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Informazioni utili online sulla parola italiana «sedere», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Sedere

Verbo

Sedere è un verbo della 2ª coniugazione. È un verbo irregolare, intransitivo. Ha come ausiliare essere. Il participio passato è seduto. Il gerundio è sedendo. Il participio presente è sedente. Vedi: coniugazione del verbo sedere.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di sedere (accomodarsi, adagiarsi, assidersi, fermarsi, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Liste a cui appartiene

Lista Parole Monovocaliche [Sede, Sedente « * » Sederebbe, Sedereste]

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Le tre Grazie

Informazioni di base

La parola sedere è formata da sei lettere, tre vocali (tutte uguali, è monovocalica) e tre consonanti. Lettera maggiormente presente: e (tre).
È una parola bifronte senza capo, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (erede). Divisione in sillabe: se-dé-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche le pagine frasi con sedere e canzoni con sedere per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Ieri sera al cinema non c'era un posto a sedere nemmeno a pagarlo a prezzo d'oro.
  • A carte non è molto bravo ma spesso ha un sedere incredibile!
  • "Sedere" ha diversi sinonimi, per esempio il colto "deretano", e il più popolare "culo".
Citazioni da opere letterarie
Le medaglie di Luigi Pirandello (1904): Amilcare Bellone, col giornaletto in mano – mentre tutto il paese commentava meravigliato la protesta del Gàsperi – si precipitò, furente, nella sede della Società e, imbattutosi in Carlandrea Sciaramè, che s'avviava triste e ignaro al Caffè della piazza, lo prese per il petto e lo buttò a sedere su una seggiola, schiaffandogli con l'altra mano in faccia il giornale.

Il re nero di Maico Morellini (2011): Riccardo si drizzò a sedere sul letto. Era bloccato in casa da due giorni e, nonostante le sue condizioni fossero ormai stabili, c'erano ancora molte cose che gli inquirenti italiani volevano sapere da lui. Solo grazie all'intervento di Claudia non era in una corsia del Policlinico, imbottito di tranquillanti per tenere sotto controllo la sua fobia per le strutture ospedaliere.

Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi (1883): Giunto dinanzi a casa, trovò l'uscio di strada socchiuso. Lo spinse, entrò dentro, e appena ebbe messo tanto di paletto, si gettò a sedere per terra, lasciando andare un gran sospirone di contentezza. Ma quella contentezza durò poco, perché sentì nella stanza qualcuno che fece: — Cri-cri-cri! — Chi è che mi chiama? — disse Pinocchio tutto impaurito. — Sono io! —
Proverbi
  • Fintanto che la bocca mangia e il sedere rende, accidenti alle medicine e a chi le vende.
  • È meglio avere i pantaloni rotti nel sedere che il sedere rotto nei pantaloni.
Espressioni e Modi di Dire
  • A calci nel sedere

