Verbo | |
Interpretare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è interpretato. Il gerundio è interpretando. Il participio presente è interpretante. Vedi: coniugazione del verbo interpretare. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola interpretare è formata da dodici lettere, cinque vocali e sette consonanti. Lettere più presenti: erre (tre), e (tre). Divisione in sillabe: in-ter-pre-tà-re. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Isotta di Cesare Cantù (1878): A quel racconto più pensoso divenne il Morone, e nelle parole sue scorgevasi un'esitanza, che la signora voleva interpretare per l'incertezza di chi ama. Onde, per farlo pure ardito, — Mi pare, o cavaliero, che da alcun tempo voi mi nascondiate qualche secreto. Che non vi aprite con me? Non sono io donna capace di sentire gli affetti al pari di voi?» L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Si possono interpretare in senso assai meno misterioso le parole di Lilia: semplicemente gli stava ricordando quella sua lontana allocuzione sulla Polvere di Simpatia, lo stava incitando a dir altro, in quello stesso salone di Arthénice dove aveva già parlato. Da allora ella l'aveva visto silenzioso e adorante, e questo non rispondeva alle regole del gioco, regolatissimo, della seduzione. Lo stava richiamando, diremmo oggi, al suo dovere mondano. Suvvia, gli stava dicendo, quella sera non siete stato timido, calcate ancora la stessa scena, io vi attendo a quel varco. Né altra sfida potremmo attenderci da una preziosa. La veglia di Luigi Pirandello (1904): S'interruppe; volse il capo verso l'uscio, che il Balla, andandosene, aveva lasciato aperto. Di là, c'era forse qualcuno che poteva sentire; c'era stato quel matto che, nel furore della passione, osava dire in faccia a tutti la verità, e che aveva creduto di interpretare il sentimento, ond'egli era stato spinto ad accorrere al letto della moglie moribonda. Ora egli ripeteva, quasi, le parole di lui. Ma no, no, non era vero: non dal rimorso soltanto era stato spinto a venire; ma da qualch'altra cosa insieme, anzi da qualche altra cosa principalmente: da un bisogno strano. Doveva dirlo… |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per interpretare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: interpretate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: interprete, interrare, interra, intere, intera, inerte, iterare, iter, irta, irte, ipetre, iper, nere, nera, nepeta, nepete, neper, nepe, nepa, neet, terrete, terrea, terree, terre, terra, tepee, teta, tetre, trae, erpete, erre, errare, erra, erta, erte, rete, rare, prete, pere, pare. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: interpretarle. |
Parole con "interpretare" |
Finiscono con "interpretare": reinterpretare. |
Parole contenute in "interpretare" |
are, eta, tar, ter, tare, inter, interpreta. Contenute all'inverso: era, rate. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "interpretare" si può ottenere dalle seguenti coppie: interpreta/tatare, interpretai/ire, interpretata/tare. |
Usando "interpretare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = interpretata; * areate = interpretate; * areati = interpretati; * areato = interpretato; * rendo = interpretando; * resse = interpretasse; * ressi = interpretassi; * reste = interpretaste; * resti = interpretasti; * ressero = interpretassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "interpretare" si può ottenere dalle seguenti coppie: interpretavo/ovattare, interpreterà/areare, interpretata/atre, interpretato/otre. |
Usando "interpretare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = interpretata; * erte = interpretate; * erti = interpretati; * erto = interpretato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "interpretare" si può ottenere dalle seguenti coppie: interpreta/area, interpretata/areata, interpretate/areate, interpretati/areati, interpretato/areato, interprete/aree, interpretai/rei, interpretando/rendo, interpretasse/resse, interpretassero/ressero, interpretassi/ressi, interpretaste/reste, interpretasti/resti, interpretate/rete, interpretati/reti. |
Usando "interpretare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: interpreta * = tatare. |
Sciarade incatenate |
La parola "interpretare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: interpreta+are, interpreta+tare. |
Intarsi e sciarade alterne |
