Aggettivo |
Diletto è un aggettivo qualificativo. Forme per genere e per numero: diletta (femminile singolare); diletti (maschile plurale); dilette (femminile plurale). |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Wikipedia |
Informazioni di base |
La parola diletto è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: tt. Divisione in sillabe: di-lèt-to. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). Parole con la stessa grafia, ma accentate: dilettò. |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con diletto per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): Era una voce ambigua, direi quasi bisessuale, duplice, androgìnica; di due timbri. Il timbro maschile, basso e un poco velato, s'ammorbidiva, si chiariva, s'infemminiva talvolta con passaggi così armoniosi che l'orecchio dell'uditore n'aveva sorpresa e diletto a un tempo e perplessità. Come quando una musica passa dal tono minore al tono maggiore o come quando una musica trascorrendo in dissonanze dolorose torna dopo molte battute al tono fondamentale, così quella voce ad intervalli faceva il cangiamento. Il timbro feminile appunto ricordava l'altra. Il Castello di Brivio di Cesare Cantù (1878): Mise un grido la disperata, cadde sovr'esso, confuse il suo coll'ultimo sospiro di lui; e neppur sentì il pugnale che, tratto dal cuore dell'amante, le fisse e rifisse nel suo l'adirato: poi la precipitò nelle onde, abbracciata al troppo diletto garzone. — Ahi, come s'adempiva il presagio dell'indovina di Pontida! Anime oneste di Grazia Deledda (1905): Paolo sapeva soltanto che il figliuolo sprecava molto denaro; ma dove andasse, che facesse, egli, nei pochi giorni passati a Roma, non era riuscito a saperlo. Maria provò invece una strana sensazione nel sapere queste vaghe notizie: la figura di Cesario prese forme grandiose nel mistero. In quella nebulosità Maria vedeva Cesario sullo sfondo di Roma e le pareva che la figura del figlio diletto fosse a posto solo su quell'immenso orizzonte! Roma soltanto era degna di ospitare un tale ingegno. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per diletto |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: difetto, diletta, dilette, diletti, dimetto, diretto, filetto, riletto. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: filetti, piletta, pilette, riletta, rilette, riletti. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: dito, detto, ileo, itto. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: dialetto. |
Parole con "diletto" |
Finiscono con "diletto": prediletto, scendiletto. |
Parole contenute in "diletto" |
ile, etto, letto. Contenute all'inverso: teli. |
Incastri |
Inserendo al suo interno avo si ha DIavoLETTO. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "diletto" si può ottenere dalle seguenti coppie: dice/celetto, diciotto/ciottoletto, dirigo/rigoletto, discendi/scendiletto, disegna/segnaletto, disti/stiletto, dite/teletto, dilegui/guitto. |
Usando "diletto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lettone = dine; * lettore = dire; badile * = batto; sedile * = setto; cedi * = celetto; fidi * = filetto; ordì * = orletto; ridi * = riletto; sodi * = soletto; tedi * = teletto; baldi * = balletto; brodi * = broletto; cardi * = carletto; diadi * = dialetto; scadi * = scaletto; scudi * = sculetto; * totano = dilettano; gracidi * = graciletto. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "diletto" si può ottenere dalle seguenti coppie: diodi/idoletto, dirò/orletto, dille/eletto. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "diletto" si può ottenere dalle seguenti coppie: nidi/lettoni, ridi/lettori. |
Usando "diletto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: lettoni * = nidi; lettori * = ridi; * nidi = lettoni; * ridi = lettori. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "diletto" si può ottenere dalle seguenti coppie: dine/lettone, dire/lettore. |
Usando "diletto" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: celetto * = cedi; * celetto = dice; * teletto = dite; orletto * = ordì; soletto * = sodi; teletto * = tedi; balletto * = baldi; broletto * = brodi; carletto * = cardi; dialetto * = diadi; scaletto * = scadi; sculetto * = scudi; batto * = badile; * rigoletto = dirigo; * guitto = dilegui; * segnaletto = disegna; * ciottoletto = diciotto; * avio = dilettavi. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "diletto" (*) con un'altra parola si può ottenere: * afona = dialettofona; * afone = dialettofone; * afoni = dialettofoni; * afono = dialettofono; * alogici = dialettologici. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Delizia, Diletto, Voluttà, Piacere - Delizia è diletto vivo, soave, tranquillo. - «La vita campestre è una vera delizia.» - Dove il Diletto non è sempre così gentile e può esser cagionato anche da cose non al tutto lodevoli. - «Tutto il suo diletto era nel dar noja a' preti.» - Il Piacere è sempre godimento di ciò che piace e satisfà il nostro animo; dove la Voluttà è l'abuso del piacere e il darvisi con tutto l'animo, e più spesso si riferisce a' diletti carnali. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Diletto, Delizia - «Delizia è diletto vivo, soave, tranquillo. Il diletto non sempre così delicato». Roubaud.
