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Informazioni di base |
La parola clemenza è formata da otto lettere, tre vocali e cinque consonanti. Divisione in sillabe: cle-mèn-za. È un trisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
»» Vedi anche la pagina frasi con clemenza per una lista di esempi. |
Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il romanzo della fanciulla di Matilde Serao (1921): Anche il direttore andava e veniva, ma muto, serio, senza fare osservazione, passeggiando come un leone nella gabbia. Non diceva niente, vedeva tutto: la faccia pallida di Annina Pescara che sedeva da dieci ore alla linea di Reggio e crollava ogni tanto il capo, come se non potesse reggerlo; la pazienza angelica di Clemenza Achard, che combatteva con sette piccoli uffici sulla sua linea, che tutti avevano telegrammi e tutti volevano avere la precedenza; Il mistero del poeta di Antonio Fogazzaro (1888): Violet non aveva cuore di dir ciò che scrisse, e io non ho cuore di riferirlo qui nella soave, squisita forma in cui lo conservo. Mi perdoni, amica mia, non lo darei a leggere nemmanco a Lei. Miss Yves si doleva, con parole accorate, ch'io non l'avessi obbedita, e diceva di aver consentito a parlarmi ancora, solo per la fiducia che dopo il suo racconto mi allontanerei da lei per sempre. Mi pregava quindi di usarle pietà, di non dirle parole dure, di congedarmi da lei con clemenza. La vecchia casa di Neera (1900): Il fanciullo ebbe appena il tempo di gettarsi in un canto, rannicchiandosi contro la parete; il signor Pompeo si fermò volgendosi verso una persona che gli stava alle spalle. — Quel ragazzo — disse con accento duro — ha bisogno di una lezione. Una voce soavissima, una voce di donna angelicata benché tremante fra le lagrime, pregò con indicibile commozione: — Non oggi! non oggi! - E temendo forse che la parola non bastasse, l'incognita aggiunse il gesto supplice delle mani congiunte verso l'uomo che già aveva varcata la soglia, seguendolo per ottenerne una promessa di clemenza. |
Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per clemenza |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si può ottenere: clemenze. |
Scarti |
Scarti di lettere con resto non consecutivo: cena, lemna, lenza, lena, mena. |
Parole con "clemenza" |
Finiscono con "clemenza": inclemenza. |
Definizioni da Dizionari Storici |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Bontà, Benignità, Bonarietà, Umanità, Clemenza - La bontà è il ceppo di tutti questi sentimenti; è il genere, di cui essi non sono che particolari specialità: bontà è parola assoluta, è opposto di cattiveria; l'uomo buono non farà scientemente mai male a nessuno, il che è un gran bene; farà il bene che potrà, il che è un bene eziandio maggiore. La benignità ci porta a compassionare, a perdonare, ad amare, è la delicata affezione del forte verso il debole: benigno (vedi). L'umanità è quella bontà che riguarda specialmente l'uomo, sia che l'eserciti egli stesso a pro' d'altri, sia che su di esso si versi: un atto di pietoso e ben inteso soccorso verso chi è misero è un vero atto di umanità: umani si può essere anche colle bestie. La bonarietà è bontà schietta senza pretesa o apparato: è veramente bontà d'indole e di carattere: nella benignità può entrare un po' d'ostentazione; nell'umanità un po' di calcolo, pensando alle vicende sovversive della fortuna; nella bontà può essere santa lotta contro una natura superba e ricalcitrante; nella bonarietà invece l'impulso e l'atto son così naturali e repenti da non poter supporre pensiero secondario di sorta. La bonarietà è tanto buona, che il mondo sovente la deride. La clemenza è virtù propria di chi può e ha diritto di punire: più si monta, la clemenza dovrebb'essere meno condizionata, più intera, più facile; poiché giunti a Dio, sommità delle sommità, la troviamo perfetta. [immagine] |
Dizionario Tommaseo-Bellini del 1865-1879 |
Clemenza - [T.] S. f. Abito di sentimenti e atti clementi. Clemenza perfetta è solo quella di Dio; perchè in lui solo è il poter di punire efficacemente e di pienamente perdonare e far l'uomo capace di bene e degno di benefizio. T. La Chiesa: Dio di grande clemenza. = Fir. Disc. an. 112. (C) Miglior rimedio non ci ha che rimettersi nelle braccia di Colui… che, vedendo il cuor nostro vôlto a bene, per sua clemenza, l'ajuterà. Cron. Morell. 344. Ricorro ancora alla tua benignità e alla tua clemenza, pregando te, Regina immacolata. (Anco il Bocc. (Lab. 62.) accoppia queste due voci.) Benignità è la radice che genera e Clemenza e altri beni; ha senso più gen.
La Vergine. T. Madre di clemenza. D'uomini. Fir. Disc. an. 34. (C) Son venuto alla tua devota cella a vederti, chè, per tua bontà e clemenza, non disprezzi le tarde lacrime mie. Red. Op. 4. 442. Il che da S. A. S., con somma clemenza, mi è stato pietosamente conceduto. T. Montecucc. Op. 2. 29. Della clemenza cesarea. 2. Segnatam. d'astinenza dal punire o dal vendicarsi: onde la Clemenza Cic. ben dice essere parte di temperanza e degnissima d'uomo grande. Cruscata, p. 24. (Gh.) Il principe, alcuna volta perdonando a malfattori, s'acquista lode di clemenza. T. Ces. Giudicare con clemenza. Cic. Quella clemenza e mansuetudine del nostro governo, in tanta crudeltà e inumanità tramutarsi. T. Liv. Guerreggiare con… – Clemenza del vincitore. [Camp.] Com. Ces. Li quali, Cesare, come miseri e supplici, alla misericordia e clemenza sua ricevuti, diligentemente li fece conservare (usus misericordia). T. Usare, anco in Cic. – Gell. Clemenza e misericordia. Il secondo è più. 3. T. Ter. Facilità e clemenza. Questo e i modi seg. concernono e il perdono generoso e altri effetti, in cui Clemenza s'approssima a Benignità. Rob. Nap. Tr. Vir. Mor. 54. La santa clemenza Conserva l'uomo in alta potestade. Cic. Ricorrere alla clemenza d'alcuno. Tac. Invocarla, Implorarla. Plaut. Operare con… Cic. Comportare con… Plin. Trattare con… Cic. Accogliere con… Fedr. Riprendere con… – Seneca ha della Clemenza due libri. 4. Prima che Pipino e Carlomagno s'intitolassero Re per la clemenza di Dio; forma più modesta che per la grazia; gli era titolo imperiale, che faceva dell'uomo un astratto. T. Iscr. Alla clemenza e pietà dell'imperatore. Più assol. T. Cod. Teod. Nel dì natalizio della nostra Clemenza. † In questo senso, plur. T. Giorn. Arch. St. 1858. 233. Raccomandandomi umilmente alle Signorie e Clemenzie loro. 5. Di bestie. T. Plin. Clemenza del leone verso chi gli si raccomandi. 6. I Rom. ne han fatto una dea. T. L'imperatore sta tra il leone e la dea. |
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