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Informazioni utili online sulla parola italiana «vinto», il significato, curiosità, forma del verbo «vincere», aggettivo qualificativo, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Vinto

Forma verbale

Vinto è una forma del verbo vincere (participio passato). Vedi anche: Coniugazione di vincere.

Aggettivo

Vinto è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: vinta (femminile singolare); vinti (maschile plurale); vinte (femminile plurale).

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di vinto (sconfitto, superato, battuto, annientato, ...)
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
perso (25%), sconfitto (14%), premio (14%), perdente (4%), battuto (3%), lotteria (3%), medaglia (3%), torneo (3%), vincitore (3%), primo (2%), vittorioso (2%), podio (2%), conquistato (2%), gara (2%). Vedi anche: Parole associate a vinto.

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia

Informazioni di base

La parola vinto è formata da cinque lettere, due vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: vìn-to. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con vinto e canzoni con vinto per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • La squadra di ginnastica artistica della mia città ha vinto la scorsa domenica i Campionati Italiani.
  • Non mi do mai per vinto: lotto sempre fino ad ottenere ciò che mi prefiggo!
Citazioni da opere letterarie
Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Avevo vinto! Allungavo la mano sul mio mucchietto moltiplicato, quando un signore, altissimo di statura, da le spalle poderose troppo in su, che reggevano una piccola testa con gli occhiali d'oro sul naso rincagnato, la fronte sfuggente, i capelli lunghi e lisci su la nuca, tra biondi e grigi, come il pizzo e i baffi, me la scostò senza tante cerimonie e si prese lui il mio denaro.

I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): “Perdono?” disse il gentiluomo. “Lei non ne ha più bisogno. Ma pure, poiché lo desidera, certo, certo, io le perdono di cuore, e tutti...” “Tutti! tutti!” gridarono, a una voce, gli astanti. Il volto del frate s'aprì a una gioia riconoscente, sotto la quale traspariva però ancora un'umile e profonda compunzione del male a cui la remissione degli uomini non poteva riparare. Il gentiluomo, vinto da quell'aspetto, e trasportato dalla commozione generale, gli gettò le braccia al collo, e gli diede e ne ricevette il bacio di pace.

Il Fiore delle Perle di Emilio Salgari (1901): — E m'avrebbe fatta sua moglie se prima non avesse amata la Perla di Manilla e non le avesse giurato di esserle fedele. Ho avuto il torto di conoscerlo troppo tardi o meglio di fargli comprendere troppo tardi la passione che bruciava il cuore del Fiore delle perle. Orsù! tutto è finito; il destino ha vinto, ma mi ha lasciata una rivincita che cancellerà la prima disillusione e che mi farà ancora felice.
Uso in vari contesti
  • Ludovico Ariosto, nell'Orlando Furioso, poema cavalleresco pubblicato nella sua edizione definitiva nel 1532, scrive: "Vinto da l’un sarà il secondo Enrico, e del sangue tedesco orribil guazzo Parma vedrà per tutto il campo aprico: de l’altro la contessa gloriosa, saggia e casta Matilde, sarà sposa".
  • Il 23 settembre 2013, sul quotidiano La Stampa, in un articolo sul Salone Internazionale della Ceramica a Bologna, è riportato: "Rafael Moneo, uno degli ospiti di punta di Cersaie 2013, unico spagnolo ad avere vinto, nel 1996, il premio Pritzker per l'architettura è infatti il protagonista della Lectio Magistralis di quest'anno".

