Parole Collegate |
Associate (la prima parola che viene a mente, su 100 persone) |
aggiunto (15%), denaro (7%), oro (7%), prezzo (3%), medaglia (3%), morale (3%), moneta (3%), stima (3%), importanza (2%), eroismo (2%), talento (2%), nominale (2%), pregio (2%), merito (2%), costo (2%), onore (2%). Vedi anche: Parole associate a valore. |
Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Treccani | Wikipedia |
Foto taggate valore | ||
Merito di Guerra |
Informazioni di base |
La parola valore è formata da sei lettere, tre vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: va-ló-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Perciò, all'interno del Lager, non v'è grande differenza di valore fra una camicia degna di tal nome e uno straccio pieno di toppe; lo Häftling di cui sopra non avrà difficoltà a trovare un compagno in possesso di una camicia in stato commerciabile, e che non possa valorizzarla perché, per ragioni di ubicazione di lavoro, o di linguaggio, o di intrinseca incapacità, non è in relazione con lavoratori civili. Il chiodo di Adolfo Albertazzi (1918): Pensava intanto: — Ogni cosa, sia pur minima, ha il suo valore. Dunque: cercate di non perdere nulla; non spregiate nulla; raccogliete sempre ciò che fu perduto, o gettato via, e tenetene conto. Imparate, cioè, a osservare e a riflettere. Ai quali consigli altri ne seguivano, se non del tutto nuovi, sempre belli. — Profittare anche andando a spasso; vincere la pigrizia; esercitar la pazienza. Col fuoco non si scherza di Emilio De Marchi (1900): Ezio seduto all'ombra di quel muricciuolo cercava di richiamare coll'aiuto delle memorie il passato nel presente per rivivere le ore che aveva sbadatamente buttato via, ciascuna delle quali aveva dovuto contenere un sapore non gustato, un valore non apprezzato a tempo, scaduto per sempre, come quello delle vecchie monete che il contadino scopre in un angolo del suo campicello. L'avvenire non paga gl'interessi della vita se non a chi ha saputo ben impiegare il capitale del suo passato: ma può concedere un largo credito a una onesta speranza. |
Espressioni e Modi di Dire |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per valore |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: calore, malore, valere, valori, vapore. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: calori, malora, malori, talora. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: vale, aloe. |
Antipodi (con o senza cambio) |
Spostando la prima lettera in fondo (eventualmente cambiandola) e invertendo il tutto si può avere: nerola. |
Parole con "valore" |
Finiscono con "valore": autovalore, plusvalore, controvalore. |
Contengono "valore": avvalorerà, avvalorerò, avvalorerai, avvalorerei, avvaloreremo, avvalorerete, avvaloreranno, avvalorerebbe, avvaloreremmo, avvalorereste, avvaloreresti, avvalorerebbero. |
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Parole contenute in "valore" |
ore. Contenute all'inverso: ero, ola. |
Incastri |
Inserito nella parola avrà dà AVvaloreRA (avvalorerà); in avrò dà AVvaloreRO (avvalorerò); in avrai dà AVvaloreRAI; in avrei dà AVvaloreREI; in avremo dà AVvaloreREMO; in avrete dà AVvaloreRETE; in avranno dà AVvaloreRANNO; in avrebbe dà AVvaloreREBBE; in avremmo dà AVvaloreREMMO; in avreste dà AVvaloreRESTE; in avresti dà AVvaloreRESTI; in avrebbero dà AVvaloreREBBERO. |
Inserendo al suo interno rizza si ha VALOrizzaRE; con rizzato si ha VALOrizzatoRE. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "valore" si può ottenere dalle seguenti coppie: vado/dolore. |
