Parole Collegate |
»» Aggettivi per descrivere rumore (assordante, forte, fastidioso, vicino, continuo, ...) |
Nomi Alterati e Derivati |
Diminutivi: rumoretto, rumorino. Dispregiativi: rumoraccio. |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
assordante (13%), silenzio (10%), suono (7%), chiasso (6%), baccano (5%), caos (5%), fracasso (5%), forte (4%), fastidio (4%), fastidioso (3%), molesto (3%), frastuono (3%), disturbo (3%), sordo (3%), casino (3%), musica (2%). Vedi anche: Parole associate a rumore. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola rumore è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: ru-mó-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il perduto amore di Umberto Fracchia (1921): Mi sbatté la porta dietro le spalle ed io ricominciai a camminare a caso. Con un certo sforzo compresi che di fronte a me stava il mare e che quella striscia d'argento, interminabile, era la luna sull'acqua, e che quel rumore fastidioso era appunto il rumore dell'onda. La luna fendeva le nuvole grige di perla. — Bum! bum! scioc scioc! cu cu! bau bau! — e di scoglio in scoglio mille grida confuse, lugubri, beffarde, si propagavano con lunghi echi. Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Quasi fino all'alba mi rivoltai sul letto, fantasticando di quell'infelice, sepolto nel cimitero di Miragno, sotto il mio nome. Chi era egli? Donde veniva? Perché si era ucciso? Forse voleva che quella sua triste fine si sapesse: era stata forse riparazione, espiazione... e io me n'ero approfittato! Più d'una volta, nel bujo — lo confesso — gelai di paura. Quel pugno, lì, sul tavolino, in camera mia, non lo avevo udito io solo. Lo aveva scagliato lui? E non era egli ancor lì, nel silenzio, presente e invisibile, accanto a me? Stavo in orecchi, se m'avvenisse di cogliere qualche rumore nella camera. Poi m'addormentai e feci sogni paurosi. La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): Lui ogni tanto va fuori della grazia di dio ed è capace di schiaffeggiarla. L'ha già fatto. ivo lo sa, l'ha visto, l'ha sentito: lei piangeva, era corsa in camera da letto, lui le era andato dietro gridando: «dove vai? ma dove vai?» Era entrato anche Padre, aveva sbattuto la porta in modo fortissimo, poi si udiva madre che urlava: «Non mi toccare, sai? Non ti azzardare, bestia!» Poi il rumore di due schiaffi, fortissimi. |
Proverbi |
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Espressioni e Modi di Dire |
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Libri |
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Titoli di Film |
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Canzoni |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per rumore |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: remore, rumori, tumore. Cambiando entrambi gli estremi della parola si può avere: tumori. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si può avere: umore. |
Parole con "rumore" |
Iniziano con "rumore": rumoreggi, rumoretti, rumoretto, rumoreggia, rumoreggio, rumoreggiò, rumoreggerà, rumoreggerò, rumoreggiai, rumoreggino, rumoreggerai, rumoreggerei, rumoreggiamo, rumoreggiano, rumoreggiare, rumoreggiata, rumoreggiate, rumoreggiati, rumoreggiato, rumoreggiava, rumoreggiavi, rumoreggiavo, rumoreggeremo, rumoreggerete, rumoreggiammo, rumoreggiando, rumoreggiante, rumoreggianti, rumoreggiasse, rumoreggiassi, ... |
Finiscono con "rumore": antirumore, frangirumore. |
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Parole contenute in "rumore" |
ore, rum, umo, more, umore. Contenute all'inverso: ero, rom. |
Incastri |
Inserendo al suo interno reggia si ha RUMOreggiaRE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "rumore" si può ottenere dalle seguenti coppie: rudi/dimore. |
Usando "rumore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * morena = runa; * morene = rune; * moresco = rusco; * moretti = rutti; * moretto = rutto; * morenica = runica; * morenici = runici; * morenico = runico; * moreschi = ruschi; * moreniche = runiche; * morettini = ruttini; * morettino = ruttino. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "rumore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erompe = rupe; * erompi = rupi; * eroina = rumina; * eroine = rumine; * errino = rumorino. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "rumore" si può ottenere dalle seguenti coppie: runa/morena, rune/morene, runica/morenica, runiche/moreniche, runici/morenici, runico/morenico, ruschi/moreschi, rusco/moresco, rutti/moretti, ruttini/morettini, ruttino/morettino, rutto/moretto. |
Usando "rumore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * dimore = rudi; rumoretto * = rettore; rumorista * = ristare; * inie = rumorini; * ristare = rumorista. |
Sciarade e composizione |
"rumore" è formata da: rum+ore. |
Sciarade incatenate |
