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Informazioni utili online sulla parola italiana «nobiltà», il significato, curiosità, sillabazione, frasi di esempio, definizioni da cruciverba, definizioni storiche, rime, dizionario inverso. Cosa vuol dire.


Nobiltà

Utili Link

Significato su Dizionari ed Enciclopedie online
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Liste a cui appartiene

Lista Terminanti con l'accento sulla a [Nitrirà, Nobiliterà « * » Nocività, Nodosità]

Informazioni di base

La parola nobiltà è formata da sette lettere, tre vocali e quattro consonanti. Divisione in sillabe: no-bil-tà. È un trisillabo tronco (accento sull'ultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con nobiltà per una lista di esempi.
Esempi d'uso
  • Per la sua nobiltà d'animo la proporrò al Sindaco per la concessione di un riconoscimento.
Non ancora verificati:
  • Carlo continua a sbandierare il suo antico lignaggio ma la sua nobiltà è ormai decaduta.
Citazioni da opere letterarie
La Stella dell'Araucania di Emilio Salgari (1906): I condor che stavano per scendere sul recinto erano una mezza dozzina e tutti giganteschi. Splendidi volatili, quando si vedono solcare lo spazio colle immense ali tese, pieni di forza e di fierezza, passando sopra le vette nevose delle Ande; quale differenza invece quando si possono vedere da vicino appollaiati sulla punta di qualche rupe! Tutta la loro bellezza scompare, perché non hanno nulla della nobiltà delle aquile, non essendo che degli avvoltoi e anche dei più brutti, col collo nudo e rugoso che fa ribrezzo a vederlo e che non ha nulla da invidiare a quello degli arghilah indiani, i mangiatori di carogne per eccellenza.

Idillio di Pulcinella di Matilde Serao (1919): Sofia era uno di quei caratteri fieri, tutti di un pezzo, incapaci di cedere ad una debolezza, ma incapaci di mentire agli altri od a sé stessa; era altiera, ma per questa medesima alterigia, non soffriva mezzi termini; non amava, o amando, doveva andare fino in fondo. Poi le sventure sofferte da bambina le avevano dato una severa lezione, le avevano insegnato che la nobile nascita non vale nulla, in tempi nei quali non conta che il danaro: che oltre la nobiltà del blasone vi è pur quella del lavoro, anch'essa egualmente bella ed onesta.

La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Ma l'occhialuto uomo, invece, inventa gli ordigni fuori del suo corpo e se c'è stata salute e nobiltà in chi li inventò, quasi sempre manca in chi li usa. Gli ordigni si comperano, si vendono e si rubano e l'uomo diventa sempre più furbo e più debole. Anzi si capisce che la sua furbizia cresce in proporzione della sua debolezza. I primi suoi ordigni parevano prolungazioni del suo braccio e non potevano essere efficaci che per la forza dello stesso, ma, oramai, l'ordigno non ha più alcuna relazione con l'arto.
Proverbi
  • La vera nobiltà sono i costumi.
Titoli di Film
  • Miseria e nobiltà (Regia di Mario Mattoli; Anno 1954)

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per nobiltà
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione
Definizioni da Cruciverba in cui è presente
Scarti
Scarti di lettere con resto non consecutivo: noia, nola, nota.
Zeppe (e aggiunte)
Aggiungendo una sola lettera si può avere: nobilita.
Parole con "nobiltà"
Finiscono con "nobilta": ignobiltà.
Parole contenute in "nobilta"
obi.
Lucchetti
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "nobiltà" si può ottenere dalle seguenti coppie: nobile/eta, nobiliterà/iterata.
Usando "nobiltà" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: cenobi * = celta.
Lucchetti Alterni
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "nobiltà" si può ottenere dalle seguenti coppie: nobili/tai.
Usando "nobiltà" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: celta * = cenobi; * iterata = nobiliterà.
Intarsi e sciarade alterne
"nobiltà" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: nola/bit.
Intrecciando le lettere di "nobiltà" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ire = nobilitare; * ito = nobilitato; * iva = nobilitava; * ivi = nobilitavi; * tai = notabilità; * irti = nobilitarti; * issi = nobilitassi; * ieri = nobiliterai; * ivano = nobilitavano; * ivate = nobilitavate; * isserò = nobilitassero.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850
Nobiltà - Si parlava già di nobiltà nel Deuteronomio; per nobili s'intendevano coloro ch'erano conosciuti e distinti dal volgare, e che furono stabiliti principi e tribuni per governare il popolo ebreo. L'antica legge annetteva una specie di nobiltà ai primogeniti delle famiglie ed a quelli ch'erano destinati al servizio degli altari.

Teseo, che diede presso i Greci la prima idea della nobiltà, divise il popolo di Atene in due classi, e distinse i nobili dagli artieri.

Innanzi a Licurgo, si distinguevano in Lacedemone due sorta di cittadini, i grandi o nobili, ed i piccoli o il popolo. Questo legislatore abolì tutte le distinzioni con la repartizione delle terre, che distribuì in porzioni eguali fra tutti i cittadini.

