Consonanza

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Informazioni di base

La parola consonanza è formata da dieci lettere, quattro vocali e sei consonanti. Lettera maggiormente presente: enne (tre). Divisione in sillabe: con-so-nàn-za. È un quadrisillabo piano (accento sulla penultima sillaba).

Frasi e testi di esempio

»» Vedi anche la pagina frasi con consonanza per una lista di esempi.

Esempi d'uso

Gli orchestrali hanno intonato un accordo dalla consonanza perfetta.
La consonanza di intenti tra le due giunte sarà l'obiettivo da raggiungere.
La consonanza tra la coppia deve essere una melodia di sguardi ed intese.

Citazioni da opere letterarie

Il piacere di Gabriele D'Annunzio (1889): Andrea, nel comporre, studiava sé medesimo curiosamente. Non aveva fatto versi da gran tempo. Quell'intervallo d'ozio aveva nociuto alla sua abilità tecnica? Gli pareva che le rime, uscenti a mano a mano dal suo cervello, avessero un sapor nuovo. La consonanza gli veniva spontanea, senza ch'ei la cercasse; e i pensieri gli nascevano rimati.

Anima sola di Neera (1895): Una fanciullina di stirpe regale, rapita all'Africa nativa e chiusa in un convento della vecchia Castiglia, vi cresce in una perfetta consonanza di idee e di aspirazioni con le suore che la circondano; solamente la sua pietà è più ardente, il suo zelo più appassionato, le sue preghiere più poetiche, le sue astinenze più esaltate e continue. Nella patria di Santa Teresa e di Maria Alacoque la giovane selvaggia stupiva per la sua santità.

I promessi sposi di Alessandro Manzoni (1840): Chi, passando per una fiera, s'è trovato a goder l'armonia che fa una compagnia di cantambanchi, quando, tra una sonata e l'altra, ognuno accorda il suo stromento, facendolo stridere quanto più può, affine di sentirlo distintamente, in mezzo al rumore degli altri, s'immagini che tale fosse la consonanza di quei, se si può dire, discorsi. S'andava intanto mescendo e rimescendo di quel tal vino; e le lodi di esso venivano, com'era giusto, frammischiate alle sentenze di giurisprudenza economica; sicchè le parole che s'udivan più sonore e più frequenti, erano: ambrosia, e impiccarli.

Giochi di Parole

Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per consonanza

Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione

Combinazione gradevole all'orecchio

Definizioni da Cruciverba in cui è presente

Consonanza di voci = armonia

Cambi

Cambiando una lettera sola si può ottenere: consonanze.

Scarti

Scarti di lettere con resto non consecutivo: cono, coso, cosa, coana, nona, nonna, nana, sana.

Parole contenute in "consonanza"

con, consona. Contenute all'inverso: ano, nano.

Quiz - indovina la soluzione

Definizioni da Cruciverba: Non consono alla giustizia, La consorella del commercio, Vive con le consorelle, Le consonanti d'una... nullità, Lo è la consonante T.

Definizioni da Dizionari Storici

Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879

Consonanza - [T.] S. f. Accordo piacevole di due suoni che vengono insieme uniti. È in Vitr. – Sen. Pist. (C) Di tutte (le voci), accordate insieme, si fa una consonanza. T. Virg. Ugurg. 315. I canti e le cetere, e le consonanzie delli stormenti (strumenti) coi canti.

2. Più propriam. mus. [Ross.] È, secondo l'etim., l'effetto di due e più suoni intesi insieme. Onde disse l'Aaron (Tosc. 2. 21.) Il solo diatonico (genere) è frequentato, il quale in pronunziazione non ha minore consonanza del semituono minore.

[Ross.] Preso il Cum nel senso di Apte, Convenientemente, Consonanza si restringe per lo più a significare la relazione di più suoni, il cui accordo piace all'orecchio. Zarl. 1. 2. 11. La consonanza è concordanza di più suoni fra lor differenti ed ineguali, ridotta in uno. E 1. 2. 12. Consonanza (è) composizione di suono grave ed acuto, che proviene alle nostre orecchie soavemente ed uniformemente. [Cont.] Barbaro, Arch. Vitr. 240. Consonanza è temperato mescolamento di suoni acuti e gravi che dolcemente viene alle orecchie. T. Mescolanza qui non è pr.

T. Varch. Ercol. 265. Nella musica le consonanze che accordano (dánno diletto), le dissonanze che discordano (dispiacciono e annojano).

[Ross.] Anche per Intervallo in generale.

[Ross.] Bart. Suon. 3. 8. Regina delle consonanze e madre dell'armonia l'ottava.

Varch. Gioc. Pitt. (C) Si vede che, tra tutte le consonanze musicali, la diapason è la maggiore. Castigl. Corteg. 46. (Gh.) Nella musica è vizio grandissimo fare due consonanze perfette l'una dopo l'altra; talchè il medesimo sentimento dell'audito nostro l'abborrisce, e spesso ama una seconda o settima che in sè è dissonanza aspera e intollerabile; e ciò procede, che quel continuare nelle perfette genera sazietà, e dimostra bene troppo affettata armonia: il che mescolando le imperfette si fugge, co'l far quasi un paragone, d'onde più le orecchie nostre stanno sospese, e più avidamente attendono e gustano le perfette.

[Cont.] Consonanze semplici. Barbaro, Arch. Vitr. 490. Le quali consonanze da' moderni son chiamate per nome di terza maggiore, terza minore, quinta, sesta maggiore, sesta minore, e chiamansi consonanzie semplici.

[Cont.] Consonanze composte. Barbaro, Arch. Vitr. 490. Consonanzie semplici, dopo le quali seguono le composte, cioè l'ottava (già detta diapason) la decima, la duodecima… e l'altre in infinito, se in infinito potesse andar la voce e 'l suono.

[Ross.] Cantare o Sonare in consouanza. A più voci, o, come solevasi dire, In contrappunto. Mart. St. 1. Diss. 2. Darl. Sopp. 2. 8. E 8. 3.

[Ross.] Canto in consonanza. Contrappunto. Mart. St. 1. Diss. 2. La forma del canto corrente in consonanza, detto volgarmente contrappunto.

3. T. La consonanza della desin. nelle voci fa rima, non sempre da evitarsi nella prosa, quand'è necessario usar quelle voci, o che la stessa consonanza sia imitativa con efficacia e senza affettazione.

† Rispondere per le consonanze, per le rime. Car. Lett. 1. 107. (Man.)

4. Fig. [Camp.] Guid. G. X. 2. Tutti, in una consonanza di voce, elessono Achille e Patroclo (suffragi). T. Tert. Consonanza delle scritture sacre. – D'opinioni. = Red. Son. 23. (C) Beate consonanze (de' cieli).

Guid. G. (C) Tanti… duchi e principi ragunati in una consonanza di volontade. Camb. Oraz. 1. 3. 152. T. Di sentimenti. – Dell'ordine universale.

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