Verbo | |
Aizzare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è aizzato. Il gerundio è aizzando. Il participio presente è aizzante. Vedi: coniugazione del verbo aizzare. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Treccani |
Informazioni di base |
La parola aizzare è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: zz. È una parola bifronte senza coda, la lettura all’inverso produce una parola di senso compiuto (razzia), un bifronte senza capo né coda (razzi). Divisione in sillabe: aiz-zà-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con aizzare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il tabernacolo di Luigi Pirandello (1903): Ciancarella, il notajo, non aveva mai parteggiato per nessuno; ma era pur notoriamente nemico di Dio; ne faceva professione, dacché non esercitava più quell'altra del notajo. Una volta, aveva osato finanche d'aizzare i cani contro un santo sacerdote, don Lagàipa, che s'era recato da lui per intercedere in favore d'alcuni parenti poveri, che morivano addirittura di fame, mentr'egli, nella splendida villa che s'era fatta costruire all'uscita del paese, viveva da principe, con la ricchezza accumulata chi sa come e accresciuta da tant'anni d'usura. La Madonna d’Imbevera di Cesare Cantù (1878): Questi e quelli cominciarono, come si dice, a rizzar il pelo e guardarsi a squarciasacco: uno fa i seguaci dell'Isacchi, fosse caso o prurigine d'aizzare, striscia col gomito e scompone il collare al più vicino fra quegli altri: costui si rivolta con un mal piglio; con un peggiore lo fissa l'altro: comincia un brontolar sordo, fra il quale una voce abbastanza chiara proruppe: — Qui c'è alcuno che vuol farsi mettere in gabbia». Sul mare delle perle di Emilio Salgari (1903): — Io ho difeso quella del fanciullo e non già la sua, — rispose Jean. — Se Maduri non si fosse trovato sul medesimo elefante, non avrei fatto fuoco, al contrario, avrei cercato di aizzare la tigre perché lo divorasse più presto. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per aizzare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: aizzate, lizzare, rizzare. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: azza, azze. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: aizzarle. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Antipodi inversi: se si sposta l'ultima lettera all'inizio (con eventuale cambio) e si inverte il tutto si può avere: razziai. |
Parole con "aizzare" |
Finiscono con "aizzare": arcaizzare, ebraizzare, giudaizzare. |
Parole contenute in "aizzare" |
are, zar, aizza. Contenute all'inverso: era, zia, razzi, razzia. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "aizzare" si può ottenere dalle seguenti coppie: aizzai/ire, aizzamenti/mentire, aizzamento/mentore, aizzata/tare, aizzatore/torere. |
Usando "aizzare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = aizzata; * areate = aizzate; * areati = aizzati; * areato = aizzato; riai * = rizzare; * rendo = aizzando; * evi = aizzarvi; * resse = aizzasse; * ressi = aizzassi; * reste = aizzaste; * resti = aizzasti; fra * = frizzare; spa * = spizzare; * retore = aizzatore; * retori = aizzatori; atta * = attizzare; lina * = linizzare; striai * = strizzare; tipa * = tipizzare; zona * = zonizzare; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "aizzare" si può ottenere dalle seguenti coppie: aiuga/aguzzare, aizzerà/areare, aizzata/atre, aizzato/otre. |
Usando "aizzare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = aizzata; * erte = aizzate; * erti = aizzati; * erto = aizzato; spaia * = spazzare; ingoia * = ingozzare; ramaia * = ramazzare. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "aizzare" si può ottenere dalle seguenti coppie: aizza/area, aizzata/areata, aizzate/areate, aizzati/areati, aizzato/areato, aizzai/rei, aizzando/rendo, aizzasse/resse, aizzassero/ressero, aizzassi/ressi, aizzaste/reste, aizzasti/resti, aizzate/rete, aizzati/reti, aizzatore/retore, aizzatori/retori. |
Usando "aizzare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mie = aizzarmi; * tiè = aizzarti; * vie = aizzarvi; * torere = aizzatore; * mentire = aizzamenti; * mentore = aizzamento. |
Sciarade incatenate |
La parola "aizzare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: aizza+are. |
Intarsi e sciarade alterne |
"aizzare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: azza/ire. |
Intrecciando le lettere di "aizzare" (*) con un'altra parola si può ottenere: * tic = aizzatrice; col * = coalizzare. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Li aizzano i picadores, È d'aiuto all'arbitro di calcio, Fa accorrere aiuti, Aiutava molti studenti a proseguire l'università, È dovuta a chi ci ha aiutato. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Eccitare, Incitare, Stimolare, Aizzare, Istigare, Irritare, Innasprire, Provocare, Stuzzicare, Animare, Sospingere - «Eccitare da ex-citare; incitare da in; il secondo è più forte: stimolare, nel proprio, è pungere con lo stimolo i bovi; gli è un modo d'incitare o d'eccitare, a cui non sempre seguita l'effetto. Istigare è uno stimolare più forte, e più al male che al bene. Aizzare è un istigare a sensi di rabbia più che d'altro. Dicesi più particolarmente dei cani. Irritare è un eccitare ira o collera direttamente; ha dunque l'effetto. Si può talvolta aizzare senza irritare. Si può, da un'altra parte, irritare senz'aizzare, quando l'uomo è irritato o da chi non vorrebbe, o dall'umore suo caustico. Provocare è generico; ma dicesi specialmente di chi aizza, o stimola l'ira altrui, non contro un terzo, ma contro se stesso. Stuzzicare è un provocare leggermente». Romani.