La parola "rumore" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: rum+more, rum+umore. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Brusio, Frastuono, Buscherio, Rumore - Molte persone che vanno e vengono, o vanno su e giù per un luogo, parlando insieme e ridendo, fanno un Brusio, che è appunto il suono che risulta dai moti e dalle voci loro. - Frastuono è suono scomposto di passi, di voci, di batter di mani, urlare, battere cose solide e simili, per modo che non si oda più chi parla o canta, nè si possa attendere a nulla. - Buscherio è un frastuono più temperato, e fatto, per lo più, da gente allegra e chiassona. - Rumore è generico, e si può dire di qualunque suono forte, disordinato, indistinto, prolungato o no; ed è verbale dell'antico verbo Romire. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Bisbiglio, Sussurro, Rumore, Susurrio, Romorio, Mormorio - Bisbiglio è quel lieve rumore prodotto dal parlare che fanno molti assieme ma sommessamente; e che in esso sentesi il sibilo degli s e degli z. Susurro viene dal parlare più forte: in chiesa nasce talora un bisbiglio per qualche accidente che ecciti l'universale curiosità: sulla piazza del mercato è di continuo un assordante susurro: susurrìo è meno di susurro, ma indica maggior frequenza o durata: entrando in un opifizio, e più se di donne (me la perdonino) sentesi un continuo susurrìo, se pure la regola non lascia parlar forte, ridere, schiamazzare. Mormorìo è più di bisbiglio, è più sovente prodotto da altre cause che dall'umano parlare: mormora il ruscello, il venticello nelle foglie e simili, perciò ha idea di cosa più continuata. Rumore è generico; è ogni interruzione del silenzio. Romorìo è lieve rumore, eguale, continuo, replicando dirò così sempre la stessa o le stesse poche note; è un po' più di mormorìo, ma gli è affinissimo. [immagine] |
Baccano, Rumore, Strepito, Rombo, Ronzio, Rombazzo, Frastuono, Fracasso, Chiasso, Schiamazzo, Schiamazzio, Scroscio - «Baccano, rumore non piccolo di gente che scherza e che ruzza, o come che sia si trastulla. Rumore di contesa o di lavorio, baccano non è; onde questo ha senso talvolta di sozzi diporti. Rumore è più generico: dicesi e di persone e di cose. Strepito è più di rumore. Fracasso è rumore di cose che si rompano o siano rotte, o simile al rumore di una o più cose che si rompano. Frastuono è rumore che fanno diversi suoni insieme confusi. Schiamazzo, gran rumore di grida discordanti e disordinate». Romani.
«Rombo, rumore sordo d'insetti, quali i calabroni o i mosconi. Il rumore lontano dell'acqua, del vento, della gente, par rombo, e così si dice; rombazzo, rombo più sguaiato e più rumoroso. Chiasso, rumore festivo; scroscio, rumore rotto e squarciato, come d'acqua che cade, d'uomo che sghignazza forte, e simili». Gatti. Ronzìo, quel rumore che fanno gl'insetti volando. Rumore è generico, è ogni interruzione del silenzio. Schiamazzìo indica uno schiamazzo non tanto forte, ma prolungato; fors'anche uno schiamazzo lontano e continuato in cui si distinguano grida e voci acute. [immagine] |
Fama, Grido, Rumore, Celebrità, Nomèa - La fama va, corre di bocca in bocca, e cresce nel suo andare; il grido è cosa più clamorosa, più unisona, ma momentanea e passeggera; il rumore è forse clamoroso quanto il grido, ma meno chiaro, meno distinto; e più presto divien fioco, confuso, inintelligibile; presto muore in un vano suono. Anche per cosa di poco momento levasi sovente gran rumore. Ad acquistarsi un certo grido basta un'azione un po' risoluta; ma a meritarsi vera fama ci va l'opera di tutta la vita. Ad acquistarsi celebrità o nome celebre ci vanno opere grandi e degne, ed ora ben più che una certa abilità; e perciò un merito tal quale è cosa comune: l'indifferentismo o lo sdegno di chi sa qualche cosa è più difficile a vincersi, che non il destare la facile ammirazione degl'ignoranti.
«Nomea, più spesso in cattiva parte. Io ho sentito dire ne' dintorni di Firenze: non c'è la peggio che aver cattiva nomèa. Del resto, nomèa è voce comunissima in contado. E quando pur l'usano in buon senso, e' pare che intendano sempre meno di nome, o nome non bene meritato». Meini. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Rumore, Romore - e † RIMORE. S. m. Suono disordinato e incomposto, indistinto e prolungato. Aureo lat. Fr. Jac. Tod. 3. 7. 4. (M.) Amanti del fervore, Come non vi struggete, Poichè 'l divino amore Jesù Cristo vedete? Deh! in braccio or lo prendete, E venitel gustando…, Senza far rumore. Bern. Mogliazz. 189. E fanno un gran fracasso e gran rumore. Bocc. Nov. 8. g. 5. (C) E 'l romore disperato della cacciata giovane da tutti fu cominciato ad udire. E nov. 4. g. 7. I vicini, sentendo il romore, si levarono. Franc. Barb. 75. 1. Se pur s'adira tardi, Nè con rimor, nè con parlar villano. E 301. 8. Tuo popolo a rimore Rifrena con colore. [G.M.] Cellin. Vit. Faceva il cielo un romore tanto grande e paventoso, che io da per me giudicavo che fussi il di del giudizio.
