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Informazioni utili online sulla parola italiana «costume», il significato, curiosità, associazioni, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Costume

Parole Collegate

»» Aggettivi per descrivere costume (tradizionale, antico, colorato, nuovo, bello, ...)
Nomi Alterati e Derivati
Diminutivi: costumino.
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone)
bagno (17%), carnevale (13%), mare (11%), bikini (8%), adamitico (4%), vestito (4%), abito (4%), elegante (2%), uso (2%), tradizionale (2%), succinto (2%), usanza (2%), buon (2%), estate (2%). Vedi anche: Parole associate a costume.

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Capigliatura a Valencia - la Falla

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La danza del ventre
Tag correlati: carnevale, maschera, donna, cappello, venezia, mare, piume, medioevo, maschere, donne, vestito, mani, bikini, acqua, costumi, spiaggia, due, oro, ritratto, bambini, sfilata, capelli, musica, soldato, ragazza, uomo, viso, ballerina, sorriso, fiori

Informazioni di base

La parola costume è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: co-stù-me. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con costume per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Viaggiare in paesi stranieri significa rendersi conto del differente costume del luogo che visiti.
  • Seguire la moda è un costume della nostra società.
  • Quest'anno mi sono concessa un bel costume da bagno.
Citazioni da opere letterarie
La via del male di Grazia Deledda (1906): Del resto la fama della camera e del corredo di Maria varcò i confini del misero vicinato; destò persino l'invidia e le critiche dei borghesi, tanto più che le cose venivano esagerate: si diceva che la sposa di Francesco Rosana avrebbe indossato il costume delle dame paesane, cioè gonna di panno ricamata in oro, e corsetto con bottoni d'oro; e che si sarebbe messo i guanti e su junchillo, catena d'oro con orologio.

L'amica geniale di Elena Ferrante (2011): In principio, dopo tutte le paure che mi aveva inoculato mia madre e con tutti i problemi che avevo col mio corpo, passai il tempo sul terrazzo, vestita, a scrivere a Lila una lettera al giorno, ciascuna fitta di domande, spiritosaggini, descrizioni dell'isola con entusiasmi gridati. Ma Nella una mattina mi prese in giro, disse: «Che fai così? Mettiti il costume». Quando me lo misi scoppiò a ridere, lo trovò da vecchia. Me ne cucì uno secondo lei più moderno, molto scollato sul seno, meglio aderente al sedere, di un bel blu. Me lo provai e si entusiasmò, disse che era ora che andassi al mare, basta col terrazzo.

