Forma verbale |
Armi è una forma del verbo armare (seconda persona singolare dell'indicativo presente; prima, seconda e terza persona singolare del congiuntivo presente; terza persona singolare dell'imperativo presente). Vedi anche: Coniugazione di armare. |
Utili Link |
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Articoli interessanti e pagine web |
Liste Parole: Armi |
Foto taggate armi | ||
Rievocazione a Baselice | Rievocazione a Terlizzi - | divise7 |
Informazioni di base |
La parola armi è formata da quattro lettere, due vocali e due consonanti. Divisione in sillabe: àr-mi. È un bisillabo piano (accento sulla penultima sillaba). |
Frasi e testi di esempio |
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Esempi d'uso |
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Citazioni da opere letterarie |
Il partigiano Johnny di Beppe Fenoglio (1968): Era tremendamente eccitante, e pregnante, marciare al basso in quella sospensione di partigianesimo. Johnny si sentiva come può sentirsi un prete cattolico in borghese od un militare in borghese: armi razionalmente celate sotto il vestito, il segno era sempre su lui: partigiano in aeternum. «I've stood, and fired, and killed». Il fu Mattia Pascal di Luigi Pirandello (1904): Non potrei qui riferire per filo e per segno tutto ciò che egli si compiacque di dirmi intorno al mio caso, tutto ciò che pretendeva da me... dovevo telegrafare, non so come, non so a chi, esporre, determinare, andare dal colonnello... ça va sans dire... come aveva fatto lui, quando non era ancora sotto le armi, e gli era capitato a Pavia lo stesso mio caso... Perché, in materia cavalleresca... e giù, giù, articoli e precedenti e controversie e giurì d'onore e che so io. Memorie di un cuoco d'astronave di Massimo Mongai (1997): Se devo aggredire un pianeta, non posso fare "bombardamenti selettivi": o lo distruggo o lui distruggerà il mio pianeta; e quando l'ho distrutto cosa ci faccio di un deserto radioattivo che resta tale per almeno alcune centinaia di anni, se uso solo armi ai neutroni; delle armi antimateria si favoleggia in tutti gli astroporti ma nessuno le ha mai veramente né usate e nemmeno viste: sono teoricamente possibili, ma, anche loro, troppo pericolose e costose; a che scopo investire in una cosa così poco produttiva? |
Espressioni e Modi di Dire |
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Libri |
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Giochi di Parole |
Giochi enigmistici, trasformazioni varie e curiosità. Vedi anche: Anagrammi per armi |
Definizioni da Cruciverba di cui è la soluzione |
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Definizioni da Cruciverba in cui è presente |
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Cambi |
Cambiando una lettera sola si possono ottenere le seguenti parole: acmi, arai, ardi, arma, arme, armo, arri, arsi, arti. Cambiando entrambi gli estremi della parola si possono avere: erma, erme, ermo, orma, orme. |
Scarti |
Rimuovendo una sola lettera si possono ottenere i vocaboli: ami, ari. |
Zeppe (e aggiunte) |
Aggiungendo una sola lettera si possono ottenere le parole: armai, aromi, carmi, darmi, farmi, marmi. |
Parole con "armi" |
Iniziano con "armi": armino, armiamo, armiate, armiere, armieri, armilla, armille, armigera, armigere, armigeri, armigero, armillare, armillari, armistizi, armistizio. |
Finiscono con "armi": carmi, darmi, farmi, marmi, amarmi, bearmi, riarmi, starmi, trarmi, usarmi, allarmi, alzarmi, andarmi, armarmi, basarmi, bucarmi, calarmi, cavarmi, celarmi, cibarmi, citarmi, crearmi, curarmi, disarmi, donarmi, dotarmi, fidarmi, forarmi, gasarmi, gelarmi, ... |
Contengono "armi": carmine, carmini, karmica, karmici, karmico, carminio, karmiche, marmista, marmiste, marmisti, marmitta, marmitte, riarmino, allarmino, carminica, carminici, carminico, disarmino, marmifera, marmifere, marmiferi, marmifero, riarmiamo, riarmiate, risparmia, risparmio, risparmiò, scarmigli, tarmicida, tarmicide, ... |
