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Informazioni utili online sulla parola italiana «affaticare», il significato, curiosità, coniugazione del verbo, sillabazione, frasi di esempio, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Affaticare

Verbo

Affaticare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è affaticato. Il gerundio è affaticando. Il participio presente è affaticante. Vedi: coniugazione del verbo affaticare.

Parole Collegate

»» Sinonimi e contrari di affaticare (stancare, spossare, indebolire, fiaccare, ...)

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani

Informazioni di base

La parola affaticare è formata da dieci lettere, cinque vocali e cinque consonanti. In particolare risulta avere una consonante doppia: ff. Lettera maggiormente presente: a (tre). Divisione in sillabe: af-fa-ti-cà-re. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con affaticare per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Per non affaticare la mente mi misi ad ascoltare musica rilassante.
  • Dopo l'intervento chirurgico non si deve affaticare, in modo da far guarire bene la ferita.
  • No, non ti alzare per prendermi il caffè, non ti affaticare per me!
Citazioni da opere letterarie
La Storia di Elsa Morante (1974): Per l'occasione, Ida gli fece un bagno completo nella tinozza della biancheria, e gli mise il suo vestito più elegante, cioè pantaloni lunghi uso americano, e una maglietta nuova a strisce bianche e rosse. Presero il tram fino alla Stazione Termini, ma da qui, fino a destinazione, Ida si permise il lusso di un tassì. Non solo per non affaticare Useppe, ma perché il Professore aveva dato un indirizzo al quartiere Nomentano, poco distante dal Tiburtino. A Ida non bastava più la volontà per inoltrarsi in quei paraggi con le sue proprie forze.

Gli egoisti di Federigo Tozzi (1924): Non poteva farla aspettare; perché risuonava sempre più forte; quasi lo assordasse. Non vedeva né meno. Si sentiva affaticare; e anche in campagna gli persisteva qualche motivo; sottile, quasi tagliente; come un filo che fosse rimasto attaccato a lui da qualche matassa che finalmente aveva potuto sciogliere; una matassa enorme! Ma, nello stesso tempo, liberatosene, era lieto; e gli pareva di avere raggiunto l'intento.

Tre croci di Federigo Tozzi (1920): — Modesta non ti affaticare troppo per il mangiare! Non voglio! Anche tu hai ragione di riposarti, qualche volta. Dacci pane, acqua e qualche cipolla cruda. Io non voglio altro!

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per affaticare
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Cambi
Cambiando una lettera sola si può ottenere: affaticate.
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: affare, afaca, afta, afte, afre, atre, acre, fata, fate, fare, tiare, tare.
Parole con "affaticare"
Finiscono con "affaticare": sovraffaticare.
Parole contenute in "affaticare"
are, tic, care, fati, fatica, affatica, faticare. Contenute all'inverso: era, cita.
Incastri
Si può ottenere da afre e fatica (AFfaticaRE).
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "affaticare" si può ottenere dalle seguenti coppie: affaticai/ire, affaticamenti/mentire, affaticamento/mentore, affaticata/tare.
Usando "affaticare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = affaticata; * areate = affaticate; * areati = affaticati; * areato = affaticato; * rendo = affaticando; * evi = affaticarvi; * resse = affaticasse; * ressi = affaticassi; * reste = affaticaste; * resti = affaticasti; * ressero = affaticassero.
Lucchetti Riflessi
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "affaticare" si può ottenere dalle seguenti coppie: affaticata/atre, affaticato/otre.
Usando "affaticare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = affaticata; * erte = affaticate; * erti = affaticati; * erto = affaticato.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "affaticare" si può ottenere dalle seguenti coppie: affatica/area, affaticata/areata, affaticate/areate, affaticati/areati, affaticato/areato, affaticai/rei, affaticando/rendo, affaticasse/resse, affaticassero/ressero, affaticassi/ressi, affaticaste/reste, affaticasti/resti, affaticate/rete, affaticati/reti.
Usando "affaticare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * tiè = affaticarti; * vie = affaticarvi; * mentire = affaticamenti; * mentore = affaticamento.
Sciarade incatenate
La parola "affaticare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: affatica+are, affatica+care, affatica+faticare.
Quiz - indovina la soluzione
Definizioni da Cruciverba: Affaticarsi oltre ogni dire, Quello de force è affaticante, Si forma nel tessuto muscolare per l'affaticamento, Si dice d'un lavoro che affatica senza interessare, Ne abbisogna l'affaticato.