Usando "valore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * lorena = vana; cava * = calore; cova * = colore; * lorenesi = vanesi. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "valore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * eroga = valga; * erogo = valgo; * erosa = valsa; * erose = valse; * erosi = valsi; * eroso = valso; * eroghi = valghi; * eroica = valica; * eroico = valico; * erogano = valgano; * erosero = valsero. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "valore" si può ottenere dalle seguenti coppie: levalo/relè, trovalo/retro. |
Usando "valore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * levalo = relè; * trovalo = retro; relè * = levalo; retro * = trovalo. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "valore" si può ottenere dalle seguenti coppie: vana/lorena, vanesi/lorenesi. |
Usando "valore" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: colore * = cova; * dolore = vado; valorizza * = rizzare; * rizzare = valorizza. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "valore" (*) con un'altra parola si può ottenere: avrà * = avvalorare. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Bravura, Coraggio, Valore |
Costo, Prezzo, Valore, Valuta, Valsente - Costo, verbale di Costare, non esce dal significato di tal verbo; e anch'esso si usa metaforicamente, come quando disse Dante: «L'andar mi si facea di nullo costo,» cioè fatica. - Il Prezzo è quel tanto di denaro che bisogna a comprare una tal cosa. - Il Valore si riferisce al pregio intrinseco di una cosa: e spesso una cosa può vendersi a gran prezzo, e non aver gran valore. - Valuta è il valore calcolato in una determinata specie di moneta; e nella cambiale, dopo aver dichiarato la somma, si suol porre: valuta ricevuta in contanti o merci; e così Valuta significa Cartella di credito, o simili, perchè è determinato che valga quella quantità di denaro. - Il Valsente è quella quantità di denaro che si presume potersi ricavare dalla vendita di oggetto di valore. - «Di sole gioje ha un valsente di due milioni.» [immagine] |
Eroismo, Prodezza, Bravura, Valore - Eroismo è splendida azione di sommo valore, degna di paragonarsi a quelle simili degli antichi eroi. - Prodezza è abituale; ed è quella virtù che altri mostra ne' fatti di guerra, portandosi sempre valentemente, ma con senno e prudenza, in modo che il suo operato torni in pro della patria. Si usa anche ironicamente: Bella prodezza! - La Bravura è quando altri si porta con coraggio, e quasi con temerità, ne' fatti di guerra, mosso più dall'impeto naturale, che dal senno. Anche questo si usa ironicamente e in plurale, come si fa di Prodezza. Si dice anche delle opere d'arte, come per es.: « Quel quadro è fatto con molta bravura. » - Il Valore sta tra la Prodezza e la Bravura. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Coraggio, Valore, Bravura, Ardimento, Cuore, Baldanza, Fermezza, Intrepidezza, Prodezza - Il coraggio è quella fortezza d'animo che non si lascia avvilire nè dalle ironie o altri attacchi indiretti del mondo; avvi un coraggio, dirò così, militare, un coraggio civile, un coraggio morale: è come la base di tutte le dimostrazioni di fortezza e d'ardimento espresse dagli altri vocaboli surregistrati. Valore è assolutamente coraggio militare; ne è il fiore, e la più bella dimostrazione: questo resiste, si difende fortemente, non dà addietro: il valore assale, si precipita contro il pericolo, si fa strada, vuol vincere o morire: un atto, una prova di valore rinfrancò sovente l'animo d'un intero esercito, e gli ridonò la vittoria: il semplice coraggio non fa questi miracoli: le armate repubblicane e imperiali francesi erano composte di soldati coraggiosi e di valorosi capitani: in valoroso sta anche valente, che vale: in questo senso può dirsi che Napoleone fu il più valoroso capitano del secolo. Valente, e così valoroso per una certa metafora si dice anche di chi esercita arti affatto pacifiche; valente scultore, valoroso poeta. La bravura è un coraggio o