»» Vedi parole che contengono armi per la lista completa |
Incastri |
Inserito nella parola riamo dà RIarmiAMO; in risposa dà RISParmiOSA; in rispose dà RISParmiOSE; in risposi dà RISParmiOSI; in risposo dà RISParmiOSO; in risparmi dà RISParmiARMI. |
Inserendo al suo interno era si ha ARMeraI; con ere si ha ARMereI; con dora si ha AdoraRMI; con gita si ha AgitaRMI; con iuta si ha AiutaRMI; con rena si ha ArenaRMI; con mando si ha ARmandoMI; con scolta si ha AscoltaRMI; con spetta si ha AspettaRMI; con rischiato si ha ARrischiatoMI; con rischiando si ha ARrischiandoMI. |
Lucchetti |
Scartando le parti in comune (in coda e poi in capo), "armi" si può ottenere dalle seguenti coppie: ara/ami, arante/antemi, araste/astemi, arato/atomi, arazzi/azzimi, archi/chimi, arda/dami, ardite/ditemi, ardo/domi, arduo/duomi, arenante/enantemi, arno/nomi, arra/rami, arre/remi, arrecando/recandomi, arredi/redimi, arri/rimi, arricchissi/ricchissimi, arrotolando/rotolandomi, arse/semi, arso/somi... |
Usando "armi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * mica = arca; * mida = arda; * mide = arde; * midi = ardi; * mino = arno; * mira = arra; * mire = arre; * miri = arri; * mise = arse; * misi = arsi; * mite = arte; * miti = arti; * mito = arto; * miche = arche; * mimai = armai; * minia = arnia; * mioma = aroma; * miomi = aromi; dia * = dirmi; poa * = pormi; ... |
Lucchetti Riflessi |
Scartando le parti in comune (in coda e il riflesso in capo), "armi" si può ottenere dalle seguenti coppie: arca/acmi, argine/enigmi. |
Usando "armi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: darà * = dami; dora * = domi; lira * = limi; mara * = mami; mira * = mimi; rara * = rami; sera * = semi; torà * = tomi; amara * = amami; * imano = arano; boera * = boemi; cadrà * = cadmi; corra * = cormi; dorrà * = dormi; edera * = edemi; ferra * = fermi; forra * = formi; marra * = marmi; porrà * = pormi; stara * = stami; ... |
Cerniere |
Scartando le parti in comune (prima in capo e poi in coda), "armi" si può ottenere dalle seguenti coppie: roar/miro. |
Usando "armi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * roar = miro; miro * = roar. |
Lucchetti Alterni |
Scartando le parti in comune (in coda oppure in capo), "armi" si può ottenere dalle seguenti coppie: ara/mia, arca/mica, arcella/micella, arcelle/micelle, arche/miche, arcione/micione, arcioni/micioni, arcologia/micologia, arda/mida, arde/mide, ardi/midi, are/mie, arnia/minia, arno/mino, aro/mio, aroma/mioma, aromi/miomi, arra/mira, arre/mire, arri/miri, arse/mise... |
Usando "armi" (*) si possono ottenere i seguenti risultati: * dami = arda; * domi = ardo; * nomi = arno; * rami = arra; * remi = arre; * rimi = arri; * semi = arse; * somi = arso; * temi = arte; * tomi = arto; * atomi = arato; * chimi = archi; * duomi = arduo; chi * = charm; * armai = mimai; * antemi = arante; * astemi = araste; * azzimi = arazzi; * ditemi = ardite; * adii = armadi; ... |
Intarsi e sciarade alterne |
Intrecciando le lettere di "armi" (*) con un'altra parola si può ottenere: * do = adromi; * pi = aprimi; * poe = aporemi; * era = armeria; * ere = armerie; * tea = artemia; * tee = artemie; blu * = barlumi; del * = darmeli; * ceri = acerrimi; * coni = acronimi; andò * = anadromi; * pite = apritemi; * teca = atermica; pane * = paramine; posa * = parosmia; pose * = parosmie; rive * = riavermi; stia * = sartiami; * desta = adremista; ... |
Definizioni da Dizionari Storici |
Vocabolario dei sinonimi della lingua italiana del 1884 |
