Verbo | |
Giovare è un verbo della 1ª coniugazione. È un verbo regolare, sia transitivo che intransitivo. Ha come ausiliare avere. Il participio passato è giovato. Il gerundio è giovando. Il participio presente è giovante. Vedi: coniugazione del verbo giovare. |
Parole Collegate |
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Utili Link |
Significato su Dizionari ed Enciclopedie online |
Hoepli | Sabatini Coletti | Treccani |
Informazioni di base |
La parola giovare è formata da sette lettere, quattro vocali e tre consonanti. Divisione in sillabe: gio-và-re. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con giovare per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923): Non c'è niente di più disgustoso che di vedersi respinto un consiglio ch'è stato sinceramente studiato con uno sforzo che costò persino delle ore di sonno. Da me c'era poi stato un altro sforzo, quello di spogliarmi dell'illusione di poter giovare io stesso agli affari di Guido. Uno sforzo immane. Ero dapprima arrivato ad una vera bontà, poi ad un'assoluta oggettività e mi si mandava a quel paese! Se questo è un uomo di Primo Levi (1947): Arthur si era ripreso abbastanza bene, ma da allora evitò sempre di esporsi al freddo; si assunse la manutenzione della stufa, la cottura delle patate, la pulizia della camera e l'assistenza ai malati. Charles ed io ci dividemmo i vari servizi all'esterno. C'era ancora un'ora di luce: una sortita ci fruttò mezzo litro di spirito e un barattolo di lievito di birra, buttato nella neve da chissà chi; facemmo una distribuzione di patate bollite e di un cucchiaio a testa di lievito. Pensavo vagamente che potesse giovare contro l'avitaminosi. Un uomo finito di Giovanni Papini (1913): Altri mi odiavano ed era pure quel che volevo perché ho sempre sentito più bisogno di nemici che d'amici. Parecchi mi stimavan di più; erano attratti dalla mia stessa violenza; sopportavano volentieri le strapazzate e gli insulti perché sentivano che molto spesso dicevo il vero, e che il vero detto così crudamente poteva giovare assai più alle anime altrui che a' miei propri interessi. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per giovare |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: giocare, giovane, giovate. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: giove, giare, gore, gare. |
Parole contenute in "giovare" |
are, giova. Contenute all'inverso: avo, era, voi. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "giovare" si può ottenere dalle seguenti coppie: gioca/cavare, gioco/covare, giovai/ire, giovamenti/mentire, giovamento/mentore, giovane/nere, giovanetta/nettare. |
Usando "giovare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * rene = giovane; * reni = giovani; * areate = giovate; * areato = giovato; * rendo = giovando; * renna = giovanna; * evi = giovarvi; * resse = giovasse; * ressi = giovassi; * reste = giovaste; * resti = giovasti; * renacci = giovanacci; * renetta = giovanetta; * renette = giovanette; * ressero = giovassero; * renaccio = giovanaccio. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "giovare" si può ottenere dalle seguenti coppie: giovedì/ideare, gioverà/areare, giovato/otre. |
Usando "giovare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * erte = giovate; * erto = giovato. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "giovare" si può ottenere dalle seguenti coppie: giova/area, giovate/areate, giovato/areato, giove/aree, giovai/rei, giovanacci/renacci, giovanaccio/renaccio, giovando/rendo, giovane/rene, giovanetta/renetta, giovanette/renette, giovani/reni, giovanna/renna, giovasse/resse, giovassero/ressero, giovassi/ressi, giovaste/reste, giovasti/resti, giovate/rete. |
Usando "giovare" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * cavare = gioca; * nere = giovane; * mie = giovarmi; * tiè = giovarti; * vie = giovarvi; * mentire = giovamenti; * mentore = giovamento. |
Sciarade incatenate |
La parola "giovare" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: giova+are. |
