Verbo | |
Ricordare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è ricordato. Il gerundio è ricordando. Il participio presente è ricordante. Vedi: coniugazione del verbo ricordare. |
Parole Collegate |
»» Sinonimi e contrari di ricordare (tenere a mente, rimembrare, memorizzare, rammentare, ...) |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
memoria (25%), memorizzare (10%), dimenticare (7%), rimembrare (7%), passato (7%), rammentare (7%), ricordo (4%), data (3%), scordare (3%), sempre (3%), anniversario (2%), momenti (2%). Vedi anche: Parole associate a ricordare. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
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Liste a cui appartiene |
Lista Verbi psicologici [Piacere, Preoccupare « * » Spaventare, Temere] |
Informazioni di base |
La parola ricordare è formata da nove lettere, quattro vocali e cinque consonanti. Lettera maggiormente presente: erre (tre). Divisione in sillabe: ri-cor-dà-re. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche le pagine frasi con ricordare e canzoni con ricordare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Ultimo Parallelo di Filippo Tuena (2007): Quel giorno montarono il campo prima del solito e si trovarono a riposare per una mezza giornata sempre accompagnati da questi parhelion vibranti dietro i quali scorgevano in lontananza le vette del monte Markham. Devo ricordare che durante la marcia nella barriera, all'apparire dei graniti scuri di una delle montagne che la incorniciano, gli esploratori quasi fossero marinai dopo settimane di navigazione in alto mare gridavano land, terra. Quella parola suscitava in me sensazioni contrastanti. Mi ricordava lontani viaggi per mare, approdi esotici e lunghe notti di riposo. Leila di Antonio Fogazzaro (1910): Lelia si fece nominare tutti i villaggi, sedette sull'erba guardando, là in alto, il piccolo campanile giallognolo ritto sotto le rupi. Dal piccolo campanile salì collo sguardo alle creste sovreminenti, cercò la punta di dolomia che poteva ricordare quella del Summano guardata da Massimo, nel salone della Montanina, mentre ella suonava «Aveu». Le parve di riconoscerla fra le nebbie, a mezzo della cresta che dal maggior culmine declina verso levante. Il cuore le si gonfiò della divina musica e del grido: «Or sappi che brucio, che moro di te.» Le otto montagne di Paolo Cognetti (2016): Lei più tardi alle corse cominciò a preferire sedersi nei prati, o immergere i piedi in un torrente, o riconoscere i nomi delle erbe e dei fiori. Anche in vetta le piaceva soprattutto osservare le cime lontane, pensare a quelle della sua giovinezza e ricordare quando c'era stata e con chi, mentre mio padre a quel punto veniva invaso da una specie di delusione, e voleva soltanto tornarsene a casa. |
Uso in vari contesti |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per ricordare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
»» Vedi tutte le definizioni |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: ricordale, ricordate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: ricorre, rioda, riode, ridare, rida, ride, rodare, roda, rode, roar, rare, icore, idre, corde, cora, corre, core, coda, code, care, orde, orare. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: ricordarle, ricordarne. |
Parole contenute in "ricordare" |
are, dare, orda, corda, ricorda. Contenute all'inverso: era. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "ricordare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ricolo/lordare, ricorri/ridare, ricorro/rodare, ricorse/sedare, ricordai/ire, ricordala/lare, ricordali/lire, ricordami/mire, ricordata/tare. |
Usando "ricordare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: borico * = bordare; carico * = cardare; scarico * = scardare; acri * = accordare; * areale = ricordale; * areali = ricordali; * remi = ricordami; * areata = ricordata; * areate = ricordate; * areati = ricordati; * areato = ricordato; * rendo = ricordando; * evi = ricordarvi; * resse = ricordasse; * ressi = ricordassi; * reste = ricordaste; * resti = ricordasti; * egli = ricordargli; * ressero = ricordassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "ricordare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ricorderà/areare, ricordata/atre, ricordato/otre. |