Il mistero del poeta di Antonio Fogazzaro (1888): Avevo la febbre dell'impazienza; alle quattro e mezzo fui al posto del convegno. Sapevo che Mrs. Yves sarebbe venuta sola, perché il marito aveva passato una cattiva notte ed era rimasto a letto. Venne infatti sola, qualche eterno minuto dopo le cinque. Aveva un elegante costume celeste, con pizzi neri al collo e al seno, collana e pendenti di monetine romane d'oro. Il collo non m'era parso mai tanto puro di forma e di candore, il viso tanto delicato. Teneva in mano il volume di Leopardi. Credetti doverle chieder subito di suo marito. Arrossì ancora e mi rispose tanto sotto voce che non l'intesi.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per costume
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
»» Vedi tutte le definizioni
Cambi
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: costumi, costure, postume.
Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: postuma, postumi, postumo.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: coste, cose, cote, come, oste.
Parole con "costume"
Finiscono con "costume": malcostume, buoncostume, copricostume.
Parole contenute in "costume"
tum. Contenute all'inverso: emù.
Incastri
Si può ottenere da cose e tum (COStumE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "costume" si può ottenere dalle seguenti coppie: costura/rame.
Usando "costume" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mera = costura; * mere = costure; poco * = postume.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "costume" si può ottenere dalle seguenti coppie: coop/postume, costura/arme, costure/erme.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "costume" si può ottenere dalle seguenti coppie: costura/mera, costure/mere.
Usando "costume" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: costumini * = minime; * rame = costura; * atee = costumate; * minime = costumini.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Uso, Usanza, Costume - L'Uso è il consenso dei migliori e dei più nel fare e nel dire. - Usanza è modo di procedere in alcune cose particolari, in quel dato modo accettato dai più. - Costume indica la cosa, o l'usanza che si pratica da lungo tempo, ed è universalmente accettata. Ottimamente dice il proverbio: «L'uso fa legge,» e bene disse il Petrarca, che Spesso natura è vinta dal costume. [immagine]
Costume, Costumanza, Uso, Usanza, Consuetudine, Abito - Costume riguarda, più che altro, le cose morali, ed è più generico. Riferendosi ad una sola persona, suol dirsi in plurale: «Uomo di buoni costumi.» - Gli atti estrinseci del costume, nel suo significato generico, sono le Costumanze, come dire: «Il costume depravato porta seco queste costumanze.» - Lo stesso divario c'è tra Uso e Usanza, che quello è l'abito, questa è l'atto. L'Uso riguarda cose materiali. - «L'uso fa legge, e però tali usanze non sono condannabili.» - La Consuetudine comprende le usanze già accettate dai più, o anche dall'individuo, legittimate da lungo uso, e rese quasi una necessità. - Abito, o, come alla francese dicono molti, Abitudine, è la consuetudine diventata quasi natura, la quale spesso è difficile a vincersi, onde il proverbio: «L'abito è una seconda natura.» [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Avere in costume, Per costume, Essere di costume, Esser costume - «Chi ha in costume fa qualche volta: chi ha per costume fa sempre o quasi sempre; par che non possa non fare. E' di costume è meno che se dicessi: è costume». Neri. [immagine]
Abitudine, Abito, Costume, Costumanza, Assuefazione, Usanza, Consuetudine, Assuetudine, Uso, Vezzo, Abituazione, Riti, Rito - L'abitudine si fa in noi o per inclinazione naturale o per le circostanze che ci mettono nel caso di ripetere un atto o una pratica qualunque. L'abitudine inveterata alquanto è abito. L'assuefazione invece racchiude come un'idea di sforzo: uno s'abitua senza accorgersene, con piacere; uno s'assuefa, ma alla lunga e quasi per necessità. Costume non è l'inclinazione che è in noi, ma la pratica e la ripetizione dell'atto. Usanza è pratica di molti, quasi generale, cosa sancita dall'esempio e dal tempo. Costumanza è cosa più antica che usanza. Consuetudine è uso e pratica che è quasi passata in legge; anzi, prima della promulgazione dei codici generali e speciali, una parte della giurisprudenza era retta dalla consuetudine. L'abituazione è l'atto dell'abituarsi; come l'assuetudine è il principio dell'assuefazione.

«Uso è più generale di usanza: vale esercizio, pratica, conversazione e molte altre cose». Tommaseo.

«Vezzo è abitudine non buona e non opportuna; principio di vizio». Gatti.

Riti diconsi un poco abusivamente le costumanze, le cerimonie religiose, specialmente le cristiane; ma veramente il rito è la regola, quasi la legge che ordina e statuisce le medesime: nella Chiesa cattolica vi sono varii riti, il latino, il greco, l'armeno, l'ambrosiano e forse qualche altro. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Costume - S. m. (Nel pl. Costumi, † f. Costumora.) Uso, Usanza. (Fanf.) T. Lo vogliono da Consuetudo; e il Voss. reca es. di Costumina. = Bocc. Introd. 9. (C) E quegli, secondo il lor costume, prima molto col grifo, e poi co' denti presigli… dopo alcuno avvolgimento, come se veleno avesser preso, amenduni sopra li mal tirati stracci morti caddero in terra. Petr. son 7. Onde è dal corso suo quasi smarrita Nostra natura, vinta dal costume. E canz 5. 8. Nè natura può star contra 'l costume. E 19. 1. E per lungo costume Dentro là, dove sol con Amor seggio, Quasi visibilmente il cor traluce. Dant. Purg. 28. Non credo che splendesse tanto lume Sotto le ciglia a Venere trafitta Dal figlio, fuor di tutto suo costume.

Sannaz. Arcad. Egl. 10. 24. (Mt.) Crudi orsi, dure genti, aspre costumora. [F.T-s.] Cocch. Cons. 2. 27. Del qual modo di vivere agevole e non privo di giocondità facendosi un costume almeno per sette o otto anni, si ha fiducia che…

T. Prov. Tosc. 324. La roba va, i costumi rimangono (i vizi della ricchezza restano anco in povertà: ma le virtù del ricco co' danari, se vere, non se ne vanno).

2. Avere in costume, o per costume. Costumare, Esser solito. V. AVERE IN COSTUME. T. Coll'In. può dire costume più stabile e intimo che col Per. = Bocc. Nov. 12. 4. (C) Cas. Son. 50. (Mt.) E i lievi sogni che con non secura Vestigia di seguirti han per costume.

