Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Quello che vedemmo in teatro era talmente osceno che andammo via.
- Non pensavo che quel film sarebbe stato così osceno.
- Si è comportato in modo osceno, ma non conosce la decenza?
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Citazioni da opere letterarie |
Cinquantamila lire di Adolfo Albertazzi (1918): In ogni persona che vedeva, egli vedeva un ridere osceno; e gli pareva che tutti coloro che conosceva gli ridessero in faccia, gli gridassero: — Anche tu! anche tu....; e finché l'altro viveva...., eri contento! - Tutti, sempre, l'avevan tenuto per un uomo onesto, un gentiluomo; e cadere, affogare nel fango! Aveva amata sua moglie e.... Al pensiero del suo amore di un tempo, non resse più. Ruppe in singhiozzi; pianse.
Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Devono essere passate le ventitre perché già è intenso l'andirivieni al secchio, accanto alla guardia di notte. È un tormento osceno e una vergogna indelebile: ogni due, ogni tre ore ci dobbiamo alzare, per smaltire la grossa dose di acqua che di giorno siamo costretti ad assorbire sotto forma di zuppa, per soddisfare la fame: quella stessa acqua che alla sera ci gonfia le caviglie e le occhiaie, impartendo a tutte le fisionomie una deforme rassomiglianza, e la cui eliminazione impone ai reni un lavoro sfibrante.
La via del male di Grazia Deledda (1906): Maligne visioni apparivano: ecco, zia Luisa rideva di gioia; il suo insolito riso aveva qualcosa di lugubre, quasi d'osceno; il suo fuso cigolava, emetteva uno stridio misterioso come di porta arrugginita che s'apra lentamente; zio Nicola raccontava le sue antiche avventure amorose, con particolari voluttuosi, e Pietro si sentiva ardere di desiderio. Ma d'improvviso tutto taceva: le figure dei padroni sparivano, il fuoco si spegneva a poco a poco. E nella penombra rossastra si delineava un gruppo: un uomo e una donna avvinti, con le labbra unite. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per osceno |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: oscena, oscene, osceni. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: osco, seno. |
Parole contenute in "osceno" |
ceno. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "osceno" si può ottenere dalle seguenti coppie: oscar/areno. |
Usando "osceno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cenosi = ossi. |
Lucchetti Riflessi |
Usando "osceno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: riso * = riceno. |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "osceno" si può ottenere dalle seguenti coppie: bios/cenobi, naos/cenona. |
Usando "osceno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cenobi * = bios; cenona * = naos; * bios = cenobi; * naos = cenona. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "osceno" si può ottenere dalle seguenti coppie: ossi/cenosi. |
Usando "osceno" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areno = oscar. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Osceno, Lascivo, Grasso, Licenzioso - Osceno sta, più che altro, nelle parole. - Lascivo negli atti. - Grasso suol dirsi di quei detti o scritti che si avvicinano alla oscenità. - Licenzioso è quel parlare o quello scrivere dove si offende apertamente ogni principio di onestà, di castità e di morale. Ciascuna di tali voci è pure appellativo della persona che fa o dice tali cose. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Osceno, Disonesto, Impudico, Licenzioso - « Disonesto è men d'osceno; l'osceno è quasi la pompa del disonesto. Impudico è anch'esso più che disonesto, e men d'osceno. Indica la sfacciataggine della disonestà, come dice il vocabolo stesso: contrario al pudore. Licenzioso è il men di tutti; indica soverchia libertà che finisce in licenza ». Romani. [immagine] |
Turpe, Sozzo, Disonesto, Osceno, Impudico - Sozzo è l'atto o la cosa di una bruttezza fisica o morale stomachevole: turpe ciò che è ributtante, incompatibile coi principii dell'onore: le sozzure fanno l'uomo spregevole; le turpitudini lo disonorano e lo rendono indegno del consorzio di chi si rispetta. Impudico l'atto ma più l'uomo che mette in non cale i sensi di modestia e di pudore: disonesto l'uomo, ma più l'atto che all'onore e alla giustizia contrastano; l'atto, la parola oscena sono sozzi e turpi perchè insozzano e deturpano i loro autori: dunque osceno è più degli altri affini qui notati: non discendo a particolari od ad esempii perchè in via così lubrica e troppo facile sdrucciolare e cadere dove non si vorrebbe. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Osceno - Agg. Aff. al lat. aur. Obscenus. Che offende turpemente il pudore. Fr. Giord. Pred. R. (C) La rea femmina se gli fece incontro con atti baldanzosamente osceni.
T. Osceno spettacolo. – Canzoni. Libro.
T. Anco Autore, Attore.
2. Per Immondo, Che fa stomacare, Che fa ribrezzo. Lib. Son. 39. (C) Vivendo questo mostro tanto osceno, Col suo dente arrabbiato ognuno afferra. Ar. cap. 4. (M.) D'infelici piume Si ricoperse, e restò augello osceno, Dannato sempre ad abborrire il lume. Car. Eneid. l. 3. 383. (Gh.) Ne si fan sopra le bramose Arpíe; E con gli urti e con l'ali e con gli unghioni, Col tetro, osceno, abominevol puzzo, Ne sgominar le mense, ne rapiro, Ne infettar tutti i cibi e i lochi e noi. T. Un moderno: Sul nero teschio osceno (di Giuda che scende agli abissi). = Menz. Op. 2. 85. (Gh.) Qualor la bocca Spalanca sbadigliando, altro non vedi Che cupo, osceno e cavernoso fondo. E 2. 321. Or non han cibo, ancor che osceno e vile. [Laz.] Coll. SS. PP. 24. 25. Osceni e fetenti letami della lussuria. T. Di donna bruttissima in Fir. dicono: È oscena.
3. T. Per estens. Gioven. Prima l'oscena ricchezza introdusse forestieri costumi. – Mercimonio osceno. |
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