Egloga - e ÈCLOGA. [T.] S. f. Dal gr. ̓Εκ, Λέγω, Eleggere, venne più e più ristringendo il suo signif. Secondo l'orig. ai Gr. valeva propriam. anco Predilezione (De-Lego), e Riscossione d'imposte (carezza dei governi paterni ai sudditi prediletti): ai gramm. lat. Per eclogam era una fig. rett., la quale eleggeva verbo o nome o avverbio da fare riscontro con altro verbo o nome o avverbio (Jul. Rufinian.). Secondo l'orig. nel gr. e nel lat., Scelta di passi da uno o più autori. Varr. Eclogas ex annali descriptas. C'eran Ecloghe di Polibio, di Diodoro, di Teofrasto: excerpta. In questo senso erud. direi Ecloghe col Salvin. Casaub. Volg. 151. (Mt.) E così T. Auson. Eclogario, libro di versi scelti. Cic. Eclogarii, luoghi scelti: altri intende Eclogarii gli scriventi sceglitori; e questo forse è il primo senso.
2. Quindi significò Versi scelti (Selecta); non perchè l'autore li stimasse eletti, ma perchè li sceglieva tra molti da dare alla luce. E, forse perchè i brevi componimenti prescelgonsi, per il pregio almeno della brevità, Ecloghe dissersi i brevi. T. Plin. ep. Epigrammi, idillii, egloghe, poemetti, endecasillabi. Stazio così chiama un de' lirici suoi. Uno Scol. distingue gl'inni agli Dei; le odi e le egloghe a lodare o riprendere gli uomini, o a compiangere il dolore e la perdita loro.
3. T. Egloghe disse Virg. le sue, che Teocr. Idillii; non tanto forse perchè brevi e trascelte da dar fuori, tra i molti esercizi giovanili ch'egli avrà fatti per acquistare quella maestria sapiente di stile, quanto perchè la Nona egloga, la quale è forse la prima da lui data in luce, contiene passi d'altri componimenti; e così la quarta è un estratto dai carmi sibillini, la sesta dalle tradizioni cosmologiche, dove pare che ignote non gli fossero le mosaiche: nella settima e nell'ottava, e nella terza e nella quinta, è il canto di varii; nella seconda e nella decima, altri che il poeta induconsi a dire. E anco la prima è un colloquio. L'Egloga più dell'Idillio ammette il colloquio: questo dipinge più la natura e i costumi campestri; quella, gli affetti degli uomini. La poesia bucolica comprende egloghe e idillii. Egloghe le lat. del Petr. e di Dante. = Bocc. Vit. D. 260. (C) Compose Dante due egloghe… le quali furono mandate da lui per risposta… a maestro Gio. del Virgilio. T. Egloghe di L. Alamanni, di L. Ariosto. Aggiungesi Egloghe pastorali, per distinguerle dalle Pescatorie del Sannazzaro, di cui L. Ar. disse che Alle Camene Lasciar fa i monti ed abitar le arene. Ma le egloghe dell'Arcadia d'esso Sannazz. sono più arenose delle pescatorie; e fecero il titolo infausto. Potrebbesi, del resto, Egloghe marinaresche, e anco cortigianesche; e Maria Antonietta a Versailles faceva egloghe in azione, non vedendo la tragedia che le veniva alle spalle. |