Diletto dei sensi, delizia dell'anima. Delizia si dice assolutamente, di cosa o luogo che contenga ogni qualità piacente: questo fanciullo, questo sito è una delizia: delizioso si dice di cosa squisitissima, e di luogo amenissimo. [immagine] |
Caro, Grato, Diletto - Grato è ciò che piace, non tanto all'animo, quanto ai sensi; grato odore, grato sapore e simili: caro invece dicesi di cosa o di persona per cui l'animo e il cuore provino interessamento, che può essere vivissimo: diletto esprime quest'interessamento medesimo, ma più affettuoso, più dolce, e con arcano sentimento di preferenza. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Diletto - [T.] Part. pass. dell'inusit. DILIGERE. E il v. e il part. aureo lat.; più sovente agl'It. agg.; e può dire più che Amato, in quanto ci ha parte l'elezione: onde i Lat. confondevano scrivendo Diligere e Deligere; e T. Cic. con ambiguità poco lusinghevole ai re: Lycurgus regem non diligendum duxit, sed habendum, qualiscumque is foret. = Nei seg. è più chiara la forma del part. Pros. Fior. 1. 4. 89. (C) Fu detto che l'allegro datore è diletto da Dio (hilarem datorem diligit Deus). D. Par. 33. Gli occhi da Dio diletti e venerati (di Maria Vergine).
Scal. Claustr. 443. (Man.) Amata e diletta da cotanto Sposo. T. Virg. Diletto (il marito) dalla misera con grande amore. = Ar. Fur. 8. 89. (Gh.) Donna che fu molto Da lui diletta. 2. Qui prende più forma d'Agg., sebbene l'A anco nell'it. mod. abbia valore di Da. Petr. Canz. 5. 1. (C) A Dio diletta obbedïente ancella (anima umana). T. Virg. Diletto a Febo. [Camp.] D. Purg. 23. Tant'è a Dio più cara e più diletta La vedovella mia che molto amai, Quanto in bene operare è più soletta. T. Vang. Diletto a Dio e agli uomini. In Cic. Diligere sta accanto a Carum habere; e si può avere cara, pregiare con più o meno affezione, pers. o cosa che non sia propriam. diletta. Questo dice più. Virg. O sorella, diletta a me più che la luce del dì. – Plin. Famigliarmente. Curz. Fedelmente. – Iscr. Diletto di cuore. – Pl. Del pari. – Hor. Quanto… – Più ch'altri. Quindi il senso di Prediletto. Cic. Unicamente. Più ass. come Agg. T. Macr. Figlio diletto. – Virg. Lascia di piangere la diletta Creusa. G. V. 11. 3. 1. (C) Amici diletti, e devoti suoi. 3. Come Sost. Nei due primi es. recati da altri voc. può stare in senso aff. al lat. Delectatio, non al Dilectus sostantivato. Bocc. g. 8. n. 7. (Man.) Tu se' il mio bene, ed il mio riposo, ed il mio diletto, e tutta la mia speranza. Medit. Arb. cr. 46. O dolce mio amoroso diletto. Ma qui gli è il part. fatto sost. T. Salm. Siano liberati, o Dio, i tuoi diletti. Prov. Diletto mio, diletto del mio seno, diletto de' miei desiderii. = Guid. G. 3. 2. (Man.) Dall'alta torre guardava il passaggio del suo diletto. Tass. Ger. 14. 