Battaglia, Combattimento, Fatto d’armi, Giornata, Scaramuccia - La Battaglia è un'azione generale di due eserciti; ed è preparata e condotta secondo studii precedenti, e secondo le regole strategiche. - Il Combattimento è azione particolare, o di una divisione, o di un corpo di esercito, che spesso avviene senza precedente preparazione. - Fatto d'arme è generico, può intendersi di ogni azione militare, e si piglia sempre in significato onorevole. - «La difesa dei Trecento alle Termopili, dice il Grassi, è il più bel fatto d'arme dell'antichità.» - Giornata è quella battaglia dove prendono parte tutte le forze de' due guerreggianti, preparata con ogni studio e col più gran vigore, che generalmente decide della sorte della guerra. - Scaramuccia, è un'avvisaglia tra piccole schiere, di breve durata e non troppo micidiale. [immagine] |
Dizionario dei sinonimi - Zecchini del 1860 |
Armi, Armatura - Armi si dicono più quelle da offesa: ma eziandio quelle da difesa; impugnar le armi, vestir le armi. Armatura, più a quelle che si rivestivano anticamente a difesa del corpo. L'armatura era il loro complesso. [immagine] |
Dizionario delle invenzioni, origini e scoperte del 1850 |
Armi gentilizie (stemmi) - Saint-Foix, nei suoi Saggi sopra Parigi, dice, che tutti i popoli ebbero dei simboli, figure, o insegne nazionali. Gli Ateniesi avevano una Civetta; i Tracj una Morte; i Celti la Spada; i Romani l'Aquila; i Cartaginesi una testa di cavallo; i Sassoni un destriero vivace; i primi Franchi un leone, conservato di poi da' Belgi; i Goti un'orsa; i capi de' Druidi le chiavi. In epoche meno remote, e secondo la nuova divisione degli Stati, le nazioni e coloro che le governano hanno adottato simboli o armi distintive. Se in tutti i tempi vi furono figure su gli scudi e le bandiere, non erano in origine se non che emblemi, e geroglifici a capriccio, i quali non servivano mai ne' tempi antichi a distinguere le famiglie o a segnarne la nobiltà. Gli stemmi, per lo contrario, sono segni ereditarj di estrazione e di nobiltà, composti regolarmente di certe figure e di smalti, date o autorizzate dai sovrani per la distinzione delle persone e delle case. I dotti sono di varie opinioni in quanto alla loro antichità, e non hanno certezza dell'epoca e della contrada in cui sia nata l'arte che spiega e regola i simboli eroici. Menestrier e Muratori danno il vanto ai Francesi di essere gli autori dei principj di quella scienza nota col nome di Araldica. Il tempo non ne è sicuro, ma non si conoscono autori che parlassero del blasone innanzi, al 1150. Quei segni distintivi furono appellati Armi, perchè si dipingevano o si scolpivano sopra lo scudo, la corazza ec: ec:, e dalle armi aveano preso origine. Riguardo all'antichità degli Stemmi, abbiamo ragione di credere che la prima istituzione dei medesimi debba riportarsi ai tornei celebrati verso la fine del secolo X. De Foncomagne provò solidamente, che il loro principio risalisse ai tornei che Enrico I soprannominato l'Uccellatore istituì nel 934. a Gottinguen, onde mantenere la nobiltà nell'esercizio delle armi in tempi di pace, e che da Goffredo di Precielle vennero introdotti in Francia verso il 1036. La relazione esistente fra gli stemmi ed i tornei è visibile, e ne fa conoscere l'origine e l'analogia. I travicelli, i pali e le lapazze formavano parte della barriera che chiudeva il campo del torneo; i combattenti, dopo aver predato la spada ed altre armi, avevano il diritto di decorarne i loro scudi e di porvele sopra come monumenti del proprio valore. D'altronde, una circostanza che distrugge l'opinione di coloro i quali rimandano gli stemmi soltanto all'epoca delle Crociate, si è che egli è noto incontrastabilmente quali erano le armi gentilizie della famiglia di Regimbold prevosto dell'abbazia di Mouri in Svizzera dal 1027 al 1055., quelle di Roberto I. conte di Fiandra nel 1072, e quelle dei conti di Tolosa: lo che dimostra l'esistenza degli stemmi innanzi alla prima crociata pubblicata nel 1095. Quella prima spedizione altro non fece che moltiplicarli, e furono la distinzione della nobiltà di origine sino al 1371.; quindi i plebei innobiliti cominciarono pure a portarne. [immagine] |