Definizioni da Dizionari Storici

Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884
Affaticare, Stancare - Si affatica altrui facendogli durar troppa fatica; si stanca, riducendolo a non poter proseguire più oltre alacremente e anche a non poterne proprio più. - «Non la affaticar troppo cotesta povera bestia, perchè a stancarla c'è il caso che s'ammali.» - La pazienza altrui possiamo stancarla no affaticarla: affaticando troppo la servitù, se ne stanca la pazienza. - Chi si affatica può anche non stancarsi, mentre uno può essere stanco appena affaticatosi un poco. - G. F.] [immagine]
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860
Lasso, Stanco, Stracco, Affaticato, Vieto, Sfruttato; Faticare, Affaticarsi, Affaticare - Lasso, della poesia; stanco, della prosa: oltre la vera stanchezza esprimono quella noia e quella svogliatezza che sono una delle piaghe del secolo: quanti dicono di essere stanchi di vivere! stanchi del mondo! ma a questi svogliati, a questi stanchi per nulla fare, sarebbe rimedio efficace l'operosità, il lavoro, la sollecitudine del guadagnarsi vitto e vestito, del che senza far nulla soprabbondano. Ahi me lasso! ahi lasso me! sono eziandio della prosa, e sono esclamazioni che equivalgono a me meschino! povero me! me derelitto! e simili. Stracco dice proprio la stanchezza del corpo per eccessiva fatica: stracco e rotto dalla febbre, dal mal di mare e da altra cosa qualunque che rifinisce e prostra le forze. Affaticato è meno di stanco, molto meno di stracco: affaticato chi comincia a sentir la fatica, il peso del lavoro; ma a cui pure rimangono forza ed energia sufficienti ancora da seguitare un tratto: l'operaio, il manuale, verso sera è affaticato, non affatto stanco; se durasse nel lavoro tutta la notte, senza intermettere riposo, sul mattino sarebbe stanco e stracco davvero.

« Caratteri stracchi, dicono gli stampatori, quelli che sono da lungo uso consunti, e danno stampa non nitida: terreno stracco, vale per continue ricolte: ed è meno di sfruttato, perchè questo ha già perduto gran parte della sua fecondità, quello è men atto al genere di coltivazione a cui fu tenuto per troppo lungo tempo. Gli accorgimenti della scienza agraria adoperati per non istraccare il terreno, converrebbe adattarli all'educazione: e sarebbe raddoppiata la fecondità degl'ingegni. Stracche diconsi da ultimo le carni che cominciano a rendere mal odore, e specialmente il pesce. Ed è diverso da vieto. Questo dicesi per lo più di carne secca, come prosciutto o altro; di sugna, d'olio: stracco s'usa di carni fresche ma un poco passate ». Tommaseo.

Faticare è far lavori grossi; è durar fatica anche in cosa non pesante, non difficile; fatica non conosciuta da chi sa far bene le cose: v'è chi fatica a metter insieme due versi; v'è chi li fa a profusione, e, come si dice, dormendo: l'uomo che ha in uso la penna fatica assai più a cucire un bottone, ad accendere il fuoco, che a scrivere una lettera. Chi lavora a lungo, fatica: il lungo lavoro affatica; affaticar uno è dargli da fare tanto da doverne egli rimanere affaticato; quasi sopraffatto: affaticarsi è lavorar molto, lavorar troppo: è assai volte perdersi dietro a cosa che non vuole o che non può riescire a modo nostro, e allora questo affaticarsi è un inutile sprecamento di tempo, di forze, d'ingegno. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Affaticare - e antic. AFFATIGARE, e anche AFFADIGARE. V. a. T. Dar fatica; Indur l'effetto della fatica, cioè stanchezza. = Alam. Colt. 2. 51. (C) Che sì tosto che veggia il buon guardiano D'amoroso desir le vacche punte.., Or l'affatichi al carro, ora alla treggia. T. Virg. Cursu quatiunt et sole fatigant.