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per vinto
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cinto, finto, pinto, tinto, vanto, vento, vieto, vinco, vinta, vinte, vinti, visto, vitto.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: cinta, cinte, cinti, finta, finte, finti, pinta, pinte, pinti, tinta, tinte, tinti.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: vito, vino.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: evinto, vinato.
Parole con "vinto"
Finiscono con "vinto": evinto, avvinto, rivinto, convinto, stravinto, riconvinto.
Contengono "vinto": convintosi.
Incastri
Inserendo al suo interno san si ha VINsanTO; con olé si ha VIoleNTO; con cola si ha VINcolaTO.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "vinto" si può ottenere dalle seguenti coppie: vice/cento, vico/conto, vile/lento, virile/rilento, visconte/scontento, vispe/spento, vispi/spinto, viste/stento, visti/stinto, visucci/succinto, vita/tanto, vitale/talento, vite/tento, viti/tinto, vito/tonto, viva/vanto, vive/vento, vince/ceto, vincerà/cerato, vinci/cito, vincita/citato...
Usando "vinto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cavi * = canto; covi * = conto; levi * = lento; pivi * = pinto; savi * = santo; * tosi = vinsi; provi * = pronto; scovi * = sconto; stivi * = stinto; svevi * = svento; trevi * = trento; allevi * = allento; attivi * = attinto; estivi * = estinto; incavi * = incanto; ricavi * = ricanto; rilevi * = rilento; rivivi * = rivinto; taravi * = taranto; * toserò = vinsero; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "vinto" si può ottenere dalle seguenti coppie: viella/allento, vietta/attento, vinai/iato, vinari/irato.
Usando "vinto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * otaria = vinaria; * otarie = vinarie.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "vinto" si può ottenere dalle seguenti coppie: vinsanti/tosanti, vinsero/toserò, vinsi/tosi.
Usando "vinto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: canto * = cavi; conto * = covi; lento * = levi; santo * = savi; * cento = vice; * conto = vico; * lento = vile; * tanto = vita; * tento = vite; * tonto = vito; * vanto = viva; * vento = vive; pronto * = provi; sconto * = scovi; svento * = svevi; trento * = trevi; * ceto = vince; * cito = vinci; * sito = vinsi; * spento = vispe; ...
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "vinto" (*) con un'altra parola si può ottenere: dia * = divinato; * acca = vaccinato; diari * = divinatori; scola * = svincolato; stame * = svitamento; diaria * = divinatoria; diarie * = divinatorie; diario * = divinatorio; inermi * = inverminito.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Vincere, Superare, Sormontare, Sorpassare, Debellare, Soggiogare; Vinto, Battuto, Disfatto, Rotto, Sconfitto - Vincere il nemico, superare un ostacolo, sormontare un intoppo, una difficoltà, sorpassare chi ci precede, chi a noi prevale. Debellare è vincere in guerra, con mezzi di guerra, e non solo vincere, ma scomporre l'armata nemica, disperderla; soggiogare è non solo vincere, ma tenersi sotto il nemico e imporgli dure condizioni o di tributo o di servaggio. Rotta, un'armata che non solo fu vinta, ma scomposta, dispersa; battuta può essere ma non darsi vinta ancora, volendo cimentarsi in altra estrema prova. Sconfitta quando se ne riporta vittoria completa, disfatta, quando i restanti soldati vanno sbandati senza fare più corpo, senza avere più ordini, file, armi, disciplina. Tutti o quasi tutti questi verbi e participii hanno altri sensi proprii o traslati già dichiarati in altri articoli, o facili a capirsi ed ovvii. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
† Vinto - Part. pass. e Agg., non da VINCERE, ma da VINCIRE, Legare. Vinctus, aureo. Ar. Fur. 34. 17. (M.) In Lidia venne, e d'un laccio più forte Vinto restò, poi che veduta m'ebbe.
Vinto - Part. pass. e Agg. Da VINCERE, nel pr. e nel fig. Victus, aureo.

Bocc. Nov. 9. g. 2. (C) Io, vinto dall'ira di quella perdita di quei danari,… la feci ad un mio fami gliare uccidere. E nov. 8. g. 10. Della mia virtù mi sia convenuto far pruova, e quella, con grandissima vergogna di me, truovi vinta. Dant. Par. 4. Beatrice mi guardò con gli occhi pieni Di faville d'amor, con sì divini, Che, vinta mia virtù, diedi le reni. Vit. SS. Pad. 2. 190. (M.) Innamorossi di lei, e vinto di questo malo amore, dimandolla al padre per moglie.

[G.M.] S. Agost. C. D. 1. 24. Non si degnò, vinto, di sottomettersi (Catone); e per non esser sottomesso, elesse di uccidersi. D. 2. 9. Quand'io che meco avea di quel d'Adamo (il corpo), Vinto dal sonno, in su l'erba inchinai. E 19. Nell'ora che non può il calor diurno Intiepidar più 'l freddo della Luna, Vinto da Terra e talor da Saturno… (nella ultima ora della notte, che ogni calore del dì precedente è svanito). [Camp.] E 2. 31. Tanta riconoscenza (pentimento) il cor mi morse, Ch'io caddi vinto. T. Red. Cons. 1. 143. L'infiammazione… non è vinta e non è doma.

