Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
lingua (22%), traduttore (15%), lingue (11%), attore (6%), inglese (5%), traduzione (3%), cinese (2%), simultanea (2%). Vedi anche: Parole associate a interprete. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani | Wikipedia |
Liste a cui appartiene |
Lista Mestieri [Intagliatore, Intarsiatore « * » Investigatore, Lavandaio] |
Informazioni di base |
La parola interprete è formata da dieci lettere, quattro vocali e sei consonanti. Lettera maggiormente presente: e (tre). Divisione in sillabe: in-tèr-pre-te. È un quadrisillabo sdrucciolo (accento sulla terzultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La biondina di Marco Praga (1893): A tavola, il vecchio se l'era fatto sedere vicino, e dall'altro lato gli aveva posto Clara, la minore delle figliole, la più vivace e la più istrutta, che, allegra, gli parlava, gli spiegava, lo interrogava, gli faceva da interprete. Il vecchio rideva, e mentre rimpinzava di vivande il piatto dell'ospite e gli riempiva il bicchiere, esclamava ogni tanto: — Ah! ah! finalmente m'accorgo che non ò spesi inutilmente i miei denari per far studiare queste figliole! Il vitalizio di Luigi Pirandello (1915): Niente. La porta restava chiusa. Invano i vicini vi bussavano con le mani e coi piedi. Lo strombettio e le grancassate furiose della banda, tra il frastuono confuso delle grida e degli applausi assordava, e invano di qua, di là qualcuno si levava, interprete della costernazione del vicinato, a far cenni di tacere, d'aspettare che il vecchio aprisse e desse segno di vita. Le piccole libertà di Lorenza Gentile (2021): Mi sentivo già una Coccinella, quando i miei avevano ritirato la domanda d'iscrizione: gli era giunta voce che uno dei ragazzi più grandi era stato morso da una vipera. Non sarei mai diventata Lupetto. Non avrei mai imparato a costruire una palafitta e non avrei ottenuto nessuna delle specializzazioni a cui già aspiravo, nessun distintivo sulla divisa: cuoca, astronoma, attrice, interprete o guida marina. |
Uso in vari contesti |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per interprete |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: interpreta, interpreti, interpreto. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: intere, inerte, iter, irte, nere, nepete, nepe, neet, terrete, terree, terre, tepee, erpete, erre, erte. |
Parole con "interprete" |
Iniziano con "interprete": interpreterà, interpreterai, interpreteranno, interpreterebbe, interpreterebbero, interpreterei, interpreteremmo, interpreteremo, interpretereste, interpreteresti, interpreterete, interpreterò. |
Contengono "interprete": reinterpreterà, reinterpreterò, reinterpreterai, reinterpreterei, reinterpreteremo, reinterpreterete, reinterpreteranno, reinterpreterebbe, reinterpreteremmo, reinterpretereste, reinterpreteresti, reinterpreterebbero. |
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Parole contenute in "interprete" |
ter, rete, inter, prete. |
Incastri |
Inserendo al suo interno tan si ha INTERPREtanTE; con elle si ha INTERPelleRETE; con rete si ha INTERPreteRETE. |
Lucchetti |
Usando "interprete" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tetano = interpretano. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "interprete" si può ottenere dalle seguenti coppie: interpellava/avallerete. |
Lucchetti Alterni |
Usando "interprete" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * interpretano = tetano; interpretarla * = tarlate; * aie = interpretai; * aree = interpretare; * atee = interpretate; * eroe = interpreterò; * tarlate = interpretarla. |
Sciarade e composizione |