2. Diciamo in prov.: Chi affatica troppo il bufalo, e' si getta per terra, per significare che bisogna distribuire la fatica, e non darne se non quanto ciascuno può sopportare. (C)

3. E per Tenere in esercizio colla fatica, Esercitare alla fatica. Giamb. Vegez. volg. 80. (C) Quando è neve o piove, sotto i tetti, e gli altri di nel campo, si vogliono (i pedoni) provare ed affaticare. [D'A.] Machiav. Art. Guerr. 71. Correre e fare alle braccia, farli saltare, farli affaticare sotto armi più gravi che ordinarie. [Cam.] Adr. Plut. Op. 2. 161. Cercando un altro di sapere per qual cagione affaticasse i corpi delle donzelle col corso, con la lotta, col gettare il disco e lanciare il dardo, rispose… = Giamb. Lat. Brun. Tes. volg. 154. (C) E 'l quinto ufficio è affaticare spesso suo corpo a cose che sono a fare.

4. Per estens. Detto delle cose. Dant. Inf. 26. (C) Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi mormorando, Pur come quella cui vento affatica. T. Hor. Aquilonibus querceta laborant.

In senso sim. di nave arenata. Virg. Anceps sustentata diu, fluctusque fatigat.

5. E pure, fig. parlandosi d'arnesi, d'istrumenti e simili, per deteriorarsi a cagione dell'uso, logorarsi, N. pass. e Att. Cell. Benv. Oref. 76. (C) Per cotal via si verrà a facilitar più il modo dello stamparla (la medaglia), essendochè le stampe non s'affaticano tanto. E 123. Ma questa forza della vite se tu artista la intenderai bene, questo è di alquanto più spesa, ma e' si stampa meglio con essa, e i tuoi ferri si affaticano meno. Salvin. Disc. 1. 135. Una corda che stia troppo tempo tesa, s'affatica, e oltre al dovere stirata, si spezza. Baldin. Vit. Bern. 90. L'altra menzogna fu, che mediante i lavori da esso ordinati, si fossero venuti ad affaticare e indebolire i piloni. T. Siccome il peso affatica, così con bel contrasto corpo che sorregge altro corpo grave, se ne dice affaticato. = Cost. Op. 4. 11. (C) Arche ferrate, Di tesor gravi, il palco alle tue stanze Affaticano sempre.

6. Parlandosi di terreno vale Renderlo meno fertile, Spossarlo; e detto di piante, vale talora Intristirle, Contrariarne la vegetazione; usato eziandio come N. pass. Soder. Colt. Ort. 214. (C) Il panico affatica il terreno, e lo smagrisce più del miglio. Cresc. Agric. volg. 2. 28. Ciascuno anno se ne deono levar le piante, acciocchè non affatichin le madri. Simint. Ovid. Metam. 2. 4. E 'l loglio, e' triboli, e la gramigna che si puote vincere, affaticano le biade che debbano dare il grano. Il lat. Lolium, tribulique fatigant Triticeas messes et inespugnabile gramen. Pallad. Agric. 100. Quando le viti son tutte sotterrate, s'affaticano delle molte barbe di tutto 'l lor corpo.

In senso simile. Della complessione umana. [Cam.] Salv. Disc. 1. 3. Nelle quali (malattie) dee essere sottile e poco valido il vitto, per mantenere quanto basta, e non affaticare la natura.