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per sedere
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: cedere, federe, ledere, sedare, sederi, sederà, sederò, sedete, severe, vedere.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: cederà, cederò, federa, federi, federo, federò, lederà, lederò.
Scarti
Rimuovendo una sola lettera si può avere: edere.
Altri scarti con resto non consecutivo: sere.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: sederei.
Parole con "sedere"
Iniziano con "sedere": sederei, sederemo, sederete, sederebbe, sederemmo, sedereste, sederesti, sederebbero.
Finiscono con "sedere": risedere, possedere, soprassedere.
Contengono "sedere": possederemo, possederete, soprassederei, soprassederemo, soprassederete, soprassederebbe, soprassederemmo, soprassedereste, soprassederebbero.
»» Vedi parole che contengono sedere per la lista completa
Parole contenute in "sedere"
ere, sede, edere. Contenute all'inverso: erede.
Incastri
Inserito nella parola poste dà POSsedereTE.
Inserendo al suo interno est si ha SEDERestE.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "sedere" si può ottenere dalle seguenti coppie: sego/godere, sera/radere, seri/ridere, serica/ricadere, sesta/stadere, sedavi/aviere, sedei/ire.
Usando "sedere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: arse * = ardere; case * = cadere; lese * = ledere; pose * = podere; rase * = radere; rise * = ridere; rose * = rodere; * rete = sedete; elise * = elidere; eluse * = eludere; erose * = erodere; evase * = evadere; morse * = mordere; perse * = perdere; * rendo = sedendo; * evi = sedervi; * resse = sedesse; * ressi = sedessi; * reste = sedeste; * resti = sedesti; ...
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "sedere" si può ottenere dalle seguenti coppie: sera/ardere.
Usando "sedere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = sedete; * errai = sederai; * errino = sederino.
Lucchetti Alterni
Usando "sedere" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: ardere * = arse; cadere * = case; podere * = pose; radere * = rase; ridere * = rise; rodere * = rose; * godere = sego; * radere = sera; * ridere = seri; elidere * = elise; eludere * = eluse; erodere * = erose; evadere * = evase; mordere * = morse; perdere * = perse; * stadere = sesta; tendere * = tense; alludere * = alluse; arridere * = arrise; chiudere * = chiuse; ...
Sciarade incatenate
La parola "sedere" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: sede+ere, sede+edere.
Intarsi e sciarade alterne
Intrecciando le lettere di "sedere" (*) con un'altra parola si può ottenere: rii * = risiedere; * chi = schederei; acni * = ascenderei; direi * = diserederei; opali * = ospedaliere; diremo * = diserederemo; direte * = diserederete; direbbe * = diserederebbe; diremmo * = diserederemmo; direste * = diseredereste; diresti * = diserederesti; direbbero * = diserederebbero.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Giubilato, Riposato, Dimesso, Messo a sedere, Dimissionario - Giubilato viene colui che, dopo i tanti anni di pubblico servizio voluti dalla legge, domanda la sua dimissione, o gli viene data per far posto ad altri, o perchè l'età lo rende meno atto al lavoro; è ricompensa onorevole: molte grandi case giubilano la gente di servizio, ed è vera giustizia. Riposato, chi è levato dall'impiego attivo e messo come in riposo; può avere senso ironico, e più se il riposato è uomo tuttora nel fiore degli anni e capace di prestare servizio; ma può esserlo per demeriti, o cabale di nemici. Messo a sedere è modo ironico o burlevole sempre in questo senso: a chi è messo a sedere si suole dare una speranza di rialzarlo nuovamente; ma il più delle volte è vana lusinga, perchè mentre ei sta seduto, cioè non fa passi nella sua carriera, gli altri vanno avanti, ed ei perde ogni dì più la speranza di raggiungerli. Dimesso, chi è levato dall'impiego, dalla carica per demeriti o altra causa; gli è sempre uno smacco, se non un torto, un affronto: chi si dimette da sè è dimissionario. [immagine]
Natica, Chiappa, Culo, Culatta, Sedere, Ano, Podice, Deretano - « Perdoni il lettore la sordida enumerazione. Il primo dei notati vocaboli non indica che una delle due parti carnose; il secondo dice il medesimo, ma vi s'associa l'idea d'acchiappare: è voce ignobile; la prima, all'incontro, è necessaria. Il terzo è voce bassa che non dovrebbe mai nè comparir negli scritti, nè risuonare sul labbro di colte persone. Il quarto denota quella parte di braca che corrisponde alla natica: e dicesi di parte comprabile e mangiabile di bestia grossa. Il quinto è toscano e greco eufemismo (1). Il sesto non esprime la parte carnosa, ma l'orifizio e le aggiacenze. Il settimo è quasi inusitato (2). L'ottavo riguarda la parte di dietro in quanto s'oppone all'anteriore: ed è più generico, ed era ancora più nella lingua antica ». Romani.

