Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
- Il tifoso era contento che la sua squadra avesse vinto il campionato.
- Penso che quasi nessuno sia contento dell'attuale situazione!
- Essere contento per un proprio successo, per quello di una amico o di un figlio, ci fa sentire migliori.
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Citazioni da opere letterarie |
Il mistero del poeta di Antonio Fogazzaro (1888): Su argomenti d'arte non ho mai da lei comunicazioni interne. Quando eravamo fidanzati mi chiese se le avrei permesso di starmi vicina durante il mio lavoro, e mi promise con un sorriso, con un accento indimenticabile, di tacer sempre, di non guardarmi neppure. Così fa. Mi guarda, forse; ma tace. Intende tuttavia ed ama tutto quello che scrivo, ne gode umilmente, come in vita; e se i miei libri non piacciono altrui, lo si dica, lo si predichi, lo si stampi e mi si lasci in pace, poiché io mi contento per mio premio, di questa umile gioia.
La biondina di Marco Praga (1893): Questo primo esame non rese contento Giacomo. Non aveva mai pensato, nei giorni scorsi, non aveva mai tentato di indovinare che figura potesse avere il visitatore aspettato con tanto interesse. Le molte cure del suo lavoro, tutti gli altri pensieri più intimi e affettuosi che lo avevano occupato fin qui, gli avevano evitato quel desiderio che proviamo tutti, di figurarci in anticipazione una persona della quale dobbiamo fare e ci interessa di fare la conoscenza. Pure, oggi, osservando Dumenville, James si diceva in cuor suo che se lo sarebbe figurato tutt'altro che così.
Sino al confine di Grazia Deledda (1910): — Sono contento perché il tempo è bello, — egli disse, senza troppo badare alle parole di lei. — Faremo una buona traversata. Ieri a Roma sembrava proprio un giorno d'aprile. Vedrai com'è bello; davanti alla casa ove noi andremo ad abitare c'è un villino con un giardino tutto fiorito di rose. |
Proverbi |
- Cuor contento gran talento.
- Cuor contento non sente stento.
- Cuor contento il ciel l'aiuta.
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Canzoni |
- Sono contento (Cantata da: Alex Britti; Anno 2001)
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per contento |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: consento, contendo, contengo, contenta, contente, contenti, contesto, convento. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: conto, cono, cote, cotto, cento, cent, ceno, ceto, otto. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: contenuto, scontento. |
Parole con "contento" |
Iniziano con "contento": contentona, contentone, contentoni. |
Finiscono con "contento": scontento, scontentò, accontento, accontentò, malcontento, arcicontento, stracontento. |
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Parole contenute in "contento" |
con, onte, conte, tento. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "contento" si può ottenere dalle seguenti coppie: coi/intento, contras/rasento, contesa/santo, contese/sento, contesti/stinto, contenda/dato, contendevo/devoto, contendi/dito, contendo/doto, contenevi/evito. |
Usando "contento" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * toga = contenga; * togo = contengo; * toni = contenni. |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "contento" si può ottenere dalle seguenti coppie: conta/attento. |
Usando "contento" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * ottona = contentona; * ottone = contentone; * ottoni = contentoni. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "contento" si può ottenere dalle seguenti coppie: contenga/toga, contengo/togo, contenni/toni. |
Usando "contento" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * santo = contesa; * dato = contenda; * dito = contendi; * doto = contendo; * stinto = contesti; * evito = contenevi; * devoto = contendevo. |
Sciarade e composizione |
"contento" è formata da: con+tento. |
Sciarade incatenate |
La parola "contento" si può ottenere (usando una volta sola la parte uguale) da: conte+tento. |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "contento" (*) con un'altra parola si può ottenere: * ire = contenitore; san * = scontentano; sta * = scontentato; siam * = scontentiamo; sarno * = scontentarono. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Contento, Contentezza, Consolazione - Il Contento è lo stato di chi nulla ha da desiderare, o almeno gli pare così, avendo ottenuto ciò che bramava. - La Contentezza è una viva gioja; è la satisfazione d'animo che prova colui che si contenta anche del poco. Il Contento è poco durevole quaggiù: la Contentezza può essere abituale ed è più stabile. - Consolazione è alleviamento di dolore o di male, contentezza abituale, cagionata da qualche cosa di propizio. [immagine] |
Felicità, Contento, Contentezza, Letizia - La Felicità è il puro astratto della parola Felice. - Il Contento è la interna satisfazione dell'animo che nulla desidera. - La Contentezza è la significazione esteriore del contento. - La Letizia è la contentezza significata con parole, con atti e con ogni dimostrazione. [immagine] |
Contentarsi, Esser contento - Contentarsi è lo star pago e mostrarsi sodisfatto di ciò che ci è dato o di ciò che altri fa per noi. - «E' un uomo che non si contenta mai.» - Ha maggiore efficacia la frase Esser contento, perchè significa compiuta sodisfazione dell'animo, ed è più generica. Ora son contento, dice chi ha ottenuto cosa lungamente desiderata. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Contento, Contentamento, Contentatura - Contento è il benessere e bene stare interno che si manifesta con una dolce calma, con una beata tranquillità; è forse il più alto grado di felicità cui l'uomo possa conseguire. Contentamento è un modo d'acconsentire; è acconsentire facilmente, e, direi, con piacere. Contentatura, è la disposizione dell'uomo al contentarsi più o meno facilmente. Uomo di facile contentatura è colui che è poco esigente, che è discreto. [immagine] |