"interprete" è formata da: inter+prete. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Turcimanno, Dragomanno, Interprete - Interprete è Colui che spiega altrui, nella propria sua lingua, un discorso che altri gli fa in lingua a lui ignota. - Turcimanno è Chi tra due che non intendono l'uno il linguaggio dell'altro, espone il colloquio a ciascuno nel suo. - Dragomanno è Colui che, specialmente in Oriente, ha pubblico ufficio, o presso le Corti, o presso gli ambasciatori, di servire da interprete nelle trattative di pubblici negozii. Turcimanno si torce anche a significare Mezzano di amori. - [E' popolare la sola voce Interprete per metatesi Interpetre. Si noti che l'Interprete traduce anche dallo scritto e per iscritto; gli altri due soltanto a voce e dalla viva parola altrui. - E' comune il modo Per intenderlo ci vuole l'interprete, di persona che parla male o oscuramente, o ricercato. G. F.] [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Interprete, Turcimanno, Dragomanno - L'interprete volge il senso e il significato delle parole di una lingua in un'altra: s'interpreta però qualche volta anche un segno, un geroglifico, il senso oscuro d'un discorso; ma allora vale spiegarlo presso a poco, come pare più conforme all'analogia delle cose o caratteri che lo accompagnano. Il Turcimanno spiega a due che parlino lingua diversa e non intesa l'uno dall'altro, ciò che diconsi a vicenda; traduce da una lingua all'altra, e dall'altra all'una le frasi dette per quanto è lungo il dialogo. Dragomanni son detti quegli interpreti che in Turchia servono di turcimanni fra gli ambasciatori delle potenze estere e il Divano, o i singolari ministri della sublime Porta. Turcimanno sembrami parola nata in Turchia: chi è solito a ridere di certe etimologie non parmi debba farlo di questa; quel turci è troppo chiaro; ma chi sa che ciò appunto non sia quello che muova a riso certi altri i quali non credono di buon conio le etimologie se non vengono difilate dal caldaico o dal cinese. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Interprete - [T.] Agg. V. il Sost. |
Interprete - e † INTÈRPETRE e † INTÈRPETRO e † INTÈRPITE e † INTÈRPITO e † INTÈRPIDO. [T.] S. m. e f., e Agg. Chi spiega il senso delle parole, o a voce o in iscritto. Interpres, aureo lat.; altri lo deriva da Inter parare, altri da Pars; altri da Pretium, come se i primi colloquii abbisognanti d'interprete versassero intorno al prezzo di cosa da barattare o da vendere: e lì veramente c'è più risico di frantendere, e c'è più copia di mediatori e mezzani, traduttori e traditori. Interpretium, in senso commerc., è in Amm. Pars è de' tre il più probabile. V. § 8. Forse la rad. è il solo Inter, e il resto desin., frappostavi la R per non fare Interpes, quantunque i mediatori e gl'interpreti siano spesso un impaccio fra'piedi. Altri potrebbe sospettare l'Inter ridotto al solo Int, e l'er che segue rad. comune con ̔Ερμῆς, ̔Ερμηνεία, Ἔρομαι il Verbo.
2. Più specialm. Chi traduce ad altri nella lingua a lui nota discorso o scritto d'altra lingua, perch'egli intenda e risponda con parole o con fatti. T. Gell. Parlare per interprete. = Vit. SS. Pad. 1. 77. (C) Ilarione, parlando in lingua greca, acciocchè li suoi interpiti lo 'ntendessono. T. S'intendono per via d'interprete = Malm. 6. 31. (C) E perchè Martinazza v'è novizia, E non intende i gracidar ch'e' fanno, L'intepretre fa egli e il torcimanno. Per estens. Petr. Cap. 2. (C) Ma l'interpetre mio mel fece piano. Ai Gr. ̔Ερμηνεὺς, anche Guida. 3. Uffizio pubb., o Atto di tale uffizio. T. Cic. Come se gli Spagnuoli nel Senato nostro parlassero senza interprete. [Cont.] Garz. T. Piazza univ. 204. Gli interpreti de' linguaggi, i quali servono comunemente a regi e prencipi nelle corti, per intendere le ambascerie che da molte parti remote vengono loro… T. Ces. Fa chiamare a sè Diviziaco, e, allontanati i soliti interpreti, per mezzo di C. Valerio suo famigliare, ragiona con esso. [Cont.] Garz. T. Piazza univ. 204. Cicerone dimostra, gli interpreti essere stati del numero de gli apparitori ch'erano quelli che stavano pronti al servizio de' magistrati. T. Segretario interprete del bei. – Interprete del consolato, ch'è addetto al console, per tradurre gli atti commerciali e polit. nella lingua straniera, e da questa nella lingua del console. – Interprete del tribunale, per ispiegare e affidare a documento legale parole e scritti di lingua straniera. – Interprete giurato. – Perito interprete. (Qui Perito è sost.) Di sola la pers., in quanto è pers. pubblica. T. Cic. Figliuolo del mio interprete. 4. Traduttore in iscritto. [Camp.] S. Gir. Pist. Li settanta interpidi dissono… T. Tuttavia diciamo ass. I settanta interpreti e I Settanta. – Interprete di Platone, d'Aristotele, e il traduttore (come in Hor. Rendere parola a parola, interprete fedele), e l'illustratore; di che il § seg. – Di traduttore. Demostene non ha ancora trovato un interprete degno. Cic. Non ho tradotto come interprete, ma come oratore. – Traduce non da semplice interprete, ma da scrittore, da oratore, da poeta. 