(1) Eufemismo è figura rettorica, per cui si modificano con qualche correttivo parole o idee sconce, che altrimenti non si potrebbero decentemente nominare.
(2) Latinismo significante la stessa cosa che ano.
[immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Sedere - V. n. ass. e pass., in alcuna delle voci del quale si usano ancora le desinenze dell'antico, ora disusato, Seggere. Proprio degli uomini, e d'alcuni animali quadrupedi, e vale Riposarsi, posando la parte deretana su qualche cosa. Lat. aureo. Dant. Inf. 24. (C) Che seggendo in piuma In fama non si vien, nè sotto coltre. E Purg. 2. E più di cento spirti entro sediero (nella barca). E Par. 8. E dicean ch'ei sedette in grembo a Dido (Cupidine sotto le forme d'Ascanio). Bocc. Nov. 4. g. 5. Levatosi a sedere in sul letto, disse:… Med. Vit. Crist. 208. Poi seggendo ambodue insieme, ella lo guardava diligentemente e curiosamente nel volto. Mor. S. Greg. Sedere è atto di persona che si riposi: ma levarsi ritto si è atto di persona che sia acconcia a combattere. Petr. Canz. 2. 6. part. II. E 'l sedere, e lo star, che spesso altrui Posero in dubbio a cui Dovesse il pregio di più laude darsi. (Qui a modo di Sost.) E Son. 185. part. I. Fresco, ombroso, fiorito e verde colle, Ove or pensando, ed or cantando siede… Quella che a tutto 'l mondo fama tolle. E Son. 47. part. II. Ed agli amanti è dato Sedersi insieme. Cavalc. Frutt. ling. 199. Per lo sedere s'intende la quiete della mente, come per lo discorrere s'intende la 'nquietudine. (Qui a modo di Sost.) Ovid. Pist. 94. E cotale sono io chente èe la pietra, ov'io seggio. Oh me abbandonata! ispesso ricerco il letto, che ci tenne amendue. [G.M.] Borghin. R. Ripos. Fece di metallo la sepoltura d'Innocenzio papa, nella quale il ritrasse di naturale a sedere, quanto dava la benedizione.

Prov. Chi ben siede, mal pensa; e vale Che la troppa comodità induce altrui a male cogitazioni. Morg. 24. 9. (C) Proverbio è: chi ben siede, al fin mal pensa. Salv. Granch. 1. 1. In fatti spesso chi ben siede, mal pensa. Ordin. Giust. 386. (Man.) Sopra queste infrascritte cose fatti partiti a scrutinio, a bossoli e pallottole, e ancora a sedere ed a levare.

[Cont.] Modo di votazione nelle adunanze. Nel Parlamento chi sta seduto vota contro. Ord. Giust. Fir. 80. Sopra queste infrascritte cose fatti partiti a scruttinio, a bossoli e pallottole, e ancora a sedere ed a levare, secondo la forma degli ordinamenti canonizzati, e di statuti di quello comune;… vinto e fermato fue che la 'nfrascritta provisione e deliberagione… tengano ed abbiano piena fermezza. Ran. Sardo, Cron. Pis. Arch. St. It. VI. p. II. 129. Poi si levò Gostantino Sardo, contradicendo al predicitore, che nolli piaceva che lo imperadore fusse signore… e che si mettesse quello partito a dir no e sì, e non a levare e sedere: di che non se ne fe' nulla di suo detto, e misono i partiti, e allora si diè Pisa allo imperadore libera.

[Cont.] Sedere in un bagno locale, che dicono i medici Semicupio. Matt. Disc. Diosc. I. 60. La decozione è utile a sedervi dentro per l'infiammagioni della madrice.

2. [Cont.] Di cosa che ha larga e salda base su cui poggiare. Tratt. Arte mus. I. 67. Pentole di bocca tanto quanto la piccola misura o più ch'è qui disegnato, ch'abbi di corpo quant'è la grande misura, e abbi di fondo quant'è la mezzana misura, e sia il fondo piano che possa sedere ad agio.