7. Riferito alle parti del corpo ed anco ai sensi. Att. [Camp.] D. 3. 14. Nè potrà tanta luce affaticarne, Che gli organi del corpo saran forti A tutto ciò che potrà dilettarne. = Simint. Ovid. Metam. volg. 2. 160. (C) Quella, veloce per le penne, affadiga coloro tardi per la vecchiezza. [Cam.] Red. Consult. 9. 17. Sconcertano (certi rimedi) e infraliscono le viscere dagh anni e dalle infermità affaticate. [Val.] Fortig. Capit. 7. Poi come passerotti dentro al nido, Pranzar con molti, e affaticare il becco, Finchè non giunga il sole al marin lido.

T. Affaticare gli occhi col lume, col lavoro, col leggere. = Dav. Lett. 4. 3. 268. (C) La vista, ch'ogni poco ch'io l'affatico, m'appanna, non mi lascia finire gli cinque ultimi libri di Tacito. Galil. Op. div. 6. 285. Benchè lo stato mio di salute non mi permetta di poter leggere a lungo, nè affaticare la vista e la mente, tuttavia…

8. Riferito alla mente. Att., N. e N. pass. T. Uden. Nis. 4. 14. Questione che ha affaticata la mente de' critici. = D. 1. 11. (C) E chi rubare, e chi civil negozio, Chi, nel diletto della carne involto, S'affaticava, e chi si dava all'ozio. Com. Dant. 3. 35. Ammonisce (l'autore) li rozzi e nuovi scolari che non si mettano ad affaticare in questa parte della commedia.

T. Affaticare la memoria, l'attenzione.

[Val.] Ovid. Rimed. Amor. 34. Ma che sto io negli essempli, la cui moltitudine m'affatiga?

9. Durar fatica. Detto del corpo. N. e N. pass. Guid. Colonn. Stor. 179. (C) Tanto s'affaticava (Menesteo) ch'elli trasse Troilo tra' piedi de' cavalli, e preselo in persona. [Cam.] Fr. Jac. Tod. 5. 30. 21. Non t'addai che questo è 'l letto Di riposo a tua fatiga? Stolta gente s'affatiga A sto albergo col suo auriga. = P. R. 2. 188. (C) O ciechi, il tanto affaticar che giova? Car. Long. volg. 38. Dafni e la Cloe, per rimettere insieme le sparse e dissipate lor greggi, molto per insino alla notte s'affaticarono. Salvin. Disc. 1. 373. Sembravagli di vedere uomini d'ogni condizione intorno all'orlo di quel cupo e scuro pozzo affollati…, e dopo un grande affaticare niente avere concluso. Vallisn. Op. 3. 530. Si esponga al sole, sudi, si affatichi, e prenda cibi appropriati.

T. Sav. pr. 2. Avv. 1493. A' poveri tocca solamente la fatica, imperocchè li principi e li signori di questo mondo hanno il salario dal popolo, hanno l'entrate e le gabelle, e poi non fanno l'uffizio loro, non si affaticano per li loro sudditi, non li difendono come son tenuti; ma se fatica alcuna durano, lo fanno per loro utilità, e non per far bene a' loro sudditi.

T. Prov. Tosc. 273. Se dal ciel vuoi parte, bisogna affaticarte, e il mal lasciar da parte.

10. Per simil. Detto degli animali. N. pass. Cresc. Agric. volg. 499. (C) Nella parte dinanzi (del fiale) s'affaticano (le api), e in quella parte dimoran tutte.

11. E per. estens. Arrighett. Avvers. Fort. 45. (C) A ben lavare colui il quale con sozze macchie la infamia denigròe, molta acqua s'affatica. T. Qui l'acqua è quasi personificata, e vale Lavorare indarno.

12. Riferito alla vista, alla voce. N. pass. P. R. 1. 111. (C) Poi volò fuor della veduta mia, Sì ch'a mirarlo indarno m'affatico. D. 2. 26. Sopraggridar ciascuna s'affatica.

