Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Uscì dall'osteria molto brillo avendo bevuto più del dovuto.
- Quando sono brillo divento un chiacchierone e attacco bottone con tutti.
- Sono quasi sempre brillo, per cui non sono in grado di stabilire l'inizio del mio stato d'ebbrezza.
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Citazioni da opere letterarie |
Marianna Sirca di Grazia Deledda (1915): Il mormorio confuso del bosco le rispondeva, cullandola un poco. Ripensò alla sua casa di Nuoro, calda, oscura, quieta, piena di cose preziose; rivide la serva Fidela che vegliava contro i ladri, e tornò a sorridere di sé stessa. Marianna, che fai? — le pareva di sentire la sua voce lenta e calma, — ti è entrato un verme nel cervello, stanotte? Perché un uomo un poco brillo ti ha stretto il polso ti fai venire la febbre? O è il demonio che ti tenta? Che ti entra in corpo?
La Setajuola di Cesare Cantù (1878): Al secondo colpo non fece così brutto ceffo; al terzo allappò la bocca dicendo — Come è buono!» e in quattro e quattr'otto si trovò brillo e spensierato. La mattina, quando la balla fu smaltita, egli sentivasi scontento di sé; rinnovava mille bei propositi; ma alla bass'ora, per caso, tornò a passare di là, e guardare ustolando, e quegli oziosi ad invitarlo a giocare ai tresetti.
Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): L'ingegno è quella mescolanza saporita di facilità, di ricerca, di spirito, di luogocomunismo rinfiocchettato, di filisteismo un po' brillo che piace alle signore, ai professori, agli avvocati, agli uomini di mondo, alle famose persone colte, insomma a tutti quelli che son mezzi e mezzi, tra cielo e terra, tra il paradiso e l'inferno, lontani egualmente dall'animalità profonda e dal genio grande. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per brillo |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: brilla, brille, brilli, brullo, grillo, trillo. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: grilli, trilla, trilli. Con il cambio di doppia si ha: bricco. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: brio. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: berillo, birillo, brillio. |
Parole con "brillo" |
Finiscono con "brillo": fibrillo, fibrillò. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "brillo" si può ottenere dalle seguenti coppie: briga/gallo, brine/nello. |
Usando "brillo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: vibri * = villo. |
Lucchetti Alterni |
Usando "brillo" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * gallo = briga; * nello = brine; * aio = brillai; * ateo = brillate; * avio = brillavi; * astio = brillasti; * antonio = brillantoni. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "brillo" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ei = berillio; * arno = brillarono; * atre = brillatore; * atri = brillatori; fiat * = fibrillato. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Brillo, Brullo, Briaco, Avvinazzato, Avvinato, Cotto, Cotticcio, Vinolento, Spranghettato, Ebbro - Briaco o ubbriaco è colui che ha smarrita la ragione pel troppo vino bevuto. Ebbro è voce poetica esattamente corrispondente a questa: anche le passioni ubbriacano, inebbriano: l'ambizione e l'orgoglio nati da una subitanea fortuna rendono l'uomo di testa debole quasi briaco. L'ira, la gioia, un'esaltazione qualunque inebbriano i sensi e l'anima.
«Quegli a cui il vino comincia ad infondere straordinaria allegria, è brillo. Chi già comincia ad esser briaco, è cotticcio. Se continua bere, diverrà brullo; finirà coll'ubbriacarsi; e quando l'ubbriachezza sarà nel suo colmo, allora si dirà ch'egli è cotto; v'è di quelli che son briachi, e che ancora non si può dire che abbian presa una cotta. La cotta è ubbriachezza solenne. Vinolento colui che ama gli eccessi del bere, anco senza che ubbriachezza ne segua. Spranghettato dicesi in Toscana di chi ha bevuto tanto che il vino gli viene a fare quasi una spranghetta alla testa». Tommaseo.
Avvinazzato, chi ha già in corpo più vino del bisogno. Avvinato, chi è fatto al vino e a' suoi effetti, che quasi più non gli dà fastidio il molto bere: avvinata, la botte che ha già contenuto vino. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
† Brillo - S. m. (Mus.) Lo stesso che Trillo, ma detto in ischerzo per la consonanza della voce. Buon. Tanc. 1. 4. (Mt.) Vadia ogni zolfa in bando, E 'l trillo e 'l brillo e 'l dimenar di gola. Salvin. Annot. ivi. Brillo detto in grazia della voce antecedente trillo, θρύλλος, è suono che si spande. |
† Brillo - S. m. Gioja falsa che contraffà il diamante; e dicesi comunemente Berillo. Tariff. Tosc. (Mt.) |
Brillo - Agg. Alquanto briaco, Che comincia a imbriacarsi. T. Gr. Βρύλλειυ, Sbevazzare. = Red. Annot. Ditir. 227. (C) Da questa voce ebriolus di Plauto, e dal verbo ebriolari ebbe origine la voce brillo, in significanza di avvinazzato, o cotticcio. Malm. 6. 35. Più là un bracco ha messo l'oste a sacco, Sicchè tutti dal vin già mezzi brilli,… |
Brillo - S. m. (Bot.) [D.Pont.] Specie di vetrice, anzi il Salcio vetrice propriamente detto (Salix viminalis, L.), che nasce nelle arene de' fiumi, delle cui verghe sbucciate si fanno gabbie, corbe e canestri; il decotto della sua scorza è un potente febbrifugo. = Cr. 5. 37. 1. (M.) Il brillo è un piccolo arbucello, il quale nasce nell'arene de' fiumi, e fa molte e belle verghe. E altrove. (Mt.) Anche delle sue radici (del brillo) si fanno bellissimi carnieri, e se ne legano i manichi delle falci e pennati. |
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