Usando "ricordare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = ricordata; * erte = ricordate; * erti = ricordati; * erto = ricordato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "ricordare" si può ottenere dalle seguenti coppie: ricorda/area, ricordale/areale, ricordali/areali, ricordata/areata, ricordate/areate, ricordati/areati, ricordato/areato, ricordai/rei, ricordale/relè, ricordami/remi, ricordando/rendo, ricordasse/resse, ricordassero/ressero, ricordassi/ressi, ricordaste/reste, ricordasti/resti, ricordate/rete, ricordati/reti, carico/cardare, scarico/scardare, borico/bordare. |
Usando "ricordare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ricordale = areale; * ricordali = areali; * ridare = ricorri; * rodare = ricorro; * sedare = ricorse; scardare * = scarico; * lire = ricordali; * mire = ricordami; * mie = ricordarmi; * tiè = ricordarti; * vie = ricordarvi; * glie = ricordargli. |
Sciarade incatenate |
La parola "ricordare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: ricorda+are, ricorda+dare. |
Intarsi e sciarade alterne |
"ricordare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: rida/corre. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Rammentarsi, Ricordarsi; Rammentare, Ricordare, Rammemorare, Commemorare; Memorioso, Memore, Memorabile, Memorando - Il rammentarsi è talvolta atto spontaneo della mente che ritorna coll'attenzione ad atto o circostanza già trascorsa; talvolta l'uomo aiuta se stesso a rammentarsi col ricercare che fa nella mente la cosa passata ed obbliata, e col riandare della mente sopra quelle circostanze che possono fargliela risovvenire; il ricordarsi, pare, dal suono della parola, interessi più il cuore o almeno l'affezione o il sentimento: mi ricordo dell'amico, del parente, della patria; mi rammento di essere stato a una commedia, a un pranzo; però ricordarsi suol dirsi eziandio delle cose che la sola memoria possiede; ricordarsi di un autore letto e de' passi più belli delle sue opere è facoltà di chi possiede tenace memoria; rammemorare è metter in mente ad altrui, e ricordare, proprio mettere in cuore: a Genova abbiamo questo modo affettuoso del mettere in cuore per ricordare altrui, il quale molto bene esprime la sollecitudine e l'affetto dovuto alle cose così fatte ricordare: nella lingua non c'è, o non mi è mai venuto sott'occhio, ma qualora occorresse non sarebbe da dispregiare. Rammemorare è rimettere nella memoria, risvegliandola intorno a qualche argomento ad essa sfuggito; commemorare è celebrare la festa o la memoria di cosa trascorsa; e si dice assolutamente della festa dei morti, commemorazione, perchè è col cuore e colla memoria di loro che il mondo de' vivi non infrange la catena che con quello de' trapassati lo lega nell'universale ordine delle cose: memorioso, vale chi è dotato di buona memoria; ma è poco usato; memore chi si ricorda, chi tien viva la memoria delle cose importanti, e se de' benefizii, è principio di riconoscenza e atto di sacro dovere. Memorabile diremo la cosa bastantemente importante dal potersene ricordare o serbare memoria: memorando cosa portentosa e di cui resterà necessariamente la memoria o nelle storie o nella mente de' contemporanei: ma ha ben sovente senso tristo, perchè de' mali che lo flagellano l'uomo serba ricordanza meglio che de' beni. Memorande le guerre di Napoleone, che tanto sangue costarono all'umanità; memorabile per ogni capo il proclama di Napoleone III agli Italiani, dato a Milano l'8 giugno 1859. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
† Ricordare - V. a. Da CORDA Metter le corde nuove, e dicesi parlando d'istrumenti da suono. Buon. Tanc. 2. 7. (M.) Chitarrin mio… Se me 'l di', vo' rifarti il ponticello, E ti vo' tutto quanto ricordare. [G.M.] Adesso si direbbe Rincordare (V.). |
Ricordare - † RECORDARE e † RACCORDARE. V. a. e n. ass. Ridurre a memoria. Aureo lat. Recordor. Sen. Pist. 33. (C) Altra cosa è ricordare, altra è sapere. E ricordare si è quando la cosa è data a guardare alla memoria. Cas. Lett. 17. Sire, io supplico V. M., che mi dia licenza, che io le possa essere importuno in ricordarle la sopraddetta spedizione. Morg. 25. 57. (M.) E disse poi delle guerre passate: E quante ingiurie gli avea fatte Carlo, Onestamente furon ricordate. Bocc. Nov. 2. g. 6. (C) Vel volli stamane raccordare. [Laz.] Bart. Geogr. c. 20. Al raccordarvi che fo un sì lagrimevole avvenimento (la caduta di Rodi) vedo che tutta dentro l'anima vi si contrista, e vi cade il volto in seno.[G.M.] Machiav. Art. guerr. l. 3. Una sola cosa vi ricordo, che mai non ordiniate esercito in modo, che chi combatte dinanzi, non possa essere sovvenuto da quelli che sono posti di dietro.
