Verbo | |
Giustificare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, transitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è giustificato. Il gerundio è giustificando. Il participio presente è giustificante. Vedi: coniugazione del verbo giustificare. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola giustificare è formata da dodici lettere, sei vocali e sei consonanti. Lettera maggiormente presente: i (tre). Divisione in sillabe: giu-sti-fi-cà-re. È un pentasillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il deserto dei tartari di Dino Buzzati (1940): Così diceva e intanto si era alzato in piedi, sempre guardando al settentrione, così come quel lontano mattino, sul ciglione del pianoro, Drogo l'aveva visto fissare, incantato, le mura enigmatiche della Fortezza. Quattro anni erano passati da allora, una rispettabile frazione di vita, e niente, assolutamente niente era successo che potesse giustificare tante speranze. L'isola del giorno prima di Umberto Eco (1994): Gli parve, procedendo, che il verziere terminasse ai piedi di un tronco d'alto fusto che perforava il ponte superiore, poi comprese che era giunto più o meno al centro della nave, dove l'albero di maestra si innervava sino all'infima carena. Ma a quel punto artificio e natura si stavano confondendo a tal segno che possiamo giustificare la confusione del nostro eroe. Anche perché, proprio a quel punto, le sue nari iniziarono ad avvertire una mescolanza di aromi, muffe terrose, e puzzo animale, come se lentamente egli stesse passando da un orto a uno stabbio. La Storia di Elsa Morante (1974): Non aveva voglia di vino; ché anzi l'alcool, chimicamente, non combinava troppo bene con certi suoi stati di gala. Se si era indotto a bere un poco, lo aveva fatto solo per darsi un contegno, ossia per giustificare, così, la sua presenza di cliente, e non di intruso. Ora, col vino, gli si era attaccata la medesima irrequietudine di quando, entrati in una balera, si ha smania di ballare; senonché il ballo non si accordava con la greve stanchezza delle gambe, che pure gli era sopravvenuta nel tempo stesso. E questa poi non era una balera… Era un posto… qualsiasi… del mondo… Appunto! Appunto! Un qualsiasi posto del mondo! |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per giustificare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: giustificate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: giusta, giuste, gita, gite, giare, gusti, gustare, gusta, gufi, gufare, gufa, gare, iuta, iute, ustica, usare, stia, stie, stare, star, sire, tifare, tifa, tiare, tare, fare. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si può avere: giustificarle. |
Parole contenute in "giustificare" |
are, giù, care, tifi, giusti, tifica, giustifica. Contenute all'inverso: era, sui. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "giustificare" si può ottenere dalle seguenti coppie: giustificai/ire, giustificata/tare. |
Usando "giustificare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * areata = giustificata; * areate = giustificate; * areati = giustificati; * areato = giustificato; * rendo = giustificando; * evi = giustificarvi; * resse = giustificasse; * ressi = giustificassi; * reste = giustificaste; * resti = giustificasti; * ressero = giustificassero. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "giustificare" si può ottenere dalle seguenti coppie: giustificata/atre, giustificato/otre. |
Usando "giustificare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erta = giustificata; * erte = giustificate; * erti = giustificati; * erto = giustificato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "giustificare" si può ottenere dalle seguenti coppie: giustifica/area, giustificata/areata, giustificate/areate, giustificati/areati, giustificato/areato, giustificai/rei, giustificando/rendo, giustificasse/resse, giustificassero/ressero, giustificassi/ressi, giustificaste/reste, giustificasti/resti, giustificate/rete, giustificati/reti. |
Usando "giustificare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mie = giustificarmi; * tiè = giustificarti; * vie = giustificarvi. |
Sciarade incatenate |
La parola "giustificare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: giustifica+are, giustifica+care. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Giustificare, Difendere, Giustificazione, Apologia - Giustificare da un sospetto, da un'accusa; difendere da un'accusa, da grave imputazione. Si giustifica colle ragioni, colle prove, colle testimonianze degne di fede, e questi sono pure validi mezzi di difesa; ma a questa concorre poi la perorazione, il concitamento del dire, l'eloquenza del discorso e tutti gli altri mezzi oratorii: può il reo essere con molta arte ed eloquentissimamente difeso, ma nonpertanto non rimanere giustificato: la difesa è quindi una tentata giustificazione; e una buona difesa mette i giudici in forse del condannare o no, e salva molte volte l'accusato. L'apologia è discorso in lode di persona o di cosa; può aver luogo dopo la difesa e la giustificazione se l'accusa era calunniosa affatto. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Giustificare - e † JUSTIFICARE. [T.] V. a. Dimostrare giusto con fatti e parole. Far parere giusto, o attenuarne l'ingiustizia, o provarsi a ciò. Nel senso rel. Rendere giusto, Fornire le forze necessarie alla morale attitudine, e quindi a salute. Nel primo senso, Dimostrare che pers. opera abitualmente, o in tal caso ha operato, bene; e che tale o tale atto è onorevolmente giusto. – Giustificare non solo con parole e con prove di documenti, ma con opere: Far apparire vero o buono. È più di Scusare. Si giustifica quel ch'è da altri già creduto, o almeno da noi, essere giusto; Scusasi quel ch'è accusato o accusabile. Ma di questa voce s'abusa in senso del sempl. Comprovare. Difendere è meno di Giustificare. Si difende anco un reo di misfatti evidenti e gravissimi. L'innocente calunniato si giustifica, non si difende.
