Aggettivo |
Pasquale è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: pasquale (femminile singolare); pasquali (maschile plurale); pasquali (femminile plurale). |
Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 101 persone) |
uovo (34%), colomba (4%), periodo (4%), coniglio (4%), pasqua (4%), rito (3%), festa (3%), agnello (3%), natale (3%), nome (3%), aprile (3%), resurrezione (2%), festività (2%), natalizio (2%), festivo (2%), vacanza (2%), cero (2%), uova (2%). Vedi anche: Parole associate a pasquale. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Nomi da uomo [Ottavio, Paolo « * » Pierluigi, Pietro] |
Informazioni di base |
La parola pasquale è formata da otto lettere, quattro vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: pa-squà-le. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con pasquale per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Le ragazze De Pasquale restavano ancora, tutte ridenti e fresche, abituate dal teatro a prolungare la veglia, senza curarsi della stanchezza della madre, vera figura scialba e amabile, di madre nobile da commedia: si poteva discutere ora che quella noiosa musica, sempre la medesima, era finita; a Pasqualino Jacobucci, a Giovanni Laterza; il contino Girace era venuto ad aggiungersi, con la sua aria scettica di giovanotto stanco di piaceri. Gomorra di Roberto Saviano (2006): Sono sicuro che Pasquale, da solo, qualche volta, magari quando ha finito di mangiare, quando a casa i bambini si addormentano sfiancati dal gioco a pancia sotto sul divano, quando la moglie prima di lavare i piatti si mette al telefono con la madre, proprio in quel momento gli viene in mente di aprire il portafogli e fissare quella pagina di giornale. E sono sicuro che, guardando quel capolavoro che ha creato con le sue mani, Pasquale è felice. Una felicità rabbiosa. Ma questo non lo saprà mai nessuno. La vita in tempo di pace di Francesco Pecoraro (2013): “Fu un viaggio pasquale, con tempesta a largo di Creta… Gente che vomitava e gente che si faceva seghe… La Kriti era bianca come questa nave… A largo del porto di Alessandria si coprì di mosche… dio è finita! È finita: mai più andare a scuola, mai più studiare! Ho queste due settimane davanti e già questa nave è un annuncio… Una cosa che va lontano e si perde, una cosa da godere… il sudore del capitano su quella camicia kaki, gore biancastre, saline, sandali di plastica finto cuoio, tutti li portano, qui… Urla e fuma, si sgola…” |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per pasquale |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: pasquali. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: pasque, pale, pule, aule, sale. |
Parole contenute in "pasquale" |
alé, qua, qual, quale, pasqua. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "pasquale" si può ottenere dalle seguenti coppie: pasqua/alea, pasque/alee. |
Sciarade incatenate |
La parola "pasquale" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: pasqua+alé, pasqua+quale. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Cero pasquale - Si ritiene che Santo Zozimo abbia introdotto l'uso di quel gran cero, che il diacono benedice nel Sabato Santo e poi accende con fuoco nuovo, e che si porta per la benedizione delle fonti. Papebrok ne spiega così l'origine. Quando il concilio di Nicle ebbe regolato il giorno in cui si celebrerebbe la Pasqua, incaricò il Patriarca di farne fare ogni anno il canone ed inviarlo al Papa. Tutte le altre feste mobili si regolavano su quella di Pasqua, ed a ciascun anno se ne formava un elenco, che si scriveva sopra un cero benedetto solennemente nelle chiese. Vi ha chi pensa che questo non aveva lucignolo; era una colonna di cera fatta per iscrivervi quelle note delle feste mobili, e che perciò bastava pel corso di un anno. Questo rito però fino da' tempi di