valore a tutta prova, perchè v'è chi ne fa professione; ma gli è un mestiero che costa caro, poichè conduce talvolta a tai passi in cui la bravura sola non basta, e si paga colla vita quella specie di millanteria; però, l'atto, il colpo di bravura è, più generalmente, affatto personale, perchè al coraggio sembra unire la destrezza: prevenire con un colpo maestro un nemico che già vi sta sopra, è atto di bravura; quasi ogni soldato destro e coraggioso, al ritorno dalla guerra può contarne di sè qualcheduno. Fermo è chi non vacilla; intrepido, chi non si scompone; prode, chi vede con calma giungere il pericolo, e ne riceve l'urto risolutamente; la fermezza è dunque del cuore e del corpo; l'intrepidezza, dell'espressione del volto; la prodezza, un insieme e dell'uno e dell'altro. Siccome prodezze dicevansi le gesta de' prodi paladini e cavalieri, essendo scaduta l'instituzione, anche a cagione del ridicolo, prodezze diconsi ironicamente certi atti di più spiegata follìa, di cocciutaggine o simili: chi ha letto il Don Chisciotte vedrà facilmente ogni giorno nel mondo prodezze consimili a quelle dell'eroe di Cervantes. Ardimento, cuore, baldanza, non sono qualità così direttamente riferibili a valore o coraggio militare. Cuore vale forza morale; ma se vi è chi ha o si fa cuore in circostanze difficili, vi è pure, e non ne è scarso il numero, chi ha cuore a mal fare. Ardimento è l'espressione di questa forza sì nel male che nel bene: v'è chi a costo di grave danno ha l'ardimento di dire la verità, e di farsi il campione degli oppressi; v'è chi ardisce negarla, e conculcare le cose più sante. Baldanza è l'orgoglio e la sufficienza che viene all'uomo dall'idea della propria forza, e bisogna pur dirlo, paragonata all'altrui debolezza vera o supposta. Chi ha cuore s'avanzi, dice il baldanzoso, e pare che l'ardimento gli si accresca mano a mano che vede indietreggiare chi egli ha sfidato. [immagine] |
Valere, Costare; Valore, Prezzo, Valuta, Specie, Valsente - Vale la cosa veramente quanto ha in sè d'intrinseco pregio o valore; ma d'ordinario val quanto si può vendere, giusta l'adagio forense res valet quantum vendi potest; e ciò perchè a molte cose si volle dare un pregio d'affezione che supera d'assai il vero: il valore poi varia per tante circostanze, le quali ora lo fanno crescere, ora diminuire, e che non è possibile prevederle tutte non che enumerarle: ma in ultima analisi è poi determinato dal prezzo che può non essere secondo giustizia, ma certo secondo la verità e la somma delle circostanze influenti sul contratto: se un usuraio paga poco un gioiello, un diamante o che so io, non è già che quell'oggetto scada di valore, ma perchè fra quel compratore e quel venditore vi sono circostanze tali di bisogno e di esigenza che, sommate assieme, danno quel quoziente. La cosa costa quanto si paga, qui non c'è dubbio; il che non fa che non si paghi sovente più o meno del giusto suo valore. La valuta è la moneta o altro segno di convenzione o di permuta con cui si paga una cosa da altri venduta: valute, in lingua bancaria, sono le diverse qualità di monete: ho un biglietto di banco di mille lire; lo cambio in pezzi da venti franchi, in zecchini, in doppie, in iscudi; queste sono altrettante specie di valute, che diconsi anche assolutamente valute e anco specie: la parola valuta si mette sulle cambiali, ed è termine tecnico; così valuta in conto, cambiata, avuta, intesa, in merci e simili. Il valsente significa l'equivalente del prezzo o della valuta, approssimativamente: datemi uno staio di grano che ve ne darò il valsente in olio, in vino. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Valore - S. m. Valor, in senso di Prezzo, alcuni leggono in Plin. Dubbio. I Latini aurei, in varii significati di Valore, avevano la voce Virtus.