3. Per semplicemente Stare. Franc. Barb. 88. 7. (C) E val, se tu ben segge Con ogni gente, ed in ogni tuo atto. Tes. Br. 2. 36. E se ciò è vero, che l'acqua seggia in sulla terra, dunque è ella più alta che la terra. [Camp.] D. Conv. IV. 9. E perchè noi volessimo che la cosa sedesse così forte pendente, come diritta, non sarebbe… D. 1. 5. Siede la terra dove nata fui Su la marina dove il Po discende (Ravenna). E 1. 20. Siede Peschiera, bello e forte arnese… Onde la riva intorno più discese. E 1. 27. E quella (città) a cui il Savio bagna il fianco, Così com' ella sie'tra 'l piano e 'l monte (sie' per siede, come die' per diede), Tra tirannia si vive e stato franco. T. Altri legge Si è, S'è. E 2. 5. Quel paese e Che siede tra Romagna e quel di Carlo (regno di Napoli). E 2. 12. Per salire al monte Dove siede la chiesa che soggioga (sovrasta dall'alto) La ben guardata (Firenze, per iron.). E 3. 12. In quella parte (Spagna)… Non molto lungi al percuoter dell'onde (mar d'occidente)… Siede la fortunata Callaroga Sotto la protezion del grande scudo (regno)… M. V. 10. 78. La qual siede tra Costantinopoli e Salonicchi. Ar. Fur. 14. 104. Siede Parigi in una gran pianura. Liv. M. 9. 28. (M.) L'isola di Poncia fu abitata dai Davolci, perocchè ella siede contra il loro rivaggio.

4. Fig. Petr. Canz. 17. 4. part. I. (C) Un pensier dolce ed agro…, Sedendosi entro l'alma, Preme 'l cor di desio, di speme il pasce. Virg. Idque sedet… – Omnia secunt Versanti… aec sententia sedit.

[Camp.] Com. Art. am. Questo peso non siede acconciamente nel mio animo (animo non sedet apta meo). Insopportabile.

5. Detto di volatili vale Posarsi. Ovid. Simint. 2. 44. (Man.) Lo maladetto gufo… sedette nella sommità della camera. T. Virg. Columbae… coelo venere volantes, Et viridi sedere solo. Così nella Volg. Gen. Degl'insetti e altre cose che Sedettero sul seggio e sul letto del re Faraone.

6. Sedere, per Governare; si dice più comunem. de' Papi. Ott. Com. Inf. 3. 30. (C) Vuole alcun dire che l'autore intenda qui che costui sia frate Piero del Murrone, il quale fu eletto Papa nel 1283, e sedette Papa mesi cinque, dì otto, ed ebbe nome Celestino. Bocc. Vit. Dant. 234. Arrigo conte di Luximburgo, con volontà e mandato di Clemente papa Quinto, il quale allora sedea, fu eletto in Re de' Romani, ed appresso coronato Imperadore. Cronichett. d'Amar. 39. Santo Pietro sedette Papa anni 36, mesi 7, dì 16. E appresso: Lino in Roma sedette Papa anni 15. [Camp.] D. 3. 12. Ed alla sedia, che fu già benigna Più ai poveri giusti, non per lei, Ma per colui che siede e che traligna. – Sedeva allora il suo gran nemico Bonifazio VIII.

7. Per Risedere, Esser di magistrato. Tac. Dav. Ann. 3. 66. (C) Tiberio pregò i Padri, che facessono Nerone, figliuolo maggiore di Germanico, già fatto garzone, abile alla questura, senza essere seduto de' venti (il testo lat. ha: munere capessendi vigintiviratus solveretur).

8. [Val.] † Per Istar situato, formato. Fortig. Ricciard. 7. 84. Il naso è dritto, che ben siede e posa.

9. † Detto de' Fiori o de' Frutti. Sassett. Lett. 306. (Man.) Fior di cedro o di limone, che siede in un coppo siccome le ghiande.

10. Altri modi.

Alzare alcuno da sedere. Levare in piedi chi è seduto. Sannaz. Arcad. p. 6. (Gh.) Noi non sopportando che 'l misero Ergasto quivi solo rimanesse, quasi a forza alzatolo da sedere, cominciammo con lento passo,…

Alzarsi da sedere. Levarsi in piedi chi era seduto. Sannaz. Arcad. p. 51. (Gh.) Alzatine da sedere, rattissimi verso quella parte del monte onde il rumore si sentiva, nè drizzammo.

11. † Cadersi a sedere sulle gambe. Accosciarsi. Firenz. Op. 3. 148. (Gh.) Ma Psiche in su questo principio impaurita, e divenuta del color del bossolo, tutta tremando cadutasi a sedere sopra delle gambe, non sappiendo (sapendo) altro che farsi, voleva,…

12. Levarsi a sedere, di sdraiato che uno era. Att. Apost. 167. (Gh.) Allora quella incontanente aperse gli occhi, e, vedendo S. Pietro, si levò a sedere.

