Dizionari AntichiLettera IILa vocale I, terza delle nostre, chiamata jota presso i Greci, traeva il nome dalla jod degli Ebrei. Per alcuni autori significava cento. Sulle...
IbiUccello di Egitto, che somiglia alla cicogna. Quando si pone la testa e il collo sotto le ali, (dice Elien) la sua figura somiglia a quella del cuore umano. Si assicura che questo uccello abbia introdotto l'uso de' clisteri.
Gli Egizj gli rendevano gli onori divini, e v'era pena di morte per chi ne uccidesse uno anche per inavvertenza. Mercè questo culto superstizioso, Cambise si rese padrone di Damieto, di cui forse non sarebbesi mai impossessato altrimenti: ne fece porre un gran numero alla testa del suo esercito, in guisa che gli assediati non potendo colpire il nemico senza esporsi a ferire gl'ibi, si videro ridotti a non fare alcuna difesa contro coloro che gli attaccavano.
I viaggiatori hanno per molto tempo preso abbaglio sulla natura dell'ibi, da alcuni confuso con la cicogna, da altri coll'arconi, da certi altri con l'avoltojo ec:, finalmente i dotti che fecero parte della spedizione francese in Egitto, avendo rimesso a sesto lo scheletro dell'ibi, riconobbero delle specie di uccelli di media corporatura, oggi rarissimi, nei luoghi dove si ritrovavano le loro mummie, e che lungi dal far guerra accanita agli animali velenosi, si nutrono abitualmente di pesciolini, bachi, chiocciole, insetti ed erba tenera. Questi sono la
falcinelle, che Bouffon prese per un
courlis, ed il
Thautenus Althiopicus dei naturalisti.
IconoclastiSetta di cui si riporta l'origine all'anno 485. sotto l'imperatore Zenone. Essi riguardavano il culto come idolatria, e contro ad esse adoprarono con...
IconologiaQuesta voce viene dal greco, e significa discorso, o dissertazione, sulle figure. E' detto nel Dizionario della Favola edizione IV: «L'Iconologia è...
IconostrofoIstrumento d'ottica, inventato nel 1793 da Bachelier. Il nome indica la proprietà che possiede di rovesciare gli oggetti alla vista. E' un prisma, di cui due faccie (cioè quella che si volge verso l'oggetto e quella d'onde l'occhio guarda) possono far tra loro un angolo da settantadue sino a novanta gradi secondo la natura dell'occhio che se ne serve. Questo prisma è posto in un condotto conico adattato sur una montatura da occhiali, in modo che si può portare sul naso come gli occhiali ordinarj; non impedisce di valersi alternativamente dell'uno e dell'altro di tali istrumenti senza scomporli. Inventando codesto istrumento, Bachelier si propose di ajutare gl'incisori e i disegnatori che sono costretti a far delle copie pel verso opposto dell'originale, cui ponno vedere per mezzo dell'iconostrofo nel senso in che si fa il loro lavoro, in qualunque situazione vogliano metterlo, giacchè il tubo che porta il prisma essendo movibile sul suo centro, col farlo girare si può condurre in apparenza gli oggetti alla situazione voluta.
IdilioPoemetto in cui si può trattare ogni sorta di argomento, ma che per solito si aggira su qualche soggetto pastorale o amoroso. E' assai piccola la differenza ch'esiste fra l'idilio e l'egloga. Tutti gli storici convennero che Teocrito fosse stato il primo fra i poeti greci a scrivere in questo genere.
IdolatriE' certo che il culto degl'idoli è antichissimo, ma in qual'epoca e da chi fosse stabilito egli è un segreto sepolto nel bujo dei tempi. L'idolatria...
IdraulicaScienza che ha per oggetto la meccanica de' fluidi. Si divide in due parti: una, idrostatica, considera le condizioni di equilibrio dei fluidi;...
Idro-igrometroIstrumento immaginato da Hermann, prete di una piccola città di Sassonia: È una specie di orologio, che segna il grado, le vicende ed il momento...
IdrogeneLa scoperta dell'idrogene è del principio del secolo XVII, ma le sue proprietà non furono bene studiate che nel 1777, epoca in cui Cavendish le fece conoscere. Chiamato dapprima
aria infiammabile, ricevè al tempo della nuova nomenclatura il nome che porta attualmente, derivato da due voci greche che significano
generatore dell'acqua. L'idrogene, come l'ossigeno, il carbone, e quasi sempre l'azoto, costituisce la materia organizzata dei minerali e dei vegetabili e gli avanzi di questi. Puro, è sempre nello stato di gaz, senza colore, nè odore nè sapore.
Sono venti anni dacchè fu proposta e tentata in Francia l'illuminazione a gaz. Il brevetto d'invenzione, che prese Filippo Lebon a dì 28. settembre 1799, prova che sino da allora questo abile ingegnere avea saputo apprezzare l'importanza di quel modo d'illuminazione, che ne aveva concepite benissimo le operazioni, e indicato pure le diverse sostanze di cui ora si fa uso per preparare in grande il gaz idrogeno carbonato. La Francia non ebbe però la gloria di essere la prima ad applicare questo gaz a illuminare le città. Lebon, il quale nel 1801. aveva fatto vedere in Parigi un palazzo intero illuminato con quel metodo, fu in breve costretto ad abbandonare il suo apparecchio, e in Inghilterra codesto procedimento ricevè l'estensione e la maggior parte dei perfezionamenti che in appresso lo fecero porre nel numero dei più importanti rami d'industria.
IdrokelmetroIstrumento inventato da Pitot, ed atto a misurare la velocità delle acque.
IdromeleLe Gallie, coperte di foreste, abbondavano di sciami d'api, che somministravano una prodigiosa quantità di miele selvatico, di cui gli antichi...
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