Armi - Le pietre, i pezzi di legno greggio, le corna degli animali, devono essere state le prime armi adoprate. Indi s'immaginò di fare indurire al fuoco i bastoni ed appuntarli. Nè si tardò guari a tagliare i pezzi di legno a guisa di mazzuola, arme tanto comune nei tempi antichi. E' pure probabile, che sino dalla prische età gli uomini si battessero con le piccozze o scuri: gli scrittori antichi ce le fanno vedere usate dagli eroi. Tra le prime armi inventate debbonsi porre ancora la lancia e la picca. Con queste non si poteva battersi che da vicino; ma in breve si cercò il mezzo di raggiungere il nemico da lontano, e se ne inventarono altre a tal'uopo. Le più antiche e universali sono l'arco e la freccia, se pure non è la fromba creata dai Fenicj. La Scrittura dice che Ismaele doventò abile nel trarre l'arco; Esaù prende l'arco e la faretra per andare alla caccia. La sciabola e la spada vennero dopo, conciossiachè suppongono cognizioni nell'arte di lavorare i metalli. Alcuni storici profani attribuiscono l'invenzione della spada a Belo re di Assiria e padre di Nino. La Scrittura c'insegna che la spada era conosciuta antichissimamente nell'Asia: Abramo la impugna per immolare Isacco; Simeone e Levi l'hanno in mano quando entrano in Sichem, e se ne servono per massacrare gli abitanti.
Le armi difensive che sappiamo in uso nell'antichità sono lo scudo, l'elmo e la corazza; ma non si può indicare l'epoca in cui fossero inventate, e sappiamo soltanto che inventori dello scudo pretendono di essere gli Egiziani. I Greci, nei tempi eroici erano armati all'incirca nella stessa guisa che la più parte dei primi popoli. Avevano per offensive, la mazzuola, la scure, la spada, la freccia, il giavellotto, la fromba, e la picca; e per difensive, lo scudo, la corazza, l'elmo, e stivaletti di metallo onde preservare le gambe. Erodoto asserisce avere i Greci ricevuto dagli Egizj lo scudo e l'elmo. Eccettuando il piastrone, ch'era particolare ai Romani, e che consisteva in una piastra di rame convessa, la quale i legionarj portavano sul petto invece di corazza, le armi dei Greci e dei Romani erano le stesse tanto per l'attacco che pella difesa. Quelle dei Galli e dei Germani differivano poco da quelle dei Romani e dei Greci; ed anzi, quando Clovigi conquistò le Gallie i Franchi non avevano per offensive che la spada, il giavellotto e la scure, e per difensiva lo scudo o usbergo soltanto. Le offensive che si adopravano in Francia sotto la terza stirpe sino all'invenzione delle armi da fuoco, erano l'arco, la balestra, la fromba, la freccia, il pugnale, la spada, il baston ferrato, l'ascia, la mazzuola, il maglio, ch'era una specie di martello lungo. Il moschetto e la picca si consideravano da alcuni secoli come necessarj ai fanti, allorchè nel 1700. e 1705. Luigi XV sostituì all'uno il fucile ed all'altra la bajonetta. Le prime armi da fuoco comparvero nel 1330. Si moltiplicarono talmente, che dopo un secolo s'impiegavano generalmente tre o quattro cento cannoni negli assedj e quattro mila colubrine nelle battaglie. Nel fatto di Morat (anno 1476) gli Svizzeri posero in opra sino a dieci mila colubrine. Erano queste lunghi tubi di rame o ferro battuto del peso da venti a cinquanta libbre; le più gravi erano montate sopra piccoli carretti mobili, e le leggiere su delle forcine. Codeste colubrine, mediante i successivi loro perfezionamenti, diedero luogo alle armi da fuoco portatili che si costumano ai giorni nostri. Alla fine del secolo XVII si recarono importanti innovazioni nella fabbricazione delle armi da fuoco portatili: il fucile a silice, che anche oggi si adopra, e la di cui invenzione si riferisce al 1630, fu messo in opra per le truppe nel 1680. Nel 1671. erasi immaginata la bajonetta a manico pieno, che si cacciava nel cannone; e dopo trenta anni si pensò a farla a manico vuoto e assottigliato secondo è anche adesso. Soltanto nel 1703., pel