3. [Cors.] Avere di costume vale Costumare, Usare. Frescob. Viag. 76. Hanno di costume portare al collo un crocifisso di legno nero… Hanno di costume, quando vacano dall'ufficio o dall'orare, fare esercizi manuali.

4. Essere in costume. Costumare, Esser solito. (Vian.)

5. T. Impers. coll'Inf. È costume fare, dire così. Ov. Sic currere mos est. – E col Che. Era costume che facessero insieme le loro preghiere la sera.

(Tom.) Essere di costume, Esser costume. – È di costume è meno che se dicesse È costume.

6. Mettere in costume vale Mettere in pratica. Segn. Polit. lett. dedic. (M.) Avendo formato una repubblica con tanti ordini, e sì disusati da quegli che sono messi in costume, che appena stimo io che una sì fatta trovar se ne possa.

7. [M.F.] Prendere costume. Divenire abituale. Sett. Lib. Sat. Alamanni, 62. Tirate adunque il piè per tempo fuora Anzi che 'l vostro error prenda costume.

8. T. D'animali. Cresc. 9. 95. De' costumi e modi e vita delle api. – Delle api. Virg. Totius… gentis mores et studia. [F.T-s.] Tass. Del poem. er. I. I costumi e le leggi e le guerre delle api.

[Cors.] Dant. Par. 21. E come per lo natural costume Le pole insieme, Al cominciar del giorno, Si muovono a scaldar le fredde piume,…

9. Fig. T. Costumi de' fiori. Virg. Varium coeli morem.

T. Altro trasl. più com. Lanz. Sagg. Ling. Etr. 1. 180. Questa lingua… ebbe in oltre il costume di addensare consonanti.

10. Per Maniera o Modo di trattare, o di procedere, Creanza, e pigliasi tanto in buona, quanto in mala parte. Lib. Sent. (C) Costume si è un cortese e piacevole e gentilesco portamento. Dant. Inf. 15. Da' lor costumi fa che tu ti forbi. Petr. son. 220. Come venieno i miei spirti mancando Al varïar de' suoi duri costumi. Bocc. Nov. 41. 3. Nè per lusinga o battitura del padre, o ingegno d'alcun altro, gli s'era potuto metter nel capo nè lettera nè costume alcuno. E nov. 73. 2. Uom semplice, e di nuovi costumi. Lab. 75. Di tutti quelli costumi piena, che in gran gentildonna si possono lodare e commendare. Amet. 40. Egli, benchè mutasse abito, coperti sotto ingannevole viso ritenne li rozzi costumi del padre. [Camp.] D. Conv. III. 15. Ov'è da sapere che li costumi sono beltade dell'anima, cioè, le virtù massimamente, le quali… [F.T-s.] Guarin. Past. Fid. Prol. Non fu però ciascuno Nè di pensier nè di costumi rozzo.

11. [Camp.] Costume, per Atto esterno di bella creanza. Bin. Bon. II. 1. Non fa… ricchezza l'uom gentile Nè gran lignaggio, nè tesor di fuore… Nè bei costumi con malvagio fatto.

12. Per Abito naturale o acquistato, per cui l'uomo procede bene o male nelle sue azioni morali. Dant. Conv. (M.) Costumi virtuosi sono la bellezza dell'anima. [F.T-s.] Franc. Barb. Reg. Donn. 14. Camminare per la via de' costumi. T. D. 2. 22. Lor dritti costumi (de' Cristiani) Fêr (fecero) dispregiare a me tutt'altre sette. = Petr. son. 123. (M.) l'vidi in terra angelici costumi, E celesti bellezze al mondo sole. Varch. Stor. 12. 460. Queste sue tante virtù e felicità, accompagnate da tanti vizi e capitali costumi gli avevano concitato appresso molti non minore invidia che odio. Salvin. Cas. 16. Costumi lascivi, petulanti, dicaci. [F.T-s.] Guar. Past. Fid. 1. 1. Il ciel m'ha dato Vita agli anni conforme, ed all'etate Somiglianti costumi. T. Prov. Tosc. 155. Dai mali costumi nascono le leggi buone. (Si provvede al riparo; il pericolo assenna.)

(Tom.) Dicendo I costumi, d'una persona sola, per lo più intendiamo i morali, quel che i Fr. Moeurs. Quel ch'essi Coutumes, sovente noi diciamo Costumanze.