"interpretare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: interrare/pet. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Decifrare, Interpretare - Decifrare è cosa, più che altro, materiale, perchè è un saper ridurre a scrittura distesa o una scrittura in cifra o uno scritto così arruffato che non può leggersi se non da chi ne abbia lunga pratica. - L'Interpretare è invece tutta cosa della mente, perchè altro non vuol dire che saper trovare, per via di studio, di dottrina e di raziocinio, il senso recondito di versi o frasi oscurissime, o di segni o discorsi simbolici. [immagine] |
Dichiarare, Spiegare, Esporre, Interpretare - Dichiarare è Render chiaro ciò che è oscuro, per via di raziocinio. - Spiegare è sciogliere, per via di ammaestramento e secondo le regole dell'arte, ogni vincolo e ogni involtura, che si oppone alla intelligenza o di una frase o d'un fatto non compreso. - Esporre è il dimostrare secondo le regole della scienza o della oratoria, tutto ciò che vi ha di bello, di pregevole in un'opera o componimento. - Interpretare è dimostrare e far apprezzare, per via della ermeneutica, o arte interpretatoria, ogni bellezza, ogni senso nascosto, di un'opera o scientifica o poetica o filosofica. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Dichiarare, Esporre, Interpretare, Deciferare, Spiegare - Dichiarare è quasi dire ex cathedra ciò che un testo, un detto, una parola, una regola oscura significhino. Esporre è talvolta formolare più chiaramente la dichiarazione, è porla in tali termini da doversi capire senza fatica. Interpretare è un tentar di capire, d'indovinare cosa; è quasi inter penetrare; ma molte interpretazioni riescono false, perchè fatte alla cieca, o sopra induzioni non sufficienti: gl'interpreti delle sacre pagine erano animati e compresi dallo spirito di Dio. Deciferare è proprio leggere cifre o scritti intricati, mal formati o mal noti. Si crede generalmente che Champollion abbia deciferati i geroglifici de' monumenti egiziani; altri ne dubita. Spiegare è esporre chiaramente onde altri capisca ciò che prima trovava difficile. A dichiarare è necessaria una certa autorità, altrimenti la dichiarazione non ha peso; ad esporre, lucidezza d'idee e d'espressioni; a spiegare, maniera e buon senso; ad interpretare, acume non comune, e a deciferare ci va un bandolo, una prima nozione che guidi nel labirinto; se questa è falsa, si può riuscire, anche ragionando sempre, e d'illazione in illazione, mille miglia lontano dalla verità. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Interpretare - e † INTERPETRARE. [T.] V. a., anche quando pare neut. per ell. Spiegare quel che non è ben chiaro in un discorso parlato o scritto. T. Quintil. La lettura. Vang. Interpretava loro in tutte le Scritture quel che era detto di lui.
T. Cic. Al popolo la legge. – Interpretare le leggi secondo il contesto. – Una legge con altra legge. – Una sentenza. – Atto pubblico. – Interpretare una clausola. [Cont.] Cons. mare, Entr. usc. LVI. I deputati e auditori de i conti del Generale, che adesso sono o saranno, d'oggi innanzi, possino quelle (cose oscure, o dubbiose) dichiarare, correggere, e emendare, e interpretare. T. Interpretare un libro, le carte. – Interpretare l'autore coll'autore stesso. T. Interpretare il linguaggio antico col moderno, le lingue morte con le viventi. 2. In senso più aff. a Tradurre. Gr. ̔Ερμηνεία, Locuzione. T. Cic. Filosofia, a interpretare il vocabolo, non è altro che amore di sapienza. Vang. Abbiam trovato il Messia, ch'è interpretato Cristo. – Gerusalemme s'interpreta Visione di pace. = G. V. 2. 1. 7. (C) Casa, sive domo, interpetriamo il duomo di S. Giovanni, chiamato prima Casa di Marti. T. Vang. Lávati nelle acque di Siloe, che interpretasi Mandato. T. Interpretare il Nuovo Testamento, e tradurlo e comentarlo con brevi chiose, e dichiararlo con filologico e teologico o filosofico o morale ragionamento. V. il. Part., § 3. 3. Non delle parole e del senso letterale, ma de' più intimi e in modo più ampio. T. Interpretare poeticamente. = Bocc. Nov. 89. 5. (C) Le quali parole chi volesse sollazzevolmente interpetrare, di leggieri si concederebbe da tutte, così esser vero. T. Interpretare la tradizione co' documenti scritti, co' monumenti, col ragionamento; Interpretare i documenti colla tradizione. Quindi del simbolicamente intendere. T. Girol. Le cinque vergini, possiamo interpretare i cinque sensi. – E si può costruire: Per le cinque vergini… 4. Sin qui propriam. del senso intell.; ora del sentimento mor. T. G. Gozz. Lett. Non Le potrei dire come viene interpretata subito una sillaba da ognuno a suo modo. Cic. Interpretar male le cose dette a buon fine. T. Interpretarlo come un rimprovero, o per un rimprovero. Nel secondo par meno asseverante. 