parere di Vauban, opposto a quello del maresciallo di Montesquieu e di molti altri militari di quell'epoca, Luigi XIV ordinò la soppressione generale delle picche e l'armamento di tutta l'infanteria francese col fucile a bajonetta. L'ascendente del genio di Vauban avendo così vinto l'opposizione della pratica, i sovrani d'Europa imitarono a gara l'esempio di Luigi XIV, e con tanta premura, che alla battaglia di Blenheim del 1704. ove combatterono truppe francesi, inglesi, imperiali, prussiane, danesi, olandesi, assiane e bavare, non si fece menzione tampoco di un battaglione di piccheri. [immagine] |
Passo d’armi - Denominazione comune al luogo che gli antichi cavalieri intraprendevano di difendere, ed al combattimento che un tenente, o solo o accompagnato da più cavalieri, offriva ne' tornei contro chiunque si presentasse. Il passo dell'arco trionfale, che Francesco duca di Valois aperse nel 1514. con nove cavalieri, nella via Sant'Antonio di Parigi, per le feste delle nozze di Luigi XII., non era altro che un passo d'armi. [immagine] |
Giaco d’armi - (in francese Cotte d'Armes) Casacca, che in antico i Francesi si ponevano sopra la corazza, e che ora è soltanto abito da ceremonia per gli araldi. [immagine] |
Armi a vapore - Perkins fece in Inghilterra dei saggi per lanciare direttamente dei projetti. Mediante l'elasticità del vapore, ei giunse a lanciare un numero considerevole di palle con la maggiore rapidità. Queste erano poste in una specie di tramoggia, cadevano regolarmente nel cannone, e nello stesso momento erano lanciate fuori dal vapore. Codesto abile ingegnere sperava di poter mandare con lo stesso mezzo le palle di diversi calibri, ma gli esperimenti fatti su tal proposito in questi ultimi tempi lasciano ancora molto da desiderare. [immagine] |
Dizionario compendiato di antichità del 1821/1822 |
Armi - Le Armi le più ordinarie de' Parti o Persiani erano la sciabola o scimitarra, acinaces: una specie di pugnale pendente al fianco diritto: un giavellotto o mezza picca guarnita in cima d'un ferro appuntato. Sembra che eglino portassero due giavellotti o lunghi dardi, uno per lanciare, l'altro per combattere a mano. Facevano grand'uso dell'arco e del turcasso, ov'erano riposte le freccie. La fionda non era incognita ad essi, ma ne facevano poco caso.
Per le armi difensive, si servivano della corazza, dei bracciali de' cosciali e dello scudo. L'elmo non fu presso di loro d'un uso generale. Non portavan sovente nei combattimenti se non che un berretto comune, che chiamavano tiara. I Greci ed i Romani avevano presso a poco le armi istesse, e di più la lancia e la spada. Anticamente le armi eran di rame: in seguito furon di ferro. (Vedi quali fossero queste Armi tanto offensive che difensive, ciascuna al suo articolo). |
Gran Dizionario Teorico-Militare del 1847 |
Allarme, e All'armi - avv. Aux armes. Segnale che si dà colla voce o con strumenti bellici per chiamare all'armi una truppa. L'allarme può esser vero o finto; vero quando la sentinella di notte accorgendosi dell'avvicinarsi del nemico, chiama i soldati alla difesa; finto quando viene comandato da un Generale per provar la prontezza delle sue truppe. Di giorno si chiama all'armi in un corpo di guardia per rendere i dovuti omaggi ad un personaggio distinto. [immagine] |
Navigazione |
Parole in ordine alfabetico: armeresti, armerete, armeria, armerie, armerista, armeristi, armerò « armi » armiamo, armiate, armiere, armieri, armigera, armigere, armigeri |
Parole di quattro lettere: arie, arma, arme « armi » armo, armò, arno |
Vocabolario inverso (per trovare le rime): perdutomi, riavutomi, dovutomi, duomi, mixomi, rizomi, perizomi « armi (imra) » gabbarmi, addobbarmi, cibarmi, esacerbarmi, inurbarmi, turbarmi, masturbarmi |
Indice parole che: iniziano con A, con AR, parole che iniziano con ARM, finiscono con I |
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