13. Levarsi da sedere. Sannaz. Arcad. p. 47. (Gh.) Essendosi le pastorelle di pari consentimento levate da sedere intorno alla chiara fontana, i due amanti posero fine alle loro canzoni. Ivi, p. 26. Quando tutto di sedere levati (cioè, essendosi levati),… ne ponemmo a seguitare le pecorelle.

14. Mettere o Porre a sedere alcuno, fig., vale Deporlo di carica, o sim. (M.)

[G.M.] Ammir. Stor. (dopo aver raccontata la cacciata da Firenze di Cosimo de' Medici nel 1433, soggiunge:) Posero poi a sedere per dieci anni tutta la famiglia de' Medici, eccetto i discendenti di Vieri. – Di qui forse il modo fam. Mettere uno a sedere, per Superarlo, Vincerlo. Il tal pittore, il tal cantante, ha messo a sedere tutti gli altri. Come dire: Gli altri sono rimasti inoperosi a sedere, perchè tutti vogliono lui.

15. Porsi a sedere, fig., vale Prender quiete. Bocc. Nov. 6. g. 10. (C) Voi ancora siete con l'arme in dosso nel regno nuovamente acquistato…, e tutto occupato in grandissime sollecitudini e d'alto affare, nè ancora vi siete potuto porre a sedere. (Il Cesari spiega il senso di questo esempio così: Voi non avete ancora acquistato quieta e ferma signoria.)

Sim. fig. Sassett. Lett. 207. (Man.) Sicchè chi gli vedesse tutti (i suoi strumenti astronomici), e non sapesse più oltre, penserebbe che se Tolomeo rinascesse, che e' si fosse per porre a sedere. (Smetterebbe l'arte sua).

16. Sedere a banca. Lo stesso che Sedere a scranna. Franc. Barb. 325. 18. (M.) Non sofferir ch'all'orecchie ti tenga, Sedendo a banca, chi per question venga.

17. Sedere a gambe larghe, fig., di Chi vive spensierato e in pigrizia. Malm. 9. 32. (M.) E mentre ognun s'avanza a gloria intento, Ei siede a gambe larghe, e si fa vento.

18. Sedere a mensa, vale Stare a tavola. Tesorett. Br. 15. 132. (C) E quando siedi a mensa, Non fare un laido piglio.

E fig. Dant. Par. 5. (C) Tu sei omai del maggior punto certo: Ma perchè santa Chiesa in ciò dispensa, Che par contra lo ver ch'io t'ho scoverto; Convienti ancor seder un poco a mensa, Perchè lo cibo rigido ch'hai preso Richiede ancora aiuto a tua dispensa (a poterlo digerire, convien che tu badi ancora).

19. Sedere a scranna, vale Sedere in luogo eminente, e superiore agli altri, Come per giudicare, decidere, o comandare. Dant. Par. 19. (C) Or tu chi se', che vuoi sedere a scranna, Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d'una spanna? Malm. 6. 7. Ed oprar che Baldon resti chiarito, Ch'ambisce in Malmantil sedere a scranna.

20. Seder bene, vale Star bene, Convenire, Addirsi. T. Fr. Sied, in questo senso; onde Bienséance. = Franc. Barb. 101. 16. M.) E tuttor molti avemo Frutti che non vedemo, O ver d'onori, O di virtuti fiori, Così dirai che quel parlar ben seggia.

Seder male, fig., vale il contrario di Seder bene. V. § precedente. Tav. Barb. (M.) Male siede nel giovane essere conoscitore de' vini. Fr. Malséant.

21. † Sedere in quarto. Nota modo. Nov. ant. 38. (M.) Aveavi tre cavalieri molto leggiadri, ai quali non parea che in tutta Romagna avesse uomo che potesse sedere con loro in quarto. T. Ravviverebbesi dicendo per es. Sedere a petto d'alcuno, Sedere alla pari e sim.

22. † Sedere in su la ruota, fig, vale Essere nel maggior colmo della fortuna. Ar. Fur. 19. 1. (M.) Alcun non può saper da chi sia amato Quando felice in su la ruota siede, Però ch'ha i veri e finti amici a lato, Che mostran tutti una medesma fede.