5. Spiegare o Intendere per induzione. T. Cic. Cogliere l'altrui pensiero, e interpretare il volere. E: Interpreto io bene il tuo sentimento? – Interpretare un'opinione. – Interpretare i desiderii, le intenzioni. Volfio: Nell'interpretare i patti e le promesse, non sono da ammettere riserve mentali. T. Interpretare il mio silenzio per confessione. 6. Più specialm. nelle cose prat. T. Cic. De tua liberalitate ita interpretaturum, ut… – Interpretare un benefizio. V. INTERPRETE, § 10. = Cas. Lett. 38. (Man.) Io ho avuto in animo di risegnare il segretariato a uno di questi miei nipoti; ma, per non ricrescere il numero delle mie bizzarrie passate, che sono state alle volte interpretate a cattivo senso, sono ito prolungando. T. Atto che risica d'essere sinistramente interpretato. – Interpretare il rifiuto. T. Interpretare i fatti e priv. e pubb., e della storia presente e dell'antica. Il senso de' fatti è letterale, simbolico, anagogico: chi li interpreta troppo alla lettera, frantende; e chi troppo figuratamente, sogna: ma c'è di quelli che ne sbagliano fino il costrutto grammaticale. – Fatti male interpretati. – Fatto che s'interpreta come indizio di guerra. – Interpretasi per una provocazione. – Lo interpretano in senso pacifico, discorso o atto. Ass. T. Liv. La paura che sempre interpreta in peggio. 7. Dell'interpretare i fatti naturali come segni di cose soprannaturali. Gr. ̔Ερμηνεία, Facoltà dello spiegare i vaticinii. Guitt. Lett. 12. (C) Di vostra visione interpretare. T. Genes. G'interpreti non potettero interpretare i suoi sogni. = Pass. 367. (C) Dello interpretare i sogni, molti si sono già inframmessi, e hannone fatto i libri. T. Interpretare i fenomeni del cielo per trarne presagi sull'avvenire. Cic. Le folgori. 8. Fig. T. Interpretare gl'indizi, che vengono dagli uomini o dalle cose. – Interpretare la natura, le leggi di lei. T. L'arte, con le forme, co' colori, co' suoni, interpreta non solo le idee e gli affetti dell'uomo, ma la natura, la verità, l'ideale, il possibile, l'indefinito, l'infinito. – Un attore interpreta la parte, con la voce e co' gesti. – Il dramma, Il poeta interpretato dall'attore. – Interpretata la musica dal cantante. – Interpretare la musica col canto; col bulino il quadro, col disegno qualsia opera d'arte. E in questo e in altri signif. Interpretare è Ajutar l'uomo a interpretare. Non com. [Cors.] Bart. Ult. fin. 1. 1. Come gli animali, il cui giacere del corpo interpreta quello dell'anima. 9. Modi com. a parecchi de' sensi not. T. Interpretare rettamente. – Erroneamente. – Falsamente. – Come interpretereste voi…? – In che modo interpretare. – In più modi; In modo diverso. – Variamente. Julian. Dig. Queste parole sono da interpretare così. Sannaz. Arcad. 187. (Gh.) Mi trovava li occhi bagnati di lacrime; e quanto vedeva, interpretava in sinistro senso. T. Interpretare (parole o atti) in senso ostile. – In mal senso, apponendolo a chi le dice o li fa. – Interpretare malignamente, della intenzione maligna dell'interpretatore. – Calunniosamente. – In male, anco di fatti, da augurarne cosa spiacevole. – Interpretar male, e moralm. e intellettualm., cioè non dare nel segno. – Mal interpretare par che abbia piuttosto il senso sinistro mor. T. E così per contr. Ben interpretare, delle intenzioni altrui o degl'indizi da cui traggonsi giudizi o induzioni buone; diff. da Interpretar bene. – A dovere. – In buona parte, senso mor. Cic. Nella parte più mite. – Interpretare benignamente. – Generosamente. T. Favorevolmente, e nel senso dei preced.; e anche di legge, o atto, in vantaggio dell'una parte. E di fatto, come indizio più lieto che tristo. T. Interpretare largamente, e del senso delle parole, e de' concetti e de' sentimenti; e anco nel mor., di clemenza, di generosità. Contr. Angustamente, Meschinamente. T. Interpretare ad arbitrio, e nell'intell. e nel prat. – Ingegnosamente, nell'intell.; Destramente, nel prat.; Scioccamente, in tutti i versi. T. Ricapitolando, Interpretare non solo un autore o un passo d'autore in iscritto o a voce, ma anco il detto di quelli che parlano familiarmente o scrivono. – Il pensiero, il silenzio. – A voce, in iscritto; breve; in lungo; scolasticamente, scientificamente, eloquentemente. T. Col Che, invece dell'Inf. lat. Cic. Liberatum se esse jurejurando, interpretabatur. – Al sentirlo tante volte dire di no, interpretai che dicesse ancora più volte di si. Ass. T. Limitare, Ampliare interpretando; Abbellire, Imbruttire; Scusare, Accusare. Fam. T. Me l'interpreti, di grazia, questa cosa, interrogasi non per avere schiarimento, ma in aria di rimprovero o di scherno a chi parlasi o a di chi si parla. T. Non so interpretare quell'atto, quell'uomo, Non lo intendo bene: e, così dicendo, talvolta vuol farsi intendere che s'intende anche troppo. |
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