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Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Treccani |
Liste a cui appartiene |
Lista Parole Monoconsonantiche [Eccoci, Eccì « * » Ecoica, Ecoici] |
Informazioni di base |
La parola eco è formata da tre lettere, due vocali e una consonante. È una parola bifronte senza coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (ce). Divisione in sillabe: è-co. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Le piccole libertà di Lorenza Gentile (2021): Era contro le posate d'argento, lo spreco, le prigioni, i videogiochi, il galateo, gli inglesismi, il matrimonio. E aveva idee su tutto: i viaggi ti dovevano cambiare o era semplice turismo; non bisognava vergognarsi delle mestruazioni; il fallimento era un'opportunità; tutti i nostri mali originavano dalla Rivoluzione industriale. Mi sembrava che ogni suo gesto producesse un'eco, svelasse il mondo, che la realtà fosse lì apposta per farle da cassa di risonanza. Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Istintivamente Giovanni Drogo fermò il cavallo. Girando lentamente gli occhi, fissava le tetre mura, senza riuscire a decifrarne il senso. Pensò a una prigione, pensò a una reggia abbandonata. Un lieve soffio di vento fece ondeggiare una bandiera sopra il forte, che prima pendeva floscia confondendosi con l'antenna. Si udì una vaga eco di tromba. Le sentinelle camminavano lente. Azzurro tenebra di Giovanni Arpino (1977): Arp si abbandonò sulla panca cercando di sfuggire a quella tenaglia di odio. Tentò di rimuovere il brontolio che rodeva i ferri e il cemento del Neckarstadion. Il tempestare degli insulti intorno divenne a poco a poco una risaputa risacca lontana. I gridi e i lamenti dei colleghi che ricostruivano un'azione di gioco, quel minuto fatale al Giorgione, quell'attimo stupendo di Deyna, si immiserirono lentamente in un'eco di frusto grammofono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Eco - La Biblioteca Brittannica, tom. IX pagina 294, dice che ad Andersbach in Boemia esiste un eco assai rimarchevole in un gruppo di scogli molto alti e di forma conica, avente l'aspetto di un labirinto in mezzo a vasta pianura. Questo eco, situato verso i confini del detto gruppo gigantesco, di cui il centro acustico è a poca distanza dalla rupe più grande, ripete sette sillabe sino a tre volte assai distintamente. [immagine] |
Eco (poema) - Gli antichi poeti greci e latini inventarono questo genere di poesia, in cui l'ultima parola, o l'ultima sillaba hanno un senso che risponde ad ogni verso; come per esempio:
«Dillo tu, Lisa mia, se ognor t'amai! Mai!» [immagine] |
Eco artificiale - L'arte ha disposto certe costruzioni di edilizj in modo da produrre mediante il suono riflettuto un effetto curiosissimo: sono certe figure di volta, per solito elittiche o paraboliche, che raddoppiano i suoni. La maniera di far quell'eco artificiale è insegnata dal P. Blacani Gesuita nella sua Ecometria. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Eco - ed † ECCO. Sost. com. Gr. ̓Ηχώ. (Fis.) Tutto ciò che l'orecchio sente per riflessione dopo averlo sentito direttamente. Si chiama ancora Eco il Luogo che è cagione del ripetere della voce, del suono. Echo, aureo lat. Teseid. 11. 30. (C) Tale, che di lontan ben altrettanto Nelle valli eco trista risonava. Plut. Adr. Op. mor. 4. 72. (M.) Anassagora afferma che la voce si fa quando lo spirito urta in aria salda, e rinvia il colpo insino agli orecchi; nella quale maniera si genera l'Eco. Car. Long. Sof. 107. (Firenze 1811.) Questi e molti altri simili inganni d'eco, di cui non aveva la semplice fanciulla notizia, la persuasero… Segner. Incr. 1. 20. 12. Chè però non vede la stolidità di quell'improvvido zelo, il quale amerebbe che la pena rispondesse subito al delitto, conforme l'eco risponde subito al suono?