Sedere nel colmo d'un'arte, scienza, ecc. Essere in quell'arte, in quella scienza, ecc., il più eccellente. Car. Rim. 106. (Gh.) Ma tu, che tra noi siedi nel colmo Del saver pastoral, perchè non canti?

23. Seder pro tribunali, o sim., vale Stare in luogo eminente; ed è proprio de' Giudici, quando rendono ragione. Bocc. g. 5. p. 3. (C) Ed essendosi la Reina a seder posta pro tribunali,… Vend. Crist. Op. div. Andr. 102. Erode vestendosi di vestimenta reali, sedette per tribunale, e ragionava con loro.

24. T. Stare dimesso e quasi giacente. Geremia: Quomodo sedet sola civitas, plena populo! Facta est vidua domina gentium, princeps provinciarum facta est sub tributo. [Giust.] Arr. da Settim. Tratt. cont. all'avvers. Lib. I. Come, siede sola la prodezza? piange e gemisce la scienza? Colei, la quale era prima sposa, è fatta siccome vedova!

25. Tenere a sedere uno, per Tenerlo a casa senza impiego, Non dargli impiego. Saccent. Rim. 1. 181. (Gh.) Dicon ch'egli è perito nel mestiere, Ch'è galantuom, che bisogna ajutarlo; E con questo lo tengono a sedere.

[T.] Vive ambedue le forme Siedo e Seggo, Sieda e Segga; inusit. Seggio e Seggia. Il pop. fior. piuttosto dice siedo, sieda; ma tutti certamente dicono siedi, siede; sediamo, sediamoci; sedeva, sederò, sederei, sedesti, sedere, seduto. Sedetti, sedette, sedettero, piuttosto che Sedei e gli altri; ma se non si parla di potestà e autorità, usasi piuttosto Mi posi, mi misi a sedere, o sim., Del sempl. atto corp. Suole accompagnarsi al Si. Sedersi, sedutosi, Ci sedemmo: l'ass. denota più chiaro potestà o autorità. Seduto è il com., Assiso è quasi del verso soltanto, e così il v. Assidersi.

† T. D. 1. 22. e 24. Seggendo per Sedendo, come Veggendo per Vedendo, commutala la d in g, raddoppiata questa per dar più nerbo alla parola, e per compensare il suono mancante d'un'altra vocale, Sedeat, videat. Seggendo, anche il Salvin. Odiss. 252.

T. Sediero. D. 2. 2. Altri vuole che stia per Sedevano, ma forse è sedettero, nè la variazione del tempo fa; chè ne abbiamo es. in tutti i poeti.

II. Senso corp. [Pol.] Medit. Arb. cr. Quelle savie vergini, cioè l'anime sante, entreranno col loro Sposo alle nozze, e, richiusa la porta del paradiso, sederanno nelle loro sedie. T. Prov. Tosc. 192. Prendere una seggiola e sedervi su.

Anco per terra. T. Prov. Tosc. 286. De' mesi errati (che nel nome hanno l'r) non seder sopra gli erbati. E 285. Seder sulla pietra. Vang. Sopra la fonte.

III. Coll'A e col Da. Coll'A corrisponde al part. Seduto. T. Bocc. g. 7. n. 8. Costoro, avendolo veduto a sedere e cucire.

T. Prov. Tosc. 290. Più vuoto che pieno, più caldo che freddo, più ritto che a sedere (per stare sani).

Coll'A, in altro modo. T. Siede a lavorare. A remigare. Salvin. Odiss. 252. Alzandosi da sedere.

T. Vang. Pietro sedeva co' ministri per vedere la fine (Sedere con, può denotare compagnia in gen.; ma anche Conversazione e Consorzio comune, e partecipazione di dignità).

T. Segner. Man. apr. 20. 3. Quel ricco, corteggiato, adulato, adorato, sedeva continuamente a real banchetto.

IV. T. Sedere a cavallo. Tib. Insideat celeri conspiciendus equo (onde Sella). Vang. Troverete un giumento legato sul quale nessun uomo sedette. Fig. Prov. Tosc. 223. Quando la superbia galoppa, la vergogna siede in groppa. Hor. Post equitem sedet atra cura.

