Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926): Firbo si voltò sbalordito a guardarmi e, quasi non credendo a sé stesso nel vedermi così addosso, gridò: «Sei pazzo?» Mi venne, non so come, di buttargli in faccia una risposta ingegnosa, che agghiacciò tutti: «Sì; come tua moglie, che ti conviene tener chiusa al manicomio!» Mi si parò davanti pallido e convulso: «Com'hai detto? Mi conviene?»
Resurrezione di Elena Di Fazio (2021): Si incontrarono di prima mattina in uno spiazzo lontano dalla costa, dove il vento soffiava impetuoso sollevando polvere e odore di agrumi. Un giovane sicomoro si ergeva poco distante, stagliato sull'azzurro, i rami tesi al cielo. Gaia giunse per seconda, preceduta solo da padre Mari, che attendeva seduto su una roccia con le mani giunte in grembo. L'uomo non si mosse di un millimetro finché lei non gli si parò davanti, eppure qualcosa le suggerì che si era accorto subito della sua presenza.
Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Come spaventato dal mio ardire e dal trovarmi là dentro, dopo tanto, in mezzo a quel gigantesco reliquiario della sapienza dei secoli, andai a sedermi sul primo seggiolone libero che mi si parò dinanzi. Era tale lo smarrimento e il piacere e lo stupore e il senso d'esser divenuto ad un tratto come più grande e più uomo che per quasi un'ora non riuscii a capir nulla nel libro che avevo dinanzi. |
- Il 14 ottobre 2013, il quotidiano La Repubblica, in un articolo sulle qualificazioni ai Mondiali, scrive: "L'attaccante fece gol al termine di un magistrale contropiede orchestrato da quel Lato che sarà poi capocannoniere alla rassegna iridata, il mitico portiere dai lunghi capelli e dalla fascia sulla fronte, parò tutto".
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