Intarsi e sciarade alterne |
"giovare" si può ottenere intrecciando le lettere delle seguenti coppie di parole: gore/iva. |
Quiz - indovina la soluzione |
Definizioni da Cruciverba: Valersi, giovarsi di qualcosa, Un giovanottino alle prime armi, Non sono più giovanotti, Giovavano a chi sveniva, La sposa di Giove. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Favorire, Favoreggiare, Giovare, Ajutare - Favorire è Promuovere con ogni modo il buono stato e la prosperità di alcuno, e il buon esito di un'impresa. - Favoreggiare è di minore efficacia; e l'azione è meno diretta. - Giovare è il far cosa che possa tornare di utilità. - Ajutare è il prender parte, o con la persona o con la borsa, all'opera di colui che solo non potrebbe ad essa bastare. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Fare, Giovare, Valere - Giova ciò che produce qualche vantaggio, se non il diretto, l'indiretto, e talora un affatto contrario a quello che si era proposto; il fare, in questo senso, ha da essere un giovamento, un vantaggio diretto, perchè il fare è operare, o almeno aiutare: giovano alla gioventù, a tutti i buoni consigli; ma ciò che fa meglio d'ogni altra cosa, è il buon esempio, l'indirizzo, l'aiuto. Giovare è generico; una cosa, buona in sè, giova ora o più tardi, giova a questa o a quella cosa: il fare è speciale e particolare; i decotti dolcificanti fanno bene per la tosse: i rimedii giovano nelle malattie, ma chi fa più di tutto è la natura. Valere è più di tutti; per valere bisogna che la cosa abbia un valore intrinseco; poi valere è proprio fare al caso: a un giovane scapestrato a cui le ammonizioni, i castighi, gli esempi non giovano, o per cui si direbbe che più nulla fa, una sola parola, una riflessione, un'ispirazione venuta in buon punto vale a farlo cambiar vita: essa aveva il valore, la forza necessaria, essa sola fu valida contro quel cuore indurato. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Giovare - V. a. Aff. al lat. aureo Juvare. Dare ajuto, Far utile, Far pro; contrario di Nuocere. Dant. Purg. 22. (C) Facesti come quel che va di notte, Che porta il lume dietro, e sè non giova. Petr. Canz. 8. 5. (Mt.) Ed io son un di quei che 'l pianger giova. T. Hor. Operare quel che egualmente giova ai poveri, egualmente ai ricchi; negletto, egualmente ai fanciulli e ai vecchi nuocerà.
2. Per Ajutare, Favorire. Stor. Semif. 77. (Mt.) Non mancò Scoto… ogni via tenere per gli affari del Conte giovare: ma nullo modo utilòe. Bemb. Asol. 2. (C)Essi non hanno amicizie, essi non hanno compagnie, nè sono giovati dagli altri, nè essi giovano altrui. T. Gris. Giovateci colle preghiere e coll'amore. – Giovò col consiglio. 3. N. ass. Essere utile o buono a checchessia, e sim., e si costruisce per lo più col terzo caso, e sovente colle particelle Assai, Poco, Molto, Niente. Bocc. Nov.15. 28. (C) Che giova oggimai di piangere? E nov. 16. 13. Ma poichè vide le lagrime poco giovare,… E nov. 48. 2. Non solamente non gli giovavano, anzi pareva che gli nocessero. Petr. Canz. 39. 5. Che giova dunque perchè tutta spalme La mia barchetta? T. Sansov. Conc. Polit. Ne' pericoli, dove non è ardire, non giova arte alcuna, perchè la paura ci fa dimenticare la scienza. [Camp.] D. 3. 9. Del suo profondo, ond'ella pria cantava, Seguette, come a cui di ben far giova. E significa Compiacersi nell'azione relativa. (Tom.) Dal Vang. Che giova all'uomo lucrar tutto il mondo, e perdere quel bene che solo è verace? T. Prov. Tosc. 60. Un uomo nuoce a cento, e cento non giovano a uno. (S'egli non sa giovarne se stesso.) 4. T. Giovare a lui dice talvolta meno che Giovarlo. – Giovasi a uno in qualsia piccola cosa, anco ajutandolo a quel che poi gli tornerà in danno; Giovasi unoin tutto l'essere suo, o nel meglio dell'essere. Ma, questo modo, è men com. 5. T. Ass. sottint. il nome. Ar. Fur. 26. 55. Pregandolo ora, ora dicendogli onte: Ma non giovando, avea il cammin rivolto Per ritrovar Ruggero. T. Ass. in gen. Alf. Lett. Questo anche ci ordina Dio, di conservarci per quelli a cui possiamo giovare. 