Bocc. Nov. 7. g. 8. (C) Questo uscio fa sì gran romore quando s'apre, che leggiermente sarei sentita da fratelmo, se io l'aprissi. Tes. Br. 5. 17. Fuggono per lo fumo, e ragunansi (le api) per suono di ferro e di pietre, o di cosa, che faccia grande romore. Alam. Colt. 2. 37. (M.) Gia puoi sentir le biancheggianti spighe, Che, alle dolci acque percotendo insieme, Con più acuto romor chiaman la falce. [G.M.] Di molto rumore e poca lana; Modo prov. per dire che alla fatica non corrisponde il frutto, o alle molte parole il fatto. 2. Per Tumulto, Sollevazione, Confusione. Cavalc. Att. Apost. 121. (M.) Potremo incorrere in pericolo, accusati di mettere la terra a rumore. G. V. 9. 180. 1. (C) Non volendo assentire all'accordo, si levò a romore la città di Melano. E 11. 7. 2. A romore e a furore ne cacciarono i Sabattini, e Rodaldi,… Franc. Sacch. Rim. 46. Si racconta Per loro guerra, e battaglie, e romori. Sen. ben. Varch. 6. 33. Per cui salutare si fa la mattina per tutta Roma tanto romore. Ciriff. Calv. 3. 75. Mettendo a sacco, e a fuoco, ed a romore I padiglioni. Guicc. Stor. 4. 231. (M.) E dette fomento a questo tumulto, o la imprudenza, o la timidità di Silvio Cardinale di Cortona, il quale, avendo ordinato…, non mutò sentenza… ancorchè innanzi si movesse, avesse inteso essere cominciato questo romore. Varch. Stor. 2. 32. Non si fidando in Firenze, s'era in su que' primi romori fuggito di fuora. [Val.] Pucc. Centil. 56. 43. Nel detto tempo andò Siena a romore. E 48. 24. Firenze fu per andare a romore. [Cont.] Stat. Comp. Pisa, 131. Se romore fosse per cagione di fuoco, le dette Compagine vecchie tanto traggano al luogo del fuoco, eccetto quelle deputate alla guardia delle porte… Chi, requisito, non si troverà alle poste, sia denunziato… Ordinossi loro i segni a tutti li maestri di pietre e legnami di Pisa, a tempo di romore per fuoco. 3. Vale anche Fama, Grido, Opinione. Guicc. Avvert. 98. (M.) È incredibile quanto giovi la riputazione e opinione che hanno gli uomini che tu sia grande. Con questo romore solo ti corrono dietro senza che tu n'abbia a venire al cimento. Car. En. 12. 380. E tal sembrando, Già degli animi accorta iva Giuturna Rumor diversi, e tai voci spargendo. Bocc. Nov. 4. g. 7. (C) Ed in breve tanto andò il romore di vicino in vicino, che egli pervenne infino a' parenti della donna. Petr. Son. 193. part. I. Ma com'è, che sì gran romor non sone Per altri messi o per lei stessa il senta? E Canz. 2. 3. part. III. S'egli è ancor venuto Romor leggiù nel ben locato officio. Dant. Purg. 11. Non è il mondan romore altro che un fiato Di vento, ch'or vien quinci ed or vien quindi, E muta nome, perchè muta lato. Giov. Gell. Vit. Alf. 155. (M.) Ripetendo più volte insolentemente che questo romor della venuta de' nemici non aveva certezza alcuna. 4. Far romore, vale Aver grido, Dar materia di discorso. Petr. Son. 170. part. I. (C) De' qua' duo tal romor al mondo fasse. 5. Far romore, per Prorompere in isdegno, Alterarsi. Bocc. Nov. 6. g. 8. (C) Domandato questo, e quell'altro, se sapessero chi il porco s'avesse avuto, non trovandolo, incominciò a fare il romor grande. E nov. 8. g. 8. Conoscendo che per far romore, nè per altro la sua ingiuria non diveniva minore…, si diede a pensar, che vendetta di questa cosa dovesse fare. Petr. cap. 2. Vidi Aci, e Galatea ch'in grembo gli era, E Polifemo farne gran romori. [T.] Per lo più Suono non leggiero, e quasi mai gradito. più o meno molesto, ch'esce da un corpo solo o da più; suono unico, o misto d'altri suoni confusi. Rumore, anco un leggiero fruscío, quel che fanno, calpeste, le foglie. Stormire, è più. T. D. 1. 