13. Affaticare. Att. Nel fig. trovasi usato per Affastidire, Recar molestia. [Camp.] Volg. Metam. 1. Col suono non solamente i vicini, ma i non vicini luoghi affatica (fatigat, il testo).

14. Della vita dell'animo e dell'intelletto. N. pass. T. Porre molta e assidua cura. Campan. Mon. Spagn. Bisogna affaticarsi per guadagnare i popoli. S. Ant. Lett. Affaticarmi infino alla morte per la consolazione delle pecorelle a me commesse. Giambul. Ded. Coloro che si affaticano per giovare al genere umano, sono degni di non piccola lode.

T. Prov. Tosc. 278. Chi piange il morto, indarno s'affatica (chi si duole di cosa irreparabile). E 298. Chi dice il vero non s'affatica (a palliare e sostenere la bugia).

Ar. Fur. 30. 19. (C) S'affatica Agramante: nè disciorre, Nè Marsilio con lui, sa questo intrico. [Cam.] Vas. Vit. Andr. del Sarto. Il quale (Andrea) come desideroso d'imparare, non restava mai d'affaticarsi nè di studiare. Firenz. Op. 1. 277. Avendo poca cognizione nel biasimare coloro che tutto il dì si affaticano per sapere. = Albertan. Tratt. 84. (C) Tu, Crispino, t'affatichi troppo di studio di virtude.

E Neutr. ass. Collaz. Ab. Isaac. 75. Noi cessiamo d'affaticare e di studiare, insino a tanto che li cori nostri non si riposino in Dio. In questo senso più com. Faticare.

T. Affaticarsi col Di o con l'A e l'Inf. Lett. d'un Tosc. del 1532. Giorn. Arch. St. 2. 63. Affaticarmi di toccarne il fondo (della pratica incominciata).

T. S'affatica di vincere.

T. Affaticarsi col Di, non di materiale fatica, ma di cura sollecita della mente. Lett. di Raffaello. Io mi servo di certa idea (di bellezza non veduta) che mi viene alla mente. Se questa ha in sè alcuna eccellenza di arte, io non so: ben m'affatico d'averla.

Pap. Nat. Umid. 21. (C) Io mi sono affaticato di dare altrui piena contezza della dottrina platonica. Cat. Cost. volg. 33. Non lasciare d'affaticarti a guadagnare.

Affaticarsi coll'In. [Cam.] G. B. Gell. 74. Se voi fuste di quell'ingegno e di quel valore che siamo noi, voi non vorreste affaticarvi in quelle cose che voi fate in servizio vostro. = Bocc. Decam. 5. 88. (C) In che m'affatico io? costor s'amano, costor si conoscono. T. Norch. in Giamb. IX. Con tanto amore vi affaticate nel correggere il testo e commentare la Commedia del nostro veramente divino poeta. Riccio Maestro di Cosimo I. Molto si affatichino detti canonici nel trovarle (le scritture che fanno per la lite loro). = But. Com. Purg. 28. 1. (C) Con grandissimo diletto m'affatico nella sposizione di sì santo poema. Tolom. Lett. 84. Delle tre parti, ove (cioè in cui) s'affatica l'architettura, una è la parte delle macchine.

Salvin. Disc. 2. 135. (C) Gli altri avanti a lui (a Pittagora) che più degli altri seppero e intorno al coltivamento dell'intelletto s'affaticarono… si appellarono savii.

T. Affaticarsi a una cosa o a fare cosa, dice più la disposizione dell'animo o del corpo; Affaticarsi in dice l'atto e l'effetto. Può l'animo affaticarsi in lavoro, cioè sentir la fatica, appunto perchè svogliato o disavvezzo dall'affaticarsi al lavoro.