V. Ass. T. Prov. Tosc. 123. Stare a sedere. Li fecero sedere tutti. Vang. Si precingerà; e li farà sedere. Segno di riguardo: Non l'ha fatto neanche sedere. Jac. Ep. riprende le cerimonie usate a taluni: Tu siedi qui bene; al povero: e tu sta costì e siedi sotto lo sgabello de' piedi miei.Vas. 8. 40. Sedere ordinatamente.

Escl. ellitt. T. Giron. Cort. 189. Da tutte parti si leva alto grido: a seder, cavaliere; vostra lena è affannosa.

VI. T. Ass., o con altre parole, di giudici, di senatori, di consiglieri, di deputati, così detti rappresentanti, ma che assai volte non rappresentano se non se stessi. Vang. Sedere ne' primi seggi delle sinagoghe. [L.B.] Albert. Padr. fam. 56. S'immetterà a voler sedere in mezzo a magistrati. Sedere, non solo, giudice, ma arbitro, maestro e sim., dice non tanto l'atto, quanto l'autorità legittima o presunta. [Pol.] Segn. Stor. fior. lib. 2. Non perchè egli fusse il più vecchio, ma per onore del magistrato nel quale sedeva. Fatt. En. rubr. 32. Priamo sedendo in sedia dava le leggi e udienza al popolo.

T. Ma la smania ambiziosa di molti oggidì gli è aspirare all'autorità per più comodamente sedere, respirando dalle non sostenute fatiche.

VII. T. Dell'attuale esercizio di potestà e autorità. Una giunta ne' Parlamenti è istituita, che tratti le faccende quando non siede la Dieta. Onde quelle de' Parlamenti e altre adunanze sim., diconsi Sessioni. E così: Non sedette il Concilio che a lunghi intervalli.

VIII. T. Segnatam. di potestà suprema Sedere re, monarca assoluto.

IX. Autorità pontificia. Anche ass. T. Sedette tanti anni (che non dovrebbe valere Giacque o dormì). Ma più bella la metaf. del pastore che veglia non siede. [Cors.] D. 1. 2. Per lo loco santo, U' siede il successor del maggior Piero. [Pol.] Cronichet. d'Amar. 46. San Cleto sedette papa anni dodici, e San Clemente primo sedette papa anni nove.

X. Immag. simbolica. T. Sal. Disse il Signore al signor mio: Siedi dalla mia destra. – Alla destra mia. – Siede nella gloria del padre. Vang. Dii che seggano questi miei figli uno alla destra uno alla sinistra nel tuo regno.

XI. T. Come in Omero Ἕζομαι, Sedere, vale talvolta e in lat. e in it. Stare fermo. Vang. Sedendo, ammaestrava dalla navicella le turbe. – Sedendo, chiamò i dodici. – Maria sedeva in casa. Vang. Sedendo di contro alla cassa. [Pol.] D. Vit. N. 24. Sedendo io pensoso in alcuna parte, mi sentii cominciare un tremito nel cuore. T. D. 1. 22. Ed io seggendo in questo luogo stesso Ne farò venir sette (de' miei compagni). Qui Sedere è star fermo nel senso lat., giacchè al dannato i diavoli non lasciavano agio di sedersi.

T. Prov. Tosc. 230. Siedi e taci, e averai pace (non raccomanda l'inerzia nè la viltà, ma la prudenza modesta e serena). E 274. Se tu hai fretta, siedi (la smania di fare fuor di tempo, ritarda).

T. Prov. Tosc. 138. La sorte non sa sedere (l'occasione fugge. Le vicende s'incalzano. – In gen. Stare a sedere, aspettando che altri operi per te, o invocando la provvidenza ozioso. – Non stette a sedere (s'adoprò).

XII. Trasl. T. Modo bibl. Sedere in pace, Vivere riposato, in senso buono.

T. Vang. Illuminare que' che seggono in tenebre e in ombra di morte, e indirizzare i piedi nostri in via di pace (qui Seggono vale Giacciono).