2. Ma anco per Coonestare. Far parer giusta pers. o cosa che tale in tutto non è. [Par.] Din. Comp. Lib. I. Si giustificano gl'illeciti guadagni. Quindi rifl. in questo e in altri sensi. Vit. SS. Pad. 2. 55. (C) Ecco che a questo suo profeta revelò Iddio lo fatto nostro innanzi che da noi l'udisse, e però non ci giustifichiamo più, ma umiliamci e rendiamoci in colpa. E 119. Molti dicono che tu se' fornicatore e immondo; e però ti giustifichi dicendo male d'altrui, per potere ricuoprire li tuoi difetti. E 153. Picciola soma abbiamo lasciata, cioè di non riprendere noi medesimi dei nostri difetti; e abbiamla presa grave, di noi giustificare, e altrui condannare. 3. Nel senso rel. crist., in forma att., Far giusto, grato a Dio, retto nel giudizio di Lui; però degno del premio. T. Coripp. Iddio può con sola una parola giustificare i peccatori. Catull. Justifica mens Deorum; ma nel senso gen. di Far cose giuste, non del Rifare giusto chi tale non era. = Omel. S. Greg. 1. 137.(C) Colui il quale, per virtù della Divinità, potea giustificare i peccatori. T. L'uomo è giustificato dal sangue di Gesù Cristo; non si poteva nè può (in questo senso) giustificare da sè. Fulg. Converte, giustificando, le anime, le glorificherà convertite. = Ma quel d'un Padre, tradotto nel seg., sublimemente concilia la Libertà con la Grazia. Ott. Com. Inf. 7. 123. (C) Colui che fece te, non giustificherà te senza te. Pass. 106. Non puote veruno essere justificato, se prima non confessa li suoi peccati. E 101. Di' e' tuoi peccati, acciocchè tu sii justificato. E 107. Non merita d'essere justificato colui che… 4. Rifl., nel senso rel., può denotare la cooperazione della libertà umana alla Grazia giustificante. [Camp.] Bibb. Salm. 142. Non entrare in giudizio col servo tuo; chè tutti quelli che vivono non saranno giustificati dinanzi da te (non justificabitur in conspectu tuo omnis vivens). T. Ma Giustificarsi può anco, in senso aff. al § 2, denotare la voglia, la pretesa di parer giusto agli occhi altrui, e sin d'ingannare la propria coscienza. Vang. Volendo giustificare se stesso. E: Voi vi giustificate dinnanzi agli uomini. V. anche § 9. 5. Senso soc. In questo, e in altri, col Di. M. V. 3. 88. (C) E, per giustificarsi della corrotta fede, aggiunsono una corrotta dannazione (condanna). Col Di e l'Inf. Varch. Stor. 5. 71. (Gh.) Comparì Pietro Strozzi innanzi agli Otto…, non tanto per giustificarsi di non aver dato a Giuliano, quanto per ajutare… Ass. e la part. Con, in senso di Appresso e Dinanzi. Varch. Stor. I. 13. (Gh.) Dubitando che alcun sinistro per questa causa non gli avvenisse, cavalcò a Roma per giustificarsi col Papa, il quale… l'accolse lietamente e lodollo molto. T. Potrebbesi anche Giustificare o Giustificarsi appresso, dinanzi al…, o semplicem. al… Più ass. Lasc. Cen. 1. nov. 5. (Man.) Chi mi sicura che io non sia preso e posto al martoro? e come potrò giustificarmi? 6. Senso intell. Bottar. in Vasar. Vit. 1. 86. (Gh.) Non credo che nè io nè altri possa meglio giustificare il nostro Vasari di quello che egli abbia fatto da se medesimo. 