13. Quando noi fummo d'un rumor sorpresi Similemente a colui che venire Sente il porco (cignale) e la caccia alla sua posta, Ch'ode le bestie e le frasche stormire. – E un insetto volando fa qualche rumore; rumore dal grido di forti animali, e dal passare di carri. Ma questo è più propriam. strepito; e se è con più rovina o minaccia, Fracasso. Schianto, se a un tratto, quasi un colpo solo. Rombo di terremoto, Rumore cupo e minaccioso. Rimbombo, rumore forte, ripercosso. II. T. D. 1. 23. Come la madre che al rumore è desta, E vede presso a sè le fiamme accese, Che prende il figlio e fugge… Tanto che solo una camicia vesta. – Accorse al rumore. T. Rumore che fa il vento o altra cosa fra le frasche. Prov. Tosc. 335. Una noce in un sacco non fa rumore (pers. o cosa, sola da sè, non può molto nè in bene nè in male). T. S'appressava, S'allontanava il rumore. – Perduto insino il rumore de' loro passi. III. T. Siccome dicesi Suoni per gli Strumenti che suonano, il seg. non com., ma chiaro e efficace. [Cors.] Segr. Fior. Nov. Voglio che dall'un canto della piazza siano insieme venti persone almeno che abbiano trombe, corni, tamburi,… e d'ogni altra qualità rumori. T. Così di Sonetto ebber titolo i quattordici versi; e troppe poesie son Rumore, se non peggio. IV. Di fama. T. Il rumore del fatto. A Manz. Il rumore che ne correrebbe. – Mi giunge agli orecchi un rumore. Virg. Spargesi subito per le schiere troiane il rumore, esser venuto il dì che… Plur. T. Rumori di guerra. – Rumori di nuove sventure. Tass. Ger. 1. 81. Ma precorsa è la fama, apportatrice De' veraci rumori e de' bugiardi. Quante e quai sian le squadre ella ridice, Narra i lor vanti, e con terribil faccia Gli usurpatori di Sion minaccia. V. Idea di molestia e disordine. T. Casetta lontana da ogni rumore. – Il rumore delle armi. Altra cosa Rumore, cioè Annunzio, di guerra; altra Rumori della guerra o delle armi, o sim., La confusione, I danni, I pericoli minaccianti. VI. T. Fa rumore una o più pers. alzando la voce, o con altri segni di cruccio o querela. Segner. Crist. instr. 1. 19. Fanno romore e vanno in collera per le parole del sacerdote. VII. Lo stesso disordine, La discordia. T. In casa vostra ci son gran rumori. Prov. Tosc. 110. Molti servitori, molti rumori. VIII. Aggettivi. T. Leggiero, Sommesso, Confuso. A. Manz. Solleva la testa, Percosso da nuovo Crescente rumor. – Forte, Grave. T. Bell'epit., ne'Promessi Sposi: L'amico rumore del fiume, che annunzia a Renzo esser vicino il confine, e il suo scampo. IX. Verbi. Nel pr. T. Sacch. 9. 190. Facendo romore. Leggend. Fr. Ginep. 1. A tanto romore quanto costui facea. T. Ma poi Fa rumore pers. o cosa, in bene e in malè, facendo dire di sè. Opera che non fa gran rumore, Non piace gran fatto. – Credono certuni che il far rumore sia il medesimo che acquistare fama. T. Un'opera leva rumore (di fama buona per lo più). Ma coll'art. ha senso soc. non buono. [Cors.] Sen. Ben. Varch. 1. 10. Se io potrò trarlo delle mani degli assassini, col levare il romore, egli non mi parrà fatica di gridare per iscamparlo. T. E nel pr. e nel fig. Il rumore n'andava alle stelle. T. Sorge un rumore nel fig.; e così l'att. Destare. – Menar rumore. dice per lo più il farlo apposta, e per cosa che non meriti tanto. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: ruminiamo, ruminiate, ruminino, ruminò, rumino, rumoracci, rumoraccio « rumore » rumoreggerà, rumoreggerai, rumoreggeranno, rumoreggerebbe, rumoreggerebbero, rumoreggerei, rumoreggeremmo |
Parole di sei lettere: rumini, ruminò, rumino « rumore » rumori, runica, runici |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): tremore, dimore, timore, marmore, umore, malumore, buonumore « rumore (eromur) » frangirumore, antirumore, tumore, canore, tenore, controtenore, signore |
Indice parole che: iniziano con R, con RU, parole che iniziano con RUM, finiscono con E |
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