Innasprire è rendere più amaro e cocente un dolore, più dolorosa una piaga; è ciò moralmente e fisicamente; innasprire chi è già avverso ad un altro, è proprio di chi si gode nelle discordie e nel metter male. Eccitare a qualche impresa può venire proprio dal citarla e parlarne una prima volta e poi ritornarne a parlare; animare a farla è un tentare di metter coraggio in chi si vorrebbe che la eseguisse; sospingervelo è quasi un mettervelo dentro a forza, egli non volente, o resistente. La vista o la descrizione delle altrui miserie eccita la compassione: l'esempio altrui o le esortazioni puonno animarci a fare il bene, come anche il male, al quale però siamo sospinti di preferenza, abbenchè in principio a malincuore, da quella certa propensione che la corrotta nostra natura ha verso il male. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Aizzare - † ADDIZZARE, † ADIZZARE, † AISSARE, † ANNIZZARE, † INIZZARE, † INNIZZARE. [T.] V. a. Incitare a moti violenti o d'ira o altri, con parole e con atti, per lo più deliberatamente. [Cam.] Not. Malm. 2. 77. Aizzare, verbo originato da quel suono che fa la voce, dicendosi su su; o dalla parola iza, voce arabica che vuol dire Ira. [Val.] Poliz. Stanz. 29. Chi serba in coppia i can, chi gli scompagna, Chi il suo aizza, e chi 'l richiama e alletta. = Ovid. Magg. 1. 118. (Fred.) Aizzano i cani rabbiosi con gli usati abbaiamenti. Buonarr. Fier. 2. 2. 10. (C) Aizza i cani all'erta, E poi fugge. Ovid. Magg. vol. 2. p. 187. (Fred.) Bracchi e segugi per lo bosco aizzando.
E Assol. Ovid. Magg. p. 188. (Fred.) Con cani a mano e bracchi, in qua e in là, Gimmo (andammo), aizzando. Filoc. 1. 61. (C) E nelle loro interiora mette, addizzando, gli acuti denti de' feroci cani. 2. Di persona provocata a ira contro altri o contro lo stesso provocante. Vit. Benv. Cell. 1. 149. (C) Mi aissavano come si fa il toro. Declam. Quintil. Il popolo, dicendo ch'egli è adizzato, s'adira. Rettor. Tull. Adizzava l'animo delle genti. Liv. M. Dec. 10. 27. var. Più furono aizzati e intalentati di combattere. [Val.] Tac. Dav. Ann. 9. 37. Messalina e i liberti, preso tal destro, a smodata severità l'adizzaro (aizzarono). = E 4. 101. (C) Li suoi liberti e partigiani, che non vedevano l'ora di farsi grandi, l'aizzavano a farsi vivo, mostrare il dente. Vill. M. 9. 23. Plut. Adr. Op. Mor. 3. 93. Talmente inizzò i suoi fratelli che… uscitili addosso a tradimento, l'uccisero. Collaz. Ab. Isaac. Inizzandolo con infiammato volto alla detta opera compiere. Liv. M. Egli fu giovane di cuor fiero e ardente, e aveva una malvagia femmina per moglie, che tutto 'l dì il pungeva e inizzava a mal fare. Plut. Adr. Op. Mor. 2. 413. Uomini di razza di cane, che con loro calunnie, abbaiando, l'uno inizzano contro l'altro. [Cam.] Dav. Tac. St. 2. 21. Quelli a questi diceano «soldati da chiocciole (lenti) e da meriggiar ne' teatri», e questi a quelli «forestieri e vagabondi», e d'Ottone e di Vitellio contandosi le glorie e gli obbrobrj molto più s'aizzavano (Stimulabantur). 3. S'aizzano bestie o uomini l'un coll'altro, non provocandosi a ira, o a danni reciproci, ma anco per ruzzare e fare il chiasso. Buonarr. Tanc. 3. interm. Vedi qua com'egli sguizzano! E la coda in alto drizzano! E s'aizzano. T. S'aizzano ragazzi tra loro a strepitare, a fare impertinenze in iscuola. S'aizzano cittadini troppo zelanti a gridare, innanzi la vittoria, il trionfo. 4. Di stimolo semplicem. molesto, per curiosità, o sim. Dant. 1. 27. (C) Issa ten va', più non t'aizzo (Or va, più non ti stimolo a parlare meco). [Val.] Fortig. Ricciard. 20. 90. Ma la ragazza più s'invoglia, e colle Mani congiunte al contrario l'aizza (a narrarle la storia). T. Poco ci vuole a aizzare cert'uni che rifischino i segreti altrui o che declamino i versi proprii. 5. Aff. a Attizzare. E dà alle cose il senso d'ente animato. Serm. S. Ag. (C) A questa pentola il diavolo aizza il fuoco; le legne sono i mali guadagni. T. I venti aizzano le onde, l'incendio. Nel senso segnatam. del Provocare a ira non violenta, dicono famigliarmente Annizzare; come da Innaffiare, Annaffiare. Inizzare ha senso talvolta più forte d'Aizzare. [M.F.] Di cani, Annizzarli in Tosc. è comuniss. |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: aizzamenti, aizzamento, aizzammo, aizzando, aizzano, aizzante, aizzarci « aizzare » aizzarla, aizzarle, aizzarli, aizzarlo, aizzarmi, aizzarono, aizzarsi |
Parole di sette lettere: aiuterò, aiutino, aizzano « aizzare » aizzata, aizzate, aizzati |
Lista Verbi: aguzzare, aiutare « aizzare » albeggiare, albergare |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): battezzare, ribattezzare, sbattezzare, scavezzare, divezzare, svezzare, avvezzare « aizzare (erazzia) » arcaizzare, giudaizzare, ebraizzare, arabizzare, mobbizzare, gambizzare, trombizzare |
Indice parole che: iniziano con A, con AI, parole che iniziano con AIZ, finiscono con E |
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