Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Una volta, a ventuno anni, si diceva mettere il dente del giudizio!
- Non so quale sarà il giudizio del mio professore sul mio impegno scolastico: spero che non mi deluda!
- Tutti noi pensiamo di avere giudizio, ma spesso ci comportiamo da bambini.
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Citazioni da opere letterarie |
I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): In quanto al curato, se è persona di giudizio, se ne starà zitto; se fosse una testolina, c'è rimedio anche per quelle. D'ogni intrigo si può uscire; ma ci vuole un uomo: e il vostro caso è serio; serio, vi dico, serio: la grida canta chiaro; e se la cosa si deve decider tra la giustizia e voi, così a quattr'occhi, state fresco. Io vi parlo da amico: le scappate bisogna pagarle: se volete passarvela liscia, danari e sincerità, fidarvi di chi vi vuol bene, ubbidire, far tutto quello che vi sarà suggerito.”
Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): Per esempio: usuraio ! Per esempio: pazzo ! Ma di' un po': come si può star quieti a pensare che c'è uno che s'affanna a persuadere agli altri che tu sei come ti vede lui, e a fissarti nella stima degli altri secondo il giudizio che ha fatto di te e ad impedire che gli altri ti vedano e ti giudichino altrimenti?
La ciocchettina di Adolfo Albertazzi (1918): L'accuserebbero di aver poco giudizio e niente cuore; l'accuserebbero di ritenersi così bella che perduto un amante non le mancherebbero ammiratori e consolatori da sostituirlo. Figurarsi se l'invidia non ne approfitterebbe! Se qualche anima buona non si assumerebbe l'obbligo di aprir gli occhi al povero Giulio! E lui allora.... Si vedeva lasciata e screditata: per una leggerezza! per uno sfogo innocente! Stupide! causa loro.... |
Uso in vari contesti |
- Piero Gobetti, giornalista, politico e antifascista italiano, nel 1924, sul giornale da lui diretto,La rivoluzione liberale, scrive: "La virtù del dubbio e la sospensione del giudizio, la capacità di dar ragione all'avversario è la migliore preparazione all'intransigenza e all'intolleranza operosa".
- Il 20 settembre 2013, il Corriere delle Sera, in un'intervista a Enzo Raisi a cura di Alessandro Mantovani, scrive: "Hanno messo sotto inchiesta Vecchi (Alberto, consigliere regionale Pdl, a giudizio per supposte truffe sui rimborsi chilometrici, ndr)".
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Proverbi |
- Ha cento volte un uomo flemma e giudizio, alla centuna corre al precipizio.
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Libri |
- Il giorno del giudizio (Scritto da: Giovanni Battista Angioletti; Anno 1926)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per giudizio |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: giudizi. Altri scarti con resto non consecutivo: giudò, udii. |
Parole con "giudizio" |
Iniziano con "giudizio": giudiziosa, giudiziose, giudiziosi, giudizioso, giudiziosamente. |
Finiscono con "giudizio": pregiudizio. |
Parole contenute in "giudizio" |
giù, udì, zio, giudizi. |
Incastri |
Inserendo al suo interno ari si ha GIUDIZIariO. |
Lucchetti |
Usando "giudizio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ingiù * = indizio. |
Lucchetti Alterni |
Usando "giudizio" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: indizio * = ingiù. |
Sciarade incatenate |
La parola "giudizio" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: giudizi+zio. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Discernimento, Giudizio, Conoscimento, Senno, Buon senso, Senso comune - Il discernimento è un certo fatto, per mezzo del quale sappiamo distinguere e conoscere: il giudizio è propriamente quell'interno senso che ci fa capaci di giudicare: il giudizio dell'uomo ha varii gradi corrispondenti ai diversi periodi della sua vita: a sette anni comincia l'età del giudizio; dai venti ai trenta si mette; dicesi, il dente del giudizio; dai trenta in su, si deve avere giudizio; eppure a tutte le età si va soggetti a perderlo per cose da nulla. Il conoscimento precede e deve precedere il giudizio; perchè come mai si giudicherebbe rettamente di cosa senza conoscerla? Il senno vien dopo; di rado contemporaneamente; si fa senno molte volte quando non è più tempo; però, una mancanza, uno o più scapucci ci fanno far senno per l'avvenire. Per il conoscimento vediamo le idee nei fatti; per il discernimento le pesiamo, le classifichiamo, le adopriamo con giudizio, o tutto al più con quel qualsiasi senno di cui siamo capaci. Il buon senso è fratello, o se meglio così vogliamo, figlio della ragione: è quella capacità di ragionare così all'ingrosso sulle cose che ha l'uomo quando ha la testa a luogo, abbenchè non guidato da studio o cognizioni speciali: talvolta il buon senso più rettamente guida nella comprensione del vero e nel proferirne giudizio, che l'intricato ammasso delle leggi, de' commenti, delle decisioni. Il buon senso del popolo, fu detto più volte, intravvede o sente più sanamente nelle cose di giustizia e di convenienza, che il filosofo guidato dal filo delle proprie speculazioni. Il senso comune è quel grano o grado di senno e di giudizio per cui si vede a sufficienza chiaramente e rettamente nelle cose ovvie, ne' casi della vita; senza quello l'uomo non sarebbe dissimile dagli animali bruti; è la ragione, o meglio il raziocinio in pratica. Quante sublimi speculazioni non furono spacciate e credute, le quali, viste a mente quieta, si riconobbero prive di senso, non dirò già filosofico, ma del buon senso comune! [immagine] |
Opinione, Parere, Giudizio, Credenza, Sentimento, Avviso, Pensiero, Un pensare - Il sentimento è il più spontaneo e il primo in ordine di tutti questi fenomeni intellettuali e morali; è il più facile perché più naturale all'uomo; ognuno può avere un sentimento, abbenchè indeterminato ed oscuro, perchè ogni uomo è sensibile. L'opinione vien dopo; è già un effetto della riflessione; si opina per il sì o per il no, per una parte o per l'altra: l'opinione se mette radice profonda in noi, non venendo scossa o distrutta da ragionamento o passione contraria, si muta in credenza, si formola in un giudizio; il parere è un giudizio incerto, cioè non avventato: il parere si dà dicendo quello che meglio pare; l'avviso sta in noi, o si emette sotto questa formola «io son d'avviso»; è modo modesto assai, per il quale non s'intende imporre ad altri questa nostra foggia di vedere le cose o nelle cose: l'avviso è come un avvertimento dell'intimo nostro senso che ci addita più una cosa che l'altra; un lato, un aspetto di essa di preferenza all'altro. Dare, ricevere un avviso ha tutt'altro significato che questo. Pensiero, in questo senso, è la prima forma di cui si riveste il sentimento; ma talvolta il pensiero è figlio e deduzione di altri pensieri anteriori e non è originato direttamente nè da sensazione, nè da sentimento. Si ha un'opinione, si è fermi in una credenza, si dà un giudizio, un parere, si dice il proprio sentimento, ed anco un pensiero, si è del tale o del tal altro avviso. Invece di pensiero vedo e sento meglio usata qualche volta, come affine alle altre surriferite, la parola pensare, a foggia di nome, e così: sono di un pensare, il mio pensare è uguale o differente dal vostro: in questi casi si vede che pensiero non suonerebbe così bene. [immagine] |
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