Di Dio. T. Dante chiamò Iddio, Il primo, sommo, eterno, ineffabile, infinito Valore; nella qual parola è compresa e l'onnipotenza, e il pregio sovrano che è misura di tutti i beni, e la volontà per cui le creature che amano, sono valenti. [G.M.] D. 2. 11. Laudato sia e 'l tuo nome e 'l tuo valore Da ogni creatura. E 3. 1. Le cose tutte quante Hann'ordine tra loro: e questo è forma Che l'universo a Dio fa simigliante. Qui (in tale ordine) veggion l'alte creature (ch'hanno intelletto e amore) l'orma Dell'eterno Valore, il quale è fine Al quale è fatta la toccata norma (la detta norma dell'ordine). E 10. Guardando nel suo Figlio con l'Amore Che l'uno e l'altro eternalmente spira, Lo primo ed ineffabile Valore (Dio Padre), Quanto per mente o per occhio si gira (il visibile e l'invisibile) Con tant'ordine fe', ch'esser non puote Senza gustar di lui chi ciò rimira (chi lo vede, non può non conoscere e non amare Dio). E 13. Tu credi che nel petto onde si trasse La costa (nel petto d'Adamo) per formar la bella guancia, Il cui palato a tutto il mondo costa (Eva, che mangiò il pomo vietato), Ed in quel che, forato dalla lancia, E poscia e prima tanto soddisfece, Che d'ogni colpa vinse la bilancia (quel di Gesù Cristo); Quantunque (quanto, tutto quanto) alla natura umana lece Aver di lume, tutto fosse infuso Da quel Valor (Dio) che l'uno e l'altro fece. E 26. Tal vero (l'eccellenza di Dio sopra ogni cosa) allo 'ntelletto mio sterne (appiana, spiega) Colui (Aristotile) che mi dimostra il primo Amore Di tutte le sustanzie sempiterne: Sternel la voce del verace autore (di Dio), Che dice a Moisè, di sè parlando: Io ti farò vedere ogni valore. E 33. E mi ricorda ch'io fui più ardito Per questo a sostener tanto, ch'io giunsi L'aspetto mio col Valore infinito (l'occhio mio penetrò fino a Dio). 2. Prezzo, Valuta, Ciò che una cosa vale. [G.M.] Il valore delle mercanzie. Comprò due quadri per il valore di cinquantamila lire. Valore troppo alto. Quei libri non gli avete pagati cari; gli avete avuti per il giusto valore. Bocc. Nov. 5. g. 9. (C) Allo 'ncontro recandogli cotali anelletti contraffatti di niun valore. E nov. 9. g. 10. Nel quale (anello) era legato un carbunculo,… il valor del quale appena si poteva stimare. Dant. Par. 5. Però qualunque cosa tanto pesa Per suo valor, che tragga ogni bilancia, soddisfar non si può con altra spesa. Varch. Lez. 484. Questa parola Valore, onde viene valoroso, sebbene significa propriamente la valuta di ciascuna cosa, si piglia però in tanti significati e sì begli, che io non credo che chi cercasse tutta la lingua latina, potesse ritrovar mai una voce di tanto valore quanto è questa, e che sprimesse quello stesso nella lor lingua, che questa fa nella nostra. [G.M.] Valore venale; Il prezzo al quale le cose si vendono, secondo i mercati e le piazze, o anche secondo stima che siane fatta. [G.M.] Valore d'affezione; Quel soprappiù di prezzo che può meritare una cosa, secondo certi pregi che se le attribuiscono. Una villa, che, lontana molto dalla città, può essere stimata sessantamila lire; sulle colline di Bellosguardo costerà molto più, perchè c'è il valore d'affezione. Un ricordo, come un anello, uno smaniglio varrà dieci, e non si darebbe per cento, perchè ha un valore di affezione. – Dicesi anco: Prezzo d'affezione. 3. [G.M.] Ass. Cosa di valore; s'intende di molto valore Roba, Oggetti di valore. Quadri di valore. Morg. 11. 