T. In D. 2. 5. l'anima d'un ucciso dice: Ma li profondi fori, Ond'uscì il sangue, in sul quale io sedea. Ponevano gli ant. la vita animale, non lo spirito libero, nel sangue; onde Virg. Undantique animam diffundit in arma cruore.

XIII. Proverbi che accennano all'uno e all'altra senso. T. A chi non piace, mettasi a sedere (smetta, non prenda parte alle faccende altrui, che non gli garbano).

T. Sedere su due scranne (volere più comodi e fare più uffizi a un tempo a risico d'averne scomodo e male).

[L.B.] Giuoco di conversazione; che uno, bendato, si siede a caso su uno di quelli che in giro siedono al giuoco, e dice: Seggo, e seggo bene.Se, domandato Su chi, c'indovina, levano a lui la benda, e la mettono a chi gli fa da sedile (qui dicono sempre Seggo).

T. Prov. Tosc. 141. Molti ladri siedon bene (a lor agio). E 103. Meglio è, vedova, sedere (vivere senza disagi), ch'essere maritata e male avere.

T. Prov. Tosc. 241. Siedi e sgambetta, vedrai la tua vendetta (Sgambettare, dondolare le gambe stando a sedere: Vendetta, per Compenso, Riparazione. Il prov. alla lett. suona male; ma vuol dire Sappi aspettare, e avrai soddisfazione meglio che cercarla con ansia ingenerosa.

XIV. T. Nel modo Dar da sedere, segnatam. del Porgere seggiola o altro sedile mobile, comincia a apparire il sost.; ma poi più chiaro quando dicesi Un sedere in teatro o in carrozza, un posto ove sedersi. Nel mio legno c'è un sedere per voi, se volete

T. Siccome D. 2. 19. I nostri diretri, potrebbesi, accennando a quella parte del corpo, dire fam. anco I sederi: e nel ling. abbondano troppo alla locuz. mezzo fig., che sarebbero da lasciare coi Diretri di Dante alla storia della lingua, e alla storia di qualche altra cosa.
Sedere - S. m. Sedia. [Cont.] Cell. Doc. 581. Un paio di sederi di noce intagliati con la spalliera di braccia 8 in circa. = Amm. Ant. 30. 8. 5. (C) Puoteti far più onesto o meno un solo sedere? Stor. Eur. 6. 123. Finita così la coronazione, menarono i due Arcivescovi il nuovo Cesare a sedere in un seggio ricco, e molto eminente, accompagnato da più altri sederi, ma più bassi di manco pregio. Rip. Strav. 247. (M.) Di materia simile eran coperte le bottiglierie, e la stessa tavola; intorno alla quale si vedevan tanti sederi; quanti esser dovevano i convitati. Popolesch. Ragn. 614. (Man.) Vi potrai fare e' tuoi capannucci di muraglia o verzura, come ti piacerà, con e' loro sederi intorno. [Tor.] Bard. Vill. Adr. 33. In testa erano sederi di alabastro, da' quali il rincontro de' portici, e de' giardini veder poteasi.

2. Per La parte della sedia sulla quale si siede, o Altro simile arnese. (Fanf.) [Cont.] Doc. Arte San. M. II. 173. Debbino fare uno sedio in chiesa, lungo diciotto braccia o circa, e largo il sedere tre quarri, ed alta la spalliera dietro due braccia; regolato di noce, e profilato senza tarsía, e colla predella da piei come si richiede. = Magal. Operett. var. 122. (Man.) Queste (seggiole) hanno i fusti di legno con le spalliere, e il sedere tessuto delle suddette canne. [F.T-s] Nard. St. Certi gradi di legname rilevati con ordine di sederi.

3. Per Natiche. Franc. Sacch. Nov. 130. (C) Avea un ciccione nel sedere, appunto dove si tiene il brachiere. E nov. 147. Tanto erano le torla con gli albumi e con li gusci incrosticate e appiccate nel sedere. Varch. Ercol. 291. Io ho paura che non facciano come un nostro, a cui non vo' dar nome, il quale si rammaricava, nè poteva sopportare d'avere (con riverenza vostra) il sedere di due pezzi, perchè così l'avevano i fornai. [G.M.] Il seder mi voltò lo zoppo. (Modo volg.)
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