Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Dissimulare, Simulare - Anche tra queste due voci c'è divario come dal non fare al fare. Chi dissimula, si studia di tener celato il proprio pensiero, o il proprio sdegno, dando a vedere o di non aver compreso, o di non aver udito atti o parole spiacevoli, serbando il risentimento al tempo opportuno. - Chi simula, ha la mente a cosa da farsi: e si studia di tener celata la sua intenzione, facendo quelle più dimostrazioni che può del contrario, acciocchè niuno pigli sospetto. - La Simulazione sta nell'operare; la Dissimulazione sta, più che altro, nell'astenersi. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Nascondere, Celare, Occultare, Dissimulare, Mascherare, Palliare, Velare, Sopprimere, Appiattare, Rappiattare, Impiattare, Rimpiattare, Acquattare, Agguattare - Celare è tener segreta o in luogo segreto cosa o persona, talchè nessun sappia che sia o dove sia; nascondere è piuttosto toglierla dalla vista, o fare in altro modo che non sia veduta. Occultare è più che celare, perchè non solo è non palesare, ma è coprire d'un velo più denso cosa già celata; cosa occulta è quella che niuno o pochi sanno, e che altri non deve forse mai sapere: celate si tengono anche cose da nulla; occulta era la scienza antica e non se ne apriva il santuario che agl'iniziati. Nel dissimulare è una specie d'inganno; poichè si dissimula allorchè si nascondono o si travisano i veri nostri sentimenti, e perfino le vere nostre sensazioni; v'ha gente così padrona di sè, che dissimula perfino i dolori fisici. Mascherare è travisar cosa o persona talmente, che, anco veduta, non possa riconoscersi: l'ipocrita maschera il vizio così bene da dargli l'apparenza della virtù. Velare è coprire di velo, sia al proprio che al traslato: il velo talvolta non è tanto sulla cosa quanto sugli occhi di chi l'osserva, e il velo che la passione mette sugli occhi è veramente densissima benda. Palliare è traslato per lo più; al proprio non dicesi che delle malattie che una cura superficiale non guarisce radicalmente: palliare la verità è proprio de' retori, de' filosofastri; palliare le malattie, de' ciarlatani. Sopprimere è quasi annullare, almeno negli effetti; sopprimere è atto d'autorità o almeno di forza: sopprimere e comprimere i moti intempestivi del cuore non è dato a tutti. Si sopprime una cosa anche non mettendola in luce, non palesandola, passandovi su senza farne menzione, ed è arte fina o artifizio di chi vuol dirigere l'opinione di chi sente o legge: in sopprimere è l'idea di oppressione o almeno di pressione forte sulla cosa soppressa. Appiattare è nascondere in luogo angusto ove la cosa non istia che facendosi come piatta, o sottile, o piccina più che non è: rappiattare è appiattar meglio o più che sia possibile, e così impiattare e rimpiattare con poca differenza o nessuna: adoperati così sono attivi; appiccandovi il si riescono neutri passivi. S'acquatta chi si abbassa rannicchiandosi in un angolo o dietro qualsiasi riparo per non esser veduto: agguattare, secondo il dizionario, ha lo stesso significato: però quel guattare o guatare che è nella parola, pare voler significare che uno si nasconda acquattandosi non tanto per non esser veduto, quanto per vedere inosservato; e sarebbe significato speciale molto appropriato alla parola: vedano i filologi se dico bene. Il Tommaseo notò il vocabolo, ma dimenticò di farne la dichiarazione. [immagine] |
Dissimulare, Simulare, Fingere, Infingersi - Dissimulare è nascondere il sentimento, il pensare suo proprio sotto certa apparenza; simulare è vedere di mostrarne uno diverso; il primo è intento a nascondere il vero, il secondo a mentirlo, a dare lo scambio. Chi non vuole scoprirsi dissimula; chi vuole meglio tradire, simula: da questo al fingere il passo è breve e facile: a ben fingere non solo è necessaria la padronanza di sé, ma il soccorso eziandio dell'immaginazione e della prontezza di spirito. Si finge però talvolta anche per celia; e qualche volta non ha senso così esteso; si finge di non sentire, di non vedere, di non aver capito, e non si va più in là. Infingersi è come un disporre tutto se stesso a fingere, mente, corpo, fisonomia; è farsi finzione. Lo scaltro finge; l'ipocrita s'infinge. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Dissimulare - V. a. e N. ass. Nascondere il suo pensiero; Non dare a diveder di sapere alcuna cosa, o d'essersi accorto di che che sia; Fare vista d'ignorare, o di non avvedersi, o sim. Aureo lat. G. V. 9. 315. 2. (C) E quello accordo dissimulava, per esser egli signore in Italia. Cavalc. Frutt. ling. E per certo dobbiamo tenere e credere, che chi non sa perdonare e dissimulare discretamente, non sa, nè può punir giustamente. [F.T-s.] Savon. Regg. Stat. 2. 2. Non può (il tiranno) patire di udire lodar altri, benchè molte volte dissimuli, e oda con cruciato di cuore. = Cavalc. Med. cuor. 175.(C) Gli lodatori non ascoltate, e gli detrattori dissimulate, e pregate Iddio per loro. Buon. Fier. 2. 4. 18. Scusa giusta o non giusta, in simil giorno Giovi il dissimulare, e simulando Ignoranza tacer, per tor cagione,… Accad. Cr. Conq. Mess. 1. 8. (Mt.) Per quegl'inconvenienti che… si dissimularono o non si conobbero. [Cam.] Borgh. Selv. Tert. 177. L'idolatria in diverse guise sovverte i servi di Dio, non solo quando non si conosce, ma anco quando si dissimula.
T. Col Di e l'Inf. Dissimulare di conoscere, di vedere, d'essersi accorto. Nard. Dissimulare d'aver ricevuto questa ingiuria. – E ass. Dissimulare l'ingiuria.
T. Dissimulare a se stesso le difficoltà d'un' impresa, i torti proprii.
T. Chi comincia un discorso franco: Non vi dissimulo che… (È più che sempl. negaz.) Così: Non dissimulo a me stesso, vale quasi Lo confesso a me medesimo schiettamente, ne ammonisco me stesso.
2. T. Assol. Anco di leggier cosa. Io gli accenno, lo aizzo che parli; egli sorride e dissimula. Hor. Male salsus ridens dissimulare.
3. [Camp.] Non dar segni d'animo grato e riconoscente. Bin. Bon. XIII. 4. Ben si può dire ingrato Quel che riceve il ben dissimulando.
4. T. Non di cose mor. Il malessere, il male. Hor. Febrem dissimules.
5. Per Contraffare, Falsificare. G. V. 9. 170. 1. (C) La qual cosa gli fu messa a gran riprensione, a far dissimular sì fatta moneta, come il fiorino di Firenze. |