40. Alda, la bella, al baron di valore Un ricco diamante poi donava, Dicendo: Questo porta per mio amore. (Altri intende: Barone valoroso) 4. Delle monete. T. Nella moneta cercasi, se si contenga o no il valore intrinseco; vale a dire se il valore nominale superi, troppo più che non convenga il valore reale. [G.M.] I napoleoni hanno un valore di lire venti; ma questo valore, nel cambio non è sempre fisso per l'appunto, perchè o hanno talvolta un piccolo aggio, o soffrono una diminuzione. 5. Cedole di banca, del Debito pubblico, di pubblici imprestiti, chiamansi Valori. [G.M.] Pagò ventimila lire in valori pubblici al prezzo corrente alla Borsa. 6. Senso mor. di pers. T. Il valore, considerato come dote dell'uomo, è virtù dell'animo che fa l'uomo eccellente in ogni cosa lodevole. Bocc. Nov. 9. g. 5. (C) Se io mai alcuna cosa valsi, per lo vostro valore, e per l'amor che portato v'ho, avvenne. E nov. 1. g. 10. In quella dimorando, poco o niente potrebbe del suo valor dimostrare. Petr. Son. 31. part. II. Ov'è il valor, la conoscenza e 'l senno? Dant. Inf. 16. Cortesia e valor di' se dimora Nella nostra città, siccome suole. But. ivi: Valore è, secondo lo prede to filosofo, volenteroso pigliamento delle cose malagevoli. E Purg. 16. 2. Valore è magnanimità e grandezza d'animo, per la quale l'uomo si mette alle grandi cose, e ad avanzare gli altri in virtù. [G.M.] D. 2. 7. Quel che par sì membruto (grosso del corpo, Pietro III d'Aragona), e che s'accorda, Cantando, con colui dal maschio naso (dal naso grosso, Carlo il vecchio di Puglia, conte di Provenza), D'ogni valor portò cinta la corda (ebbe ogni sorta di valore). E se re dopo lui fosse rimaso Lo giovanetto che retro a lui siede, (Alfonso d'Aragona suo primogenito), Bene andava il valor di vaso in vaso (di figlio in figlio). = Varch. Lez. 256. (C) Chi rivolgesse ogni cosa, non troverebbe con qual voce i Latini dicevano quello che da' Toscani valore è detto. [Camp.] D. 1. 26. Nè dolcezza di figlio, nè la pièta Del vecchio padre… Vincer potè dentro da me l'ardore Ch'i' ebbi a divenir del mondo esperto, E degli vizii umani e del valore. E 2. 16. Del mondo seppi, e quel valore amai, Al quale ha or ciascun disteso l'arco. E Conv. IV. 2. E avvegnachè valore intendere si possa per più modi, qui si prende valore quasi potenza di natura, ovvero bontà da quella data. E Conv. IV. canz. III. E dirò del valore, Per lo qual veramente uomo è gentile. [G.M.] Pittore, Letterato, Scienziato, Medico di valore, di molto valore. [Rig. e Fanf.] Valor civile; Fortezza d'animo dimostrata nei pericoli della vita, e per degno fine. Gli fu data la medaglia del valor civile per aver salvato uno che annegava. – Dicesi per distinguerlo dal Valor militare. Di cose. [Camp.] D. 3. 5. Or ti parrà, se tu quinci argomenti, L'alto valor del voto. = Segner. Pred. Pal. Ap. 2. 4. (M.) Sempre tenne dinanzi agli occhi i suoi chiodi, la sua croce… con un travaglio proporzionato al valore della cognizione. [G.M.] Libro, Opera di molto valore. – Il valore morale di una vittoria. – Poesia di nessun valore. – Il consiglio d'un amico può avere un valore grandissimo. 7. Più espressamente del valor guerriero. Bocc. Nov. 5. g. 1. (C) Era il marchese di Monferrato uomo d'alto valore, gonfaloniere della Chiesa oltre mar passato. E nov. 1. g. 10. La fama del valor del quale, quella di ciascun altro signor trapassava a que' tempi. [G.M.] Morg. 20. 