6. T. In senso aff. a Importa. Giova notare. – Giova il dirlo. – Giova ripeterlo. 7. Per Servire, col genit. Dittam. 1. 5. (C) Giovar ti voglio d'alcuna moneta. Borgh. Mon. 168. (M.) Cotali disutili e vane pompe, che nè a' passati arrecaron troppo di vera e salda gloria, nè a' posteri posson punto di esempio giovare. Bocc. g. 10. n. 6. (Mt.) Mangiando egli lietamente, e del luogo solitario giovandogli,… E N. pass. Introd. Virt. 7. (Mt.) Per le quai cose io t'ho detto di sopra, sono sì malamente sbigottito e ismagato, che non mi giovo di manicare nè di bere nè di dormire. 8. T. Non giova nulla. Vang. Non prodest quidquam dice più che a nulla, sì perchè la particella determina alquanto, sì perchè allungando fa il giudizio meno reciso. 9. Fare a giova giova. Ajutarsi l'un l'altro. (C) T. Prov. Tosc. 53. Bisogna fare a giova giova. = Bellin. Buccher. 55. (Gh.) Ed egli co' le buone L'obliga a far l'un l'altro a giova giova. 10. N. pass. Giovarsi di alcuna cosa. Prenderne giovamento, e sim. Lib. Astrol. G. S. (C) Quegli che si vogliono giovare della forza e della virtù di questo segno,… Pallav. Stor. Conc. 749. (M.) Giovarsi del presunto. T. Giovarsi del diritto, della licenza, della legge. – Giovarsi d'un libro, d'un argomento, d'una citazione, d'un'altrui locuzione felice. T. Giovarsi dell'altrui, appropriandoselo con frode o di forza. 11. Dilettare, Piacere. Petr. Canz. 18. 6. (C) Quel tanto a me, non più, del viver giova. Bocc. Nov. 45. 2. Poichè Filostrato ragionando in Romagna è entrato, a me per quella similmente gioverà d'andare alquanto spaziandomi. Zibald. Andr. 15. Sicchè, avendo imparato ciò, mi gioverà di morire. Bemb. Pros. Il che a me giova di credere piuttosto. E Asol. 1. 12. Disponi tu a dir di quello che a te più giova che si ragioni. E 2. Perchè giova egli a te di dire che del dolore… amore ne sia piuttosto, che fortuna, cagione? Teseid. 1. 28. (M.) Laond'io vi richieggio umilemente, E prego, se cotal vita vi giova,… Poliz. st. 1. 18. Quanto giova a mirar pender da un'erta Le capre, e pascer questo e quel virgulto! Ambr. Furt. 4. 2. (Mt.) Oh come mi giova far natte a simil persone, che par se le vadano cercando col fuscellino. [C.C.] Tass. Amint. 1. 2. Me questa vita giova. E colla particella Ne. Pass. p. 79. (Mt.) La quale dolendosi gliene giova, e dilettasi di dolersene. Burch. 1. 59. (M.) E se fusse così, non me ne giova. 12. Compiacersi. Bocc. g. 10. n. 6. (M.) Mangiando egli lietamente, e del luogo solitario giovandosi. 13. T. Non d'utile, e neanco di mero piacere, ma di pensata compiacenza. Ar. Fur. 37. 7. Non restate però, donne, a cui giova Il bene oprar, di seguir vostra via. D. 2. 21. Della mondizia (dell'anima purgata) il sol voler (salire al cielo) fa prova Che (il qual volere), tutta libera, a mutar convento L'alma sorprende (la prende a un tratto la volontà di salire con la certezza della beatitudine), e di voler le giova. – Mi giova sperare. 14. Impers. Giova ad alcuno di pers. o di cosa, se glie ne importa, o, come già dicevano, glie ne cale (dal pensare a quella caldamente, e calorosamente adoprarsi). [Camp.] D. 3. 8. Ma perchè sappi che di te mi giova (che ho a cuore il tuo ammaestramento, soggiungerò), Un corollario voglio che ti ammanti. 15. (Tom.) Impers. Di cibo schifo, disgustoso, non abbastanza pulito, dicesi: Non me ne giova. – Chi trova un po' sudicio o vestito o letto o altro arnese, e però non vuole usarne, dice che Non glie ne giova. E di persone altresì. Latinismo gentile. Talora dicesi: Non me ne giovo; ma mi pare men bello. 16. T. Non si giovare di pers. o di cosa, Averla a schifo. D'altero o di schizzinoso. Par non si giovi d'essere toccato. 17. Fig. di piante. [Palm.] L'erba medica si giova d'un terreno mezzanamente calcareo. 18. In modo proverb. Solleticare dove ne giova; e vale Dire e Fare appunto quel che un desidera. Non com. Morg. 22. 152. (C) Rinaldo rispondea: Tu mi solletichi, Padrone, appunto dove me ne giova. |
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