T. Guerra vinta. – Battaglie vinte. – Vinti gli ostacoli. – Vanno vinti di cortesia.

T. Prov. Tosc. 163. Nemico diviso, mezzo vinto. E 323. Dal mal uso è vinta la ragione.

E a modo di Sost. [Camp.] Cat. volg. lib. 11. X. Spesso veggio essere superato il vincitore dal vinto. T. Prov. Tosc. 55. La maggior gloria del vincere è perdonare al vinto. – Guai ai vinti.

2. Approvato per partito favorevole de' votanti. [G.M.] Tac. Dav. Ann. 13. 170. Giulio Montano, vinto per senatore, venuto alle mani una notte col principe, lo fece cagliare. Alleg. 240. Giove, pertanto, in pubblica dïeta Vintosi per due terzi, in ciò decreta.

3. Per Persuaso, Mosso, Volto a compiacere. Bocc. Nov. 4. g. 9. (C) Tanti prieghi sopraggiugnendo, che l'Angiulieri, come vinto, disse che era contento. E nov. 9. g. 10. Il Saladino e i compagni, vinti, smontarono.

Onde: Rimaner vinto d'alcuna cosa; Esserne persuaso, Persuadersene. Franc. Sacch. Nov. 163. (M.) Udendo tante ragioni il judice, e da ogni parte essendo quasi gabbato,… rimase vinto di questa cosa.

4. Indebolito, Lasso, Spossato. Bocc. Nov. 3. g. 5. (C) Per lo lungo digiuno era sì vinto, che più avanti non poteva. E nov. 7. g. 8. Le fuggì l'animo, e vinta cadde sopra il battuto della torre. E ivi: Vedendo la donna sua… tutta vinta, tutta spunta, e giacere in terra ignuda,… cominciò a piangere. Dant. Inf. 3. E che gent'è, che par nel duol sì vinta? [G.M.] E 24. E se non fosse che da quel precinto (argine), Più che dall'altro, Era la costa corta, Non so di lui, ma io sarei ben vinto. Guicc. Stor. 6. 267. (M.) Vinto (il Pontefice) e spossato dalla sete e dai caldi smisurati che erano, dimandò gli fosse dato da bere. [G.M.] Ar. Fur. 22. 11. E dal gran caldo e dalla sete infesta Vinto, si trasse l'elmo dalla fronte.

5. Darla vinta ad alcuno, o per vinta; Concorrere nel suo sentimento, Cedere alle sue ragioni o pretensioni. Franc. Sacch. Nov. 67. (C) Strignendosi nelle spalle, disse: Io te la do per vinta. E nov. 151. Or mi di': quanti scaglioni ha ella? Dice il Pisano: Io te la do per vinta. Bern. Orl. Inn. 8. 51. Brandimarte dicea: Dagliele vinta. T. Capr. Bott. 10. 199. Io ne arei pur troppe (delle ragioni): ma perchè io veggo che io non arei mai teco ragione alcuna, io vo' tacermele, e dartela vinta.

T. Darle tutte vinte a uno; Non lo contradire in nulla. [Cors.] Magal. Lett. 1. 7. Andargli un poco alla mano, e non gliele dar tutte vinte.

[G.M.] Così: Volerla vinta; Averla vinta; Volerle tutte vinte. E' la vuol vinta sempre lui. – Con me non la può aver vinta. – È un ragazzo avvezzato male; le vuole tutte vinte.

6. Darsi vinto, o per vinto. Arrendersi, Cedere, e anche in senso fig. Segner. Pred. 34. 12. (C) E che sarà mai? Non verrà dunque mai dì, che ci diamo per vinti? E Pred. Pal. Ap. 4. 9. (M.) Tanto l'esempio val più de' prodigii stessi a soggiogare… a Dio la medesima volontà, che è l'ultima a darsi per vinta.

[Rig. e Fanf.] E per estens. Confessare di non riuscire in una operazione, e quindi desistere da essa. Ancora non mi do per vinto; vo' tentare un'altra volta. [G.M.] Segner. Incred. 1. 11. 5. In tal considerazione, forza è darsi per vinto su' primi passi, confessando con ischiettezza che assai più facile alla natura sia fare, che all'uomo narrare.

7. † Vinto, a modo di Sost., per Vinta, Vittoria, o per ellissi, sottint. Combattimento, o sim. G. V. 11. 76. 4. (C) Lo onnipotente Iddio Sabaot dà vinto e perduto a cui gli piace, secondo i meriti e i peccati. E 11. 2. 14. (M.) Io sono lo Iddio Sabaot, cioè a dire in latino lo Iddio dell'oste e delle battaglie, e do vinto e perduto a cui mi piace. (Così nella nota 487. Guitt. Lett.)
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