Fra i Romani la nobiltà doveva la sua origine a Romolo. Esso formò il corpo della nobiltà di persone ragguardevoli per merito, e servigi e ricchezze; diè loro il nome di padri, e ne formò un senato o consiglio pubblico della nazione. Tutto il rimanente della nazione si chiamò popolo, plebs; e indi venne in appresso la distinzione di patrizj e plebei. I Romani avendo fatto la conquista delle Gallie, vi stabilirono a poco a poco le regole della loro nobiltà. Quando i Franchi alla lor volta ebbero conquistato le Gallie contro i Romani, quella nazione vittoriosa formò il corpo principale di nobili. Egli è noto che i Franchi venivano dai Germanni, presso i quali la nobiltà ereditaria era digià fissata, giacchè Tacito dice che si sceglievano i re nel corpo di essa. Il Governo repubblicano abolì qualunque specie di nobiltà; ma Napoleone impossessatosi del supremo potere, sentì la necessità d'istituire tra il popolo ed il trono un corpo privilegiato. Dopo la caduta dell'imperatore, l'antica dinastia avendo riprese le redini del governo, riabilitò la vecchia nobiltà e mantenne la nuova. [immagine]
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879
Nobiltà - † NOBILTADE, † NOBILTATE, † NOBILITADE, ecc. e NOBOLTÀ. Onore che i principi e le repubbliche danno alle persone e alle famiglie, in premio di virtù o d'industria, o di alcuna azione laudevole, e che spesso per legge trapassa ne' discendenti. Nobilitas aureo lat. Dant. Conv. 95. (C) Ad alquanti, cioè quelli che hanno intelletto, che son pochi, è manifesto, che nobiltà umana non sia altro che seme di felicità. E Par. 16. Oh poca nostra nobiltà di sangue… Bocc. Nov. 10. g. 10. Io conobbi sempre la mia bassa condizione alla vostra nobiltà in alcun modo non convenirsi. Guicc. Stor. 3. 159. (Man.) Per sospetto che la compassione dell'età e della nobiltà, e la moltitudine de' parenti non mitigassero negli animi del popolo la severità del giudizio. Buon. Tanc. 4. 3. (M.) Ma questa noboltà che se ne fae?

2. Per Unione, o Università di nobili. Serd. Stor. 6. 235. (C) Il Re accoglie con molte carezze, e onore gli ambasciadori del Re, che vengono a far seco amicizia, ovvero sono congiunti di pari confederazione, mandando loro incontro la nobiltà. Segr. Fior. Op. 160. (M.) Il padre lo mandò a Pisa a faccende di mercatare, nelle quali tutta la nobiltà di Firenze si esercita. Guicc. Stor. 3. 133. (Man.) Per li danno che tanta nobiltà Francese si perdesse.

[F.T-s.] Anguill. Metam. I. 47. Una splendida via nel ciel riluce, Candida sì, che del latte s'appella: La nobiltà del ciel vi si riduce, La plebe alberga in questa parte e in quella.

3. Per Bontà, Generosità. Bocc. Nov. 10. g. 1. (C) Acciocchè, come per nobiltà d'animo dall'altre divise siete, ancora per eccellenza di costumi separate dall'altre vi dimostriate.

4. Per simil. vale Eccellenza, o Il valore di qualunque si voglia cosa. Dant. Conv. 179. (M.) Per questo vocabolo di nobiltà s'intende perfezione di propria natura in ciascuna cosa; onde non pur dell'uomo è predicata, ma eziandio di tutte le cose; chè l'uomo chiama nobile pietra, nobile pianta, nobile cavallo, nobile falcone, qualunque in sua natura si vede esser perfetta. Tes. Br. 1. 14. (C) Molte nobilità sono nell'anima per natura; ma ella scema la sua nobilità per lo meschiamento del corpo, ch'è fiebole, e debile, onde la fa peccare. E 4. 4. Queste sono quelle, che l'uomo chiama perle, le quali son pietre di grande nobilità, e spezialmente in medicine. E 7. 66. Nobilità non è altro, se non quello che adorna il cuore in buono amore; dunque in colui non è nulla nobilitade, che usa vita disonesta. Nov. ant. 1. 4. Non avea domandato della virtù delle pietre, le quali erano di così grande nobilitade. Dant. Inf. 2. Qui si parrà la tua nobilitate. Segner. Pred. Pal. Ap. 4. 5. Il quale (Mosè)… avea Dio fatto allevare… in una somma nobiltà di costumi.

[Camp.] Din. Din. Mascal. V. Prol. Nell'uno (libro) pienamente chiaristi la scienza della nobiltà dell'armi. Parla di Vegezio. E S. Gio. Gris. Om. Se tu vuoi mostrare la nobiltà tua, mostrami la libertà dell'animo tuo.