[G.M.] Nel chiudere le lettere. Red. Lett. Mi ricordi servitore a tutti cotesti miei signori e padroni: e qui non gli nomino per non fare le litanie. 2. Per Nominare, Far menzione. Bocc. Nov. 4. g. 8. (C) La Ciutazza udendo ricordar la…, disse… E nov. 9. g. 8. Perchè ricordavate o Dio, o Santi. Disse il medico: In fè di Dio non ricordava. Come disse Buffalmacco, non ricordavate? Vit. SS. Pad. 12. 120. Non poteva sostenere di vedere nè di ricordare femmina. E 271. Per le mie male opere patisco queste pene, che, come sai non voleva udire ricordare nè virtù nè buoni costumi. Varch. Err. Giov. 16. (M) Il Giovio nel raccordare due fazioni di grandissima importanza, se ne passa in meno di cinque versi.[Laz.] Bart. Ricr. sav. 1. 4. In quanto i secoli sin' ora trascorsi raccordano, evvi memoria che mai nascesse dalle viscere di una rapa una statua, o fuor d'una sassosa montagna pullulasse un palagio? Prov. Ricordare i morti a tavola. Dire alcuna cosa fuor di proposito, o non adattata al tempo, o al luogo. Cecch. Servig. 5. 12. (C) Costui va ricordando i morti a tavola. Salv. Granch. 2. 1. Deh, volta Carta, chè questo è proprio un ricordare I morti a tavola. 3. Per Mettere in considerazione, Far considerare, Avvertire. Bocc. Nov. 7. g. 8. (C) Io vi ricordo che ella è più malagevol cosa a fare, che voi per avventura non v'avvisate. E nov. 3. g. 5. Che tu con noi ti rimanga per questa sera n'è caro; ma tuttavia ti vogliam ricordare, che per queste contrade… vanno di male brigate assai. 4. Rifl., e talora colle particelle sottintese, vale Avere in memoria, Sovvenirisi. Bocc. Nov. 8. g. 7. (C) Io per me non me ne ricordo. E nov. 7.g. 8. Non ricordandosi ella, che lui quasi alla morte condotto avesse. E Vis. 12 Se ben ricordo, e' mi parve con lui Quel Carlo ardito, ch'ebbe il maschil naso. Dant. Purg. 17. Ricorditi, lettor, se mai nell'alpe Ti colse nebbia… Come, quando i vapori umidi e spessi A diradar cominciansi… E fia la tua immagine leggiera In giungere a veder come… E 26. Ricordati, Ricordati; e se io Sovr' esso Gerïon ti guidai salvo, Che farò or, che son più presso a Dio? Petr. Canz. 17. 3. part. I. Ben ti ricordi, (e ricordar ten dèi) Dell'immagine sua. G. V. 10. 6. 4. E in questa stanza fue il più forte tempo di vento, e d'acqua, e alla montagna di nevi, che si ricordi gran tempo. E 11. 117. 3. Non ricordandoci noi Fiorentini ciechi, ovvero infingendoci da ricordare quello di male, che avea operato il detto messer Jacopo. Vit. Plut. Essi si ricordavano del suo buon cuore. Stor. Barl. 38. (M.) Toglie lo demonio l'intelletto all'uomo, che non lo lascia vedere, nè ricordare della salute perpetuale.[Camp.] Bon. Bin. XV. Recordi che leggiero Fortuna pon gli alteri in bassi lochi. Nov. ant. 99. 9. Si raccorda siccome egli quivi avea riscossa la reina Isotta. But. Inf. 32. 1. Quandunqua me ne raccordo. [Camp.] D. 1. 20. E già jer notte fu la luna tonda… Ben ten dee ricordar che non ti noque Alcuna volta per la selva fonda. [Laz.] Bart. Ricr. sav. 2. 8. Non sentiva il suo male presente, raccordandosi del suo bene avvenire. =Vit. Glor. V. M. 170. lin. 1. (Gh.) La Maddalena… stava presso alla croce,… dolendosi di quella morte (di G. C.) crudele e tanto dolorosa, ricordandosi tutte le virtù, e tutti i suoi miracoli,… Prov. Non ricordarsi dal naso alla bocca. Aver pochissima memoria, Dimenticar facilmente le cose. (Man.) 5. Impers. Bocc. Nov. 7. g. 8. (C) Mi ricorda esser non guari lontana dal fiume una torricella disabitata. Petr. Son. 23. part. I. E di chiamarmi a sè non le ricorda. Pass. 79. Semprechè all'uomo ricorda del peccato, gli dispiaccia; e mai non se ne ricordi, che non gli dispiaccia. Lasc. Lez. Niccod. 