Gioia, Allegrezza, Allegria, Godimento, Piacere, Letizia, Contento, Giocondità, Ilarità, Gaudio, Giubilo, Esultazione, Esultanza, Tripudio - La gioia è dell'animo, perciò intima e tranquilla; l'allegrezza, del cuore, perciò più espansiva; l'allegria, del carattere, perciò rumorosa: fare un'allegria, vale una festa, un pranzo, una cena, un ballo o che so io, per fare un po' di baccano e stare allegri in molti. Il godimento è quel piacere che produce il possesso della cosa; se a buon diritto, è più completo, più tranquillo, più puro. Piacere è generico: i piaceri dell'anima sono ben diversi da quelli dei sensi; i primi o sono comprensioni o sentimenti; i secondi mere sensazioni, transitorie e fugaci. Gaudio esprime l'atto, o meglio l'effetto del piacere: l'anima prova un gaudio ineffabile quanto più gli è dato avvicinarsi al centro d'ogni verità, di ogni giustizia. La letizia si vede in volto, il contento si sente nel cuore; ma quella è un effetto di questo, e il vero contento proviene dalla pienezza del godimento, dalla tranquillità del possesso: ma chi è il contento in questo mondo? chi ha provato un vero, un intero contento quaggiù? i mali sono troppo misti ai beni, l'ingiusto al giusto per poterli perfettamente gli uni dagli altri sceverare. L'ilarità, come già dissi all'art. Gaio, indica una contentezza o una bontà d'animo abituale che si manifesta sul volto. La giocondità, quella gioia moderata che risente in sè chi nè troppo si lascia trasportare dai fausti avvenimenti, nè troppo abbattere dagl'infausti; chi è abbastanza filosofo da prendere tutto per il meglio e vedere che i beni e i piaceri di quaggiù non sono eterni, e che le afflizioni hanno per buona sorte da avere un fine: nella giocondità v'è sempre un qualche granello d'ironia se non contro alle persone almeno rispetto alle cose. Il giubilo è quel movimento muscolare, se vuolsi, prodotto da eccesso di gioia; il tripudio è giubilo prolungato accompagnato da atti più visibili, da moti, da riso, da grida che sfuggono quasi involontarii: il tripudio è comunicativo; il tripudio di un solo parrebbe follia. Esultazione, esultanza pare vogliano significare trasalto dell'animo e perciò anco del corpo a cagione di viva gioia: però esultazione direi dimostrazione di gioia pubblica, e per cagione di pubblico bene: esultanza lo stesso sentimento, ma più individuale e riferibile a moto anche esso individuale: l'esultanza che in ogni animo cattolico produsse l'esaltamento di Pio IX alla cattedra di S. Pietro si manifestò in tutto il mondo, ma più ne' Stati Pontificii, con segni non dubbii di pubblica esultazione. [immagine] |
Contentarsi, Essere contento - Molte circostanze obbligano l'uomo a contentarsi anche del poco; ma non si può dire che in questi casi troppo frequenti ei sia contento. A contentarsi, parrà strano a prima vista, ci va più filosofia che ad essere contento. [immagine] |
Beatitudine, Felicità, Contento, Contentezza - Beatitudine è lo stato de' beati, e perciò, parola tutta ascetica; essa non può trovarsi che nella comprensione e nel godimento di Dio. La felicità, dicesi, non è fatta per l'uomo quaggiù, è uno stato più immaginario che reale; l'uomo può avere qualche momento di felicità quando giunge a soddisfare qualche suo gran desiderio; ma un'ondata di desiderii maggiori tosto la sommerge: la soddisfazione di qualche bisogno o desiderio può renderci contenti, ma non felici: la felicità è adunque un'idea troppo complessa per essere appunto mai altra cosa che un'idea. Il contento è la pace interna del cuore; nella contentezza questa soddisfazione trapela all'esterno, sul volto, negli atti; si dirà: segni, moti di contentezza e non di contento, o almeno non così bene. [immagine] |
Beato, Felice, Fortunato, Contento, Soddisfatto, Pago - Beato ha troppa relazione e dipendenza da beatitudine per potere scostarsene molto: si dice però uomo beato, tempi beati, vita beata; ma sono d'ordinario iperboli o metafore. Felice l'uomo che nell'impasto de' casi suoi ha più del bene che del male; una certa felicità, come possiamo capirla, è relativa: l'uom ricco, potente, onorato è talvolta infelicissimo; l'artigiano che ha salute e lavoro è talora sufficientemente felice. Fortunato è colui cui vanno prosperamente le intraprese e gli affari anche rischiosi: fortuna e poi dormi, dice il proverbio. Contento è colui che per un momento nulla desidera, che ha il cuore in pace: se limitiamo la sfera de' nostri desiderii ne' termini del ragionevole, saremo più facilmente contenti. Si può essere soddisfatti in una nostra brama o domanda, eppure non essere contenti; chi soddisfa alla gola, alla cupidigia o ad altre basse passioni sarà egli contento e felice? mai no. Anche una buona ragione appaga per un momento; v'è chi è pago anche del poco, e perfino dell'apparenza, o mostra di esserlo; ma internamente è tutt'altro. Adunque può dirsi che pago, soddisfatto, contento, felice e beato rappresentano diversi gradi ognora maggiori di quella felicità o beatitudine a cui l'uomo per sua natura è spinto ed aspira. L'appagamento è per lo più apparente; la soddisfazione, parziale; il contento, momentaneo; la felicità, fugace; la sola beatitudine che viene da Dio è completa e non transitoria. [immagine] |
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