71. (C) E 6. 63. Il tuo diletto È quegli là che 'n rischio è della morte. T. Svet. Un de' diletti. – Il dilettissimo tra i diletti. [Camp.] D. 3. 13. Nostro diletto (G. C., secondo quel della Cant.). T. E 12. = Filic. Rim. pag. 337. (M.) (Canz. «E pur…») Al tuo diletto (G. C. alla Vergine). T. Vang. Voce del Padre: Questi è il Figlio mio diletto. Fem. Tass. Ger. 16. 17. (Gh.) Il vago e la diletta. T. La sua diletta. Ma può padre a figliuola, fratello a sorella, altro congiunto o uomo che ami d'altro affetto che d'amore, donna a donna: Oh mia diletta! Fr. Jac. Tod. (Man.) L'alma… sia sua diletta (di Dio). 4. In senso più ampio. T. Diletto al popolo. 5. [G.M.] Diletto in Cristo, nel significato medesimo accennato sotto Dilettissimo. S. Ant. Oper. a ben viv. Orsù, diletta in Cristo, su, destiamoci un poco, se siamo addormentati per tiepidità e pigrizia. 6. Di cose. D. Par. 17. (C) Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente; e questo è quello strale Che l'arco dell'esilio pria saetta. Ma in questo Cosa D. comprende anco le pers., moglie e figliuoli. T. Viso, Voce diletta. T. Virtù diletta a Dio, agli uomini. – Sopra le altre diletta a chi la esercita. T. Impresa, Occupazione, Esercizio della mente o della mano, singolarmente diletto. T. Virgilio è il suo autore diletto. – Un libro d'autore, diletto più ch'altri dell'autore medesimo. – La sua diletta lettura. 7. D'animali e di piante. T. Virg. Gli alcioni a Tetide diletti. = Car. En. 9. 125. (C) È nel Gargaro giogo un bosco in cima Da me diletto ed al mio nume additto. T. D. 3. 1. Al tuo diletto legno (o Apollo, l'alloro). D'albero in Claud. 8. Di luogo. Petr. Canz. «Italia mia,» str. 1. (Gh.) Rettor del cielo, io chieggio Che la pietà che ti condusse in terra, Ti volga al tuo diletto almo paese. Salvin. Pros. tos. 2. 218. Alla misera Italia, la quale egli chiama paese diletto da Iddio. T. Salm. Quanto diletti i tabernacoli tuoi, Signore! 9. Fig. T. L'Italia, terra al sole diletta, e ai Tedeschi. T. Alberi più o men diletti da tale o tale terreno. – Coltura a quel terreno diletta, della quale egli più gode e ne frutta. |
Diletto - S. m. Piacere, Gioja, Gusto, Contento si d'animo come di corpo. Bocc. pr. 9. (C) Parimente diletto delle sollazzevoli cose in quelle mostrare, e utile consiglio potranno pigliare. Dant. Purg. 7. E non senza diletto ti fien note. E 12. Ma fia diletto loro esser su pinti. (Tom.) E Inf. 5. Leggevamo un giorno per diletto. Petr. canz. 8. 7. (C) E per piangere ancor con più diletto. E cap. 3. Vuo' vedere in un cuor diletto e tedio, Dolce e amaro? Cr. 11. 40. 1. Il giardino dee avere intorno diverse generazioni d'erbe odorifere, che diano diletto e conforto, imperocchè ogni odore è all'animo soavissimo cibo.