7. Modi com. a parecchi de' sensi not. T. Mi giustifico, o col provare di non aver fatto, o col provare che il fatto è bene, o che male non è. Oltre ai not. nel § 5, Giustificarsi dell'atto, dell'averlo fatto, Giustificarsi con, e dinanzi e a taluno; e ass., sottint. di che e a chi; Giustificarsi con esempi, coll'autorità altrui, con testimonianze. Bene, male; in parte, pienamente. – Giustificare il giudizio, le parole o le opere proprie o altrui; le lodi, i premii dati; il silenzio, l'inerzia.L'uomo non si giustifica soltanto in parole, ma anche con opere. Le sue opere lo giustificano. Prov. Tosc. Chi si giustifica dalla legge, cade dalla grazia.Forse: Chi scansando d'eseguire la legge, vuol pur parer d'eseguirla, non merita grazia. 8. L'ult. es. è quasi fig., e similm. i seg. T. Testimonianza che giustifica. L'uomo giustifica o condauna se stesso o volontariamente e di buona fede o involontariamente e a mal fine, palesando la propria reità. Vang. Dalle tue parole sarai giustificato, e dalle parole tue condannato. Prov. Tosc. 65. Saluti di sbirri, giustificano la persona. (Quando gli uomini della giustizia si dimostrano cortesi, buon segno.) – Il tempo, me tacente, giustifica le opere mie. – Il fine buono non giustifica i mezzi rei; ma i mezzi non rei acquistano merito e efficacia dalla bontà e altezza del fine. 9. Dell'Affermare altri o sè giusto. Modo bibl. non molto usit. Vit. SS. Pad. 2. 54. (C) Eziandio s'egli t'ha offeso, giustifica lui, e danna (condanna) te. Cavalc. Pungil. 144. Quelli che dicono all'empio: Tu se' giusto… Chi giustifica l'empio, e condanna il giusto, ciascuno è abbominevole appresso a Dio. E ivi: Guai a voi, che giustificate l'empio per gli doni, e togliete la giustizia al giusto. E Frutt. ling. 36. Seguitano la superbia del Fariseo, lo qual si giustificava. † Del render giustizia, dichiarando giusto chi giusto è. T. Tert. Giustificate l'umile e il povero, traducendo da Is. Justificate viduam. 10. † Nel senso più aff. a Fare giustizia. Ott. Com. Inf. 26. 443. (Man.) La gravità del peccato richiede gravezza di pena, e quanto più s'attarda a pentire e a punire, tanto più aggrava la giustizia di Dio, la quale nulla offensione trapassa, che non giustifichi. 11. Siccome Giusto ha senso di Retto, Verace, Vero; così Giustificare l'ha aff. a Avverare; ma sempre in rispetto a mor. giustizia o equità. G. V. 8. 62. 2. (C)E prima, per giustificar sue ragioni, fece richiedere tutti i gran prelati di Francia. Gell. Sport. 4. 1. Voglio ire agli Otto, a giustificare il caso tuo. 12. † Att. e Neut. pass., nel senso di Sincerare, Capacitare, Persuadersi, Darsi a credere. [Tav.] Arch. Stor. T. 4. p. 2. – Per essere aff. Giustezza a Giustizia; Uguaglianza a Equità. = Borgh. Vinc. Vesc. Fior. 538. (Gh.) Troppo spesso ci avremmo avuto a fermare, se ogni volta… ch'egli erra, ne dovessimo render conto, e giustificare il lettore. Benv. Cell. Oref. 20. (C) La quale esperienza giustifica gli orefici, senza che vengano alla prova della durezza (parla del conoscere il topazio e il zaffiro dal diamante). Tac. Dav. Vit. Agr. 398. Saldate il conto dell'imprese,… giustificate la repubblica che questo esercito non ha fatto della guerra bottega, nè dato cagione di ribellare. [Tor.] Dat. Pros. e Poes. 24. Si credessero, ottenendo poi la vittoria, accrescer più per essi la lor gloria, o pure per giustificare il mondo che essi non avevan fatto sì gran preparazione per distruggere altri, ed usurpare ad altrui l'essere; ma apparisse difesa e giusta cagione di guerra. |
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