5. Chi spiega, dichiara e le parole e i sensi e i concetti. Mor. S. Greg. (C) Queste cose da niuno interpetro della S. Scrittura furono mai osservate. T. La Chiesa interprete della Scrittura santa. Cic. I grammatici interpreti de' poeti. 6. In senso più ampio, quanto alle idee, a' concetti, a' principii. T. Cic. Interprete del diritto. – Interprete delle leggi il giureconsulto, quindi il titolo del libro De' chiari interpreti delle leggi. – Interprete della scienza, il professore, l'insegnante qualsiasi. – Interprete delle altrui, delle proprie, dottrine. T. † Ragione interpreta, Forma, Metodo interpretativo, V. l'es. in INTERPRETA. 7. Più in gen., di cose prat. Mediatore. T. Liv. Promette essere interprete di pace. Val. Fl. Regius interpres ut foedera jungat. Ai Gr. ̔Ερμηνεὺς, anche Araldo. † Cron. Morell. 236. (C) E per questo da se medesimo, sanza interpito, ne mutò molte (delle botteghe). T. Interprete a Roma dicevasi il mediatore de' candidati per comprare i suffragi. Cic. Interpretes corrumpendi judicii. Pur troppo anco da noi intenderebbesi: Interprete di corruzione. T. In senso migliore, G. C. interprete delle nostre preghiere; e i Santi suoi, presso Dio. Ilar. Interprete delle nostre preghiere. 8. Messaggiero, che reca dall'uno all'altro parole, precetti, insegnamenti. T. Virg. Degli Dei, Mercurio. (Gr. ̔Ερμῆς.) [Val.] Lanc. Eneid. 4. 236. Lo interpetro, mandato da Giove, reca li crudeli comandamenti alli tuoi orecchi. (Frantende Aures, invece di Per auras.) E 235. T. Hor. Orfeo, sacro interprete degli Dei, i selvaggi uomini distolse dalle stragi e dal vivere bestiale. T. Hor. a Cazio che gli ripeteva precetti dell'arte culinaria attinti a non si sa chi, supplica d'essere anch'egli condotto a sentire l'uomo: Perchè, sebbene tu mi riferisca a memoria ogni cosa, non potrai, come interprete, giovarmi tanto quant'io apprenderò, vedendo la persona e l'attitudine del maestro. [Val.] Lanc. Eneid. 4. 238. Tu, Juno, interpetra e consapevole di queste cose. (Il lat. Cure; Che partecipasti agli affanni dell'amore geloso, e sai interpretarlo a te stessa e alle anime altrui.) (V. l'etim. nel § 1.) T. Ar. Fur. 13. 8. Chi del comune ardore Interprete fra noi fosse (tra due amanti). – Interprete d'amore è locuz. che non ha di bisogno d'interprete. 9. Senso più espressam. rel. T. Cic. Gli auguri interpreti di Giove. Virg. Degli Dei, Eleno. E: Asila, interprete degli uomini e degli Dei. – Del volo degli uccelli o del canto. – Interprete delle cose sacre, titolo de' pontefici rom. T. Salvin. Il. 1. O sacerdote o interprete di sogni, Chè da Giove anco è 'l sogno. Per estens. T. Cic. Interpreti del cielo, gli astronomi. 10. L'es. preced. è fig., come i seg. [B.] Ar. Fur. 13. 8. Del comune amore. T. Interpreti della pubblica opinione, dicono sè i giornali. Cic. La parola è interprete della mente. Hor. La lingua interprete dei moti dell'animo. – Gli occhi interpreti del cuore. Anco privatamente. Interprete de' miei sentimenti si fa chi non li sente. T. Artista interprete della natura. T. Sen. Ben. Varch. 6. 13. Io non sono iniquo interprete de' benefizi. (Non interpreto meschinamente, malignamente le intenzioni di chi ha fatto del bene a me o ad altri.) 11. Modi com. a parecchi de' sensi not. T. Servirsi di interprete. – Siateci interprete presso lui, innanzi a lui, a lui, il primo dice più del secondo; il secondo è più rispettoso e più determinato del terzo. – Non v'ho fatto mio interprete. – Farsi interprete dell'altrui desiderio, bisogno, diritto, può dire più arbitrio, e più leggerezza, che Rendersi. – Far da interprete, Assumerne o Accettarne l'uffizio per una o più volte, senz'essere per professione o per abito. – Fedele interprete, nel senso e intell. e mor. e soc.; Dotto, piuttosto nel primo. [L.B.] Di scritto o discorso oscuro, o che apparisce chiarissimamente imbrogliato apposta, Ci vuole l'interprete qui. T. Lo intendo senza bisogno d'interprete, La cosa è chiara da sè. Ovvero, Di mediatori non n'ho di bisogno, e non ne voglio. |
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