Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Siamo ormai abituati ad usare ed ascoltare un linguaggio triviale; Freud affermò che l'aggressione verbale era un modo che non faceva spargere sangue.
- La riunione condominiale è scesa in un modo triviale e inutile.
- Odio profondamente l'atteggiamento rozzo e triviale di quei signori.
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Citazioni da opere letterarie |
Il resto di niente di Enzo Striano (1986): Dopo un po' ebbe lei pure voglia di lasciare i Cassano, sebbene le paresse vigliaccheria, tradimento. Non ci provava più gusto né tornaconto. I pettegolezzi s'eran trasformati in triviale ferocia, diretta solo per un verso: Maria Carolina. Le dilaniavano le carni. Eran giunte a sostenere che a sera la regina e la fedele compagna d'ogni sua nefandezza, la San Marco, uscivano da Palazzo nascoste in ampi cappucci per sostituirsi alle professioniste nei postriboli della Cagliantesa.
L'isola di Arturo di Elsa Morante (1957): Qua io, tanto ero perplesso, che non seppi trattenere un sospiro; ma non credo che mio padre lo udì. Egli aveva rituffato il capo nel cuscino, e, parlando, si rivoltava sulle coltri con tale turbolenza, che il letto pareva un vascello tempestoso. Imposto il silenzio alla matrigna, seguitò a monologare sulle madri, senza più interessarsi a chi lo udiva. Ora ragionava a denti stretti, ora a gran voce, uscendo ogni tanto in una risata o in una esclamazione triviale: e nel suo accento io presto riconobbi quella particolare enfasi (fra sorniona, dispettosa e drammatica), con la quale, talora, egli pareva divertirsi a provocare i morti.
Idillio di Pulcinella di Matilde Serao (1919): — Non amo quel teatro: vi si ride troppo e non non vi s'impara nulla. Tutto quello che vi si dice è così triviale, così volgare, così basso che mi ripugna; quelle risate della platea hanno qualche cosa di selvaggio. E quel Pulcinella, quel grossolano buffone, che carezza con la parola e con l'intenzione tutti gli istinti brutti del popolo, mi è insoffribile; io mi chieggo come un uomo si possa rassegnare a quel mestiere.... |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per triviale |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: triviali. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: trii, trial, tria, trie, trae, tale, rivale, riva, rive, rial, vile, vale. |
Parole con "triviale" |
Iniziano con "triviale": trivialetta, trivialette, trivialetti, trivialetto. |
Parole contenute in "triviale" |
alé, ivi, via, trivi, viale. Contenute all'inverso: lai. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "triviale" si può ottenere dalle seguenti coppie: triga/gaviale. |
Usando "triviale" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: retrivi * = reale. |
Lucchetti Alterni |
Usando "triviale" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * gaviale = triga; reale * = retrivi; trivialuccio * = lucciole; * lucciole = trivialuccio. |
Sciarade e composizione |
"triviale" è formata da: trivi+alé. |
Sciarade incatenate |
La parola "triviale" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: trivi+viale. |
Intarsi e sciarade alterne |
"triviale" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: trii/vale, trial/vie, tria/vile, ti/rivale. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Comune, Ordinario, Volgare, Triviale - Ciò che è Ordinario, si fa sovente, e non ha nulla di singolar pregio. - Ciò che è Comune, si trova in copia da per tutto, e non ha nulla di squisito. - Ciò che è Volgare, è noto a tutti, non ha nulla di gentile e di nobile, proprio di qualsivoglia persona del volgo. - Ciò che è Triviale, è cosa vile e sovente spregevole, quali usata e trassinata da ogni abjetta persona, e è degna di stare su pei trivii. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Ordinario, Solito, Usitato, Consueto, Comune, Ovvio, Triviale, Volgare - Ordinario, ciò che è nell'ordine anche giornaliero delle cose: ciò che è ordinario è per lo più anche comune; ma comune, in un certo senso, dice partecipazione di molti alla cosa. Ordinario ha per opposto fino; comune, scielto; altra loro affinità. Triviale è peggio che ordinario e comune; si dice specialmente de' modi e del trattare di gente bassa, ineducata e proprio da trivio: consuete le cose che sono quasi conseguenza necessaria di altre; solite, quelle che avvengono in e per certe date circostanze; usitate, quelle che sono negli usi sia dell'individuo che in quelli delle genti; ovvie, quelle che non presentano difficoltà a capirsi, nè a farsi; che sono avviate, e che con poca fatica od attenzione vanno, come a dire, da sè. Volgari le cose fatte o dette dal volgo: volgare si chiamò il primo rozzo italiano parlato dalla bassa plebe illetterata, per distinguerlo dal latino, lingua dei dotti; e anche al dì d'oggi alcuni dicono di alcuni libri voltati dal latino nell'italiano, ch'e' son tradotti in volgare: uso, sentenza, proverbio volgare si sentono dire tuttodì, però senza troppo spregio, dacchè il volgo e la plebe si nobilitarono alquanto chiamandosi popolo. [immagine] |
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