2. T. Di piacere superfluo. Gio. Cell. Onest. Vit. volg. 44. Se tu studi nella continenza, fa di abitare non a diletto, ma a sanitade. T. Per diletto, talvolta è contr. di Necessità o fine serio. Le cose grandi non si debbono imprendere così per diletto. Sim. in D. 1. 13. Necessità 'l c'induce (ce lo), e non diletto. 3. Andare a diletto. Andare a spasso, Andare a ricreazione. (C) V. ANDARE A DILETTO. Essere a diletto per Essere a spasso, a ricreazione. G. V. 12. 50. 3. (Mt.) Ed essendo il detto re Andreas ad Aversa con la moglie al giardino de' frati del Murrone a diletto… 4. Prendere, Pigliare diletto; Prendersi, Pigliarsi diletto. Dilettarsi. (Mt.) 5. Prendere a diletto. Prendere in ischerzo, Farsi beffe. Petr. son. 241. (C) Ma tu prendi a diletto i dolor' miei. 6. Prendere diletto de' fatti d'alcuno. Ridere, Prendersi spasso a spese sue. Bocc. g. 8. n. 3. (M.) Propose di voler prender diletto de' fatti suoi col fargli alcuna beffa. 7. [Val.] Recarsi in diletto una cosa, Dilettarsene, Provarne piacere. Pucc. Centil. 40. 36. In diletto Mi reco tutte quante le mie pene. 8. [Camp.] Reputarsi a diletto checchessia, per Compiacersene. Mac. Vit. S. Cat. I. 11. Onde mi rèputo a grande diletto di portar questa ed ogni altra pena… 9. Tenere a diletto. Tenere ad arbitrio, a trastullo di colui del quale si parla. Bern. Orl. 2. 6. 5. (M.) Io non son tuo vassallo (del vento), nè del mare, Che possiate tenermi qui a diletto. 10. [Camp.] Usare diletto di checchessia, per Dilettarsene, ecc. Mor. S. Greg. Non è da credere che in tanta afflizione di pene questo Santo usasse diletto di musica. 11. Dicesi Cosa da diletto, per Sollazzo. Franc. Sacch. Nov. 128. (M.) Ben veramente gentiluomo, chè uccellare e cacciare e cavalcare, e ogni altra cosa da diletto ottimamente facea. 12. Arti da diletto sono l'Arti che cagionano piaceri momentanei; com'è il Canto, il Ballo, e sim. Gozz. Serm. 18. (M.) Chi l'arti da diletto al mondo impara,… 13. Nota uso singolare. Pallad. Genn. 1. (Mt.) Acciocchè col diletto del sole e dell'acqua piovente la vite si provochi a frutto. (Qui metaf., cioè per lo diletto che ha la vite dal sole, ecc.) 14. T. Sentimento che fa amare una cosa. Sansov. Conc. Polit. Colui che, per diletto della pace, è pigro, s'egli sta quieto, in poco spazio di tempo è privo del diletto di quell'ozio che lo facea pigro. 15. T. Non solo de' sensi o della mente, ma altissimo dell'anima beata. D. 3. 32. Lo Rege per cui questo regno (celeste riposa) pausa In tanto amore e in tanto diletto Che nulla volontate è, di più, ausa (osa bramare). 16. Fare della necessità diletto. Maniera proverb. che importa Far della necessità virtù, Far per necessità ciò che per altro non si farebbe. Filoc. 3. 253. (Man.) Non son cotesti pensieri necessari a te; perciocchè a coloro che in simil caso che se' tu, sono, convien fare della necessità diletto. 17. A diletto, post. avverb. In pruova, e vi si aggiunge talora la voce Tuo, Mio, o sim. Vinc. Mart. lett. 4. (C) Io sono stato sempre giuoco della fortuna, la quale mi ha portato a suo diletto quasi nel più infimo luogo. [Val.] Pucc. Centil. 89. Argom. E con Arezzo fêr guerra a diletto. 18. A bel diletto. Post. avverb. vale In pruova, A bella posta. Sen. Ben. Varch. 4. 17. (C) Nè alcuno tanto mai l'essere si spoglia dell'uomo, che egli sia cattivo per piacere, ed adoperi male a bel diletto. Alleg. 149. Se pure e' fusse qualcuno che, dileggiandomi, se ne facesse beffa a bel diletto. E 154. Ed esser d'una bestia innamorato, Che ti faccia arrabbiare a bel diletto. Cecch. Stiav. a. 5. s. 6. in Teat. com. fior. 1. 77. (Gh.) E sborsarmi qui una dota a bel diletto, e torla al mio figliuolo per darla a una ch'io non conosca? Salv. Granch. 2. 2. (Man.) Oh! questo poi è un altro dire; ma Vedi che ella non fosse una baja; Che tu non mi facessi aver la mala Notte a bel diletto. V. anche A BEL DILETTO. |
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Vocabolario inverso (per trovare le rime): fletto, defletto, rifletto, negletto, mobiletto, faciletto, graciletto « diletto (ottelid) » prediletto, scendiletto, filetto, trafiletto, controfiletto, chiletto, campaniletto |
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