Il resto di niente di Enzo Striano (1986): 4 novembre 1791: san Carlo, onomastico della regina, del re di Spagna, dell'Infante. Stavolta, però, la festa a Palazzo rappresentava una verifica. Qualcuno affermò trattarsi d'un momento storico: si sarebbero viste novità decisive. Altri scherzò: «Non esageriamo. L'unica cosa nuova che vedremo sarà la sposina di quel vecchio insalanito di Lord Hamilton che fa i quadri viventi mezzo nuda».
Daniele Cortis di Antonio Fogazzaro (1906): Appena arrivata a Roma scrisse un biglietto sufficientemente affettuoso alla mamma. Alla lettera dello zio Lao rispose il giorno dopo, ringraziando e non accettando il danaro offerto. Scherzò sulla predica che il burbero signor zio le aveva fatta a suon di polka per questo benedetto danaro, scherzò sulla prodigalità del predicatore. Parlò poi del caldo di Roma dove non c'era più nessuno, disse che sospirava il mare e che avrebbe preferita la Sicilia ai soliti bagni noiosi del continente. Chiuse la lettera annunciando che stava per andare ai Cappuccini a prendere un po' di fresco e a pregare per gli zii reumatizzati.
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): In casa Jovine, dalla simpatica zoppina, vi era ricevimento, quel mercoledì; essendo l'onomastico della nonna, vi si trovavano le belle sorelle Altifreda, vi arrivarono le Galanti, per un pezzo si scherzò sull'eruzione, sul rombo, sul terremoto, sulla pioggia di cenere, mentre giravano i gelati e giungevano ancora dei mazzi di fiori; ma a poco a poco la conversazione cadde, tutti prestavano orecchio, il tremolìo dei vetri urtava i nervi della zoppina, quasi quasi ella tremava al loro tremito; la società si diradò, tentando qualche ultimo scherzo, ma di mala voglia, ognuno desiderava ritrovarsi alla casa propria. |