12. (Man.) In materia di essi (beccafichi), mi è sovvenuta una stanza, della quale chi fosse il facitore per ora il nome non mi ricorda. Gell. Spor. a. 5. s. 5. p. 92. (Gh.) E vuolmi ricordare ancora che quando io gli dissi oggi come io vi andava stasera a dargli (darle) l'anello, e' mi rispose:… Car. Lett. 1. 8. Ricordivi a guardar nella libreria di S. Lorenzo se vi fossero quei libri che vi diedi in nota. Vit. S. M. Madd. 5. (M.) E ancora di questo mi raccorda bene. But. 250. Mi raccorda, nel tempo di mia fanciullezza che Niccol reggeva. [Laz.] Bart. Simb. 3. 9. Ricorditi che in un baleno ti si può scambiare la bonaccia in tempesta, il cielo placido in minaccioso, l'aria serena in fosca e nuvolosa, il vento favorevole in contrario. [G.M.] Machiav. Art. l. 3. Voi avete, se bene mi ricorda, nell'ordinare l'esercito vostro a giornata, fatti intervalli di quattro braccia da una battaglia all'altra. E colla giunta della partic. Si. [Camp.] D. 3. 20. Sì, mentre che parlò, mi si ricorda Ch'io vidi le due luci benedette… Con le parole muover le fiammette. = Mei Girol. in Pros. Fior. par. 4. v. 1. p. 100. (Gh.) Credo, se mal non mi si ricorda. Giampaol. 29. Mi si ricorda bene dov' io ho letto Cadere in appetito, ed è nel Boccaccio, novella 15. 6. [Laz.] E come sost. Bart. Simb. 3. 11. Avrebbe loro dato forza per così lungo viaggio e così lunga pena, il ricordarsi ad ogni passo, ad ogni sospinta che, in riveggendo la terra dov'erano nati, rinascerebbono uomini di mostri ch'erano divenuti. [T.] L'atto della memoria sarebbe più propriam. Memorare, e lo ha D. 2. 23.; la ripetizione è rinnovazione dell'atto, Rimemorare, e lo ha D. 3. 29. – Rammemorare e Commemorare ha usi spec. per rinfrescare più ad altri che a sè la memoria, il primo in parole, il secondo in parole o atti o fatti. Ma, perchè le operazioni della mente non son mai disgiunte dal sentimento più o meno avvertito, Ricordarsi, a noi più che a' Latini (e ciò non senza ragione onorevole ai progressi dello spirito umano) vale comunem. anche il puro atto della memoria. Onde D. 3. 28. Come in ispecchio fiamma di doppiero Vede colui che se ne alluma dietro… E sè rivolve per veder se il vetro Li dice 'l vero… Così la mia memoria si ricorda Ch'io feci… T. E ass, appunto per l'Atto della memoria. D. 3. 29. Per le vostre scuole Si legge (insegna) che l'angelica natura È tal che intende e si ricorda e vuole (ha intelletto, memoria e volontà). Soggiunge che non abbisognano di memoria gli Angeli. II. T. Con proprietà degna di pensatore e con istinto di scrittore distingue il rifl. dall'impers. D. 2. 33., ove il P. domanda a Beatr. perchè le parole di lei volano tant'alto sopra la sua intelligenza; e ella: Perchè conoschi, disse, quella scuola Ch'hai seguitata, nell'allontanarti da me. D. allora: Non mi ricorda Ch'io stranïassi me giammai da voi, Nè honne coscienza che rimorda. E se tu ricordar non te ne puoi (Sorridendo rispose), or ti rammenta Siccome di Leteo beesti ancoi (oggi hai bevuto dell'acqua che tolse da te la memoria del peccato). – Dante dice Non mi ricorda, impersonalm., come Non mi sovviene; atto in cui la memoria è quasi passiva: Beatr. risponde: Se non te ne puoi ricordare, rifl. che dice l'atto avverlito, e però in parte almeno deliberato. E essa lo esorta a farlo deliberato anche più: Or ti rammenta. T. Forma neut, non impers, è quella di D. 1. 18. Perchè se' tu sì ingordo Di riguardar più me che gli altri brutti? Ed io a lui: perchè, se ben ricordo, Già t'ho veduto… Però t'adocchio più che gli altri tutti. – Il più com. in questo senso è Se ben mi ricordo. E questa, e l'altra sim., Se mal non mi ricordo, è forma modesta per non asseverare troppo risoluto la cosa che affermasi. III. Varie forme gramm. dell'atto mentale. T. Si ricordarono delle parole di lui. Del rammentare in parole. T. D. 2. 