15. E in modo di prov. Affaticarsi per impoverire; dicesi quando uno s'affatica in cose vane e di niun frutto. (C)

16. E fig. Detto delle gravezze pubbliche. Att. Rinucc. F. Ricord. Stor. 188. (C) Pareva impossibile di affaticare per ora più le borse de' detti cittadini. E ivi: I cittadini e artefici e mercatanti erano stati affaticati e lassi dalle gravezze ordinarie e da' balzegli e accatti e accattini. Dat. Oraz. 1. 2. 180. Le lunghe guerre… aveano talmente affaticata e interessata la regia camera co' finanzieri, che…

17. N. pass. Affaticarsi col Non, per Darsi niun pensiero. Coll. Ab. Is. 65. (Gh.) Maravigliosamente avrà tutte queste cose, non curandone e non affaticandosene. (Il lat. Neque curat de eis, neque laborat in ipsis.)

18. Di grave pena d'animo. [Camp.] Volg. Bib. Guid. 16. Non lasciandolo stare punto in pace, nè in riposo l'anima e fue affaticata infino alla morte (ad mortem usque lassata est, il testo). [Val.] Vit. SS. PP. 3. 229. Mia madre ne fu tribolata molto tempo…, e da questa ingiuria ne fu affaticata molto tempo. T. Il senso di Laborabat.

E Ass. Vit. S. Aless. 4. 263. (C) Venite a me tutti voi ch'affaticati e aggravati siete, e io vi ristorerò. Vang. Laboratis.

19. Molestare, Inquietare. Att. Cas. Lett. 3. 153. (C) Vedi ora quanto danno e quanto impedimento ti dá quel troppo acuto volere che ti fece affaticar quel povero gobbo.

E per Incomodare alcuno, Dargli la briga, la noja di far checchessia, ed anche semplicemente Impiegare, Adoperare alcuno in qualche cosa. Ambr. Furt. 4. 5. (C) Ho fatto pensiero di levar e' drappi, che mi occorreranno, da voi; e non avendo voi, vi affaticherò che m'indirizziate dove fusse ben servito. Cavalc. G. Istor. Fior. 1. 345. Non avrebbe nè noi affaticati di venire a te, nè te richiesto di mandare gente a lui. Grazz. Egl. Rim. 214. Volesse lui, ch'il mio basso intelletto Alza alle stelle d'ogni viltà privo, In qualche degna impresa affaticarmi. Borg. V. Lett. 2. 4. 133. Voi vi ricordate bene che già vi affaticai per ritrovarle. Magal. Lett. Fam. 2. 36. Non dico che l'Abate non meriti l'istessa lode, ma non è dovere affaticare sempre uno.

20. Affaticare alcuno con preghiere, e sim., vale Pregarlo incessantemente, quasi Stancarlo colle preghiere. Segner. Mann. Apr. 2. 1. (C) Questo è quel dono per ottenere il quale hanno i Santi affaticato il cielo con tante suppliche. T. Hor. Prece qua fatigent Virgines sanctae minus audientem Carmina Vestam? (A' Cristiani, non bello.)

21. T. Affaticarsi; non del Provare gli effetti della fatica, ma del Sostenere fatica. Non mi posso punto affaticare, perchè sono infermo.

22. T. Per Sentir fatica. D. 2. 6. Già più non m'affatico come dianzi (a salire). [Camp.] Mac. Vit. S. Catt. 3. 5. Coloro furono martirizzati dagli uomini, che alcuna volta si temperano, si placano, si affaticano; ma essa fu martirizzata da Dimonii…, che mai non mancano nè si posano.

23. Affaticarsi una cosa, vale Procacciarsela colla propria fatica, Guadagnarsela. Bern. Rim. burl. (C) Sto, con lui, come dire a credenza; Mangio il suo pane e non me l'affatico.
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Vocabolario inverso (per trovare le rime): morsicare, rossicare, intossicare, disintossicare, musicare, faticare, defaticare « affaticare (eracitaffa) » sovraffaticare, sgrammaticare, praticare, solleticare, risolleticare, farneticare, criticare
Indice parole che: iniziano con A, con AF, parole che iniziano con AFF, finiscono con E

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