92. Un giovinetto ch'avea gran valore. E 24. 123. Non è spento il valor certo d'Antea, Ma molto men d'Orlando è la fierezza. Ar. Fur. 32. Perchè, Ruggier, come di te non vive Cavalier di più ardir, di più bellezza, Nè che a gran pezzo al tuo valore arrive, Nè a' tuoi costumi nè a tua gentilezza; Perchè non fai che, fra tue illustri e dive Virtù, si dica ancor ch'abbi fermezza, Si dica ch'abbi inviolabil fede… Non sai che non compar, se non v'è quella, Alcun valore, alcun nobil costume? T. Car. En. 4. Ma la regina, d'amoroso strale Già punta il cor, d'Enea fra sè volgendo il legnaggio, il valore, il senno, l'opre… – L'esercito diede prove di molto valore. – Il valore dei soldati italiani, francesi. – Capitano di gran valore. 8. Fortezza, Gagliardia. D. 3. 5. (C) S'i' ti fiammeggio nel caldo d'amore (io Beatrice) Di là dal modo che in terra si vede, Sì che degli occhi tuoi vinco il valore, Non ti maravigliar… [Camp.] E Vit. Nov. E dicevan sovente: Che vedestù, che più non hai valore? (sei smarrito dell'animo). = Capr. Bott. 2. 23. (C) Io sono legata dentro di te, ed aggravata di maniera dalla tua natura terrena, che io perdo la maggior parte del mio valore, e non posso elevarmi al cielo, come richiederebbe la perfezione della natura mia. [Cont.] In signif. analogo. Cenn. Tratt. Pitt. CLXVIII. Macina sottilmente quanto più puoi un poco d'acria o gesso da sartori, un poco di bolio armenico; temperali insieme con colla, la quale sia squasi pura acqua, che non sia forte niente, ma poco abbi di sustanzia o vero valore. 9. D'influssi celesti. [Camp.] D. 3. 21. Noi sém levati al settimo splendore (Saturno), Che sotto 'l petto del Lione ardente Raggia mo (ora) misto giù del suo valore. 10. Significato, Senso delle parole. Salv. Avvert. 1. 1. 14. (Man.) Ne' predetti due luoghi sono abbagliati per avventura alcuni moderni Toscani, le cui scritture son piene del comechè posto invece del come: nel qual valore, se non siamo ingannati, quella parola da' nostri antichi non fu presa giammai. E. 1. 2. 19. Quando d'alcun vocabolo de' nostri antichi si ricerca il valore. [Cors.] Tass. Dial. 2. 117. La parola antica fa nella nostra diffinizione quell'effetto che… fa la parola maggiori; ed è di valore corrispondente ed uguale. 11. Delle note musicali, in quanto alla loro durata, secondo la figura che hanno. [Ross.] Zarl. 1. 3. 43. 242. La qual (nota) sarà sempre del valor della metà di quella che contiene la sincope. [G.M.] La minima ha il valore di due quarti, nel tempo ordinario, e, col punto, il valore di tre quarti, perchè il punto accresce la metà del valore della nota. [Cont.] Cit. Tipocosm. 492. Libri di canto, e in essi le righe, gli spazii, le chiavi; e poi le note, cioè ut, re, mi, fa, sol, la; e 'l lor valore, cioè la massima, la lunga, la breve, la semibreve, la minima, la semiminima, la croma, la semicroma, il punto. 12. [Rig. e Fanf.] Dar valore alle parole altrui; Tenerle in molto conto; Farne molto caso. A quel che può dir lui non gli ho mai dato alcun valore. |
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Parole di sei lettere: validò, valido, valige « valore » valori, valuta, valute |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): interiore, esteriore, posteriore, priore, sottopriore, calore, malore « valore (erolav) » controvalore, autovalore, plusvalore, folclore, candelore, spadiciflore, grandiflore |
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