S. Ambrogio cioè nel 5 secolo, era come al presente. [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Agnello pasquale - L'immolazione dell'Agnello Pasquale era presso gl'Israeliti una delle loro più grandi solennità. Questo fu il principale oggetto della festa di Pasqua, che essi celebravano ogni anno nel mese di Nisan, con tutte le cerimonie, che Mosè loro prescrisse per ordine del Signore, nella prima istituzione. Le parole Pasqua e Pasquale, derivano da Pascha o Pesach, che in Ebraico significa passaggio, poichè, quando Dio trasse a morte tutti i maggiornati dell'Egitto, tanto degli uomini che degli animali, non fece cadere questa calamità sulle case degli Israeliti, le di cui porte erano tinte col sangue dell'Agnello, che avevano immolato, passando innanzi senza far loro alcun male. In memoria di questo grande avvenimento che fu seguito da quello della liberazione dalla schiavitù d'Egitto, il decimo giorno del mese di Nisan, che cominciava con la Luna di Marzo, ogni famiglia sceglieva un agnello, o un capretto, che doveva esser nato nell'anno, maschio, e senza imperfezioni, e che si custodiva fino al quattordicesimo giorno dello stesso mese; ed in tal giorno non si doveva immolarlo che dopo l'ora sesta, cioè dal mezzo giorno in poi fino alla sera. Nella notte successiva all'immolazione, la famiglia mangiava l'agnello con degli azzimi, ossieno pani senza lievito, e delle lattughe salvatiche. Chi non aveva in casa sua un numero di persone sufficienti per mangiare tutto l'agnello, o capretto, ne prendeva dal suo più prossimo vicino tanto quanto ne poteva interamente mangiare, perchè non era permesso nè di conservarne punto fine al mattino, nè di portarne punto fuori di casa: e se accadeva che ne avanzasse qualche poco, questo doveva esser bruciato. Non se ne mangiava punto nè crudo, nè cotto coll'acqua, ma unicamente arrostito sul fuoco, tanto la testa, che gli zampetti, gl'intestini, ed il rimanente, senza rompere osso veruno. Bisognava che quelli, che lo mangiavano, lo facessero in fretta, avendo cinte le rene ed avendo una specie di calzatura solita portarsi in viaggio, con un bastone in mano. |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Pasquale - e † PASCALE. Agg. com. Di Pasqua, Da Pasqua, Attenente a Pasqua. In altro senso, ved. De Vit. – Fr. Giord. Pred. D. (C) Non ha buone vestimenta, orrevoli, e pasquali. Omel. S. Greg. 1. 215. Chi desidera di celebrare la solennità del gaudio pasquale. [Camp.] Serm. 21. Fu prenunziato el sacramento dell'altare… nel pane e vino offerti da Melchisadech, e nello agnello pascale e nella manna. = Med. Arb. cr. 28. (M.) Fu posto innanzi a manecare l'agnello pascale. V. AGNELLO, § 3. Omel. S. Greg. 1. 226. Ecco che noi celebriamo le feste pascali.
[L.B.] Cero pasquale. [G.M.] Tempo pasquale. Nel ling. eccl., che dura dalla Pasqua fino alla Pentecoste. [Ghir.] In largo senso Intervallo di tempo stabilito in ciascuna Diocesi, entro il quale si deve adempire il precetto pasquale. 2. Aggiunto di Tempo: vale propriamente Quel tempo che passa dalla vigilia di Pasqua al suo ottavario inclusivo. (Mt.) |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: pashmine, pashto, pasigrafia, pasigrafie, pasionaria, pasionarie, pasqua « pasquale » pasquali, pasque, pasquetta, pasquinata, pass, passa, passabile |
Parole di otto lettere: pasdaran, pashmina, pashmine « pasquale » pasquali, passaggi, passammo |
Lista Aggettivi: parziale, pasciuto « pasquale » passabile, passante |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): perlinguale, uguale, inuguale, disuguale, manuale, annuale, quale « pasquale (elauqsap) » mestruale, premestruale, intermestruale, casuale, visuale, censuale, sensuale |
Indice parole che: iniziano con P, con PA, parole che iniziano con PAS, finiscono con E |
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