13. [Camp.] Comporre i costumi d'alcuno, per Renderlo savio e costumato. Om. S. Gio. Gris. Qual cosa è maggiore che moderare gli animi e componere li costumi delli adolescentuli? T. Meglio Formare. Men com. il seg. [Camp.] Bib. Job. Prol. I. Chiunque favella di Dio, è di necessitade ch'egli procuri di cercare tutto quello che informi li costumi degli uditori.

[Camp.] † Volg. De Mon. I. E da quinci si puote distruggere l'errore di coloro, li quali, bene parlando e male operando, gli altri di vita e di costumi informare (alios vita et moribus informare).

14. [Cors.] Per Azioni, Merito. Dant. Par. 32. Dunque senza mercè di lor costume, Locati son per gradi differenti.

15. (Pitt.) [Manf.] L'uso de' diversi tempi e de' diversi luoghi, così negli accessorii, come nell'abito, nel contegno e nell'atteggiare delle figure, al quale il pittore dee conformarsi nel rappresentare un oggetto. = Gori Long. (Mt.) Il costume erudito di Raffaello… Costume ovvero rappresentazione di costumi. [F.T-s.] Dat. Vit. Zeus. Non so rinvenirmi per qual cagione Aristotele negasse a Zeusi così dovuta prerogativa, cioè l'espressione de' costumi. = Algar. Sagg. Pittur. (Mt.) Le particolari proprietà delle nazioni, de' paesi, de' tempi; parte anch' essa di non picciola importanza al pittore, ed è denominata costume.

16. (Lett.) Il fedelmente ritrarre nelle istorie, ne' poemi, nelle tragedie, ne' drammi e simili l'indole, le passioni, le virtù, i vizii che appartengono ad un uomo, avuto riguardo alla sua condizione, alla sua età, ecc. Borgh. Vinc. in Pros. fior. par. 4. vol. 4. p. 131. (Gh.) E non mi si darebbe facilmente a credere che Virgilio, di tanto ingegno e dottrina, non avesse… saputo mantenere il costume degno d'un eroe nel suo Enea. Benvoglien. in Deliz. Erud. tos. 2. 246. Questo (il Decamerone) è libro da leggersi volentieri in riguardo al costume, che veramente, reo o buono sia, è miracoloso: ma in quanto allo stile, non si può imitare; egli è troppo seguace de' Latini.

17. (Mus.) [Ross.] Abitudine, Indole, Natura di una composizione musicale, in ordine all'affetto che la domina. Don. Ann. Tratt. 1. 122. Il Dorio dunque è nel costume suo, o proprietà (ἦθος) grave, modesto, costante, e con una certa grata maturità, soave, ecc. Bain. 1. 2. 11.

(Mus.) [Ross.] Stato naturale o abituale dell'animo umano, in ordine a' suoi affetti. Don. 11. 14. 39. L'istesso grado di acutezza in una donna, a cui sarà naturale, dimostrerà poca o niuna alterazione di costume; e in un uomo, a cui non sarà proprio, mostrerà trasportazione d'affetto in allegrezza, o mestizia, secondo il soggetto.

18. [Cors.] Per Condizione, Legge. Dant. Inf. 3. Maestro, or mi concedi Ch'io sappia quali sono, e qual costume Le fa parer di trapassar sì pronte.

19. [Cors.] Per Proprietà, Relazioni. Lat. Habitus. Dant. Par. 33. Sustanzia ed accidente, e lor costume (vidi) Tutti conflati insieme. T. Virg. Varium coeli morem.

20. Per Aspetto, Sembianza. Bocc. Ninf. Fies. St. 335. (M.) E' mi par già che Diana trasmuti Le gambe in un corrente fiume,… E come uccel mi pare aver le piume, O alber fatta con rami fronduti, E di persona perduto il costume.

21. Parlando di abiti, Foggia di vestire. Casa, Galat. 31. (Vian.) Non solamente vogliono i vestimenti essere di fini panni, ma si dee l'uomo sforzare di ritrarsi più che può al costume degli altri cittadini. E 131. I tuoi panni convien che siano secondo il costume degli altri di tuo tempo, o di tua condizione.

22. (Leg.) Gius introdotto in difetto di legge, e che ha forza di legge quando è generale, qualora non sia contrario nè alla legge di natura nè alla legge divina positiva; altrimenti Consuetudine. (Mt.) T. Cosa passata in costume dicesi e nel senso leg. e polit. e in altri.
Avere in Costume - Costumare. Bocc. Nov. 12. 4. (C) Nondimeno ho sempre avuto in costume camminando, di dire la mattina, quand'esco dell'all ergo, un paternostro,…
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