[Camp.] Cadere di nobiltà, per Perdere parte dell'eccellenza ricevuta da Dio. D. 3. 7. Di tutte queste cose s'avvantaggia L'umana creatura, e s'una manca, Di sua nobilità convien che caggia.

5. (B.A.) Nobiltà di pensieri, di concetti, di panneggiare, e sim., dicesi Quella eccellenza e dignità che si vede espressa nelle opere di pittura, di scoltura, e d'architettura. Baldin. Decenn. 5. 115. (M.) Il signor Cavaliere Gio. Batista d'Ambra… ha fra i molti e bellissimi quadri… una mezza figura al naturale d'una femmina molto bella per la nobiltà dell'aria, e per la morbidezza del colorito.

[T.] Nel senso più degno. T. Gioven. Virtù è la vera e unica nobiltà. D. Conv. 136. Nobiltà delle creature. [Pol.] Med. Arb. Cr. 18. Quanta nobiltà fu data alla Vergine sua madre! T. D. Conv. 5. Avarizia che da ogni nobiltà d'animo li rimuove, [Pol.] Sent. Mor. 3. 67. La nobiltà ledisce (offende) chi prega colui che non è degno d'essere pregato.

II. Senso intell. T. D. Conv. 171. La scienza è alta di nobilitade, per la nobiltà del suo soggetto, e per la sua certezza. D 178. La nobiltà della filosofia.

T. Bartoli: Nobiltà di spirito, in senso più gen. che Nobiltà d'ingegno. – Nobiltà di concetto nell'arte; ma in ogni serie d'azioni può essere Nobiltà di concetto.

T. Nobiltà di pensieri nel componimento. – Di stile. D. Conv. 79. Nobiltà del latino.

T. Nobiltà di lavoro, d'arte.

III. T. Nobiltà di forme. In senso filos. più gen. D. Conv. 144. Nobiltà della forma delle cose. [Cors.] Tass. Dial. 2. 106. Conchiudo, dunque, che la nobiltà universal de le cose non sia altro che la perfezion de la forma operante.

T. Nobiltà d'aspetto, di portamento, di tratto, di modi.

IV. T. Il corpo de' nobili, o in un paese, o in gen. [Cors.] Segr. Fior. Disc. 1. 2. Essendo diven tata la nobiltà Romana insolente… si levò il popolo contro di quella. [Pol.] Dav. Scism. l. 1. c. 32. Aveva in pugno la nobiltà nuova, fatta da lui, e luterana. T. Borg. Orig. Fir. 283. Se non nacque allora questo concetto nella nobiltà. B. Segn. Stor. Divisore della nobiltà e del popolo. [Pol.] Chiabr. Serm. 27. Tra' tributi Spettacol fia la nobiltà pelata, Già lampeggiante di ricami e d'ostro.

V. T. Di quella che dal Parini fu detta De' lombi, e Dante la discerne, nell'atto di pur gloriarsene, dicendo (3. 16.) Opaca nostra nobiltà di sangue. Lib. Amer. L'altro ha nobiltà trasmessa da' sui parenti, e trattala da loro, come per condotto. – Grado di nobiltà. Patrizia nobiltà; questa viene dagli antenati ne' quali era, se non è più, congiunta con qualche potestà. – Antica nobiltà. – Nobiltà storica, se con documenti di storia noti a molti si può confermare. Altra nobiltà, nel senso di Antica, è quasi antiquato. Può altresì voler dire La più cospicua o potente. Il miglior senso sarebbe La moralmente e civilmente maggiore: e in certa accezione la più alta risica d'essere la più bassa; come Alto e Profondo commutansi. – Patenti di nobiltà. – S'investe della sua nobiltà. Prov. Tosc. 173. Necessità, abbassa nobiltà (il nobile in bisogno è spregiato; e il bisogno risica di tentarlo a avvilirsi). Pallav. Ben. 4. 4. 40. Nè meno è desiderabile quella nobiltà che fa essere o fa stimar pretensore di qualche dominio posseduto da personaggio potente. – Fumo della nobiltà. Prov. Tosc. 176. La nobiltà è come le zero (se non vi si mette qualche altro numero, nulla vale). [Pol.] Chiabr. Serm. 26. Or se quaggiù ricchezza E nobiltà non son veraci scorte Da condur l'uomo alla magion felice, Che rimane a seguir, salvo virtude?
Navigazione
Parole in ordine alfabetico: nobiliti, nobilitiamo, nobilitiate, nobilitino, nobilitò, nobilito, nobilmente « nobiltà » nobilucce, nobilucci, nobiluccia, nobiluccio, nobiluomo, nocca, nocche
Parole di sette lettere: nizzese, nizzesi, nobelio « nobiltà » nocchio, nocella, nocemmo
Vocabolario inverso (per trovare le rime): infedeltà, crudeltà, pelta, spelta, vuelta, divelta, svelta « nobiltà (atlibon) » ignobiltà, umiltà, viltà, civiltà, inciviltà, colta, facoltà
Indice parole che: iniziano con N, con NO, parole che iniziano con NOB, finiscono con A

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