20. Del folle Acam ciascun poi si ricorda Come furò le spoglie (ne' canti con che le anime in purg. espiano l'avarizia). Col Che. T. Vang. Ci siamo ricordati che quel seduttore disse, ancora vivente,… T. E col Quando, e con altre partic. Non vi ricordate quando promettevano che la legge tirannica del macinato si abolirà in sempiterno? T. Anche di cosa che riguarda e il passato insieme e il presente. Vang. Si ricordarono i suoi discepoli ch'egli è scritto. – Fa lo stolto; figura di non si ricordare di nulla. Ass. T. Ricordatosi, disse. Prov. Tosc. 265. Chi non si ricorda, spesso discorda. T. E raccomandando, per ell., Si ricordi! T. Del passato insieme e dell'avvenire: Ricordati che sei polvere, e in polvere ritornerai. T. E sublimemente, del futuro veduto con la chiarezza ch'altri vede il passato, Aless. Manz. Quando, assorto in suo pensiero, Lesse i giorni numerati, E degli anni ancor non nati Danïel si ricordò. IV. T. Ricordarsi, bisognerebbe serbarlo segnatam. a quelle memorie ove ha parte l'affetto D. 1. 5. Nessun maggior dolore Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria (non è vero; se il lempo passato è puro di macchie). Più vero, in certo rispetto, il Prov. Tosc. 245. Il ricordarsi del male, raddoppia il bene (Male, qui per Dolore.) T. Quando il ricordo è avviamento a ridestare l'affetto buono per mezzo del buon dolore. Vang. Si ricordò Pietro della parola del Signore. V. T. Ricordarsi d'alcuno, dice l'Averne memoria pia, e il dimostrarlo. Ho qualcuno che si ricorda di me. – Saluti in mio nome quelli che si ricordano di me. T. Raccomandazione e preghiera non di soccorso soltanto ma e d'affetto; nè senza affetto è benefizio meritorio. Si ricordi di me! – Ricordati di me, tit. di libri dati per ricordo, o d'altre memorie sim. T. Si ricordi di me nelle sue orazioni. – Quand'io sarò morta, chi sarebbe in dovere, non si ricorderà che per odiarmi. VI. Memorie acerbe. T. Quel che ho ricevuto me ne ricorderò per un pezzo. – Me ne ricordo, sa! – Mi ricordo io delle cose a tempo e luogo. – Troppo mi ricordo di tutto! VII. T. Ricordarsi, del Ripensare efficacemente, e, secondo il pensiero, operare. Lett. B. Col. 201. Ricordandoci del nostro Maestro santo, il quale disse che all'amarci insieme e all'umiltà vera, saremo conosciuti per suoi discepoli. T. Ricordarsi, non della memoria ma dell'attenzione cordiale e operosa. Ricordarsi de' proprii doveri, De' poveri, non è solo Farseli o Lasciarseli venire alla mente, ma averli a cuore. T. Ricordarsi, non il sempl. atto della memoria, ma l'operare dopo più o men lungo intervallo alla maniera di prima, come chi dimostra d'essersi richiamato alla mente cosa a cui non pareva pensasse. Il buono di cuore, tuttochè inasprito e che paia indurato, si ricorda d'essere buono. – I gentiluomini, anco che condiscendano alla familiarità de' poveri illustri, si ricordano d'essere gentiluomini, e tirano loro calci. VIII. Forma di consiglio più o meno amorevole o austero. Col Che. T. Cas. Lett. Ricordati dunque che tu impari le lingue. – Ricordatevi de' vostri maggiori, per non li svergognare. Più ass. T. Mi raccomandi a Dio, qualche volta se ne ricordi. – Ma Se ne ricordi, può essere intimazione che va sino alla minaccia.Ricordatevi che con me non si scherza. – Ricordatevi del vostro dovere. T. Non vi ricorda?, è modo non solamente di richiamare alla memoria, come nel Vang. Non vi ricordate de' cinque pani?; ma anco di rimproverare la smemoraggine