Cr. 9. 94. 2. (C) Varrone dice che presso alla villa del Signore si deono porre (le api), dove non rimbombi voce dell'ecco, imperocchè si stima che questo le faccia fuggire. Poliz. st. 1. 60. (M.) Ma solo a' suoi lamenti Ecco risponde. Segner. Crist. Instr. 2. 12. 19. La colpa viene assomigliata ad un' ecco, che risponde pronta a rovina di chi la provoca. [Tor.] Bard. Vill. Adr. 8. Vi aveva antri accomodati, che facevano risuonare un dolcissimo eco. = Deti in Opus. ined. 1. 77. (Gh.) Stancati indarno del sicanio lito Li echi nel replicar l'amato nome Della figlia perduta. Firenz. Op. 4. 84. Ogni spiaggia Susciti un eco nuovo ch'a' tuo' accenti Risponda,… Salvin. Orf. 127. Dal fracasso il celeste eco rimbomba. E Pros. tos. 2. 47. Per esser l'api nemiche degli echi, e de' cavernosi suoni. E Dis. ac. 4. 174. T. Svegliare gli echi del monte, del chiostro; modo che tiene del poet., Far risuonare in quel luogo voce o rumore. 2. E trasl. Segner. Mann. Lugl. 31. 3. (M.) Lode tale, che non fa altro, se non che formar eco a quella che vien da Dio. 3. [Cont.] Far eco. Barbaro, Arch. Vitr. 260. Risona la voce percuotendo, e ritornando a dietro quasi di rinverbero, e come i raggi del sole riflessi, così la voce ripercossa risuona, cioè di nuovo sona e raddoppia la sua simiglianza e fa eco. 4. Fig. Far eco, per Concorrere a ripetere le altrui lodi o li altrui biasimi. Salvin. Pros. sacr. 286. (Gh.) Alla qual gloria pure fa un bell'eco la militante Chiesa co' le sacre melodie e co' le devote rammemoranze. Segner. Paneg. 44. (M.) Or mentre… da Roma si pronunziava sentenza così bramata, le campane le fecero… ecco giocondo. E fig. Per Ripetere la medesima cosa. Pallav. Stor. Conc. 63. (M.) Ora risonando quivi la novità insegnata da Lutero, Zuviglio gli fece l'ecco. T. Farsi eco d'altr' uomo, d'altrui opinione; Ripeterla con più o meno fedeltà o intelligenza. 5. [M.F.] Sott'eco, A voce bassa, In modo che l'eco nol ripeta. Magal. Lett. famil. 1. 189. Quando si parla sott'eco si trova un invigorimento e una propagazione così grande che a parlar alto parrebbe ch'e' s'avesse a sentir dagli antipodi. 6. [Camp.] Per similitudine di biasimo dicesi dei Lusingatori che dánno sempre ragione. Somm. 14. E per ciò i lusinghieri sono appellati eco, cioè, el suono che nell'alte montagne rimbomba e risuona, e si accorda a ciò che l'uomo li dice, o sia bene o sia male, o sia menzogna. T. Uomo ch'è un eco; ripete quel ch'ode, intendendo e sentendo poco. – Scritto, Letteratura, Scuola, ch'è l'eco d'un'altra. 7. (Lett.) Eco è anche nome di un Componimento poetico nel quale le ultime sillabe d'ogni verso formano parole che fanno risposta ad alcuna precedente interrogazione come nell'esempio seguente. Poliz. Rim. 62. (M.) Che fai tu, Eco, Mentre io ti chiamo? Amo. Ami tu duo, oppur un solo? Un solo. Ed io te sola, e non altri, amo. Altri amo. T. Eco, titolo di giornale. L'Eco d'Italia. – L'Eco de' Tribunali. 8. (Mit.) Figlia dell'Aria e della Terra, amante di Narciso, a cui, consumata dalla passione e dal dolore, non rimasero che le ossa e la voce; onde i poeti la prendono per lo stesso fenomeno dell'eco. Rucell. Ap. 220. (Mt.) E fuggì l'acque putride… O dove da le rupi alte e scavate Il suon rimbombi de la voce d'Eco. Ar. Fur. 27. Eco, per la pietà che gliene avea, Da' cavi sassi rispondea sovente. |
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Parole di tre lettere: due, duo, dvd « eco » ego, ehi, ehm |
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