Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per dileggiare |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: dileggiate, diteggiare. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: diga, dire, dare, ilei, ilare, legga, legge, legare, lega, lire, lare, gare. |
Parole contenute in "dileggiare" |
are, già, ile, giare, leggi, dileggi, dileggia. Contenute all'inverso: era, gel, geli. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "dileggiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: dia/aleggiare, dimora/moraleggiare, dino/noleggiare, dive/veleggiare, dileggiai/ire, dileggiamenti/mentire, dileggiamento/mentore, dileggiamo/more, dileggiata/tare, dileggiatore/torere. |
Usando "dileggiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areno = dileggino; * remo = dileggiamo; * areata = dileggiata; * areate = dileggiate; * areati = dileggiati; * areato = dileggiato; nodi * = noleggiare; vedi * = veleggiare; * rendo = dileggiando; * resse = dileggiasse; * ressi = dileggiassi; * reste = dileggiaste; * resti = dileggiasti; * retore = dileggiatore; * retori = dileggiatori; * ressero = dileggiassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "dileggiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: diodi/idoleggiare, dilla/aleggiare, dileggiata/atre, dileggiato/otre. |
Usando "dileggiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erano = dileggino; * ermo = dileggiamo; * erta = dileggiata; * erte = dileggiate; * erti = dileggiati; * erto = dileggiato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "dileggiare" si può ottenere dalle seguenti coppie: dileggia/area, dileggiata/areata, dileggiate/areate, dileggiati/areati, dileggiato/areato, dileggino/areno, dileggiai/rei, dileggiamo/remo, dileggiando/rendo, dileggiasse/resse, dileggiassero/ressero, dileggiassi/ressi, dileggiaste/reste, dileggiasti/resti, dileggiate/rete, dileggiati/reti, dileggiatore/retore, dileggiatori/retori. |
Usando "dileggiare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * noleggiare = dino; * veleggiare = dive; noleggiare * = nodi; veleggiare * = vedi; * moraleggiare = dimora; * more = dileggiamo; * torere = dileggiatore; * mentire = dileggiamenti; * mentore = dileggiamento. |
Sciarade e composizione |
"dileggiare" è formata da: dileggi+are. |
Sciarade incatenate |
La parola "dileggiare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: dileggi+giare, dileggia+are, dileggia+giare. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "dileggiare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = dileggiatrice. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Uccellare, Sberteggiare, Sbertucciare, Dileggiare, Deridere, Schernire, Beffare, Sbertare, Berteggiare, Dare la berta, Fare uno sberto; Sgualcire; Scherno, Ludibrio - Uccellare è far cadere altrui in inganno, onde resti preso in qualche pania; ma più a cagione di burla che di vero danno: i vanarelli, i semplici sono quelli che più facilmente vengono uccellati. Sbertare è far le beffe in modo basso e triviale; è dire di bassi motti scherzevoli ma pungenti in uno e qualche volta ingiuriosi; berteggiare ne è il frequentativo; ed è più comune dell'altro; dice forse motteggio meno pungente; sberteggiare è forse più dispregiativo. Metto questi forse, questi modi dubitativi cioè, perchè a dir vero la differenza del più del meno in materie siffatte non dipende tanto dal vocabolo quanto dal tuono con cui vien detto e dalle circostanze di persona, di luogo, di merito ecc., che fanno più o meno pungente, più o meno grave la beffa. Dar la berta è affinissimo a berteggiare; se non che questo è più generico; quello invece è più speciale, ad hoc; si berteggia motteggiando, punzecchiando, burlando, nel conversare, anche a fine di solo innocente trastullo ed esercizio dello spirito sarcastico; si dà la berta su o per qualche difetto o debolezza nota della persona; e per farla dire, arrovellare, non potendo dal vero attacco difendersi o schermirsi. Fare uno sberto è atto più villano; manesco o d'atti sconvenevoli, sconci, o da persona ineducata. Dileggiare è, direi, come suona in parte il vocabolo, un deridere leggermente o per cosa leggera, o di leggieri. Beffare è più; le beffe sono offese reali; schernire è più ancora; gli scherni sono insulti: il beffare è da villano, da malcreato; lo schernire da malvagio animo, da uomo tristo e maligno.
« Maneggiando una cosa con poca cura la si sbertuccia. Cappello sbertucciato gli è più che sgualcito. Infatti sgualcire dicesi di cose più fine, come gale inamidate, vestiti di seta ». Meini. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Dileggiare - V. a. Beffare, Deridere, Pigliarsi giuoco d'alcuno, Schernirlo. T. Vive in Tosc. Più grave di Deridere, perchè ha talvolta disprezzo d'odio. Non da Deliciae, nè da Deridere, nè da Deludiare, ma dal riprendere uno quasi fuor della legge del bene e del conveniente. Poi prese senso di sempl. derisione. Ma la derisione può essere più leggiera del Dileggio e meno superba; può essere altresì sanguinosa. = Lib. Viagg. (C) Ivi fue dileggiato, e beffeggiato. Varch. Ercol. 54. Ma se fa ciò per vilipendere, o pigliarsi giuoco, ridendosi d'alcuno, s'usa dire beffare e sbeffare, dileggiare, uccellare. Morg. 21. 79. Rinaldo, quando questo ebbe sentito, Lo dileggiava, e chiamava codardo. Bern. Orl. 1. 20. 32. E lo dileggia; ma 'l conte nïente Risponde, che saria pazzo davvero.
2. Ass. T. Prov. Tosc. 143. Chi vince non dileggi, e chi perde non s'adiri.
3. Fig. Per Render vano, Privare d'effetto. Di cosa e non di pers. Chiabr. Forest. 2. (M.) Chi prova il ferro dei dorati usberghi Se fia possente a dileggiare i colpi Quando più crudo aggirerassi Marte. Tratt. gov. fam. 81. (Man.) Quando dileggiate furono tutte le medicine e naturali filosofie, per scrittura fu notificato tutto il caso a uno religioso (cioè, si conobbero vane e da niente, e perciò furono avute in dispregio). [Val.] Fortig. Ricciard. 1. 40. Libertà lieta, che dileggia e spezza Tutti i legami del crudele Amore.
4. † Pataff. 3. (C) Esch'io da questa cappa che dileggia. – Forse neut., che esce di legge, Sconviene a me. |
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