sconoscente. IX. (Rosm.) Attribuendo a Dio i sentimenti dell'uomo imperfetto, diciamo che Dio si ricorda di chi fida in Lui. T. Cant. di M. V. Ricordatosi della sua misericordia. Vang. Ricordati di me quando verrai nel tuo regno T. Dio si ricorderà anche di me. X. T. Ricordare, att., dice oggidì per lo più Esprimere la ricordazione in parole. Ricordare il nome. [Pol.] Bocc. Nov. 10. g. 7. Ricordare Iddio e i Santi. Ivi: Perchè ricordavate voi Iddio e i Santi? T. Ricordare il nome d'alcuno, Pronunziarlo a voce o in iscritto. – Uomo che ricordiamo a causa d'onore. Rammentare cose concernenti persone. T. Ricordano la sua cortesia. Ass. per ell., segnatam. nel notare memorie. T. Ricordo che a' dì tanti ho ricevuto…, ho dato imprestito… XI. Far rammentare. Coll'A. T. lo non dovrei ricordare a voi i vostri doveri. – Ricordategli i miei ossequii, I miei bisogni, La mia gratitudine. XII. Col Si, att. T. Non me lo ricordo (questo fatto, quest'uomo), Più pr. Non me ne ricordo. Senonchè, nella forma att., negasi la memoria più viva; nella rifl., negasi che la cosa sovvenga bene alla mente. La diff. si fa più chiara nell'es. seg.: a chi dice Non me ne ricordo, si risponderà in modo calzante non Ricordatevene, ma Ricordatevelo (tocca a voi deliberatam. esercitar la memoria, che potete, e, avvertito, dovete). XIII. Ass., ma att.; per ell. T. Prov. Tosc. 245. Quel che fu duro a patire, è dolce a ricordare. D. 3. 33. Ormai sarà più corta mia favella Pure a quel ch'io ricordo, che d'infante Che bagni ancor la lingua alla mammella. XIV. Fig. in questo senso. T. Le feste cristiane ricordano grandi fatti civili a chi non sia smemorato nè stupido. – Monumento che ricorda le glorie degli avi e gli obbrobrii de' nipoti. – Fisonomia che ricorda la madre, l'avo, l'antica origine. XV. Impers., non più usit. nel ling. parl., non morto nello scritto (V. num. II.) T. D. 1. 9. Che giova nelle Fata dar di cozzo? (resistere a quello che Dio destina, o demonii?) Cerbero vostro, se ben vi ricorda, Ne porta ancor pelato il mento e il gozzo (da Ercole). E 2. 6. E, se ben ti ricorda e vedi lume (o Firenze), Vedrai te simigliante a quella inferma Che non può trovar posa in sulle piume, Ma con dar volta suo dolore scherma. E 1. 30. Ricorditi, spergiuro, del cavallo… che aveva enfiata l'epa (dice il Toscano falsario al greco Sinone). E 28. Gridò: ricorderàtti anco del Mosca, Che dissi (lasso!) capo ha cosa fatta; Che fu 'l mal seme della gente Tosca. – Ma qui forse meglio leggere Ricordera' ti, Ti ricorderai, in altra forma che l'impers.; e sarebbe più pr. al caso del Mosca. XVI. D'anim., ai quali è data la memoria sensitiva; ma nei seg. liene del fig. T. Prov. Tosc 17. Il bue mangia il fieno, perchè si ricorda che è stato erba. Virg. Qualis quum fessa juvencum… quaerendo bucula… procumbit in ulva Perdita nec serae meminit decedere nocti. – Uccellino addomesticato, lasciategli la gabbia aperta, un bel giorno si ricorda d'essere uccello, e vola via. Altro più ancora tr. T. La pioggia si è ricordata di noi (ci bisognava; è venuta). |
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Parole di nove lettere: ricordalo, ricordami, ricordano « ricordare » ricordata, ricordate, ricordati |
Lista Verbi: ricopiare, ricoprire « ricordare » ricoricare, ricoronare |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): strabordare, abbordare, debordare, trasbordare, accordare, riaccordare, raccordare « ricordare (eradrocir) » concordare, scordare, discordare, lordare, assordare, collaudare, defraudare |
Indice parole che: iniziano con R, con RI, parole che iniziano con RIC, finiscono con E |
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