveva disporre di se medesimo. (Così ass. Non com.) Fare stato. [G.M.] Detto di pers., la cui autorità si riconosca superiore a quella di altri. Magal. Lett. fam. Pajono presentemente esser quelli che fanno qualche stato a fronte di noi altri. [G.M.] Forse più spesso di cose. Biscion. Not. Malmant. C. VII. Questi esempi, siccome presi da' libri stampati, non fanno stato, e non servono a formarne regola. T. Farsi uno stato, Avere uno stato; Una condizione da poter campare, con uffizio e occupazione, o no. C'è degli Stati che hanno diritto a nulla fare e sapere. [G.M.] Ha mutato tante professioni, che non ha saputo farsi uno stato. – Col suo ingegno e colla sua industria è arrivato a farsi uno stato. – Era un poveretto, e adesso ha un bello stato. |
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